"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 9 novembre 2010

AZIENDA AGRICOLA "SAN MICHELE"

A Breda di Piave, frazione Campagne, incontriamo Anito che per circa un'ora e mezzo interrompe il suo lavoro di coordinamento e gestione dell'azienda agricola "San Michele" per fermarsi con noi a spiegare il lavoro prezioso che viene fatto.
Si parte dalla constatazione che da noi non è opportuno forzare la natura per avere il pomodoro, ma è meglio fare colture autunnali da ottobre ad aprile: carote, porri, cavoli di tutti i tipi, radicchio..
Il lavoro di Anito è quello soprattutto di "recuperare" la terra che da circa 50 anni non riceve adeguata cura e viene solo sfruttata in modo poco rispettoso.
 
anito ascolta...
Ci parla di sovesci, compost, corno letame e corno silice, di energia, di luna e di sole, ma soprattutto di rispetto per la terra che dopo aver prodotto, deve riposare, nutrirsi, digerire...
Ci parla di fiori, di api e di lombrichi che digeriscono quantità mostruose di terreno.
Sentiamo tutta la PASSIONE di chi è partito da 3 ettari ed ora ne gestisce 54, ma che per restare in equilibrio economico deve fare i conti con chi del biologico fa un affare e riduce le operazioni necessarie fidandosi di certificatori che controllano carte piu' che la presenza dei nitrati sul terreno.
carote e lombrichi

predatori di carote

Restano mille questioni aperte dopo aver parlato con Anito:
1) la produzione delle sementi di prodotti autoctoni che è anti-economico fare e normativamente impossibile ma che porta a perdere biodiversità e tradizione
2) i WWOOF che possono andare in giro nel mondo nelle azienda agricole del mondo offrendo 30 ore settimanali di lavoro
3) il "pirodiserbo" con trattorini che passano a scottare gli infestanti prima che il germoglio della carota esca dal terreno, ma che se sbagli di un giorno bruci tutto...
4) il problema dell'immagine di cio' che mangiamo percui la carota troppo grossa o il cavolo con puntini neri o la mela piccola sono "scarti" perchè tutto deve essere uguale
5) i regolamenti di controllo del biologico che è ormai un "affare" e necessita di verifica e controlli precisi oltre che di riforma delle norme.
6) i prezzi del mercato che impongono di vendere un chilo di carote biodinamico a 0,85 euro/kg quando il costo alla produzione è 1 euro/kg mentre nel convenzionale il costo è 0,20 euro/kg (!!) con ricarichi del 50% degli ingrossi e del 100% del dettaglio...
7) le false semine ed i fiori da vedere a maggio con api che vengono portare nei campi...

la verdura dello spaccio
E' APERTO LO SPACCIO (anche il sabato mattina) e con NOI RESTA UN DISCORSO APERTO PER CAPIRE E PER PROMUOVERE UN LAVORO PREZIOSO
CAMPO DI CAROTE
CAMPO DI PORRI
Per maggiori informazioni clicca il titolo e leggi l'articolo di VALORE ALIMENTARE sulle carote oppure meglio di tutto vai a trovare Anito!!

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