Sul sito del prof. Tiziano Tempesta di sono queste due citazioni:
"Costruire, significa collaborare con la terra, imprimere il segno
dell'uomo su un paesaggio che ne resterà modificato per sempre;
contribuire inoltre a quella lenta trasformazione che è la vita stessa
delle città”
(M. Yourcenar - Memorie di Adriano)
“Molto è già stato trovato, ma quello che è ancora da trovare è di più. E
questo significa altro lavoro per le nuove generazioni”
(B. Brecht - Vita di Galileo)
Tiziano Tempesta è una persona colta che si immerge nella realtà con analisi lucide. Ecco il suo ultimo libro che potete scaricare a questo link: Alla ricerca del paesaggio palladiano.
Un’indagine sul paesaggio delle ville venete in età contemporanea
Le ville venete costituiscono una componente fondamentale del patrimonio storico
e culturale del Veneto e la loro importanza è stata riconosciuta dall’UNESCO che
tra il 1994 e il 1996 ha inserito 24 ville di Andrea Palladio tra il patrimonio
dell’umanità. La loro diffusione nel territorio, iniziata nel Quattrocento, ha
interessato larga parte della regione contribuendo profondamente alla definizione
delle caratteristiche del suo paesaggio.
Le ville nel pensiero di Andrea Palladio erano fortemente integrate nel paesaggio
circostante che con esse costituivano un unicum inscindibile. Lo scopo di questo libro è
duplice: da un lato si è cercato di verificare quali fossero le caratteristiche del
paesaggio in cui le ville vennero edificate e dall'altro si è cercato di comprendere
quali trasformazioni abbia subito specialmente in epoca contemporanea.
Per quanto riguarda il primo aspetto, dopo aver analizzato le fonti catastali veneziane
della metà del Cinquecento, è stata svolta un'approfondita ricognizione delle opere
dei pittori veneti che ha consentito di individuare quali fossero le principali caratteristiche
paesaggistiche della regione a quell'epoca. Nella seconda parte dell'indagine è stato analizzato
l'uso del suolo nei pressi delle ville ancora oggi presenti da cui si è potuto constatare
che mediamente la percentuale del suolo artificializzato nel raggio di 500 m dalle ville
è da 3 a 4 volte superiore a quella media regionale.
Nel tentativo di comprendere quali fattori possano aver condotto ad una così profonda
trasformazione del paesaggio delle ville venete, sono state analizzate le trasformazioni
dell'uso del suolo nei pressi delle 24 ville di Andrea Palladio tutelate dall'UNESCO dall'inizio
dell'Ottocento ai giorni nostri. Ne è emerso che in più della metà delle ville palladiane
la dispersione insediativa iniziata negli anni Sessanta e proseguita fino ai giorni nostri,
ha irrimediabilmente degradato il paesaggio in cui esse originariamente si inserivano.
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