Riscontriamo
una pseudo risposta a mezzo stampa da parte del Presidente Nicola
Torresan ad una mano tesa, offerta in modo molto conciliante, da 16
consiglieri dell'Ente Parco Sile, che si erano resi disponibili a
collaborare in modo costruttivo per gestire l'Ente Parco Sile,
nonostante non poche differenze di visione.
La
risposta di Torresan dimostra (vedi articolo allegato) che il
Comitato Esecutivo ancora in carica ritiene di avere una maggioranza
disposta a votare le sue proposte, nonostante non riesca a garantire
il numero legale nelle sedute del Consiglio e l'Ente Parco sia
gestito senza un Direttore; anzi possiamo constatare che ci sono
continue promesse, che però vengono via via disattese...
A
poco servono le ripetute inaugurazioni con proclami a mezzo stampa
della mitica Greenway, progetto stantio vecchio di cinque anni che
non si riesce ancora a concludere.
I
fallimenti di questa gestione, che si sommano ai disastri di quelle
precedenti, sono molti ed è persino noioso continuare a ricordarli:
- emblematico e ben noto il fallimento del progetto dei burci di Casier che sono aperti solo fino a settembre grazie alla buona volontà ed ai buoni uffici del Sindaco di Casier, che si è trovato un meritevole sponsor per gestire l'estate;
- vogliamo ricordare il finanziamento perduto per il recupero dell'area di San Michele Vecchio: 70mila euro pronta cassa + 30mila di cofinanziamento già deliberati che si perderanno per incapacità di affidare un incarico professionale;
- quando si tratta di “professionisti amici”, si trovano accordi transattivi di compensazione, arrivando a spezzettare artificiosamente un incarico professionale per restare sotto soglia di affidamento discrezionale e poi si creano le condizioni per aumentare l'importi dei lavori e quindi le parcelle, come nel caso della pista ciclabile di Quarto d'Altino, che presto sarà oggetto di specifica denuncia;
- o vogliamo parlare dello stato di “disastro ambientale” in cui versano le risorgive di Casacorba con la Porta dell'Acqua, alimentata da una pompa, ora rotta?
- chiedete conto dei bandi promulgati per la convocazione della Consulta del Parco o dei finanziamenti “a pioggia” per l'educazione ambientale...
- abbiamo già chiesto conto dei danni ambientali e alla sicurezza idrogeologica per gli interventi della Greenway a Lughignano ed andremo fino in fondo per capire;
- ora che sono quasi tutte percorribili, vogliamo fare delle riflessioni sulle mitiche passerelle sul Sile in ferro tinta legno con pavimento in “orsogrill”?
Non
ha nemmeno piu' senso discutere con questo Comitato Esecutivo nel
merito delle questioni, perchè sono “impermeabili” a qualsiasi
osservazione e somigliano ad un manipolo di soldatini, abbandonati
dai loro superiori, con l'ordine di resistere e difendere il fortino
“Ente Parco del Sile” dagli attacchi dei “nemici”. Novelli
Drogo davanti al deserto dei Tartari...
Possono
stare tranquilli: non c'è nessun “nemico” particolare, né
nessuna richiesta di “larghe intese”.
Sono
in grado di governare l'ente Parco Sile?
Lo
facciano ricordandosi che è il Consiglio dell'Ente Parco che
delibera e non i Sindaci, con i quali il Presidente Torresan sembra
lasciar trasparire una sintonìa che non esiste...
Chiediamo
urgentemente che chi è stato nominato per decidere e deliberare
dimostri di essere in grado di farlo, portando in Consiglio proposte,
bilanci e idee.
Tutto
il resto è chiacchiera d'agosto....
Sappiamo
già che è una richiesta vana perché questo Comitato Esecutivo non
sa più cosa fare e resta a presidiare un ente destinato a
scomparire.
Considerando
i danni fatti dall'Ente Parco Sile, gestito per 30 anni da alcuni
partiti politici ingordi e con una visione turistico-industriale
della Natura, non sarà una gran perdita.
Ci
sarà il commissariamento a breve per incapacità di governare
e la “sconfitta”
politica sarà chiara ed evidente e riguarderà chi questo ente lo ha
gestito come un feudo.
Sappiamo
bene che la propaganda mistificherà la realtà e si proporranno
finte riforme per cercare di mitigare tale evidenza, ma poco ci
importa.
La
vera sconfitta, e questa è di tutti i cittadini, è che dalla sua
istituzione l'Ente Parco Sile ha peggiorato lo stato ambientale e
naturale del fiume e fatto diminuire la consapevolezza delle persone
sugli aspetti importanti della questione.
L'Ente
Parco Regionale Naturale del Fiume Sile ha dato un esempio ed
un'educazione “alla rovescia”, che non pagheremo solo noi, ma che
lasceremo in eredità anche ai nostri figli.
Con
tanti saluti ai mitici turisti che non si capisce che cosa vengono a
vedere e a chi dovrebbero rivolgersi...
Treviso,
10 agosto 2015
per
il gruppo
consigliare indipendente dell'Ente Parco Naturale Regionale
del Fiume Sile
“Ambiente,
Educazione, Tutela e Valorizzazione Ambientale”
Romeo
Scarpa
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