IL
PROBLEMA NON SONO IL PROGRAMMA E LE PERSONE,
MA
IL “MODUS”...
Est
modus in rebus,
sunt
certi denique fines
quos
ultra citraque nequit consistere rectum.
C'è
una giusta misura nelle cose, ci sono giusti confini
al
di qua e al di là dei quali non può sussistere la cosa giusta.
Per
chi si candida alla prossime elezioni comunali a Treviso la questione
fondamentale dovrebbe essere “come convincere gli elettrori di
Treviso” a mandare gli attuali amministratori all'opposizione. La
nostra associazione non ha “ricette particolari” per tale
obiettivo, ma sappiamo bene “come” vorremmo avvenisse questo
evenienza “straordinaria”.
Si
puo' arrivare al risultato in molti modi, ma non tutti sono la
“giusta misura”, fattore che secondo noi fa, nel lungo periodo la
differenza.
In
questo particolare momento e contesto politico, riteniamo che debba
essere curato il “modus” perchè rivela i dettagli che faranno la
differenza per gli elettori, cittadini sempre piu' disillusi ed
arrabbiati contro... tutti, anche verso loro stessi!
Crediamo
che la sfiducia nei partiti ed il crescente successo di movimenti
come quello delle 5Stelle dipendano dal fatto che essi danno
risposte, magari non perfette, a richieste sensate e reali dei
cittadini, che sono anche le nostre:
- CONDIVISIONE VALORI tutela dei beni comuni, trasparenza, partecipazione
- SPIRITO DI SERVIZIO la politica come servizio e non come potere
- PARTECIPAZIONE praticato realmente con tutta la fatica che comporta
- PERSONE disponibilità e competenze
- MODALITA' DI GESTIONE DELLE SCELTE cioè un sistema per decidere
Cosa
significa questo semplice elenco e come può rappresentare il “modus”
che dà la “giusta misura” e (secondo noi) il risultato
desiderato?
CONDIVISIONE
VALORI
Non
ci sono quindi “grandi programmi” da preparare perchè ne sono
stati fatti di mille di programmi. Tutti in tempi di elezioni fanno
promesse e programmi...
Il
programma è pronto da sempre ed è lo stesso per molti di noi.
Magari
è piu' utile declinarlo con parole simbolo come per esempio il Sile
o l'acqua pubblica come “bene comune”...
Una
“Carta dei Valori” per il centro sinistra è un documento
semplice da redigere/integrare e condividere e consente un'adesione
ampia di forze anche differenti da un punto di vista partitico,
politico e sociale.
SPIRITO
DI SERVIZIO
Perchè
“devo” dare politica? Cosa cambia se sono o non sono eletto? Il
mio impegno c'è stato, c'è, ma soprattutto ci sarà ancora anche se
non vengo eletto?
Esisto
perchè sono in politica oppure esisto anche senza la politica e
quindi , se richiesto ed utile, posso fare da rappresentante
politico.
Domande
simili se le deve porre ognuno, ma soprattutto ognuno deve essere
pronto a sentire cosa ne pensano gli altri perchè un politico “per
necessità personale” non sarà mai un buon politico per noi,
nemmeno se fosse il Migliore.
PARTECIPAZIONE
E'
il valore piu' difficile da praticare, quello di cui di piu' si abusa
a parole ed al quale ci siamo piu' disabituati dopo un ventennio di
attesa della “persona giusta con le soluzioni in tasca”!
“Partecipare”
è ascoltare tutti, ma anche sapere accettare un punto di vista
diverso, se piu' convincente; è parlare, ma anche (e soprattutto)
ascoltare.
E'
mediazione, ma non per trovare un “punto medio” che vada bene a
tutti e sia quindi un “nonsense”...
Servono
scelte, anche radicali, ma che vengano da una discussione aperta,
franca e condivisa per poter prendere la strada che meglio rispetta i
valori condivisi.
E'
anche vero che non ci puo' essere una discussione infinita per cui va
ritrovato un punto sensa to di equilibrio con accettazione
dell'altrui punto di vista, se questo è maggioranza.
PERSONE
Qui
iniziano i “problemi” che di solito hanno reso impraticabile
un'alternativa a Treviso: chiamiamoli personalismi, rivalità,
individualismo spinto, dispetti...
E'
una questione che va risolta con “modus” perchè altrimenti tutto
si ferma (come al solito) visto che le “gambe ed il cuore degli
uomini” che le portano avanti!!
Le
primarie del PD sono state un importante momento di partecipazione ed
hanno dato importanti indicazioni. Sono state utili e necessarie, ma
non sono sufficienti perchè ampia parte delle persone che hanno la
volontà di mandare all'opposizione gli attuali amministratori non
hanno partecipato a tale positiva esperienza.
Il
principale partito ha indicato i suoi nomi e ora? Quello che è
riportato sui giornali è un dibattito vecchio, che puo' essere utile
solo a rinfocolare i personalismi e ad incentivare la prosecuzione
del “gioco d pei dispetti” che puo' solo favorire chi sta
silente, pronto a prendere in mano quanto meno il voto di protesta
che dilagherà, se questo assurdo gioco non viene fermato.
I
partiti con le loro modalità ed i loro limiti si stanno muovendo e
speriamo che producano un risultato con importanti aperture.
E'
tempo che le persone ed i movimenti che vogliono entrare nella
competizione politica democratica mettano sul tavolo i nominativi
delle persone disponibili ad impegnarsi e le loro competenze per
creare una complementarietà sostanziale ai partiti.
Noi
come associazione non appoggiamo pregiudizialmente alcun partito, né
alcun movimento, ma siamo fortemente interessati a fare in modo che i
valori per noi primari siano condivisi dal maggior numero di persone.
Per
capirsi: noi puntiamo a sensibilizzare anche l'attuale maggioranza
leghista sull'importanza di tutelare il Sile e di non far un
baraccone...
MODALITA'
DI GESTIONE DELLE SCELTE
Logicamente
si pone il problema di come scegliere tra questo elenco2
di nomi, ma la modalità con la quale si risolve questo delicato
argomento puo' diventare il “modus” per dimostrare come si
faranno le scelte per tutte le questioni amministrative che si
porranno in caso di elezione.
Interminabili
discussioni e mediazioni tra rappresentanti di partiti o liste, che
pian piano si distanziano dai loro elettori o inventiamo struttura di
aperto confronto per arrivare in tempi ragionevoli a decisioni
partecipate e chiare?
Impraticabile
per noi l'idea di fare un tavolo decisorio, formato da Tizio, Caio e
Sempronio dei partiti e da Piripicchio per eventuali civiche, per
bilanciare le scelte in funzione di un manuale Cencelli, che premia
le rinunce adesso “con sedie dopo”.
Serve
un primo incontro pubblico, adeguatamente preparato, per illustrare i
valori e le persone e per far ufficialmente incontrare i partiti
disponibili a questa sfida con le associazioni ed i movimenti.
Serve
anche che i cittadini ed i movimenti prendano atto che è illusorio
pensare di essere gli unici detentori della verità e gettare la
croce del discredito su tutto e tutti.
Se
siamo qui a tentare di mandare all'opposizione un modo antico di fare
politica, che ci ha regalato 20 anni di isolamento, è anche per
colpa di tutti noi.
Serve
il “movimento di Molti” per avere la partecipazione di “Molti
Altri” e per creare una vera unione di intenti.
E'
ora di dimostrare a tutti che il mondo civile è in grado di mettersi
al servizio dei valori che propugna senza interessi e personalismi.
Dimostriamo
questo e sarà già un grosso passo avanti.
Noi,
come associazione a-partitica, siamo pronti a fare la nostra parte,
che è quella di promuovere buone pratiche ed incentivare la
conoscenza dei temi specifici per dare gli strumenti a chi deve
decidere o a chi deve scegliere chi deve decidere.
Treviso,
12 novembre 2012
p.sezione
Treviso ITALIA NOSTRA
il
presidente Romeo Scarpa
P.S. documento in forma ancora non definitiva, anticipato in rev1, per poter avviare il dibattito ....
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