"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 6 maggio 2018

FOGNATURA: DI COSA PARLIAMO?


Il tema “fognature” emerge di solito solo in campagna elettorale perchè ormai fa bello parlare di depurazione delle acque. Ma pochi sanno di cosa parlano. Perchè?

Ecco una serie di riflessioni e domande che poniamo da anni senza risposta da parte di nessuno (né destra, né centro, né sinistra) perchè il tema è un po' un tema di … merda, che bellamente mandiamo nel nostro amato fiume Sile!

  1. Chi gestisce la depurazione delle acque?
La depurazione per Treviso ed altri 52 Comuni è affidata ad ALTO TREVIGIANO SERVIZI, società costituita nel 2007 con sede a Montebelluna.
ATS ha come scopo principale il SERVIZIO IDRICO INTEGRATO del territorio di competenza ed ha nella sostanza “ereditato” le esperienze (ed il personale) delle precedenti gestioni storiche, che non hanno mai brillato per efficienza.
ATS però non è una società di “perfetti tecnici”, ma un'emanazione dei partiti e della logica spartitoria dei partiti, tanto che il suo presidente Baratto ha oggi la doppia carica di senatore e Presidente ATS (non incompatibili); tutto questo ocn accordo del centro sinistra che si è tenuto altre partecipate tipo Contarina dove c'è l'ex Sindaco di Preganziol.
I partiti hanno come scopo principale la depurazione delle acque o la gestione dei soldi e del potere locale?
  1. A Treviso dove vanno fatte le fognature?
Premesso che la programmazione dei lavori dipende da un programma pluriennale di AATO, gestito da ATS e pagato con le nostre tariffe, gli ultimi lavori di cui si ha notizia a Treviso sono quelli del completamento del tratto di San Pelajo (955.000 euro) che doveva finire nel 2014 ed appena terminato.
La situazione della rete non chiaramente nota (per motivi che spiegherò dopo) ma gli allacciamenti sono certamente pari (al massimo a 30% degli abitanti) cioè al massimo 25.000 persone su 85.000.
Considerando che in centro abitano stabilmente 5000 persone e che non ci sono fognature e che all'esterno restano (85.000-25.000-5000) = 55.000 persone, cioè 10 volte tanto il centro, Voi dove mettereste i soldi?
Considerate che i lavori in centro sono più complessi e costori e quindi a parità di investimento, si allacciano meno abitanti...
Chiunque (anche un avvocato o un geometra) è in grado di capire che è più efficiente fare la fognatura in una periferia fortemente urbanizzata piuttosto che in centro perchè con gli stessi euri depuro più refluo.
Faccio presente che il quartiere di Sant'Antonino che ospita il depuratore, NON è allacciato alla pubblica fognatura.
  1. Perchè i dati sulla fognatura sono “segreti”?
Provate a chiedere ad ATS la rete attuale delle fognature oppure al vecchio Ufficio del Comune di Treviso.... emergerano planimetrie fatte su lucido o vecchi radex... Perchè?
Le planimetrie digitali ci sono, ma non vengono fornite perchè il dato è nella sostanza “secretato” perchè il Veneto è sotto infrazione comunitaria per lo scarso livello di depurazione connesso con la Direttiva UE 2020.
Evitiamo di pubblicizzare i dati per non pagare la multa alla “cattiva” Europa, che ci penalizza perchè non sappiamo proteggere le nostre acque. Questa l'amara verità.

  1. Il depuratore di Sant'Antonino funziona?
Ecco un altro grande mistero del gioiello promosso dall'allora assessore Chiole. Funziona, ma è gestito in modo opaco.
In primis perchè è un depuratore per acque nere, mentre dalla rete arrivano anche per le meteoriche: come dire che abbiamo costruito un auto che funziona a benzina, ma la alimentiamo a gasolio e quindi per non rompere il nostro giocattolo, in occasione delle piebe usiamo il Sile per ricevere direttamente … la merda.
Il secondo tema è che nessuno controlo che fa ATS a Sant'Antonino dove servono investimenti e ci potrebbero essereinteressanti sviluppi per fare enrgia, se solo ci fosse la volontà; invece ci sono lotte intestine e con esterni come Ca' Foscari solo per difendere interessi “altri”. Va fatta pulizia: se ci sono opporunità tecniche vanno sfruttate e non bloccate perchè di dà fastidio a qulcuno di amico.
Serve un controllo serio sul concessionario che non è Dio, ma un semplice gestore della Tariffa e deve rispondere ai Cittadini.

  1. Cosa farei subito a costo ridotto?
Se la depurazione delle acque è un obbligo delle Direttive Europee e se tutti siamo convinti che “Treviso è città d'acque” non solo sui tabelloni, è necessario investire risorse ed energie su questo tema.
Le azioni da fare subito sono:
  • censimento dei pozzi su territorio comunale e chiusura dei pozzi abusivi
  • forte penalizzazione dell'uso dei pozzi legittimi con tassazione o altro al fine di disencentivarne l'uso
  • censimento e campionamento degli scarichi
  • campagna educativa per la riduzione dell'uso di prodotti nocivi e con forte azione interferente endocrine
  • interventi pubblici per la ricalibrazione dei fossi e per la tutela (con vincoli contro le famigerate piste ciclabili) della rete idrografica minore, che è il primo sistema di depurazione, se gestita in modo adeguato
  • interventi premiali ai privati ed alle associazioni per la manutenzioni dei fossi che devono tornare uno dei temi portanti del nostro paesaggio e non il ricettacolo di scoasse e reflui.
Perchè nessuno vuole impegnarsi su questi temi? Perchè spesso si vanno a toccare privatissimi interessi di singoli cittadini, che devono essere blanditi per diventare propri elettori.


  1. Come fare per fare fognature a Treviso?
Per riuscire a fare le fognature a Treviso e portare la cittò ad un livello decente (almeno 60% di allacciamenti entro un tempo decente) servono lavori e soldi.
Dove si possono trovare e come si può fare se la programmazione è esterna al Comune di Treviso?
E' sufficiente dare garanzie fidejussorie ad ATS con beni di proprietà del Comune in modo da ottenenre prestiti a tasso agevolato e procedere con progetti e lavori.
Questa via è stata sperimentata e fata da vari Comuni veneti con i gestori, ma ha il difetto che devono essere omogenei politicamente Gestore e Comune perchè altrimenti “dò i soldi ad un mio avversario per fare bella figura...”
Io stesso ho proposto al Comune di Treviso tale strada nel 2014, ma tutto è rimasto lettera morta: forse non hanno capito. Più probabilmente non hanno voluto capire.
Torniamo al tema che i partiti non ragionano per il bene comune (la depurazione) per mer interessi proprio (gestire soldi o potere o non fare fare bella figura all'altro).

p. la sezione di Treviso
il presidente
Romeo Scarpa


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