"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 29 agosto 2013

PAT TREVISO - MOBILITA (parte 2 rev0)

(segue)

 
PAT TREVISO
SISTEMA INFRASTRUTTURALE, CONNETTIVO URBANO E PERCORSI CICLO-PEDONALI


Analisi della documentazione adottata ed in particolare di:
  • d010

  1. Quale traffico vogliamo? Cosa possiamo fare??

E' evidente che un obiettivo prioritario è definire quale traffico vogliamo...
La scelta di fare il PUT come si è fatto ha risolto alcuni problemi di scorribilità ma si è portato tutto il traffico (anche di attraversamento) a ridosso del centro creando una frattura tra dentro e fuori le Mura, peggiorando la qualità dell'ambiente e favorendo una sola categoria (quelli in auto). Questo si vuole ancora?

La regola aurea direbbe che il traffico deve seguire percorsi creati in base al tipo di destinazione cioè percorsi lunghi devono avere strade veloci con pochi attraversamenti e percorsi terminali devono avere strade limitate a bassa velocità perchè ci sono i residenti. In questo senso gli aumenti di sezione stradali delle strade vicinali e il togliere i passaggi a livello non è sempre un buon servizio...

Riteniamo che obiettivi prioritari siano i seguenti:
  1. favorire la mobilità lenta nelle zone residenziali dei quartieri e nel centro storico
  2. obbligare il traffico di attraversamento ad usare le strade ad elevato scorrimento; prevedere il minimo di nuove strade funzionali a tale obiettivo
  3. incentivare l'uso dei parcheggi scambiatori
  4. scrivilo tu...
Il primo obiettivo si ottiene dando un precisa gerarchia alla strade senza consentire mescolamenti inopportuni di traffico di scorrimento con traffico cittadino.


La famosa tangenziale attorno Treviso è finalmente diventata (grazie allo sprawl) quella di cui si parlava trent'anni fa, cioè tangenziale attuale, autostrada A27, Postumia Romana SP102 e Feltrina.

Il primo e fondamentale risultato da ottenere è la liberalizzazione del tratto di autostrada A27 tra il casello nord ed il casello sud di Treviso, migliorando l'uscita a nord che non puo' passare per il centro di Lancenigo.

Secondo obiettivo è risolvere i problemi di San Giuseppe senza crearne a Monigo; forse è il caso di vedere anche cosa pensa Paese, se ha intenzione di non morire di traffico sulla Postumia... Certamente il progetto della Tangenziale ovest com'è ora non ha senso se non ha un'idea di futuro collegamento con la Postumia Romana a nord; finire al Lando per raccordarsi con viale Europa, usando Viale della Repubblica come strada di scorrimento è inattuabile e demenziale.
Sulla via Postumia verso Paese è da eliminare il passaggio a livello (che tra l'altro blocca anche i VVF), mentre per esempio i passaggi a livello devono (per me) rimanere perchè “proteggono” dal traffico di attraversamento, cioè fanno da dissuasori per chi cerca strade diverse per far prima e qundi corre...
Spiegatemi poi la ratio di realizzare prima il sottopasso su via Paludetti di quello sulla Postumia!! Certo il primo è un'opera facile da 3-4 milioni di euro, il secondo è un'opera utile con delle complicazioni di cantiere...

Il terzo obiettivo è quello di ridurre l'attrattiva del PUT (anello esterno) per chi deve solo attraversare la città, favorendo di contro la mobilità lenta: propongo quindi di creare dedicare una corsia ai mezzi pubblici (taxi, bus elettrici o a gas, tram se qualcuno lo paga...).
Rispetto ad oggi deve essere invertita la priorità. Oggi i pedoni aspettano minuti (due o tre per attraversare), mentre vanno fatti semafori a chiamata con tempi di attesa minori per i pedoni e ciclisti.

Il quarto obiettivo è quello di rendere pedonale tutta le città entro le mura con un sistema ZTL che dia accesso ai residenti (pochi ormai), a chi lavora ed alle merci; il resto deve essere un sistema di trasporto che consenta flessibilità ma assoluta priorità a cicli e pedoni con servizi bus e taxi per anziani e altri (a prezzi convenzionati).
In quest'ottica è necessario cercare di eliminare il piu' possibile i parcheggi a raso in città Giardino (oggi vittà Parcheggio), lungo le Mura, in piazza Vittoria valutando la possibilità di recuperare immbili oggi dismessi in centro per fare parcheggi a servizio di residenti, lavoratori e di chi vuole continuare a venire in macchina in centro (ma pagando un obolo molto rilevante).
Ci sono a est gli edifici ex Enel, a sud si puo' recuperare l'area Siamic (non il bastione!), a ovest puo' ci sarebbe il Miani (un po' decentrato, ma si sa i leghisti non sono proprio fulmini..) e nord c'è la caserma di Viale Luzzati. Bastano??
Un'ipotesi che mi piacerebbe (anche se so che farà discutere) è quella di fare un park ad un solo piano interrato in piazza della Vittoria con grande scavo archelogico e poi cedere in diritto di superficie i parcheggi ai residenti e negozi, liberando la piazza.

Oltre a questo è necessario avviare una revisione del Biciplan per fare di Treviso la città della bici (che sarebbe anche un bel modo di onorare un'azienda storica come la Pinarello); si facciano quindi vere piste ciclabili nei quartieri per collegare il quartiere alle scuole con percorsi anche per il pedibus che abbiano una dignità ambientale.
Si raccordino poi questi percorsi verso la città eventualmente sacrificando una corsia carrabile senza chiudere fossi o tagliare alberi.
La prima opera simbolica è la pista ciclabile su via Sovernigo da Monigo a Paese, riducendo la carreggiata e creando dei rallentamenti che consentano l'eliminazione dei rallentatori. In questa zona va creato anche un percorso podistico vista la qualità ambientale naturale che ancora c'è, con i relativi servizi (miniparcheggi, postazioni ristoro nei “casolini” presenti, etcc..).
La seconda opera è la demolizione dell'inutile pista ciclabile fuori di porta San Tommaso, ripristinando i passeggi alla loro funzione naturale (primo caso di pista ciclabile dove non serviva: esemplare esempio di intelligenza...)

I parcheggi scambiatori funzionano se c'è un loro effettivo utilizzo e quindi se ci sono dei vantaggi o dei minori svantaggi al fatto di cambiare mezzo (cosa psicologimente molto difficile...) quindi:
  • bisogna dare percorsi scorrevoli e veloci a chi deve attraversare Treviso senza fermarsi
  • bisogna rendere preferibile il parcheggio con cambio di mezzo rispetto all'arrivo in auto.

Le modalità di creare premialità esistono:
  1. parcheggi scambiatori gratuiti pagati da accesso al centro a pagamento e sosta in centro a pagamento;
  2. servizi bus convenzionati con negozi del centro (fai la spesa e ti sconto il bus in percentuale?)
  3. rendere i percorsi (pedonali e ciclabili) attraenti dal punto di vista ambientale
  4. creare un servizio di consegna a casa della merce acquistata gratuito per chi raggiunge la città con mobilità lenta
  5. creare un servizio tipo riscio' dove chi è stanco possa prendere un mezzo trainato in bici creando un lavoro socialmente utile...
  6. .. iniziative ce ne sono mille... basta volere...

Tra i vantaggi di questa politica ci sarebbe anche il miglioramento ambientale perchè meno auto, significa meno inquinamento e piu' salute per chi cammina o corre in bici. Dimenticavo che ci sarà una soloa deroga per i motorini “ciao”...


  1. Aeroporto
Completamente assurdo il Masterplan di SAVE+AERTRE che prevede solo i bus e auto per raggiungere lo scalo.
Indipendentemente dall'ampliamento (che secondo noi non va fatto, visto che ora entra in scena anche il Catullo di Verona...), è da creare un serio servizio navetta per portare i turisti a Treviso e non solo a …. Venezia.
Tale servizio deve essere a carico di AERTRE che deve dimostrare con i fatti che l'aeroporto serve a Treviso e non è solo lo scalo periferico della città lagunare.

Va risolto con creazione di un sottopasso/sovrapasso l'interferenza tra Noalese ed aeroporto perchè la creazione della bretella da aeroporto a tangenziale non pare così utile.
Le aree aree Marazzato e adiacenti sono di grande pregio e vanno riservate al guisto prezzo a SAVE+AERTRE per farev dei parcheggi decenti ed un accesso all'aeroporto dignitoso e non la casbah che c'è adesso... (Canova si rivolta nella tomba!).


  1. Viale della Repubblica
L'aver spostato le funzioni amministrative che erano in centro a Sant'Artemio e all'ex Appiani ha di fatto spostato il baricentro della città di Treviso che non è piu' Piazza dei Signori, ma è una zona indistinta ancora da definire.
Per eliminare tale incertezza e mettere delle toppe ai danni fatti dalla Lega e da Dino De Poli+soci, è necessario dare a Viale della Repubblica la sua connotazione di strada commerciale e non di scorrimento.
Il traffico di attraversamento va dirottato (per ora a sud tramite tangenziale e liberalizzazione A27 ed in futuro con nuova tangenziale ovest) e la strada va resa degna della sua funzione rinforzando il viale alberato, i fossi e creando una seria pista ciclabile.
Tutti i capannoni continueranno la loro trasformazione da industriale a commerciale e si creerà il nuovo asse di servizi e commercio di media dimensione (che già c'è!).

Il centro storico deve quindi procedere a diventare il luogo dell'incontro e del commercio tipico con specializzazione sui settori evoluti e di qualità, creando attrattiva per trevigiani e non con pedonalizzazione spinta preceduta da servizi di scambiatori seri.
La politica commerciale in centro deve incentivare la creazione di esperienze artigianali e giovanili per dare vita oltre a riportare residenza sociale in centro.




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