"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 17 febbraio 2019

APPELLO PER RISORGIVA FONTANELLE A MONIGO

FONDAMENTALE MANTENERE LA PUBBLICA LIBERA FRUIZIONE E RIDARE LA DIGNITA' ED IL SUO SIMBOLO AL QUARTIERE

I sottoscritti cittadini, residente e non nel quartiere di Monigo, esprimono la loro insoddisfazione per il modo in cui è stata gestita dal Comune di Treviso la realizzazione di una nuova recinzione attorno ad uno dei pochi simboli del quartiere:

LA SORGENTE DEL CERCA presso la RISORGIVA FONTANELLE in via 33° Reggimento Artiglieria.




Sullo stesso sito del Comune, tale luogo è citato come “luogo di interesse” con la seguente descrizione

“Esiste, a sud est di Monigo un chiarissimo e splendido laghetto chiamato da sempre “le fontanelle”, costituito unicamente di acque risorgive che danno vita al fiume Cerca. Detto fiume diventa, 4 Kilometri a sud, un affluente del fiume Sile. “.

Premettiamo che in questa sede non vogliamo entrare nel merito delle scelte e delle motivazioni del privato che ha presentato il progetto, modificando una situazione consolidata dal oltre 50 anni, che era certamente migliorabile da un punto di vista, ma è stata risolta in una modalità che ha creato tensioni tra vicini di casa e con chi, come Italia Nostra, si occupa di “beni comuni” e di acqua da sempre.

In primis i sottoscrittori del presente documento dichiarano:

1. che la rappresentazione fatta dal Sig. Sindaco di Treviso, Mario Conte, che pur dovrebbe conoscere la zona non è veritiera perchè:
  • tutti i residenti hanno il massimo rispetto delle loro acque e non gettano rifiuti in acqua, cose che purtroppo succedono e sono state regolarmente denunciate;
  • attorno alla risorgiva “Fontanelle” non c'è alcun covo di drogati, né sono state trovate tracce di tali problemi
  • negli ultimi 40 anni non si ricorda nessun incidente da annegamento nel laghetto che oggi ha (purtroppo) una profondità di 50cm; l'unico episodio noto è un cassonetto delle immondizie buttato nel laghetto da 4 stupidi che è stato recuperato dal locale gruppo scout circa 12 anni fa;
  • analogamente il pericolo di caduta alberi (soprattutto abeti) è ipotesi quantomeno dubbia, visto che tali alberi sono in una zona favorevole di crescita
Per tale motivi, si richiede che venga pubblicamente rettificata l'incauta dichiarazione,scusandosi con i residenti per un quadro inutilmente allarmente e sostanzialmente falso.

2. La risorgiva Fontanelle che è sostanzialmente la sorgente del Cerca di Monigo che arriva al Sile non può essere di proprietà privata perchè
  • è un simbolo del quartiere di Monigo
  • è spazio didattico per la scuola elementare di Monigo che hanno a disposizione uno spazio naturale protetto dove fare osservazioni naturalistiche di base
  • è un luogo che dovrebbe essere riqualificato allestendo delle panchine, spostando i parcheggi sull'altro lato del strada, eliminando gli alberi non autoctoni
  • dovrebbe essere inserito urgentemente tra le acque da tutelare come più volte richiesto da Italia Nostra
  • dovrebbe essere prevista una fognatura pubblica per eliminare la tubazione che emerge poco più a valle delle Fontanelle e scarica nel Cerca
  • dovrebbe essere gestita e condivisa una viabilità a senso unico che favorisca il passaggio solo dei residenti e di pedoni e biciclette in una zona dove molti svolgono attività fisica
  • dovrebbe essere gestito anche il parcheggio sul tratto a valle verso la Feltrina, favorendo il parcheggio lato case e non lato canale Cerca e concordando con i privati le modalità di riqualificazione e tenuta in ordine delle rive, anche con meccanismi premiali.
Il problema non è quindi discutere sulla proprietà del terreno che il privato ha pensato di acquisire o si è trovato ad avere, ma su quale ruolo vuole avere il Comune di Treviso ed il suo Sindaco, che rappresenta i “beni comuni” su una questione che non può concludersi con un semplice “E' tutto a posto con le autorizzazioni. Grazie al privato...”

Se questo è il ruolo del Comune di Treviso per i “beni comuni”, ne prendiamo atto e ricorderemo di farlo presente quando si chiederà ad altri proprietari del quartiere di sacrificare le loro coltivazioni biologiche e la tranquillità delle loro residenze per far passare un'inutile 4° lotto di tangenziale dal supermercato Castellana a Ipermercato Lando.

Per questo motivo, i sottoscrittori richiedono:
  1. che il Comune di Treviso richieda la modifica della recinzione in corso di realizzazione con una recinzione molto più permeabile senza cancelli o altro che consenta la pubblica fruibilità in ogni momento; 
  2. che venga avviata una riqualificazione locale della viabilità locale per trovare sistemazione più consona alle auto e favorire il passaggio di pedoni e biciclette
  3. che tale riqualificazione prenda in considerazione anche il tratto a valle fino alla Feltrina
  4. che venga redatta una convenzione con il privato per la gestione delle spese ordinarie e straordinarie e per la gestione della pubblica fruizione
  5. che venga limitata il rinforzo delle rive con palificazioni che modificano in modo sostanziale il rapporto della risorgiva con l'ecosistema circostantante (ecotono)
  6. che venga avviato uno studio ed un finanziamente, anche con contributi privati, per la risorgiva “Fontanelle”, che di Monigo e Treviso è un simbolo e non solo una questione che fa litigare i vicini. 
  7. che venga valorizzato il capitello della Madonna che è appeso sul palo della luce davanti ad una rete che nasconde quanto il figlio di Lei ci ha donato. A tutti. Non solo a qualcuno.






























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