Il Consiglio Comunale di Treviso di mercoledì 30 era un po' piu' affollato del solito, ma nessuna folla oceanica o masse di no global erano tra il pubbico!!
L'unica “incomprensibile” incursione è stata quella di un Ciro Perusini che stringeva le mani alla Giunta mentre il Consigliere Bolzonello parlava... Non proprio un esempio di buona educazione.
Il clima era quindi sereno e tranquillo, ma al punto 9 c'era il rischio di discutere del Piano di Rischio e, dopo una sospensione di 5 minuti, il “piu' studiato” della silente compagnia di maggioranza annunciava nientepopodimeno che una “pregiudiziale regolamentare” alla discussione della mozione presentata dal Consigliere Maristella Caldato!!
Le motivazioni e le giustificazioni del Consigliere Zampese sono state un capolavoro di “escusatio non petita”:
“un tema così importante non si porta in consiglio comunale se prima non se ne è discusso in commissione consiliare”;
“non ci sono i dati aggiornati per poterne discutere con cognizione di causa..”
“è un tema difficile per i consiglieri che devono essere preparati...”
“abbiamo a cuore, come tutti la sicurezza dei cittadini...”
“abbiamo già incaricato chi deve fare il PAT di fare anche il Piano di Rischio Aeroportuale... anzi lo stanno facendo gli Uffici....”
L'appello nominale è stato un momento importante, durante il quale molti Consiglieri di maggioranza, hanno aperto la bocca per la prima volta durante la seduta!!
Quello che ribadiamo noi e tutti coloro che il tema lo conoscono è:
1.i dati ed i documenti sono pubblici ed aggiornati, visto che ENAC e AERTRE hanno appena inviato al Ministero dell'Ambiente documentazione per la Valutazione dell'Impatto Ambientale del Piano di Sviluppo 2010-2030 dell'aeroporto “Canova”;
2.La Giunta Comunale lo sa benissimo ed ha anche presentato un'unica osservazione relativa alla viabilità
3.La maggioranza che ha rinviato la discussione sul tema “piano di rischio” sa anche che c'è un pesantissimo ritardo nell'elaborazione di tale documento e che a breve ci saranno richieste di risarcimento di privati che sono stati lasciati edificare in zone che saranno declassate... E' reale il rischio che chi ha firmato concessioni edilizie (il dirigente?, l'assessore?) vengano chiamati a rispondere patrimonialmente da coloro che riterranno di aver subìto un danno per il fatto che nessuno li ha avvisati per tempo che dove hanno costruito, si sarebbe sviluppato un aeroporto da 5 milioni di passeggeri/anno..
4.I consiglieri di maggioranza ed opposizione sono stati informati da Italia Nostra Treviso che c'erano i documenti ed eravamo a disposizione per spiegare loro (con le nostre povere capacità) il tema in modo che potessero farsi un'idea; la minoranza si è fatta vedere, ma della minoranza il solo Consigliere Luigi Caldato ha dato la sua disponibilità, salvo poi “svanire”2?
5.La sicurezza dei cittadini è un tema universale che ovviamente sta a cuore a tutti... qualcuno ha meno “pregiudizi” (o pregiudiziali?) di altri...
6.Riteniamo non sia vero che i professionisti del PAT di Treviso siano stati incaricati di redigere anche il “Piano di Rischio Aeroportuale”.... Se è vero, ci venga detto quando lo presentano, quanto costa farlo, come è stato fatto l'affidamento (cioè con quale bando pubblico) e quali curriculum vitae ha lo staff di Capocchin su un tema specifico con un piano di rischio aeroportuale...
Se fosse un cosa semplice e facile da fare, ci spieghino perchè non si è fatto sin'ora dato che l'aeroporto “Canova” funziona a pieno regime (anzi anche oltre i limiti consentiti dei 16.300 movimenti/anno) da oltre 15 anni!!
In conclusione mi pare di poter dire che la maggioranza del Consiglio Comunale di Treviso ha fatto una pessima figura rinviando la discussione su un tema così importante come il “Piano di Rischio Aeroportuale”.
Sembra che abbiamo paura del confronto e che siano divisi su tutto... Solo una sensazione?
mercoledì 30 maggio 2012
martedì 29 maggio 2012
A ognuno la sua pArte... appunti Romeo
Questo è il resoconto preso in diretta di quanto detto al convegno di domenica organizzato da ENZIMI...
Si tratta di appunti presi al volo con commenti personali in rosso e sottolineature in giallo...
Stefano
Monti
Critica
Salvatore Settis..”la mercificazione?”
Procter&Gamble
con la cultura (claim): “cultura e sviluppo?”... cosa significa??
Crisi
del sistema bancario?? garanzie reali?? ragionare sui progetti...
Imprese
hanno bisogno di riposizionarsi: cosa vogliono? cos'è il
territorio?? Cittadinanza Attiva??
Cultura
rappresenta 12% del PIL ed arriverà al 20%...
2019
quale sarà la capitale della cultura europea??
Michele
Furlanetto (Treviso Ricerca Arte)
Roberto
Cortellazzo... direttore artistico... Sabrina Comin direttore
operativo... tesoriere...
La
metamorfosi del capannone... vendesi, affittasi...
Veniamo
dal nord est cioè dal mondo agricolo... concime? Capannone senza
padrone (un padrone c'è sempre....)
Miliardo
di mc di cemento... nel 2006 apro le porte dello studio e metto in
collegamento tre gallerie d'arte.. Mostra “Transitabilità” con
Fondazione Benetton...
Meglio
Cattelan o Canaletto??
Capannoni
sono come gli esodati?? Deve riqualificarsi... cosa
significa perdere suolo agricolo?
La
cultura non si mangia: PIL deve crescere come? La cultura puo' far
stare meglio, è un driver economico.
Non
ci sono soldi: e chi li vuole?
Si
cresce meglio sul magro che sul grasso...
Soldi
per fare mostre?? Basta... Coinvolgere “imprese
in mecenatismo interessato”??
Alla
politica non si chiede nulla... impresa deve fare, sa fare...
Lasciare
spazio, avere cultura, attrarre talenti... gerontocrazia?? Talenti??
Connessione a banda larga??
Vogliamo
riuscire a coinvolgere lo spirito imprenditoriale perchè tanti con
poco possono fare molto; vogliamo fare i fattori, piantare il
grano.... Libertà, spazi....
paura dei diversi, controllo delle idee??
Cultura
come ginnastica collettiva... cultura come sviluppo culturale...
Liles 2004 (9 milioni di visitatori) Genova 2004 (2 milioni di
visitatori)... diversi approcci... coinvolgere 1200 scuole... stessi
quattrini hanno generato indotto...
Cultura
si fa se si ritiene che sia importante anche se non fa soldi... anzi
la cultura non fa soldi, ma è energia per la mente.
“Quando
sento parlare di cultura, metto mano alla pistola”
con tutto quello che se ne parla dovremmo avere 10 pistole a testa...
Quanto
parlo di cultura e soldi, mi viene sempre un brivido e capisco
Settis... Ma è necessario dire una cosa: senza un minimo di soldi è
difficile fare cultura perchè non di sola cultura vive l'uomo
Michele
Trimarchi - @eposthinktank
Quanto
vale la cultura?? A
che serve la cultura??
Berlino
è la capitale dellarchitettura: esenzione del servizio militare....
libertà
Cosa
bisogna dare per avviare iniziative culturali?? Basterebbe poco...
driver di sviluppo?
NON SI VUOLE
Cosa
diventera' le cultura domani?
E'
infungibile...
Bilancio
e finanza: è destinata al fallimento, non ce la fa sul mercato...
Il mercato non è l'unico parametro di giudizio...
PIL, sviluppo, crisi...
Commissione
di esperti?
soldi in piu' o in meno... è censura: VERO!
Le
qualità dei contenuti, valutiamo aspetti gestionali... Lirica?
Mappe,
tabu' e vincoli:
all'estero la cultura si produce, si fa..., percorso mattutino... non
c'è cultura nel quotidiano... Inciampare in un luogo della
cultura...
Impatto
monetario:
notti in albergo, parcheggi... etc.. aeroporto?? Ogni euro speso in
cultura ne produce tot... Impatto qualitativo?? Assetto urbano
produce cultura..
Scambi,
sinallagma molteplice:
sponsor è un'illusione.. Fondazioni
bancarie?????
La cultura è “scambio”.. qui si vuole difendere una ricchezza
che non c'è piu'... volontariato, consenso....
La
cultura è efficiente? Bestemmia...
Cosa
produce la cultura?
soldi e allora aeroporto... e allora nuovi.. posti letto, pasti,
lavoro... Anche la prostituzione produce un sacco di economia: posti
letto, pasti, medicine... piu' prostitute per tutti, anzi anche
prostituti (non ci sono piu i maschi di una volta..).
Conservare
reperti archeologici?? Protocolli di gestione veri??
Obiettivo
strategico?
Regione e Provincia si devono parlare? Combinazioni
verticali..
Ragioniamo
insieme?? Cosa possiamo fare insieme? La realtà vera è molto molto diversa...
- Etichette: sostanza non forma...
- Infrastruttura....??
- nuovi mercati analogici...
- turismo?? quale identità abbiamo??
Claudio
Bertorelli (Centro Studi Usine+Fondazione Fabbri)
Effetto
“Tremonti bis”: 300 capannoni non valgono nulla...
Il
paesaggio?? Ora c'è il paesaggio “brutto”... con questo ci
dobbiamo relazionare..
Enzimi
nel nord-est non si saldano per individualismo estremo...
COMODA_MENTE
(Vittorio Veneto): in aree dismesse della città.... Centro
Diurno CSM è
diventato info point del festival...100 volontari
PROVINCIA
ITALIANA,
padiglione nel padovano.. far entrare la gente... radunati 30 sindaci
per raccontare i loro maldipancia...
FESTIVAL
CITTA'-IMPRESA..
la politica non è abituata a mettersi in rete... Cosa vuol dire
prendere dare una “destinazione”.. come puo' diventare un pezzo
di territorio se di lì passa la cultura?
Pedemontana
Veneta?? ing. Vernizzi: non c'è 1% per fare cultura?? Importanza
dell'infrastruttura...
Piattaforma
culturale devono arrivare a qualcosa, altrimenti muoiono... informali
non durano?
Occhi
aperti e tanta onestà...
Elena
Lorenzetto (Centro Studi Usine)
Quale
ruolo puo' avere la cultura verso la periferizzazione??
Metropoli
diffusa... Urban sprawl.... area di camposampiero...
Centri
urbani sono in profonda crisi... associazioni, architetti...
prospettive per gli spazi pubblici??
Mappe
percorsi abituali??
Se
io vedo sempre una certa TV, come crescerò?
Se
vedo sempre un certo paesaggio (brutto) che estetica potrò mai
avere? Che senso civico potrò mai avere?? Nimby
anzi.... “mejo casa tua che casa mia!”
Aeroporto:
finchè
i voli vanno su Quinto, non importa a Treviso che non fa nemmeno il
piano di rischio..
Barcon:
perchè 90 ettari devono diventare un polo agro-industriale per non
essere cava?
IKEA: quante
ne devo avere per provincia?? Una per comune?
capannoni: cosa
fare?? demolire... tassa sui coppi come nel 1860 fecero gli austriaci
per obbligare i nobili a pagare...
suolo
agricolo:
quello che si perde non si riacquista... rivalutazione... Ci sono
persone che non vogliono piu' avere la loro terra “edificabile”
per motivi ideali ed òlanche per non pagare IMU... esempio
Caldato...
pedemontana:
sviluppo, infrastuttura... SFMR Servizio Ferroviario Metropolitano
Regionale oppure Servizio
Ferroviario Mai
Realizzato
CRISI??
C'è nella testa di chi non vuole controllare la cultura. La cultura
non è un'attività accademica, si fa... si aiuta o si stronca.
Martina
Zanatta (Artisti a progetto)
Forte
Marghera (48 ha)... Arsenale (36ha)... acquistato da comune di
venezia, ma
manca progettualità...
Non è vero che non c'è progettualità.. ci sono troppi interessi
che non riescono ad esprimersi...
Fumetti
in TV
Cristina
Cason (Aprisogni)
ITALIA
NOSTRA chiede
- gerontocrazia a Treviso
- farsi ascoltare, soldi...?
- territorio? Buchi neri.. mappa del territorio per fargli incontrare la cultura
- istituzione che dialogano? Ma dove? Prima cercano di capire di chi e cosa sei?
ALCUNI
- noi siamo e restiamo liberi... l'impresa si finanzia...
- non esiste produzione di televisione per bambini...
- territorio contro altro??
descrescita
- ritornare a valorizzare il territorio... fare gite...
- lasciar perdere la politica e le associazioni per fare progetti civili...
ENZIMI
- migliorare la qualità della vita... talenti, menti...
A ognuno la sua pArte... il commento di Alessio
Innanzitutto, c’è da
fare una differenza tra cultura e cultura artistica, cosa che nel
convegno non è stata detta.
Iniziamo con l’idea di
cultura proposta dal convegno.
Dalla scheda di
presentazione del convegno
e dagli interventi dei relatori, si può dire che il concetto di
cultura a cui si è dato spazio coincide con una prassi
comunicativa che eviti la separazione delle conoscenze e che promuova
lo scambio di saperi tra le specializzazioni.
Con questo sguardo e con
questo punto di partenza i relatori del convegno hanno suggerito di
mettere in relazione le varie discipline specifiche su cui ormai si
fonda la nostra società (tra le altre ricordo l’urbanistica,
l’architettura, l’economia, le scienze mediche, ecc.).
Questo dialogo
interdisciplinare renderebbe così possibile la costruzione di una
nuova forma di convivenza sociale fondata non più sulla separazione
ma sulla relazione tra saperi, conoscenze e interessi personali.
L’idea cardine del
convegno è sostenere una nuova società in cui la volontà personale
di conoscere e apprendere debba essere non solo garantita ma
promossa.
La forma di cultura,
quindi, a cui il convegno è stato dedicato coincide con un’idea
politica di cambiamento degli stili di vita. Si è parlato infatti di
pianificazione e organizzazione degli spazi della città per
garantire inclusione sociale e senso di appartenenza alla comunità
urbana.
Con queste premesse, si
vede come sia stato possibile chiamare esperti in discipline diverse
tra loro.
Enricomaria Girardi,
titolare della Farmacia Girardi a Treviso, ha ricordato che
l’esistenza di una farmacia non è motivata solo dalla vendita di
medicine, ma dalla diffusione di una idea di benessere, che può
essere raggiunta prevenendo le malattie non solo con i farmaci ma con
uno stile di vita migliore. I servizi offerti dalla sua farmacia,
infatti, spaziano dalla cura delle salute fisica, ai Gruppi di
Acquisto solidale fino ai corsi di pittura.
Stefano Monti, consulente
di progettazione di modelli di Governance, di sviluppo locale e di
cooperazione internazionale, direttore editoriale di Tafter, legale
rappresentante di Monti&Taft e amministratore delegato di Culture
21, sostiene l’idea che le banche debbano appoggiare economicamente
i progetti culturali anche quando non ci sono garanzie reali a
copertura dell’investimento. Non spiega, tuttavia, su quali basi
fare le scelte?
Michele Trimarchi è il
più preciso dei relatori e parla in modo esteso dei valori su cui
dovrebbe costruirsi la società del futuro. Un tempo i punti cardine
su cui ruotava la società erano: eccellenza, successo, competizione
ed efficienza. La nuova società punta a: relazione, morbidezza,
prossimità e uso del tempo. Nel suo intervento spiega molto
precisamente che l’idea di cultura coincide con un’idea di
benessere. Un’idea di benessere che si può raggiungere con una
progettazione urbana forte e con la promozione di progetti che
puntino alla inclusione e al rimescolamento di competenze, interessi
e poteri. È lui a fare qualche esempio di assessorati condivisi, in
cui l’assessorato alla cultura sia unito a quello al bilancio o a
quello del turismo. Oppure, tavoli di discussioni in cui i vari
livelli dell’amministrazione siano coinvolti.
Sono sullo stesso piano,
anche gli interventi delle ultime due relatrici, Elena Lorenzetto
(semiologa e dottoranda presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane
dell’Università di Bologna) e Martina Zanatta (architetto
consulente per la valorizzazione delle risorse culturali e Phd
student in valorizzazione del patrimonio culturale). Entrambe fanno
esempi di urbanistica. La prima cita l’esempio di San Piero come
modello urbano diffuso che non aiuta la socializzazione. La seconda
ricorda l’esempio di Forte Marghera come buon riuso di uno spazio
urbano.
Infine, un accenno agli
interventi di Michele Furlanetto – commercialista e docente di
materia contabile e di finanza aziendale presso Ca’ Foscari - e di
Claudio Bertorelli – fondatore del Centro Studi Usine a Vittorio
Veneto -. Il primo propone un’idea di cultura come realizzazione di
interessi personali e cita ad esempio l’associazione Tra –
Treviso Ricerca Arte – di cui è membro. Il secondo si fa
espressione di un’idea di cultura come promotrice di forme si
socialità e di relazione. Una forma per rigenerare, ad esempio, i
capannoni industriali abbandonati.
Conclusione.
Si può dire che il tema
“cultura” sia stato affrontato da due punti di vista. Il primo,
più complesso e più ambizioso, di cui si è parlato anche
nell’introduzione, coincide con un insieme nuovo di valori che può
essere sintetizzato con l’espressione “inclusione dei saperi e
promozione della diversità”. Il secondo punto di vista, meno
propositivo, fa coincidere la cultura con uno strumento di
rigenerazione civile e sociale che intervenga dove la politica
fallisce.
A ben guardare, i due
punti di visti sono un po’ in contraddizione. Se la cultura ha
l’ambizione di dare forma ad una nuova società non può che
scontrarsi con la politica e farsi politica. Non rimanendo sullo
sfondo. Ma questa condizione residuale della cultura è tuttavia una
necessità, visto che la politica non si apre alla discussione.
A più riprese, nel
convegno, si è fatto riferimento ad un tipo di cultura che non
esiste più. Sarebbe la cultura che chiede sovvenzioni statali, che
chiede finanziamenti ai privati o alle fondazioni bancarie. Sarebbe
la cultura dei fantomatici esperti che criticano e censurano quello
che non è esteticamente degno di essere approvato. L’esistenza dei
comitati di esperti è, in effetti, una possibile forma di potere
censorio a cui ci si può opporre.
Per rendere più
complessa la questione, però, si può dire che questa forma di
censura “preventiva” non è solo in mano ai gruppi di esteti che
vorrebbero operare in completa solitudine; questa forma di censura è
nella mani di chiunque prenda delle decisioni. E il convegno non
aiuta a capire come risolvere il problema della scelta.
Solo in parte,
l’intervento di Trimarchi, dà delle indicazioni su come prendere
le decisioni. La buona cultura si dovrebbe basare sulla promozione
della diversità.
In questo caso, Treviso
non è un buon esempio. La cultura non può essere solo l’iniziativa
autonoma delle persone, la realizzazione di interessi personali o un
residuo della politica, uno strumento di salvataggio della socialità.
Infine, mi ricollego
all’inizio della relazione: la differenza tra cultura e cultura
artistica.
Non è utile affrontare
il problema della cultura creando degli antagonismi. La forma di
cultura proposta dal convegno non è in contraddizione con la cultura
artistica di cui più volte è stata negata dignità di esistenza.
Secondo me si tratta di fare una distinzione e una precisazione,
dimostrando che le forme artistiche hanno una funzione che non
contraddice l’idea di cultura proposta.
La cultura del convegno,
come detto, coincide con una nuova forma di socialità in cui venga
promossa la diversità, il coinvolgimento e l’espressività.
La cultura artistica è
una disciplina che studia le forme di espressività che la civiltà
propone per creare una forma artistica che le possa rappresentare. La
cultura artistica ha l’ambizione di descrivere sinteticamente la
vita delle persone, provando anche a farle emozionare. È a tutti gli
effetti una disciplina. È uno studio delle forme per ottenere una
forma d’arte rappresentativa.
Se questa è, come credo,
la sua funzione, la cultura artistica non si oppone alla cultura. Ha
infatti bisogno della diversità, del coinvolgimento e
dell’espressività. I finanziamenti a perdere servirebbero a
questo. Servirebbero a garantire rappresentazioni artistiche alla
nuova società.
È stato fotto l’esempio
della lirica e dei teatri. È vero che la lirica e alcuni teatri
rappresentano vecchi modi di fare cultura. Ma è anche vero che il
pubblico che li frequenta è vecchio, attaccato cioè a superate
forme artistiche.
Non bisogna trascura il
fatto che alcuni artisti italiani hanno proposto una gestione
autonoma degli spazi teatrali – senza finanziamenti – e che non
gli è stato concesso.
lunedì 28 maggio 2012
SIGAE'SSO
Non so bene l'ortografia corretta di cicaleccio in veneto, ma tuitter mé sta proprio suè baèèè...
Credo faccia piu' male alla salute del fumo+vino+sesso+droga+rock&roll... maneggiare con cura perchè crea dipendenza e non indipendenza....
Segnalati gravi danni in fasce di età superiore ai 30anni... quelli sotto sono forse immuni?
Credo faccia piu' male alla salute del fumo+vino+sesso+droga+rock&roll... maneggiare con cura perchè crea dipendenza e non indipendenza....
Segnalati gravi danni in fasce di età superiore ai 30anni... quelli sotto sono forse immuni?
domenica 27 maggio 2012
VERBALE DIRETTIVO 25 MAGGIO 2012
presenti: Costanzo, Tocchetto, Zandigiacomi, Scarpa, Imbò, Della Libera, Roman1
- Impianto biogas a Mignagola
Italia
Nostra, su segnalazione di un iscritto (Matteo Della Libera,
referente per la questione), decide di appronfondire il tema
chiedendo accesso agli atti al Comune di Carbonera (da fare).
Il
progetto è noto agli abitanti di Olmi che hanno protestato, ma non
noto a Mignagola...
Fatte
interrogazioni in Regione Veneto e prescrizioni da parte della
Soprintendenza.
Le
questioni principali segnalate sono:
-
possibili danni ambientali
-
il luogo scelto per la costruzione dell’impianto, troppo vicino
alle abitazioni;
-
dimensioni dell'impianto
-
trasparenza delle procedure
A
disposizione di chi vuole c'è una parte del materiale che sarà
messo in rete e scaricabile previa richiesta a
treviso@italianostra.org
- Ampliamento ad Altivole ditta Artuso
Dopo
intervento in conferenza di servizi, il comune sta rendendo difficile
accesso agli atti a socio; chiesti 150 euro per avere 5 tavole
grafiche..
Osservazioni
da fare entro 8 giugno p.v.: necessario incontro specifico con
referente questione Signori Evelino.
Si
approva di inviare diffida a Comune per carenza di trasparenza nella
messa a disposizione degli atti per osservazioni.
- Proposte comitato scientifico Parco Sile
Direttivo
approva di indicare: arch. Berto Zandigiacomi e arch. Maurizio
Trevisan; per il terzo nome si attende conferma da Legambiente e WWF
su Dal Pos e altri.
Zandigiacomi
provvede a contattare telefonicamente WWF e Legambiente per accordo
finale.
In
caso è disponibile Carturan.
- PSA Aeroporto Canova:
Si
avvisa che in data 30-5 sarà in discussione verso le ore 19 (forse)
la mozione presentata da Maristella Caldato per richiedere il Piano
di Rischio relativo all'aeroporto Canova, che ancora non c'è... Il
piano, non l'aeroporto!
La
partecipazione di tutti gli interessati è certamente gradita per
dimostrare ai politici che il tema non è ininfluente...
Conferenza
stampa per osservazioni PSA CANOVA sabato
2-6 ore 12
(convoca stampa e prepara
menabo'
BZ).
Il
socio Tocchetto fa notare che il comune di Quinto accetta (pare) di
richiedere “inchiesta
pubblica”,
mentre il sindaco di Treviso non lo ritiene possibile (vedi
allegato).
In
data 31-5 ore 20.30 ci sarà “prova tecnica di ocnferenza su
aeroporto” con analisi critica
dell'esposizione
da parte di soci e non soci invitati (referente Alessio Imbò per
richieste
partecipazione).
- Rimborso spese per conferenze (di archeologia) e simili
Il
direttivo approva di concedere una quota di rimborso fino a 50 euro
per spese a conferenziari vari su iniziative ufficiali (tipo le
serate di archeologia); se meno, meglio..
- Barcon
Sul
blog di Italia Nostra sono stati fatti dei commenti anche di persone
“non a favore”; si ritiene molto positivo che il tema sfondi la
questione delle oposte tifoserie per arrivare ad “un sereno
dibattito” tutto da costruire.
Si
risponderà al pigolio di dibattito cercando di stimolare il
confronto (tecnico) con altre visioni per cercare di entrare nel
merito, uscendo dalla logica delle “tifoserie”.
Si
metterà a disposizione sul blog un fascicolo conoscitivo redatto da
Fondazione Villa Emo.
- Giavera del Montello: i ncontro da organizzare... temi?
Il
sindaco arch. Gottardo è disponibile a mettere villa Wasserman per
iniziativa di Italia Nostra: cosa proponiamo?
Sergio
CB: propone di fare un convegno sui comitati vari della zona per fare
il punto
Romeo:
propone di fare il punto sull'efficacia oglia proporre.
Berto:
propone di valutare cosa produce lo sportello unico per le attività
produttive, decreto sviluppo...
- Gli edifici vuoti di Treviso – i buchi neri per il PAT
Giovedì
31 maggio, alle 19:30, in sede, Romeo Scarpa, Umberto Zandigiacomi,
Alessio Imbo' ed altri si incontreranno per discutere/decidere come
pubblicizzare e far conoscere alla cittadinanza le indagini sugli
edifici vuoti a Treviso.
Prima
uscita 19 giugno con Fare Treviso?
- Corso Facebook, Twitter martedì 5 giugno 2012
Martedì
5 giugno alle 19.00 a tutti gli inesperti – agli apocalittici e non
integrati di internet – si propone un aggiornamento sul
funzionamento di Facebook e Twitter tenuto da adolescenti.
Alessio
Imbò e Romeo Scarpa
1
mi pare di non scordare nessuno...
sabato 26 maggio 2012
giovedì 24 maggio 2012
SITO ITALIA NOSTRA MIRANO
Gli amici di Mirano entrano in rete con un nuovo sito: ITALIA NOSTRA MIRANO
Oltre a questo non molleranno il "reale" che sta messo peggio del "virtuale"!!
Oltre a questo non molleranno il "reale" che sta messo peggio del "virtuale"!!
martedì 22 maggio 2012
AGGIORNAMENTO SU BARCON
Il Comitato BARCON VIVA ci informa che:
ha anticipato in fax, al V.Presidente della Regione Zorzato ed all'Arch. Fabris, una lettera di smentita alle affermazioni che il sindaco aveva inviato loro in merito ai comitati contrari al progetto Barcon che sono composti prevalentemente da non residenti (pensa che figlio di buona donna... semo stranieri??? - ndr)
In allegato ha inviato anche fotocopia di tutte le firme degli aderenti.
La stessa lettera è stata inviata con raccomandata A/R. Analoghe lettere sponop state mandate anche dai gruppi "Primavera Civica" e Comitato Civico.
Domani uscirà un comunicato stampa, in cui si cerca di capire cosa pensa la Lega locale, in particolare quella provinciale...
Oggi è stata un primo pacchetto di cartoline (3.300) al Comune ed alla Provincia.
Riferisce Ermes Dondoni del Comitato BARCON VIVA:
"Arrivati in provincia, ci ha avvicinati il Capogabinetto di Muraro per proporci, anche se non avevamo preavvisato dell'arrivo, di incontrare il Presidente appena concludeva un impegno.
Quando ci ha raggiunti ha accettato volentieri che consegnassimo a lui le cartoline facendosi
riprendere da fotografi e 2 TV (sembro sapere che Narciso non è morto - ndr).
Ci siamo confrontati tranquillamente, con sua piena disponibilità, per poco meno di un'ora. La sua posizione è che non intende esprimersi nel merito prima che la Regione avvii l'iter (acc... quando si dice il coraggio del proprio pensiero... ndr)
E' rimasto sorpreso della quantità di cartoline e ci ha detto che molte stanno arrivando direttamente ache a lui. Ci ha informati anche che la prossima settimana riceverà le associazioni di categoria e sindacali.
Per risolvere il problema traffico al centro di Barcon è pronto a ripropore la cessione della SP19 al Comune, come già aveva fatto in passato ricevendo un rifiuto da parte del Sindaco. Così si possono mettere i divieti di transito al traffico pesante. Gli abbiamo fatto presente che c'è un recente
accordo tra Montebelluna e Cavatori per risolvere i problemi viabilità di quest'ultimi.
Cosa che ignorava (?) (accidenti è vero... come fa a sapere lui a Treviso cosa fa Marzio Favero a Montebelluna?? - ndr) e ci ha chiesto di inviargli i atti (non spendete soldi... se li faccia dare da montebelluna o dai cavatori... con cui è spesso in contatto -ndr).
A Reteveneta ha dichiarato di aver ricevuto con piacere (o espressione simile) le cartoline. (caspita!! che bello ricevere cartoline dove ti dicono che sei uno che cambia idea come una banderuola.. prima contrario, poi favorevole.. adesso contrario ancora?? - ndr)
Emittente che ha già trasmesso il servizio oggi alle 19.15 e che verrà replicato in serata.
Domani uscirà sulla Tribuna un articolo che per quanto ho capito dalla redazione, sarà piuttosto corposo. E' probabile che sul nostro articolo ci sia anche un intervento di Granello (beh, se c'è una dichiarazione di Beauty Granello, le vendite del giornale andranno alle stelle... - ndr) e poi si parlerà anche della consegna delle cartoline con una foto di Muraro sorridente che le riceve personalmente.
Muraro ci ha fatto capire che dà molto peso alle cartoline soprattutto se di Vedelago - Oranizziamoci e cerchiamo di fare l'impossibile affinchè la prossima settimana possiamo accontentarlo. Ognuno del comitato faccia la sua parte coinvolgendo anche altre persone tipo catena di Sant'Antonio.
La riunione di oggi in Regione, data per certa da fonti attendibili, dovrebbe (condizionale d'obbligo) essere slittata alla prossima settimana (avevo già allertato anche la Rai).
PS i commenti in rosso non sono del Comitato BARCON VIVA, ma di ITALIA NOSTRA TREVISO
ha anticipato in fax, al V.Presidente della Regione Zorzato ed all'Arch. Fabris, una lettera di smentita alle affermazioni che il sindaco aveva inviato loro in merito ai comitati contrari al progetto Barcon che sono composti prevalentemente da non residenti (pensa che figlio di buona donna... semo stranieri??? - ndr)
In allegato ha inviato anche fotocopia di tutte le firme degli aderenti.
La stessa lettera è stata inviata con raccomandata A/R. Analoghe lettere sponop state mandate anche dai gruppi "Primavera Civica" e Comitato Civico.
Domani uscirà un comunicato stampa, in cui si cerca di capire cosa pensa la Lega locale, in particolare quella provinciale...
Oggi è stata un primo pacchetto di cartoline (3.300) al Comune ed alla Provincia.
Riferisce Ermes Dondoni del Comitato BARCON VIVA:
"Arrivati in provincia, ci ha avvicinati il Capogabinetto di Muraro per proporci, anche se non avevamo preavvisato dell'arrivo, di incontrare il Presidente appena concludeva un impegno.
Quando ci ha raggiunti ha accettato volentieri che consegnassimo a lui le cartoline facendosi
riprendere da fotografi e 2 TV (sembro sapere che Narciso non è morto - ndr).
Ci siamo confrontati tranquillamente, con sua piena disponibilità, per poco meno di un'ora. La sua posizione è che non intende esprimersi nel merito prima che la Regione avvii l'iter (acc... quando si dice il coraggio del proprio pensiero... ndr)
E' rimasto sorpreso della quantità di cartoline e ci ha detto che molte stanno arrivando direttamente ache a lui. Ci ha informati anche che la prossima settimana riceverà le associazioni di categoria e sindacali.
Per risolvere il problema traffico al centro di Barcon è pronto a ripropore la cessione della SP19 al Comune, come già aveva fatto in passato ricevendo un rifiuto da parte del Sindaco. Così si possono mettere i divieti di transito al traffico pesante. Gli abbiamo fatto presente che c'è un recente
accordo tra Montebelluna e Cavatori per risolvere i problemi viabilità di quest'ultimi.
Cosa che ignorava (?) (accidenti è vero... come fa a sapere lui a Treviso cosa fa Marzio Favero a Montebelluna?? - ndr) e ci ha chiesto di inviargli i atti (non spendete soldi... se li faccia dare da montebelluna o dai cavatori... con cui è spesso in contatto -ndr).
A Reteveneta ha dichiarato di aver ricevuto con piacere (o espressione simile) le cartoline. (caspita!! che bello ricevere cartoline dove ti dicono che sei uno che cambia idea come una banderuola.. prima contrario, poi favorevole.. adesso contrario ancora?? - ndr)
Emittente che ha già trasmesso il servizio oggi alle 19.15 e che verrà replicato in serata.
Domani uscirà sulla Tribuna un articolo che per quanto ho capito dalla redazione, sarà piuttosto corposo. E' probabile che sul nostro articolo ci sia anche un intervento di Granello (beh, se c'è una dichiarazione di Beauty Granello, le vendite del giornale andranno alle stelle... - ndr) e poi si parlerà anche della consegna delle cartoline con una foto di Muraro sorridente che le riceve personalmente.
Muraro ci ha fatto capire che dà molto peso alle cartoline soprattutto se di Vedelago - Oranizziamoci e cerchiamo di fare l'impossibile affinchè la prossima settimana possiamo accontentarlo. Ognuno del comitato faccia la sua parte coinvolgendo anche altre persone tipo catena di Sant'Antonio.
La riunione di oggi in Regione, data per certa da fonti attendibili, dovrebbe (condizionale d'obbligo) essere slittata alla prossima settimana (avevo già allertato anche la Rai).
PS i commenti in rosso non sono del Comitato BARCON VIVA, ma di ITALIA NOSTRA TREVISO
lunedì 21 maggio 2012
ASSOCIAZIONE NATURALISTICA SANDONATESE INVITA
Città
di San Donà di Piave, Assessorato alla Cultura
CONFERENZE
PRIMAVERA-ESTATE 2012
(Centro
Culturale “L. Da Vinci”, Piazza Indipendenza, San Donà di Piave,
ingresso libero)
VENERDI’
25 MAGGIO
Ore
20,45
PRESENTAZIONE
DELLA PUBBLICAZIONE
FLORA
e
FAUNA
DELLA
PIANURA VENETA ORIENTALE
N°
14
Osservazioni
di campagna 2011
Con
interventi di
Corinna
Marcolin, Lucio Panzarin, Michele Zanetti
Anche
in questa stagione di ricerca, che ha compreso le quattro stagioni
del 2011, le novità che la Biocenosi territoriale ha rivelato ai
naturalisti sono state molteplici e interessanti. E’ proseguita la
scoperta della Biodiversità di questa parte della Pianura Veneta, in
particolare attraverso i due progetti, di livello regionale e di
livello territoriale, in cui l’Osservatorio risulta impegnato:
l’Atlante delle Farfalle del Veneto e l’Atlante delle Libellule
della Pianura Veneta Orientale. Contestualmente, le nuove
schede-biotopo realizzate secondo i nuovi criteri di raccolta dei
dati di campagna, hanno consentito di focalizzare la fisionomia
complessa delle comunità viventi insediate in determinati habitat
territoriali. Prezioso è stato il contributo dei Naturalisti
dell’Università di Udine guidati dal Professor Pietro
Zandigiacomo, per la scoperta dell’entomofauna agraria delle aree
di bonifica.
Di
tutto questo e di altro si parlerà presentando l’esito di un anno
di ricerca in ambiente. Corinna Marcolin, Lucio Panzarin e Michele
Zanetti svolgeranno altrettante relazioni sul tema. Il tutto sarà
accompagnato da una ricca documentazione fotografica, a riaffermare
che naturalità e bellezza risultano sempre, strettamente coniugate e
che soltanto il coinvolgimento emotivo dei cittadini può consentire
ai Naturalisti di averli alleati nell’impegno di studio e di
salvaguardia della vita selvatica e dell’ambiente territoriali.
Zanetti
Michele (a cura di), 2012, Flora
e Fauna della Pianura Veneta Orientale. Osservazioni di campagna
2011,
N° 14, Associazione Naturalistica Sandonatese, €
10,00
sabato 19 maggio 2012
PARCO DEL SILE: VEDIAMO COSA FANNO ORA?
L'
"improvvisa" deflagrazione dell'Ente Parco del Sile non è
certo una sorpresa per chi ha seguito negli anni questa (molto
normale) enclave
della politica nostrana.
La
gestione di un parco, forse mai nato, è stata affidata dai politici
a chi non aveva nè la competenza, nè la minima intenzione di fare
iniziative per la promozione di un bene comune di pregio come il
fiume Sile; anzi, nel tempo, sono state eliminate o rese afone tutte
le voci non concordi.
Praticamente
un parcheggio per politici di second'ordine, che non hanno mai
nemmeno lavorato nel settore e forse nemmeno da altre parti...
E'
quindi stucchevole che Regione Veneto, Provincia e Comune di Treviso
si stupiscano di questa gestione, visto che loro sono i "mandanti"
di un Ente gestito come puro "ente inutile", che al massimo
da' fastidio a chi vuole cambiare il colore del garage di casa in
riva al Sile, ma che da anni non riunisce il suo comitato
scientifico, non redige verbali delle riunioni e soprattutto non
ritiene di dover fare un minimo di dibattito sul piano di sviluppo
dell'aeroporto Canova!!
Questi
signori dovrebbero ora fare un passo indietro e non dovrebbero essere
i "medici curanti di un paziente che hanno contribuito a
portare al coma!".
Dire
che adesso si ci accorge che "qualcosa non va .. dal 2007"
è una pubblica ammissione di inefficienza, che deve essere
chiaramente sottolineata, chiedendo che il commissario che dovrà
prendere in mano la situazione dell'Ente Parco Sile sia una persona
con referenze e caratteristiche non certamente riconducibili nè a
chi ha portato la situazione a questo punto, nè a chi non ha fatto
nulla per denunciare questa situazione (leggasi opposizioni).
Si
prenda un nome della società civile, fuori da qualsiasi
schieramento, che abbia poche caratteristiche chiare: indipendenza
dai partiti, onestà intelettuale, tradizione consolidata nella
difesa del territorio. Io propongo l'architetto Berto Zandigiacomi,
storico presidente della nostra associazione, ma puo' andare bene
anche Luigi Calesso oppure l'architetto Bergamin di Fondazione Villa
Emo o chiunque altro abbia negli anni dimostrato passione ed onestà.
Ma deve essere "indigesto" al potere, altrimenti nulla
cambierà...
So
che la mia proposta cadrà nel vuoto e succederà solo che i politici
parleranno di una "riforma della legge sui parchi per eliminare
cio' che non funziona...", ma ricordo che le leggi non rendono
gli uomini onesti: sono gli uomini onesti che rendono le leggi
efficaci!!
E'
molto piu' probabile che la Regione Veneto nomini un commissario
"tecnico", per esempio il noto architetto (Leopoldo Saccon
della TEPCO) che fa il progetto per il mega-ampliamento di Barcon, fa
parte del team per il PAT di Treviso ed è anche il consulente
regionale per il Piano Paesaggistico Regionale!
Oppure
nomineranno l'altro super tecnico regionale (ing. Silvano Vernizzi)
che è a capo di Veneto Strade e è a guardia di tutti i progetti
strategici (cioè quelli che porta "schei")...
Per
capire la mia contrarietà a simili figure, preciso che ho
personalmente assistito ad una pubblica dichiarazione dell'architetto
Saccon che, invitato a spiegare il progetto di Barcon da "Vedelago
Sviluppo", ha detto che, "se non vogliamo perdere
competitività, è necessario fare un polo industriale come quello di
Colomberotto e Rotocart su 90 ettari... anche perchè la campagna in
quella zona non ha nulla di particolare.. sono campi di mais e poco
altro...".
Questo
è il consulente che dovrebbe salvaguardare il territorio per noi
cittadini... Come mettere il lupo a guardia del recinto delle
pecorelle!!
Ritengo
che sia ora di finirla di nasconderci dietro all'ipocrisia: gli
interessi sono tutti legittimi, ma i giocatori delle varie squadre
devono essere leali e non doppiogiochisti!
La
politica, che fa le nomine in modo discrezionale, ha precise
responsabilità di queste scelte e non ci sono giustificazioni che
tengano, visti i risultati che vediamo sul territorio.
Se
vogliono dimostrare la loro buna fede ed un cambio di metodo,
accettino la sfida di nominare qualcuno di indipendente da loro, che
meriti il posto di commissario per l'ente Parco del Sile e non un
"pupo".
lunedì 14 maggio 2012
IL RISPETTO DELLA NATURA SI IMPARA DAL BUIO
Molto affascinante il tema della serie di incontri del gruppo Grotte di Treviso intitolato al mitico Cin: il rispetto dei luogi del buio..
Nei recessi della terra insieme a "pazzi" che si infilano nel buio piu' totale, dove fa .... sempre paura andare...
Consigliato a tutti gli archeologi e non solo
Nei recessi della terra insieme a "pazzi" che si infilano nel buio piu' totale, dove fa .... sempre paura andare...
Consigliato a tutti gli archeologi e non solo
mercoledì 9 maggio 2012
CAVA MORGANELLA... ANCORA??
Dai giornali di ieri (Tribuna in questo caso) riemerge la richiesta di proroga dell’attività nella cava Morganella che dovrebbe essere già da tempo chiusa e ripristinata a cura e spese dei coltivatori (si chiamano così...)
Invece siamo ancora qui con Superbeton,+Calcestruzzi+Biasuzzi che chiedono di scavare ancora pur essendo ampiamente sottofalda.
La commissione di valutazione d’impatto ambientale regionale pare orientata infatti a dare il benestare con una drastica riduzione della quantità di ghiaia prelevabile, obbligando nel contempo i proprietari a riqualificare l’area!!
La
scorsa settimana a Venezia si è tenuto un incontro preliminare e
sono state numerosissime le perplessità sollevate. A giocare un
ruolo determinante sembra essere ATS, preoccupata per le falda
acquifere dopo i casi di inquinamento di Canizzano dell'estate scorsa...
Chissà come sarà finita la questione di quell'inquinamento: sparito? evaporato?
Bizzarro anche la nota del giornale che afferma che "nel corso dell’incontro i
commissari VIA hanno fatto sapere che il nuovo input della Regione è di
considerare come base da cui partire per calcolare quanti metri si
può scavare in profondità il piano campagna":
MA COME?? E PRIMA COSA CONSIDERAVANO??. Il che ridurrebbe
drasticamente la capacità Ci sono fior di leggi e di definizioni legislative per definire cosa e quanto si puo' scavare...
Di solito per in cavatori non è mai sufficiente quindi per loro anche l'inferno è un punto di riferimento per scavare ancora!!
«Secondo
i primi calcoli l’autorizzazione potrebbe consentire di scavare
solo altri due metri in profondità» spiega il sindaco Giorgio
Granello all’indomani dell’incontro con la commissione Via. Il
progetto iniziale di Superbeton, Calcestruzzi e Biasuzzi prevedeva di
approfondire la cava a dagli attuali 40 metri fino a 65, per un
escavazione di quasi 9 milioni di metri cubi in 20 anni e una
riqualificazione finale.
«È importante che l’autorizzazione non
venga negata (cioè VENGA CONCESSA!!)» conclude Granello «perché se così fosse ci
troveremmo con una cava abbandonata. Quella sarebbe una vera bomba
ecologica. L’ipotesi migliore è proprio quella che si sta
configurando ora, pochi metri da scavare e obbligo di riqualificare
il sito».
Quest'ultima affermazione è un'inesattezza perchè i cavatori sono obbligati a sistemare la cava anche se non scavano piu' nemmeno un metro cubo. Lo prevede la legge, ma questo è difficile da capire per loro ed anche per alcuni politici.
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