lunedì 29 novembre 2010
domenica 28 novembre 2010
"Il regime dei padroni" di Giorgio Cremaschi - 30-11-2010 Conegliano
Conegliano - Presentazione del libro e serata dibattito con l'autore
A poco più di un mese dalla grande manifestazione della FIOM del 16 ottobre quella piazza aspetta ancora una risposta. Come si risponde ai trecento mila posti di lavoro che vengono soppressi nella pubblica amministrazione, alla cancellazione dei diritti, al varo della legge sul collegato lavoro, all’arroganza di Marchionne, alla condizione dei precari, ai lavoratori stranieri trattati come schiavi, ai salari e pensioni da fame, alla riforma Gelmini della scuola e dell’Università che distruggerà borse di studio, servizi agli studenti e ricerca universitaria, consegnata, insieme alla didattica, al controllo dei privati.
Marcegaglia, Camusso, Bonanni, Angeletti e Governo una risposta ce l’hanno: un Patto Sociale che regala soldi alla Confindustria e cerca di chiudere per sempre la stagione delle lotte e degli scioperi.
La nostra risposta è una mobilitazione generale e straordinaria contro questa crisi globale sempre più strutturale che sta diventando il pretesto per rendere la precarietà l’unica forma possibile nei rapporti di lavoro e in tutti gli aspetti della vita sociale quotidiana.
La nostra risposta è la costruzione di reti che mettano in comunicazione soggetti associativi, sindacali e di movimento in modo da tenere insieme la difesa del salario con la capacità di garantire autonomia di scelta alle persone costruendo un welfare universale.
La crisi produce paura, individualismo, divisione e frammentazione dei soggetti sociali e produttivi, da parte nostra il Comitato Superamento Crisi Conegliano cerca di ricomporre laddove veniamo divisi, costruendo un percorso comune, unendo lotte anche diverse fra loro, ancor di più dopo la grande giornata del 16 ottobre. Anche nel coneglianese cercheremo di unire la determinazione dei metalmeccanici alle lotte di studenti, precari, movimenti sui beni comuni. Porteremo anche a Conegliano il dibattito sullo sciopero generale, che il Comitato ritiene uno strumento decisivo per la ricomposizione e generalizzazione delle lotte, non uno sciopero simbolico ma uno sciopero ad oltranza, generale e generalizzato che blocchi l’intero paese.
Un prezioso momento di dibattito pensiamo possa nascere anche in occasione della presentazione dell’ultimo libro del compagno Giorgio Cremaschi che abbiamo organizzato il 30 novembre alle ore ventuno a Conegliano presso l’Auditorium Dina Orsi, alla quale invitiamo tutta la cittadinanza.
A poco più di un mese dalla grande manifestazione della FIOM del 16 ottobre quella piazza aspetta ancora una risposta. Come si risponde ai trecento mila posti di lavoro che vengono soppressi nella pubblica amministrazione, alla cancellazione dei diritti, al varo della legge sul collegato lavoro, all’arroganza di Marchionne, alla condizione dei precari, ai lavoratori stranieri trattati come schiavi, ai salari e pensioni da fame, alla riforma Gelmini della scuola e dell’Università che distruggerà borse di studio, servizi agli studenti e ricerca universitaria, consegnata, insieme alla didattica, al controllo dei privati.
Marcegaglia, Camusso, Bonanni, Angeletti e Governo una risposta ce l’hanno: un Patto Sociale che regala soldi alla Confindustria e cerca di chiudere per sempre la stagione delle lotte e degli scioperi.
La nostra risposta è una mobilitazione generale e straordinaria contro questa crisi globale sempre più strutturale che sta diventando il pretesto per rendere la precarietà l’unica forma possibile nei rapporti di lavoro e in tutti gli aspetti della vita sociale quotidiana.
La nostra risposta è la costruzione di reti che mettano in comunicazione soggetti associativi, sindacali e di movimento in modo da tenere insieme la difesa del salario con la capacità di garantire autonomia di scelta alle persone costruendo un welfare universale.
La crisi produce paura, individualismo, divisione e frammentazione dei soggetti sociali e produttivi, da parte nostra il Comitato Superamento Crisi Conegliano cerca di ricomporre laddove veniamo divisi, costruendo un percorso comune, unendo lotte anche diverse fra loro, ancor di più dopo la grande giornata del 16 ottobre. Anche nel coneglianese cercheremo di unire la determinazione dei metalmeccanici alle lotte di studenti, precari, movimenti sui beni comuni. Porteremo anche a Conegliano il dibattito sullo sciopero generale, che il Comitato ritiene uno strumento decisivo per la ricomposizione e generalizzazione delle lotte, non uno sciopero simbolico ma uno sciopero ad oltranza, generale e generalizzato che blocchi l’intero paese.
Un prezioso momento di dibattito pensiamo possa nascere anche in occasione della presentazione dell’ultimo libro del compagno Giorgio Cremaschi che abbiamo organizzato il 30 novembre alle ore ventuno a Conegliano presso l’Auditorium Dina Orsi, alla quale invitiamo tutta la cittadinanza.
TERRAGLIO EST: RESOCONTO INCONTRO ARTIGIANI
Ecco una sintesi di quanto detto nella riunione presso Artigiani Treviso il 25-11-2010 sull'argomento viabilità ed in particolare TERRAGLIO EST.
In rosso i miei commenti...
I lavori del primo stralcio del Terraglio Est partiranno presto (ma presto cosa significa?).
Sono una esigenza inderogabile per gli artigiani e le ditte che operano nell'area industriale di Dosson, la seconda per grandezza della Provincia di Treviso. E tutti ci troviamo più o meno d'accordo.
L'importo totale di circa 60 milioni per l'intero tratto è una cifra difficile da coprire, e c'è la complessità del tracciato da Dosson alla tangenziale sud di TV.
Uno degli scopi da raggiungere è la liberazione sempre crescente del traffico dal "boulevard delle ville" del Terraglio, esigenza molto sentita dall'amministrazione di Preganziol.
Toccato anche il tema di Fondazione CassaMarca e dell'investimento su Villa Franchetti, nonché, soprattutto, sull'area ex-Secco e sull'area (ex-) agricola dietro il Parco e in territorio del comune di Casier: si è così sottolineata l'opportunità di una rete viaria di supporto a carico di Fondazione e
integrabile con TE, a maggior ragione prospettandosi nuove edificazioni e addirittura un auditorium da 2-3.000 posti.
In questa direzione è anche stata sollevata l'attenzione sugli effetti pressoché certi sulla viabilità di centro e zone limitrofe di Dosson. E' chiaro, infatti, che non appena si realizzerà il primo tratto del TE con sfogo diretto al nuovo casello di Preganziol, se da un lato si otterrà un volume di traffico pesante nettamente inferiore, dall'altro ciò costituirà un richiamo irresistibile per il traffico delle auto.
La sola apertura del casello suddetto ha già sconvolto, moltiplicandolo, il traffico leggero che passa per il centro di Dosson. Il perché è presto detto: provenendo da Treviso, e già quindi evitando il Terraglio, attraverso le vie Zermanese, Moro, de Pieri, Fermi, Santi, Collegio, Peschiere, addirittura Buel de l'Ovo e così via, si va verso il casello e quindi il Passante di Mestre.
(Non a caso, i primi, anche ante-Passante, a scoprire il trucco sono stati i professionisti, cioè i tassisti di Treviso, che da tempo passano per Dosson per raggiungere l'aeroporto di Tessera).
A questo punto, varato il primo stralcio del TE, sarà intasamento.
Il Presidente della Provincia Muraro allarga le braccia e dice che non è legalmente possibile vietare alle auto l'accesso al TE da Dosson, e che comunque - pia illusione - la presenza di molte rotonde sul tracciato avrà un effetto di dissuasione.
Ma anche che "Villa Franchetti" e "Terraglio Est" sono due entità distinte...
Il tema non è questione di lana caprina e chi la sottovaluterà, nella semi-perenne campagna elettorale che ci contraddistingue (a primavera prossima, per dire, proprio le Provinciali di Treviso) potrebbe e dovrebbe pagarne le conseguenze...
Piu' strade piu' auto.... piu' auto piu' strade... è difficile dire che una strada risolverà i problemi di un'urbanizzazione scriteriata.
Sicuramente una nuova strada renderà edificabili nuovi terreni e ci saranno furbetti che faranno affari comprando terreni agricoli per poi farli diventare edificabili..
In rosso i miei commenti...
I lavori del primo stralcio del Terraglio Est partiranno presto (ma presto cosa significa?).
Sono una esigenza inderogabile per gli artigiani e le ditte che operano nell'area industriale di Dosson, la seconda per grandezza della Provincia di Treviso. E tutti ci troviamo più o meno d'accordo.
L'importo totale di circa 60 milioni per l'intero tratto è una cifra difficile da coprire, e c'è la complessità del tracciato da Dosson alla tangenziale sud di TV.
Uno degli scopi da raggiungere è la liberazione sempre crescente del traffico dal "boulevard delle ville" del Terraglio, esigenza molto sentita dall'amministrazione di Preganziol.
Toccato anche il tema di Fondazione CassaMarca e dell'investimento su Villa Franchetti, nonché, soprattutto, sull'area ex-Secco e sull'area (ex-) agricola dietro il Parco e in territorio del comune di Casier: si è così sottolineata l'opportunità di una rete viaria di supporto a carico di Fondazione e
integrabile con TE, a maggior ragione prospettandosi nuove edificazioni e addirittura un auditorium da 2-3.000 posti.
In questa direzione è anche stata sollevata l'attenzione sugli effetti pressoché certi sulla viabilità di centro e zone limitrofe di Dosson. E' chiaro, infatti, che non appena si realizzerà il primo tratto del TE con sfogo diretto al nuovo casello di Preganziol, se da un lato si otterrà un volume di traffico pesante nettamente inferiore, dall'altro ciò costituirà un richiamo irresistibile per il traffico delle auto.
La sola apertura del casello suddetto ha già sconvolto, moltiplicandolo, il traffico leggero che passa per il centro di Dosson. Il perché è presto detto: provenendo da Treviso, e già quindi evitando il Terraglio, attraverso le vie Zermanese, Moro, de Pieri, Fermi, Santi, Collegio, Peschiere, addirittura Buel de l'Ovo e così via, si va verso il casello e quindi il Passante di Mestre.
(Non a caso, i primi, anche ante-Passante, a scoprire il trucco sono stati i professionisti, cioè i tassisti di Treviso, che da tempo passano per Dosson per raggiungere l'aeroporto di Tessera).
A questo punto, varato il primo stralcio del TE, sarà intasamento.
Il Presidente della Provincia Muraro allarga le braccia e dice che non è legalmente possibile vietare alle auto l'accesso al TE da Dosson, e che comunque - pia illusione - la presenza di molte rotonde sul tracciato avrà un effetto di dissuasione.
Muraro: al massimo allarga le braccia!! |
Il tema non è questione di lana caprina e chi la sottovaluterà, nella semi-perenne campagna elettorale che ci contraddistingue (a primavera prossima, per dire, proprio le Provinciali di Treviso) potrebbe e dovrebbe pagarne le conseguenze...
Piu' strade piu' auto.... piu' auto piu' strade... è difficile dire che una strada risolverà i problemi di un'urbanizzazione scriteriata.
Sicuramente una nuova strada renderà edificabili nuovi terreni e ci saranno furbetti che faranno affari comprando terreni agricoli per poi farli diventare edificabili..
venerdì 26 novembre 2010
Indignamoci, perchè sappiamo sperare (prof. Settis)
Un interessante lectio magistralis di Salvatore Settis al Premio Bassani di Italia Nostra: 53 minuti di disintossicazione!
Clicca sul titolo per il link.
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ADESSO C'E' IL LINK VIDEO....
Riproduciamo l'"orazione civile" tenuta da Salvatore Settis a Ferrara, in occasione del Premio Bassani di Italia Nostra (13 novembre 2010) sulla tutela del paesaggio e dell'ambiente così come viene garantita dalla Costituzione repubblicana. La prima al mondo a riconoscere nei primissimi articoli (articolo 9) la tutela del patrimonio storico-artistico e del paesaggio.
Settis ricorda la storia delle leggi italiane, a partire dall'inizio del Novecento, dove si forma faticosamente quella tradizione di tutela che sfocia nel testo costituzionale. Ricostruisce quindi come si arrivò a formulare l'articolo 9 della Costituzione dalle 11 versioni di cui si dibatté nell'Assemblea costituente. Di fatto, tutelare il paesaggio significa limitare i diritti di proprietà privata rispetto alla pubblica utilità.
La lectio di Settis si conclude analizzando come, pur non citandolo, la nostra Costituzione prenda in considerazione anche il concetto di ambiente, che integra, insieme a quello di territorio, quello – di origine estetizzante - di paesaggio. Le difficoltà di una efficace tutela derivano, secondo Settis, anche da un'ambiguità di fondo del testo costituzionale, che da un lato separa paesaggio e città, tutela e urbanistica, e che dall'altro apre la porta alle autonomie regionali, che con la successiva riforma del titolo V, sfocia in un federalismo che avoca a sé parte delle competenze statali su questi ambiti.
vedere anche fondazione giorgio bassani
martedì 23 novembre 2010
GRUPPO ARCHEOLOGIA
Gruppo Archeologia- riunione del 19 novembre 2010
Presenti: Giovanni Roman, Virna Pacquola, Alice Vacilotto, mr X, mr Y, Berto Z.
Riunione ancora interlocutoria con difficoltà di definire un argomento e di tenere l’attenzione sullo stesso... Il problema è di riuscire a costruire un primo gruppo di promotori attorno ad un obiettivo condiviso.
Berto e Giovanni ricordano il modo con cui si è costruito il vecchio Gruppo Archeologico ma Berto sottolinea la differenza tra allora ed oggi che consiste fondamentalmente nel grado di preparazione esistente: allora esisteva un solo laureato in archeologia ed il resto del gruppo era formato da appassionati amatori; ora il gruppo si può formare con persone che hanno seguito o stanno seguendo il corso di laurea e che hanno quasi sempre esperienza diretta di attività di scavo e capacità di indagine: quindi può porsi obiettivi ben superiori.
Come primo obiettivo di lavoro si può pensare ad una serie di incontri di esposizione delle tesi di laurea elaborate negli ultimi anni avendo come principale riferimento lavori inerenti Treviso ed il suo territorio; questa serie di incontri, da tenere nella saletta della sede, potrebbero concludersi con una conferenza della dott. Elodia Bianchin, fino a poco tempo fa responsabile per la Soprintendenza Archeologica di Treviso, sullo stato delle conoscenze e delle indagini sulla città.
Il tutto da programmare per il prossimo anno.
Nel frattempo si fa un elenco dei possibili interessati a partecipare al nuovo gruppo:
Nome/cognome | indirizzo | e-mail | telefono |
Alice Vacilotto | | alice_vacilotto@libero.it | |
Virna Pacquola | | virna.pacquola@libero.it | |
XY | | matt_85@libero.it | |
Giovanni Roman | | gvnnroman@gmail.com | |
Berto Zandigiacomi | Via Casoni 27 TV | uzandi@libero.it | 348 7152985 |
Sara Paris | | saryp81@libero.it | |
Simone Piaser | | s.piaser@libero.it | |
Gino Carraro | | | |
Gabriele Foresto | | | |
Tiziano Longo | | | |
Luca De Pieri | | | |
Pietro Zanusso | | | |
Anna ?? | | | |
Achille Costi? | | | |
Michele Bettiol ?? | | | |
Luisa Gambaro | | | |
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Berto Z. continuerà a verificare la possibilità del recupero del materiale e dei libri del Gruppo Archeologico scomparso per una possibile consegna alla Biblioteca della Fondazione Benetton.
Il prossimo incontro è fissato per venerdì 3 dicembre alle ore 18 in sede.
Si prega contestualmente di inserire i propri dati in tabella
ROTATORIA FELTRINA - CISOLE
Il nostro socio consigliere Tocchetto Maria ha presentato un'interrogazione sulla "Rotatoria Feltrina - via Cisole
In risposta all'interrogazione ecco i tempi indicati dal Dirigente del Settore Lavori Pubblici, ing. Roberta Spigariol, che ricorda che per portare a compimento l'intero progetto necessita intervenire in due stralci.
Primo stralcio
- stipula contratto il 14/12/2010
- consegna lavori nei 45 giorni successivi (si presume attorno alla fine di gennaio)
- per l'ultimazione dei lavori, presunti 4 mesi, quindi fine maggio.
Secondo stralcio
Procedura ordinaria:
- Approvazione variante urbanistica provincia entro 30/11/2010
- deposito progetto definitivo al servizio espropri e notifica ai proprietari degli atti
- dalla notifica 30gg per le osservazioni (più 5 giorni tempi tecnici di notifica)
- approvazione del progetto definito con controdeduzioni (10 gg)
- comunicazione pubblica utilità (art. 17 DPR 327/2001)dell'intervento con richiesta di elementi per la valutazione dell'indennità (20gg più 15gg di tempi tecnici)
- determinazione indennità (stima asseverata da farsi) 15gg-30gg a seconda che sia già disponibili o debba esserne incaricato un professionista terzo
- notifica indennità (30gg per accettazione più 15gg tempi tecnici).
- pubblicazione su BUR per 30gg del decreto pagamento per esecutività +7gg tempi tecnici.
(per chi accetta --mandati pagamento) - (per chi non accetta--deposito)
- emissione decreto di esproprio (15 gg più procedura di immissione in possesso, altri 30gg compresi tempi tecnici di notifica.
Tempo complessivo 247 giorni; affidamento dei lavori al 4/8/2011.
Procedura d'urgenza (art. 22 DPR 327/2001):
- Approvazione variante urbanistica provincia entro 30/11/2010
- deposito progetto definitivo al servizio espropri e notifica ai proprietari degli atti
- dalla notifica 30gg per le osservazioni (più 5 giorni tempi tecnici di notifica)
- approvazione del progetto definito con controdeduzioni (10 gg) e dichiarazione di p.u.
- deposito dei frazionamenti e degli atti di variazione catastale per la successiva approvazione
- notifica dell'atto di dichiarazione di pubblica utilità (art. 17 DPR 327/2001)dell'intervento con richiesta degli elementi alla valutazione del valore dell'area (15 gg 5 gg di tempi tecnici).
- determinazione urgente dell'indennità provvisoria di esproprio ed emissione del decreto di esproprio (5gg)
- notifica del decreto di esproprio ed immissione in possesso dell'area che deve avvenire entro 20 20 giorni dalla date di emissione del decreto di esproprio
- avvio dei lavori
Tempo complessivo 90 giorni; avvio dei lavori 7 marzo 2011
Tempo stimato di esecuzione circa 45 giorni trattandosi di intervento inferiore ai €.100.000 euro.
Se si verificano le condizioni (???) è intenzione dell'amministrazione procedere ai sensi dell'art. 22 del DPR 327/2001, ferma restando altresì la possibilità di verificare le volontà dei proprietari di addivenire alla cessione volontaria delle aree.
Per quanto attiene l'installazione dell'impianto semaforico, come già più volte enunciato, si predisporranno le opere edili (cavidotti), rinviando l'eventuale installazione alla valutazione tecnica sull'effettiva necessità dello stesso alla luce della nuova regolamentazione dell'incrocio.
Distinti saluti.
L'Assessore ai Lavori Pubblici
Giuseppe Basso
VILLA FRANCHETTI? DELUCIDAZIONI E.... IO NON C'ENTRO
Dopo la nostra segnalazione sullo stato di Villa Franchetti abbiamo avuto due risposte:
a) Fondazione Cassamarca che ci avvisa che non sono loro i proprietari e quindi non hanno colpe; loro hanno comperato solo tutti i terreni agricoli attorni per farli diventare edificabili...
b) la Soprintendenza chiede "delucidazioni" alla proprietà della Provincia di Treviso, che per si fa vanto del Sant'Artemio, ma butta alle ortiche (anzi all'edera) il parco di Villa Franchetti...
Nel frattempo ci segnalano "movimenti edificatori" anche per il parco di Ville de' Reali a Dosson dove è necessario valorizzare un'area interna al Parco ed inizia un'operazione di avvicinamento a nuova edificazione in zona no adeguata....
a) Fondazione Cassamarca che ci avvisa che non sono loro i proprietari e quindi non hanno colpe; loro hanno comperato solo tutti i terreni agricoli attorni per farli diventare edificabili...
b) la Soprintendenza chiede "delucidazioni" alla proprietà della Provincia di Treviso, che per si fa vanto del Sant'Artemio, ma butta alle ortiche (anzi all'edera) il parco di Villa Franchetti...
La montagna partorirà il topolino?
Attendiamo comunicato dell'assessore al patrimonio....
Promuoverà una campagna di recupero del parco o lo svenderà ad una fondazione bancaria?
Io penso che dovrebbero "fucilare" chi viene sorpreso a non curarsi di simili patrimoni pubblici...
Fucilare? Ma, sì un'opinione come un'altra... stronzate in libertà...
Fucilare? Ma, sì un'opinione come un'altra... stronzate in libertà...
PRODOTTI ECOR
La visita allo stabilimento ECOR di San Vendemmiano ci ha mostrato una realtà di grande efficacia ed organizzazione che occupa oltre 200 persone su 4 turni di lavoro da lunedì prima dell'alba alla notte fonda del sabato.
L'impegno per distribuire prodotti "naturali" di qualità ad un prezzo ragionevole è molto forte e notevole è l'attenzione per diminuire ogni spreco e rifiuto.
Per darvi un'idea dell'organizzazione: ECOR ha le chiavi dei negozi che fornisce e consegna la merce durante la notte a negozio chiuso in modo che anche l'impatto dei camion sulla strada sia inferiore..
I prodotti sono numerosissimi sia con marchio ECOR sia con marchi autonomi, ma sempre qualificati e controllati in modo rigoroso dallo stabilimento prima della spedizione.
Molte persone già comprano nei negozi affiliati con ECOR i prodotti che tutti potete visionare al link prodotti biologici biodinamici
Grazie ad un socio "speciale" vi è la possibilità (una volta al mese) di ordinare prodotti direttamente presso lo spaccio dello stabilimento. Provare per credere.
I cataloghi saranno messi a disposizione presso la sede di Italia Nostra di Treviso.
Per segnalazione di prodotti usate i commenti e per gli ordini usate la mail di italia nostra treviso
martedì 9 novembre 2010
SCUOLA STEINERIANA DI SAN VENDEMMIANO
La gita del 7 novembre prosegue fino a San Vendemmiano per visitare la scuola "R. Steiner" di Zoppè di San Vendemmiano: un complesso architettonico che ha richiesto 4 anni di progettazione, 2 anni per ottenere i permessi e 3 anni per costruirla (quasi come la casa di qualche nostro socio...).
Il risultato è un ambiente certamente gradevole dove le forme ed i materiali accolgono noi e soprattutto i fruitori (i bambini) in modo da evitare ripetizioni, contrasti... La sensazione è di un ambiente protetto, di una comunità certamente fortemente motivata ed in grado di creare e gestire progetti importanti senza utilizzo di risorse pubbliche, anzi spesso lottando contro le incongruenze normative.
Non c'è il tempo per parlare di pedagogia, ma sentiamo che ci sarebbe molto da discutere e riprenderemo il discorso...
Tutto nasce dalla presa di coscienza che "manca educazione alla vita emozionale, manca educazione alla vita pratica e mancano ideali": come non condividere?
C'è anche molta diffidenza e pregiudizio: tutti possono venire? ma poi come si trovano quando entrano nel mondo "convenzionale" questi ragazzi che vivono in un ambiente così accogliente?
Lo choc non è piccolo per chi non capisce come mai ci sono insegnanti così demotivati, per chi non crea..... Ahi, la vita reale, quanto distante è?
Visitiamo la scuola, vediamo un'offerta ed un'organizzazione importante, una PASSIONE grande in chi ci fa vedere cosa fa ed è disponibile al confronto.
Il risultato è un ambiente certamente gradevole dove le forme ed i materiali accolgono noi e soprattutto i fruitori (i bambini) in modo da evitare ripetizioni, contrasti... La sensazione è di un ambiente protetto, di una comunità certamente fortemente motivata ed in grado di creare e gestire progetti importanti senza utilizzo di risorse pubbliche, anzi spesso lottando contro le incongruenze normative.
Non c'è il tempo per parlare di pedagogia, ma sentiamo che ci sarebbe molto da discutere e riprenderemo il discorso...
Tutto nasce dalla presa di coscienza che "manca educazione alla vita emozionale, manca educazione alla vita pratica e mancano ideali": come non condividere?
C'è anche molta diffidenza e pregiudizio: tutti possono venire? ma poi come si trovano quando entrano nel mondo "convenzionale" questi ragazzi che vivono in un ambiente così accogliente?
Lo choc non è piccolo per chi non capisce come mai ci sono insegnanti così demotivati, per chi non crea..... Ahi, la vita reale, quanto distante è?
Visitiamo la scuola, vediamo un'offerta ed un'organizzazione importante, una PASSIONE grande in chi ci fa vedere cosa fa ed è disponibile al confronto.
Un confronto che anche qui riprenderemo per capire e vedere una realtà viva, accogliente e dal confronto con la quale certamente non perde nulla nessuno.
AZIENDA AGRICOLA "SAN MICHELE"
A Breda di Piave, frazione Campagne, incontriamo Anito che per circa un'ora e mezzo interrompe il suo lavoro di coordinamento e gestione dell'azienda agricola "San Michele" per fermarsi con noi a spiegare il lavoro prezioso che viene fatto.
Si parte dalla constatazione che da noi non è opportuno forzare la natura per avere il pomodoro, ma è meglio fare colture autunnali da ottobre ad aprile: carote, porri, cavoli di tutti i tipi, radicchio..
Il lavoro di Anito è quello soprattutto di "recuperare" la terra che da circa 50 anni non riceve adeguata cura e viene solo sfruttata in modo poco rispettoso.
Ci parla di sovesci, compost, corno letame e corno silice, di energia, di luna e di sole, ma soprattutto di rispetto per la terra che dopo aver prodotto, deve riposare, nutrirsi, digerire...
Ci parla di fiori, di api e di lombrichi che digeriscono quantità mostruose di terreno.
Sentiamo tutta la PASSIONE di chi è partito da 3 ettari ed ora ne gestisce 54, ma che per restare in equilibrio economico deve fare i conti con chi del biologico fa un affare e riduce le operazioni necessarie fidandosi di certificatori che controllano carte piu' che la presenza dei nitrati sul terreno.
Restano mille questioni aperte dopo aver parlato con Anito:
1) la produzione delle sementi di prodotti autoctoni che è anti-economico fare e normativamente impossibile ma che porta a perdere biodiversità e tradizione
2) i WWOOF che possono andare in giro nel mondo nelle azienda agricole del mondo offrendo 30 ore settimanali di lavoro
3) il "pirodiserbo" con trattorini che passano a scottare gli infestanti prima che il germoglio della carota esca dal terreno, ma che se sbagli di un giorno bruci tutto...
4) il problema dell'immagine di cio' che mangiamo percui la carota troppo grossa o il cavolo con puntini neri o la mela piccola sono "scarti" perchè tutto deve essere uguale
5) i regolamenti di controllo del biologico che è ormai un "affare" e necessita di verifica e controlli precisi oltre che di riforma delle norme.
6) i prezzi del mercato che impongono di vendere un chilo di carote biodinamico a 0,85 euro/kg quando il costo alla produzione è 1 euro/kg mentre nel convenzionale il costo è 0,20 euro/kg (!!) con ricarichi del 50% degli ingrossi e del 100% del dettaglio...
7) le false semine ed i fiori da vedere a maggio con api che vengono portare nei campi...
Si parte dalla constatazione che da noi non è opportuno forzare la natura per avere il pomodoro, ma è meglio fare colture autunnali da ottobre ad aprile: carote, porri, cavoli di tutti i tipi, radicchio..
Il lavoro di Anito è quello soprattutto di "recuperare" la terra che da circa 50 anni non riceve adeguata cura e viene solo sfruttata in modo poco rispettoso.
anito ascolta... |
Ci parla di fiori, di api e di lombrichi che digeriscono quantità mostruose di terreno.
Sentiamo tutta la PASSIONE di chi è partito da 3 ettari ed ora ne gestisce 54, ma che per restare in equilibrio economico deve fare i conti con chi del biologico fa un affare e riduce le operazioni necessarie fidandosi di certificatori che controllano carte piu' che la presenza dei nitrati sul terreno.
carote e lombrichi |
predatori di carote |
Restano mille questioni aperte dopo aver parlato con Anito:
1) la produzione delle sementi di prodotti autoctoni che è anti-economico fare e normativamente impossibile ma che porta a perdere biodiversità e tradizione
2) i WWOOF che possono andare in giro nel mondo nelle azienda agricole del mondo offrendo 30 ore settimanali di lavoro
3) il "pirodiserbo" con trattorini che passano a scottare gli infestanti prima che il germoglio della carota esca dal terreno, ma che se sbagli di un giorno bruci tutto...
4) il problema dell'immagine di cio' che mangiamo percui la carota troppo grossa o il cavolo con puntini neri o la mela piccola sono "scarti" perchè tutto deve essere uguale
5) i regolamenti di controllo del biologico che è ormai un "affare" e necessita di verifica e controlli precisi oltre che di riforma delle norme.
6) i prezzi del mercato che impongono di vendere un chilo di carote biodinamico a 0,85 euro/kg quando il costo alla produzione è 1 euro/kg mentre nel convenzionale il costo è 0,20 euro/kg (!!) con ricarichi del 50% degli ingrossi e del 100% del dettaglio...
7) le false semine ed i fiori da vedere a maggio con api che vengono portare nei campi...
la verdura dello spaccio |
E' APERTO LO SPACCIO (anche il sabato mattina) e con NOI RESTA UN DISCORSO APERTO PER CAPIRE E PER PROMUOVERE UN LAVORO PREZIOSO
CAMPO DI CAROTE |
CAMPO DI PORRI |
Per maggiori informazioni clicca il titolo e leggi l'articolo di VALORE ALIMENTARE sulle carote oppure meglio di tutto vai a trovare Anito!!
sabato 6 novembre 2010
SITUAZIONE RECUPERO MURO SANT'ANNA
Indicazioni operative di Berto, un po' integrate...
Il primo rinforzo di intervento sul muro di cinta di villa Baroncelli ha dato buoni risultati malgrado l’eccessiva quantità d’acqua presente nella malta per colpa di ingegneri abituati alla scrivania che alla betoniera...
Per continuare positivamente il lavoro, tenendo conto dell’andamento stagionale incerto e tale da non permettere appuntamenti precisi, è necessario definire una progressione dei lavori da compiere in modo che possano essere realizzati anche con presenze saltuarie approfittando delle giornate di buon tempo e tenendo conto che non tutti possono/devono essere presenti (altri impegni, malattie ecc. ecc.); ciò significa che non è sempre necessaria la presenza di Ennio, Romeo o Berto.
Il programma generale degli interventi potrebbe essere questo (con indicazione degli attrezzi necessari):
lato ovest del muro | (verso sagra) | Lato est del muro | (Verso campo coltivato) |
Raccolta sassi caduti | A mano | Eliminazione edera e vegetazione | Forbici ed attrezzi da taglio |
Eliminazione terra alla base del muro | Badile, scopa di ferro, attrezzi leggeri per muovere la terra | Taglio alberi ed eliminazione ceppaie | Sega elettrica. Piccone, attrezzi leggeri per rimuovere la terra alla base |
Eliminazione radici | Piccone, forbici pesanti, sega a mano, sega elettrica | Eliminazione terra alla base del muro | Badile, scopa di ferro, attrezzi leggeri per muovere la terra |
Cernita sassi (secondo almeno tre pezzature) | A mano | Raccolta sassi | A mano, secchie o bidoni |
Lavaggio sassi | A mano e confidando nella pioggia | Cernita sassi con loro spostamento sul campo sagra | A mano. Secchie o bidoni |
Lavaggio muro | Almeno 60 mt di tubi di gomma | Lavaggio sassi | A mano e confidando nella pioggia |
Posa in opera dei sassi nelle parti mancanti | Necessario per fare la malta | Lavaggio muro | Almeno 60 mt di tubi di gomma |
Posa in opera dei sassi (ad un primo esame sembra che sia necessario il rifacimento dell’intera cortina) | Necessario per fare la malta | ||
Realizzazione della protezione superiore | Necessario per fare la malta. Coppi?? | Realizzazione della protezione superiore | Necessario per fare la malta. Coppi?? |
Pulizia terreno | A mano, scopa in ferro | Pulizia terreno | A mano, scopa in ferro |
Ogni operazione è propedeutica alla seguente ma, fino alla “cernita sassi”, si possono fare le prime per settori verticali facilitando, specie sul lato est, il lavoro.
La cernita sassi è necessaria per facilitare la loro messa in opera: abbiamo verificato con le prime operazioni di rinforzo che è stato sbagliato usare le “ceste”; ora ci sono dei fogli di plastica che permettono tra l’altro il lavaggio della pioggia
Verrà programmato un corso sul restauro di muro in sassi da parte del prof. Claudio dell'Olio detto Caio Oio (muratore) un sabato mattina con rilascio di attestazione.
berto e marcello artefici di gran parte del lavoro positivo |
ennio detto grisu' prova un nuova tecnica di deforestazione ed affumicamento dei sassi |
il muro prima del restauro dell'ingegnere |
la dimostrazione che serve il corso di Caio Oio |
la situazione attuale |
dimostrazione di muro in sassi "a secco" con edera portante |
TANGENZIALE DI TREVISO - 4° LOTTO: NESSUNA NUOVA
Il presidente della commissione urbanistica Zampese ha riferito ieri al consigliere Tocchetto che la conferenza di servizi per la revisione del progetto non è stato ancora fissata, nonostante le sollecitazioni fatte dal Comune di Treviso.
Non si hanno altre informazioni sul tipo di varianti che stanno elaborando...
Mi dicono che in via Casette sono comparsi due pali rossi per restringere la carreggiata e far rallentare la velocità dei veicoli: un primo segno di attenzione per una zona "dimenticata"?
Non si hanno altre informazioni sul tipo di varianti che stanno elaborando...
Mi dicono che in via Casette sono comparsi due pali rossi per restringere la carreggiata e far rallentare la velocità dei veicoli: un primo segno di attenzione per una zona "dimenticata"?
venerdì 5 novembre 2010
ESPOSTO PER SITUAZIONE PARCO VILLA FRANCHETTI
In data 29-10 è stato consegnato alla Soprintendenza del Veneto Orientale l'esposto sotto riportato per denunciare lo stato di degrado del parco di Villa Franchetti.
Analoga comunicazione è stata inviata alla Provincia di Treviso, a Fondazione Cassamarca ed ai Comuni di Casier e Preganziol.
TESTO DELLA SEGNALAZIONE
Segnaliamo con la presente la preoccupante situazione di degrado che abbiamo verificato essere in atto all'interno del parco di Villa Franchetti a Preganziol.
Le fotografie che alleghiamo e che risalgono ad agosto 2010 documentano in modo chiaro una situazione, che peraltro permane da vari anni, e che non è in alcun modo giustificabile da parte di chi ne ha la responsabilità gestionale, in quanto mette a rischio sia le strutture edilizie che il parco.
Si evidenzia inoltre che la situazione di sostanziale abbandono del parco ed il conseguente degrado costituiscono un danno ad un inestimabile patrimonio, che priva la collettività di un prezioso bene pubblico, visto che il parco e la villa sono ormai chiusi alla pubblica fruizione da molti anni.
Il danno diventa anche di tipo “erariale” se si considera per esempio che solo pochi anni fa la Soprintendenza del Veneto Orientale impiegò risorse pubbliche per tutelare la “Serra degli Agrumi” e liberarla dalla vegetazione infestante, che ora, dopo anni di incuria, ha ripreso possesso del manufatto di altissimo pregio.
Si richiede pertanto formale diffida, ai sensi della legislazione di tutela vigente, al titolare della gestione del bene per un necessario ed urgente intervento di tutela ed eventualmente la valutazione di procedure sostitutive di intervento per difendere il patrimonio storico artistico e paesaggistico della marca trevigiana e della nazione, che viene trascurato in modo inaccettabile.
L'associazione Italia Nostra sezione di Treviso, in virtu' degli interessi diffusi per la tutela del patrimonio che informano la sua azione, richiede di essere formalmente informata dello sviluppo della questione in modo da poter valutare eventuali altre iniziative per la tutela del bene.
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