"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 10 marzo 2019

vèndEMO o no véndEMO?




Il dibattito sulla questione di VILLA EMO ha preso una deriva poco interessante e lontana dal “cuore del problema”, che non è tanto la potenziale vendita di un bene che è sempre stato “privato”, quanto l'assenza di strategie pubbliche e private per conservare una simbolo ed una memoria del Veneto e dell'Italia.

Non serve che lo dica io per capire che VILLA EMO è UN SIMBOLO del VENETO (e per me del genio ITALIANO).
Dare un valore economico di appena 15 milioni di euro ad un simbolo è già di per sé un sacrilegio.
Provatre a chiedere ai veri autonomisti quanto vale la “bandiera con léon”....

Il fatto veramente importante e ben descritto nel vincolo a “bene cuturale” è che tale compendio è UNITARIO e quindi il suo insieme va conservato e mantenuto un “unicum”.
Questa semplice considerazine impone che la proprietà sia unica e che quindi, se il Credito Trevigiano vuole vendere, deve vendere tutto in blocco cercandosi un'altra sede in una delle mille zone industriali del nostro “bellissimi” Veneto.
Un compendio unitario posseduto da un ricco mecenate e da un Istituto bancario che ha altri “core business” è un ircocervo condominiale, che lascia prevedere danni a Villa EMO.

Se il Credito Trevigiano vende, se ne vada dalla sua attuale sede e si trasferisca in un capannone dismesso da riqualificare, visto che il suo “core business” è stato per anni prestare soldi a chi quei capannoni ha costruito per poi delocalizzare all'estero..

L'altra questione, di cui dò solo un cenno, è la mitica domanda:

DOV'E' FINITO IL PROGETTO STRATEGICO PER LE VILLE VENETE di cui alla Delibera della Giunta Regionale del Veneto n.2214 del 11 luglio 2006??
Avete letto bene: 2006 cioè quasi 13 anni!!

Ai tempi in cui regnava in Veneto un giovincello (forse Luca Zaia?) o forse erano ancora al potere i suoi colleghi Galan e Chisso, ancora a piede libero..

LEGGETEVI LA DELIBERA DOVE HO SOTTILENATO LE FRASI FATTE CHE NON COSTANO NULLA...

Mi preme ricordare solo l'impegno del non più giovane Luca per la “sua” Pedemontana e l'assenza
ultradecennale per la questione di Villa EMO che “vale” (secondo il loro metro di valutazione) come 500 metri di Superstrada Pedemontana.

Questo è il metro con cui misurare il degrado in cui è caduto il Veneto e quindi potete smettere di scandalizzarvi per la mia prOposta di fare un “centro commerciale”, che per questi signori è una buona idea!

Romeo Scarpa
socio ordinario Italia Nostra Treviso

ps non ridete leggendo la delibera...non è rispettosoper la Giunta Regionale




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