Personaggi: una risorgiva, un cittadino, gli altri cittadini, l’Amministrazione
Luogo: un quartiere di Treviso dove non m’intrigo
I fatti: la risorgiva è un laghetto naturale che nasce quasi per miracolo dalla terra, acqua che emerge venendo da lontano e per andare lontano, anche se poco più a valle (circa 15m) si innesta su un corso d’acqua non censito (da cercare?) un be tubo di fogna. Il laghetto è da sempre adiacente ad una strada pubblica e viene da tutti ritenuto un BENE COMUNE.
Un giorno un signore cittadino, più cittadino degli altri cittadini, compra un lembo di terra che circonda quasi tutta la risorgiva e recinta quasi tutta la sua terra come suo diritto (sacra proprietà privata)…
Gli altri cittadini si rivolgono all’Amministrazione, che oggi è rappresentata da un titolo nobiliare minore, ma ricevono solo pesci in faccia perché il finto nobile non vede alcun PUBBLICO INTERESSE ed anzi ringrazia per non dover più tagliare l’erba.
Morale: la proprietà privata ed il risparmio di una sfalcio valgono come una risorgiva dove si accedeva in libertà, sia per il cittadino più cittadino che per il sindaco.
L’interesse privato è prevalente sull’interesse pubblico.
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