"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 8 luglio 2010

TENETEVI I VOSTRI REGALI E LASCIATECI LA TERRA


Nel 2003 viene approvato il PRG di Treviso che porta in dote migliaia di metri cubi di residenze e capannoni.
E' lo “sviluppo” di una città urbanisticamente governata solo dagli interessi di bottega.
Tutti chiedono ed a tutti viene dato, senza alcuna regola o strategia; è la fiera dell'abbondanza: il mattone, in teoria, porta ricchezza per tutti...

Il Comune di Treviso “si ingrassa” di oneri di urbanizzazione e la sbornia da metri cubi arriva fino al 2008; ora c'è la crisi e colossi immobiliari come Fondazione Cassamarca sono costretti a “diete” strettissime causa errori madornali di strategia e programmazione.

Nell'insieme dei terreni che mutano destinazione d'uso (il giochino più' redditizio del mondo...) c'è anche un terreno agricolo di 10.000 mq vicino alla Castellana: due campi con erba medica, una vigna, un orto e tre case...
Il frutto di una vita di sacrifici di una dinastia di lavoratori onesti e legati alla loro terra.

Un “colpo di fortuna” per il senso comune generale....
Una proprietà che prima vale 100.000 euro e dopo un timbro su un PRG “vale” 10 volte tanto: un milione di euro! Chi puo' rinunciare ad una simile “fortuna”?? Chi puo' lamentarsi??

I beneficiari di questo “regalo” però non lo vogliono, non è un regalo! E' una maledizione perchè per loro i soldi non sono la priorità, non sono la vita.
Noi vogliamo poter tenerci questo pezzo di terra così com'è, vorremmo poterlo mettere a disposizione anche di altri per far godere anche a loro quest'angolo di paradiso...
Vogliamo vedere il falco che si posa sui rami degli alberi, vogliamo piantare altri alberi...
Vogliamo poter mantenere la terra dei nostri padri e dei nostri nonni, che hanno sudato e lottato per questa terra, che ha dato loro frutti abbondanti.
Avremmo accettato un esproprio per un ospedale, per una scuola, per un'opera pubblica necessaria, ma..... capannoni??! Ancora capannoni?
No, è un insulto all'intelligenza ed ai valori inestimabili di cose che se perdute non riavremo più'....”

Ho dovuto farmi ripetere questa storia più' volte perchè molte sono i pasticci urbanistici, ma mai mi era capitata una vicenda simile....
Questi i motivi che mi hanno detto con le lacrime agli occhi per la rabbia e per i dolori che la vita periodicamente porta; queste le parole che hanno fatto venire anche a me le lacrime...

La beffa terribile è che il regalo del Comune di Treviso non è gratis; anzi il Comune è in clamoroso conflitto di interesse! Chi beneficia di un cambio d'uso di un terreno da agricolo a produttivo deve pagare l'ICI e sono circa 10.000 euro/anno, reddito che un campo agricolo non puo' certamente dare come rendita.
La burocrazia poi, implacabile, fa il resto ed onesti cittadini si trovano “stritolati” a dover pagare fino a 50.000 euro per tasse e sovratasse....
I proprietari, involontariamente milionari, devono prendere liquidazioni, risparmi, fare mutui per pagare le tasse su un bene che non vogliono!

L'Amministrazione comunale, che ha fatto di tutto con il PRG, arrivando a quasi 40 varianti parziali, come unico rimedio propone un “amico” costruttore che potrebbe acquisire i diritti edificatori di quel terreno facendoli poi “atterrare” in altro sito.
Poche migliaia di euro per poter pagare altre tasse (questa volta a Roma), ma anche questo piccolo aiuto sfuma perchè quei diritti non valgono nulla in un territorio che ha capannoni sfitti dappertutto!

Ora loro hanno deciso di non pagare più' tasse ingiuste e di rendere pubblica la loro situazione per avere aiuto e solidarietà e per realizzare quello che hanno sempre voluto:

MANTENERE LA LORO TERRA AGRICOLA.

Noi tutti non possiamo restare indifferenti a questo e siamo pronti a mobilitarci per “acquisire” il diritto a non costruire nulla e poter fare un parco agricolo dove avrebbero dovuto sorgere inutili capannoni.
Servono 12.000 euro come primo passo per le tasse di Roma e poi tutte le iniziative, politiche e sociali per avere la restituzione dei soldi versati e della destinazione originaria dei terreni.

TENETEVI IL VOSTRO REGALO E LASCIATECI LA TERRA



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