appello
pubblico
TREVISO:
VERSO LE ELEZIONI COMUNALI...
La
nostra associazione è chiaramente a-partitica, ma assolutamente non
a-politica e pertanto riteniamo necessario ed opportuno intervenire
sul fermento
che inizia ad esserci in vista delle prossime elezioni comunali per
la città di Treviso.
Non
è un grande momento né per i partiti, né per la politica, nel
senso piu' nobile del termine, in quanto i rappresentanti della
cosidetta Seconda Repubblica stanno franando ad uno ad uno (dal Lazio
alla Lombardia fino a Reggio Calabria commissariata per mafia) e la
forzata sostituzione con i “tecnici” non pare né adeguata, né
oltremodo efficace.
Riteniamo
che la città di Treviso sia pronta per un cambiamento di
amministrazione, che riteniamo auspicabile perchè giudichiamo
fortemente negativo il bilancio delle giunte comunali degli ultimi 20
anni.
Questo
però non sarà un fattore sufficiente a cambiare, se non ci sarà un
forte segnale di discontinuità nella modalità di gestione della
“cosa pubblica”, dove deve ritornare prioritario la funzione di
servizio
rispetto alla pura e semplice gestione del potere.
L'esperienza
sul PAT di Treviso ed il desolante quadro che dà di sé la
politica-partitica nel caso dell'Ente Parco del Sile sono due esempi
diametralmente opposti di cosa puo' fare una cittadinanza attiva e di
cosa non riesce a fare chi ora gestisce il bene pubblico.
Riteniamo
che non servano particolari personalità o uomini speciali
o mega-programmi per gestire in modo diverso, ma sia sufficiente un
gruppo di persone che con onestà, umiltà e dignità rimettano i
valori di “buona gestione” e partecipazione in testa al loro
agire politico.
Non
servono nemmeno grandi tavoli, né programmi di 100 pagine per
riuscire a ottenere l'adesione della maggioranza dei cittadini, ma
crediamo ci sia una condizione essenziale ed ineludibile: la nuova
proposta politica, alternativa all'attuale amministrazione, dimostri
la capacità di unire al di là dei personalismi, dando il giusto
spazio a tutte le istanze, senza sprecare nemmeno un voto.
Il
programma è presto fatto: basta fare il contrario di quello che è
stato fatto fino ad oggi in quasi tutti i settori! Servono buone
pratiche, esempio e parole semplici, ma chiare.
Non
serve un'infinita mediazione per mettere d'accordo tutti, ma una
radicale scelta per i “beni comuni” e per una gestione
trasparente e partecipata...
Ricordate
il consiglio evangelico del “sì, sì, no, no”?
Basta
alle estenuanti mediazioni, agli equilibrismi ed ai discorsi
general-generici; i temi dei “beni
comuni”,
della sostenibilità
e della centralità
della persona, oltre
a trasparenza ed onestà,
sono temi sufficienti a fare la differenza ed a coagulare molti
trevigiani: cosa
si aspetta?
Non
fate tavoli “ad escludendum”, né discussioni nelle segreterie
dei partiti perchè nessuno vi seguirà, né vi capirà di fronte ad
un'antipolitica che cresce di giorno in giorno, grazie solo alle
azioni “promozionali” che inconsapevolmente molti partiti fanno
in suo favore...
Serve
un salto di qualità, pubblico e partecipato, che porti ad unire il
meglio che c'è senza fissarsi su questo o quel soggetto, ma cercando
di dare un'idea di metodo diverso da prima.
Serve
uno spirito di servizio che c'è anche nei partiti attuali, ma fa
fatica ad uscire per mille problemi, che devono essere “dettagli”
di fronte all'importanza del momento.
Solo
un generale bagno di umiltà di tutti (per primi noi) con
disponibilità a lavorare, anche e soprattutto “senza sedie”,
potrà riportare la buona politica a Treviso e far ritrovare ai
trevigiani la fiducia nelle istituzioni.
Altrimenti
perchè dovrebbero cambiare?
Treviso,
26 ottobre 2012
Il
Direttivo della sezione di Treviso di Italia Nostra
È sparito un pezzo da ieri sera? :-)
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