Senza
volontà di insegnare nulla a nessuno, ma con l'ambizione di dare
conto di un punto di vista esterno ai partiti, esponiamo undici
brevi considerazioni per ribadire cosa secondo noi sarebbe utile
per preparare le prossime elezioni comunali a Treviso.
Sono
11 pensieri da 140 caratteri perchè ormai dobbiamo tutti tener conto
del fatto che ragionamenti piu' articolati sono difficili da digerire
in un tempo che lascia poco alla riflessione...
Valutateli,
modificateli, integrateli.... ma dite anche Voi la vostra per evitare
di avere una grande frittata, probabilmente bruciata ed indigesta!
UN-DECALOGO
SULLA
PREPARAZIONE ALLE ELEZIONI
COMUNALI
DI TREVISO
- le gestione della “cosa pubblica” deve ritornare un servizio a favore di tutti e non una pura e semplice gestione del potere;
- i partiti hanno un indice di gradimento bassissimo; molte liste civiche “scenderanno in campo” per ovviare a questa situazione;
- requisiti essenziali per le liste: riconoscibilità delle priorità politiche, programmi sintetici ed efficaci, persone competenti;
- importantissima sarà la sensazione di avere un gruppo dirigente capace, onesto ed in grado di scegliere senza infinite mediazioni;
- La priorità è quindi la formazione di una lista unica con presenza evidente sia di rappresentanti di partiti che di società civile;
- Per convincere i cittadini a scegliere serve una giunta comunale (massimo 7) ed una lista di candidati consiglieri (massimo 24): i nomi?
- Prima ed oltre al nome del “sindaco”, è necessario sapere chi saranno gli assessori ed i consiglieri, ma soprattutto cosa si propongono di fare?
- il modo con il quale di costruisce il gruppo non è indifferente ed una svolta è l'apertura alla partecipazione con assemblee pubbliche;
- i partiti se vogliono rappresentare la maggioranza dei cittadini devono aprirsi alla partecipazione e non fare accordi solo tra di loro;
- il sentimento prevalente è la volontà di unire diverse competenze ed idee; chi pone condizioni a priori si mette fuori gioco
- il tempo è prezioso e tutte le azioni che portano a ridare dignità alla gestione della cosa pubblica sono utili: non c'è tempo da perdere...
Oltre
a questo Un-Decalogo (cioè un non decalogo?), proponiamo a
tutti i partiti, movimenti , gruppi ed associazioni , che pensano di
avere proposte politiche da fare, di scrivere:
- nome, cognome, età e professione della loro giunta
-
le priorità di programa di ogni loro assessore
Naturalmente è necessario che siano persone vere, disponibili a mettersi in gioco e non solo desideri impossibili cioè è bene che l'interessato sia avvisato e disponibile ad essere in quel ruolo pubblico; inoltre i programmi siano concreti e chiari e non general-generici (tipo promuovere l'ambiente e la socialità....).
Sappiamo
bene che questo significa “mettere in piazza” le proprie
strategie ed i propri segreti, ma crediamo che la partecipazione
non abbia piu' bisogno di simili strategie e che sia finito il tempo delle
alchimie partitocratiche a favore di proposte serie, manifeste e
concrete.
Ci
sono? Ci
sono gli uomini disponibili? Ci
sono le priorità delle “cose da fare”?
Vediamo
questo ed almeno si avvierà un dibattito piu' proficuo dello
sterile dibattito su chi deve fare il sindaco e su chi esclude
chi...
Siete matti,er questo vi adoro!
RispondiEliminaPer quanto riguarda me e credo anche i soci di siamotreviso credo che il decalogo che proponete sia la nostra linea ispiratrice e quindi...parliamone, sottoscriviamolo...
RispondiEliminaL'unica cosa che io PERSONALMENTE non condivido affatto e nel vostro catalogo appare in contraddizione è tirare in ballo i partiti di nuovo. I partiti sono morti, forse un giorno rinasceranno e faranno quello a cui dovevano servire: ma non è questo il giorno.
Non si può pensare e certificare la loro agonia, volere proporre alla città qualcosa che non passi attraverso infinite mediazioni di potere e poi pensare comunque di coinvolgere le attuali strutture di partito che come unico scopo attuale hanno la loro stessa sopravvivenza che è legata esclusivamente all'idea di mantenere lo status quo e a far passare i cittadini che hanno il coraggio e la voglia di esprimersi come antipolitica....questa è la situazione....più che di liste civiche io parlerei di liste di cittadini ormai, svincolati da qualsiasi esperienza partitica e lasciando anche alle liste civiche proposte negli anni passati il peso della scelta: o con i cittadini o con il vecchio sistema politico.
Ne riparleremo. E' di oggi lo strillo di giornale: il centrosinistra candida Franchin...ma chi l'ha candidato..io no? Io sto da un'altra parte e mi batterò per questo..Franchin che venga a lavorare per i cittadini, ne abbiamo bisogno, ma non abbiamo necessariamente bisogno di persone che continuano ad essere candidate o ad autocandidarsi....non è questo il modo io penso per essere credibili.
S.B.(socio di siamotreviso)
Attenzione noi non siamo in grado di dire con certezza chi è morto e chi è vivo, ma è certo che se non si mettono insieme TUTTE le idee di buona volontà senza troppi PREGIUDIZI, si perderanno le prossime elezioni comunali e ci sarà nuovamente la vecchia e stantia maggioranza o il nuovo rappresentato dei M5S.
RispondiEliminaNel primo caso è un disastro....
Noi non siamo abituati a vincere, nè a favorire i partiti, ma è certo un pregiudizio quello di dire che tutto è da buttare.
Se uno dice di non avere pregiudizi, non li ha nemmeno verso i partiti se dimostrato di voler aprirsi... Saranno oro eventualmente a restare chiusi nella loro torre e finiranno in pasto... ai grilli!
Se va bene...