Il fortunale che si è abbattuto con limitate conseguenze sulla marca trevigiana fa nascere la solita querelle tra chi vuole tagliare gli alberi e chi pensa che gli alberi siano una risorsa essenziale.
Se poi dovessimo fare una previsione sul nostro futuro di lungo periodo in base alle competenze ed intelligenza ambientale dei nostri politici, lo scenario sarebbe (anzi, è) allarmante, perchè nulla uccide più dell'ignoranza.
Sentire dichiarazione di Sindaci, come quella di Paese, che promettono tagli di alberi a gogò per la tutela della pubblica incolumità, preoccupa perchè la loro vera paura è solo la possibilità di essere chiamati in causa in caso di incidente per caduta albero.
Suggerisco un modo semplice ed indolore per risolvere il loro problema: si dimettano!
Il capofila di coloro che parlano "con voce dal sen fuggita" è il collega ingegnere, che, non si sa per quale caso fortuito, da anni è assessore all'ambiente in Regione Veneto che ieri dichiarava:
Nel momento in cui altri, (vedi Mancuco) suggeriscono strategie di impianto di MILLE MILIARDI DI ALBERI, Lui, l'Attila del Bellunese, vede la "salvezza" nel taglio delle piante.
Vedete voi in che mani vi siete messi.
E' altrettanto vero che l'ing. Bottacin e a giunta Zaia ben rappresentano il popolo veneto e dimostrano che l'assessorato all'ambiente non vale veramente nulla in Veneto. Mica hanno messo il prode Bottacin alla Sanità o alle Infrastrutture...
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..