Concordo con il titolare della Cazzaro Costruzioni circa la necessità di leggi chiare “che diano certezze, altrimenti non si può lavorare”.
Peccato che se quelle leggi fossero veramente “chiare”, una costruzione come il Bosco Verticale, detto “Ca’ delle Alziaie”, non si sarebbe potuta costruire perché si è utilizzata con rapidità e creatività un’interpretazione, oggi rinnegata da successivi giudizi, sulle modalità di calcolo dell’altezza dei fabbricati.
Teniamo anche conto che, se per caso, alla guida dell’Ente Parco del Sile ci fosse qualcuno in grado di far rispettare il Piano Ambientale vigente, dubito che si sarebbe potuto aumentare il numero di piani in modo così dissonante dal contesto proprio in riva al Sile: bastava una prescrizione vincolante di tipo ambientale, ben motivata e tutto sarebbe rimasto nei limiti della decenza.
Certo ci volevano le …. “palle” e non quelle di Natale.
Invece – dice Cazzaro - "c’era il placet del Comune (di centrosinistra) e della Regione (di centrodestra)", perché le differenze politiche sono esili negli affari…
Ora penso che tutti coloro che hanno un edificio a due piani in riva al Sile siano titolati a chiedere di poter fare almeno 7 piani, a condizione che mettano un bell’albero sul terrazzino.
“Essenza autoctona” come da prescrizione del Parco Naturale Regionale del Sile, mi raccomando.