(segue)
PAT
TREVISO
SISTEMA
INFRASTRUTTURALE, CONNETTIVO URBANO E PERCORSI CICLO-PEDONALI
Analisi
della documentazione adottata ed in particolare di:
Quale
traffico vogliamo? Cosa possiamo fare??
E'
evidente che un obiettivo prioritario è definire quale traffico
vogliamo...
La
scelta di fare il PUT come si è fatto ha risolto alcuni problemi di
scorribilità ma si è portato tutto il traffico (anche di
attraversamento) a ridosso del centro creando una frattura tra dentro
e fuori le Mura, peggiorando la qualità dell'ambiente e favorendo
una sola categoria (quelli in auto). Questo si vuole ancora?
La
regola aurea direbbe che il traffico deve seguire percorsi creati in
base al tipo di destinazione cioè percorsi lunghi devono avere
strade veloci con pochi attraversamenti e percorsi terminali devono
avere strade limitate a bassa velocità perchè ci sono i residenti.
In questo senso gli aumenti di sezione stradali delle strade vicinali
e il togliere i passaggi a livello non è sempre un buon servizio...
Riteniamo
che obiettivi prioritari siano i seguenti:
favorire
la mobilità lenta nelle zone residenziali dei quartieri e nel
centro storico
obbligare
il traffico di attraversamento ad usare le strade ad elevato
scorrimento; prevedere il minimo di nuove strade funzionali a tale
obiettivo
incentivare
l'uso dei parcheggi scambiatori
-
scrivilo tu...
Il
primo obiettivo si ottiene dando un precisa gerarchia alla strade
senza consentire mescolamenti inopportuni di traffico di scorrimento
con traffico cittadino.
La
famosa tangenziale attorno Treviso è finalmente diventata (grazie
allo sprawl) quella di cui si parlava trent'anni fa, cioè
tangenziale attuale, autostrada A27, Postumia Romana SP102 e
Feltrina.
Il
primo e fondamentale risultato da ottenere è la
liberalizzazione
del tratto di autostrada A27 tra il casello nord ed il casello sud di
Treviso
,
migliorando l'uscita a nord che non puo' passare per il centro di
Lancenigo.
Secondo
obiettivo è risolvere i problemi di San Giuseppe senza crearne a
Monigo; forse è il caso di vedere anche cosa pensa Paese, se ha
intenzione di non morire di traffico sulla Postumia... Certamente
il progetto della Tangenziale ovest
com'è ora non ha senso se non ha un'idea di futuro collegamento con
la Postumia Romana a nord;
finire
al Lando per raccordarsi con viale Europa, usando Viale della
Repubblica come strada di scorrimento è inattuabile e demenziale.
Sulla
via Postumia verso Paese è da eliminare il passaggio a livello (che
tra l'altro blocca anche i VVF), mentre per esempio i passaggi a
livello devono (per me) rimanere perchè “proteggono” dal
traffico di attraversamento, cioè fanno da dissuasori per chi cerca
strade diverse per far prima e qundi corre...
Spiegatemi
poi la ratio di realizzare prima il sottopasso su via Paludetti di
quello sulla Postumia!! Certo il primo è un'opera facile da 3-4
milioni di euro, il secondo è un'opera utile con delle complicazioni
di cantiere...
Il
terzo obiettivo è quello di
ridurre
l'attrattiva del PUT (anello esterno)
per chi deve solo attraversare la città, favorendo di contro la
mobilità lenta: propongo quindi di creare dedicare una corsia ai
mezzi pubblici (taxi, bus elettrici o a gas, tram se qualcuno lo
paga...).
Rispetto
ad oggi deve essere invertita la priorità. Oggi i pedoni aspettano
minuti (due o tre per attraversare), mentre vanno fatti semafori a
chiamata con tempi di attesa minori per i pedoni e ciclisti.
Il
quarto obiettivo è quello di
rendere
pedonale tutta le città entro le mura con un sistema ZTL
che dia accesso ai residenti (pochi ormai), a chi lavora ed alle
merci; il resto deve essere un sistema di trasporto che consenta
flessibilità ma assoluta priorità a cicli e pedoni con servizi bus
e taxi per anziani e altri (a prezzi convenzionati).
In
quest'ottica è necessario cercare di
eliminare
il piu' possibile i parcheggi a raso in città
Giardino (oggi vittà Parcheggio), lungo le Mura, in piazza Vittoria
valutando la possibilità di recuperare immbili oggi dismessi in
centro per fare parcheggi a servizio di residenti, lavoratori e di
chi vuole continuare a venire in macchina in centro (ma pagando un
obolo molto rilevante).
Ci
sono a est gli edifici ex Enel, a sud si puo' recuperare l'area
Siamic (non il bastione!), a ovest puo' ci sarebbe il Miani (un po'
decentrato, ma si sa i leghisti non sono proprio fulmini..) e nord
c'è la caserma di Viale Luzzati. Bastano??
Un'ipotesi
che mi piacerebbe (anche se so che farà discutere) è quella di fare
un park ad un solo piano interrato in piazza della Vittoria con
grande scavo archelogico e poi cedere in diritto di superficie i
parcheggi ai residenti e negozi, liberando la piazza.
Oltre
a questo è necessario avviare una
revisione
del Biciplan per fare di Treviso la città della bici
(che sarebbe anche un bel modo di onorare un'azienda storica come la
Pinarello); si facciano quindi vere piste ciclabili nei quartieri per
collegare il quartiere alle scuole con percorsi anche per il pedibus
che abbiano una dignità ambientale.
Si
raccordino poi questi percorsi verso la città eventualmente
sacrificando una corsia carrabile senza chiudere fossi o tagliare
alberi.
La
prima opera simbolica è la pista ciclabile su via Sovernigo da
Monigo a Paese, riducendo la carreggiata e creando dei rallentamenti
che consentano l'eliminazione dei rallentatori. In questa zona va
creato anche un percorso podistico vista la qualità ambientale
naturale che ancora c'è, con i relativi servizi (miniparcheggi,
postazioni ristoro nei “casolini” presenti, etcc..).
La
seconda opera è la demolizione dell'inutile pista ciclabile fuori di
porta San Tommaso, ripristinando i passeggi alla loro funzione
naturale (primo caso di pista ciclabile dove non serviva: esemplare
esempio di intelligenza...)
I
parcheggi scambiatori funzionano se c'è un loro effettivo utilizzo e
quindi se ci sono dei vantaggi o dei minori svantaggi al fatto di
cambiare mezzo
(cosa
psicologimente molto difficile...)
quindi:
Le
modalità di creare premialità esistono:
parcheggi
scambiatori gratuiti pagati da accesso al centro a pagamento e sosta
in centro a pagamento;
servizi
bus convenzionati con negozi del centro (fai la spesa e ti sconto il
bus in percentuale?)
rendere
i percorsi (pedonali e ciclabili) attraenti dal punto di vista
ambientale
creare
un servizio di consegna a casa della merce acquistata gratuito per
chi raggiunge la città con mobilità lenta
creare
un servizio tipo riscio' dove chi è stanco possa prendere un mezzo
trainato in bici creando un lavoro socialmente utile...
…
..
iniziative ce ne sono mille... basta volere...
Tra
i vantaggi di questa politica ci sarebbe anche il miglioramento
ambientale perchè meno auto, significa meno inquinamento e piu'
salute per chi cammina o corre in bici.
Dimenticavo
che ci sarà una soloa deroga per i motorini “ciao”...
Aeroporto
Completamente
assurdo il Masterplan di SAVE+AERTRE che prevede solo i bus e auto
per raggiungere lo scalo.
Indipendentemente
dall'ampliamento (che secondo noi non va fatto, visto che ora entra
in scena anche il Catullo di Verona...), è da creare un serio
servizio navetta per portare i turisti a Treviso e non solo a ….
Venezia.
Tale
servizio deve essere a carico di AERTRE che deve dimostrare con i
fatti che l'aeroporto serve a Treviso e non è solo lo scalo
periferico della città lagunare.
Va
risolto con creazione di un sottopasso/sovrapasso l'interferenza tra
Noalese ed aeroporto perchè la creazione della bretella da aeroporto
a tangenziale non pare così utile.
Le
aree aree Marazzato e adiacenti sono di grande pregio e vanno
riservate al guisto prezzo a SAVE+AERTRE per farev dei parcheggi
decenti ed un accesso all'aeroporto dignitoso e non la casbah che c'è
adesso... (Canova si rivolta nella tomba!).
Viale
della Repubblica
L'aver
spostato le funzioni amministrative che erano in centro a
Sant'Artemio e all'ex Appiani ha di fatto spostato il baricentro
della città di Treviso che non è piu' Piazza dei Signori, ma è una
zona indistinta ancora da definire.
Per
eliminare tale incertezza e mettere delle toppe ai danni fatti dalla
Lega e da Dino De Poli+soci, è necessario dare a Viale della
Repubblica la sua connotazione di strada commerciale e non di
scorrimento.
Il
traffico di attraversamento va dirottato (per ora a sud tramite
tangenziale e liberalizzazione A27 ed in futuro con nuova tangenziale
ovest) e la strada va resa degna della sua funzione rinforzando il
viale alberato, i fossi e creando una seria pista ciclabile.
Tutti
i capannoni continueranno la loro trasformazione da industriale a
commerciale e si creerà il nuovo asse di servizi e commercio di
media dimensione (che già c'è!).
Il
centro storico deve quindi procedere a diventare il luogo
dell'incontro e del commercio tipico con specializzazione sui settori
evoluti e di qualità, creando attrattiva per trevigiani e non con
pedonalizzazione spinta preceduta da servizi di scambiatori seri.
La
politica commerciale in centro deve incentivare la creazione di
esperienze artigianali e giovanili per dare vita oltre a riportare
residenza sociale in centro.
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