"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 12 giugno 2018

PICCOLI BUCHI NERI


Riteniamo per statuto che la tutela dei beni comuni sia un elemento prioritario della “ricostruzione” della nostra società perchè, oltre al rischio di perdere un patrimonio storico ed architettonico, si lascia il degrado ed il brutto, che porta solo altro degrado.

Le Case Stefani nel Parco della Storga sono un piccolo grande esempio di un enorme patrimonio che viene “non gestito” per presunta carenza di fondi, quando invece i fondi si trovano sempre per progetti meno “produttivi”.
Si tratta di capire cosa intendiamo per “produttività” che, per noi ha un significato non esclusivamente economico, ma di riaggregazione sociale, favorendo le competenze dei cittadini e un apporto gratuito, che non può essere sostitutivo, ma è fondamentale per differenziarci dal ruolo di “clienti” in cui veniamo sempre più relegati.

Proprio oggi leggevo un intervento di una persona intelligente e di sinistra (non sono sarcastico) che affermava di non voler essere “complice” di questo modo di fare perchè la Provincia (o in altri ambiti chi per esso), si deve prendere le proprie responsabilità!...”
Affermava inoltre che era “troppo comodo demandare ai cittadini di buona volontà perchè questa (pessima?) tendenza si sta verificando anche in altri campi, come per esempio per i ragazzini messi a fare le guide turistiche ne palazzi con Alternanza Scuola-Lavoro”.
E' vero ci sono stati pessimi esempi di uso di questo strumento da parte di associazioni (mi pare il FAI), ma non si può fare di tutta un'erba un fascio...
 
Noi non pretendiamo di sostituire lo Stato o gli Enti con i lavoro “gratuito”, ma chiediamo di dare la possibilità di creare lavoro ed iniziative aggregative.

Il parco della Storga è un problema complesso, ma neanche troppo, se si riuscisse ad uscire dall'individualismo e dalla moda per cui “è buona solo la mia idea, ma non la tua...”, cosa che ha bloccato finora le iniziative perchè la politica vive di immagine e se Italia Nostra e le associazioni hanno un'idea, la medesima non va bene per la Lega o per il PD (se esiste ancora...)
Nell'area del parco ci sono molti problemi (dalle zecche alla manutenzione), ma ci sono anche opportunità ed  esperienze buone come il recupero della sede del Gruppo Grotte o l'esperienza degli Orti Urbani. 
Perchè non si riesce a fare un passo in avanti ed a strutturare un'idea “europea” per dare un senso ecologico al nostro agire?
Non posso pensare che sia solo perchè qualcuno pensa di perdere un piccolo privilegio oppure perchè qualcun altro non fa bella figura...

Nell'area degli Orti urbani ci sono molti fabbricati dismessi e mal utilizzati che potrebbero essere oggetto di riordino e riutilizzo creando spazi per un turismo "basiko", che non cerca Gardaland, ma una reatà naturale vera.
Perchè su questo non possiamo trovare un accordo e mettere in campo progetti e competenze?

Perchè dobbiamo lasciare che le Case Stefani vadano in rovina coperte dai rovi?
Quale privato lascerebbe la casa dei suoi nonni andare in malora senza fare nulla? Ecco, credo che bisogna invocare lo “spirito dei nonni dei nostri politici”, quando ci dicono che non ci sono soldi....
Ma chi ha chiesto soldi? Chiediamo solo di poter avere un minimo di appoggio istituzionale per creare una struttura di lavoro; il nostro sarà volontario e gratuito perchè siamo un'associazione, ma siamo consci di non poter procedere senza creare “vero lavoro”, non sfruttato e compatibile con il contesto.

Discutiamo se fare un'area camper, se far entrare solo i nudisti o quelli coi cani grossi oppure se non far entrare nessun, ma cerchiamo di parlare di cose da fare e non di … fumo.
Sentire che si parla di CHIUDERE I POCHI SPAZI SOCIALI CREATI non porterà nulla di buono al nuovo Sindaco, che, forse pagherà qualche marchetta ai suoi elettori di Forza Uova, ma non troverà supporto nella città.

Quanti altri piccoli BUCHI NERI ci sono a Treviso?

C'è solo l'imbarazzo della scelta, escludendo i grandi buchi neri tipo Bastione del Castello, ex Consorzio Agrario etc..:
  • polveriera di Santa Bona
  • stazioncina di Santi Quaranta
  • ex Ufficio Iva in via Castellana
  • sedi dei consigli di quartiere

Perchè non si attivano tutti questi mini progetti, dove persone reali sono a disposizione per fare qualcosa?

Non voglio pensare che sia solo perchè l'abbiamo detto noi... sarebbe triste.

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