"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 14 settembre 2012

PROGETTO CULTURALE PER TREVISO: 18-9-2012 la seconda pietra...

RIPRENDIAMO LA NOTA DI GRUPPO 14 CHE INVITA TUTTI all’incontro di martedì 18 settembre alle 20,30 presso l’Auditorium Stefanini).
LA COINCIDENZA CASUALE E' CHE IL GIORNO DOPO (O IL 20-9) SI PARLA DELLA CULTURA NEL PAT ALLA STESSA ORA!!
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Proposta di progetto culturale per la città di Treviso
Ovvero: “Proviamo a mettere la seconda pietra”.

Chi si occupa di cultura sente come bisogno irrinunciabile quello di ripartire da zero, e mettere la “fatidica” prima pietra.
Vogliamo provare tutti assieme a mettere anche la seconda?
Quello che manca oggi nel panorama culturale della città è la volontà di identificare un percorso da fare insieme, la voglia di perseguirlo con un accordo comune, quindi lo scambio di informazioni e la rete1.
Gruppo 142”, alla luce di una serie di dibattiti che si stanno svolgendo a Treviso e in Provincia sui temi della Cultura, intende promuovere, in vista delle prossime elezioni amministrative, un incontro con le Associazioni Culturali e con tutti coloro che sono interessati al problema, allo scopo di presentare ai Candidati Sindaci un’ipotesi di Programma Culturale Condiviso.
Sottoponiamo alla Vostra attenzione una serie di riflessioni che ci farebbe piacere discutere e condividere con Voi.
  1. La Cultura viene spesso intesa come l’insieme delle componenti artistiche che incidono nella società. In realtà è ormai consolidato il concetto che la Cultura va ben oltre l’aspetto artistico in senso stretto. Cultura è l’insieme degli elementi che insistono nella vita sociale degli individui, e con questo spirito vogliamo accomunare tutti coloro che si sono organizzati per sviluppare le proposte culturali del territorio e fornire occasioni di stimolo e di crescita. Vanno trovate le formule per dare a tutti, indistintamente, la possibilità di sviluppare le proprie proposte, per renderle operative e soprattutto visibili in modo che diventino patrimonio della collettività. Senza visibilità è impossibile che il “mio” progetto diventi “patrimonio della collettività”; perché ciò accada dev’esserci un certo grado d’intendimento-collaborazione-organizzazione tra tutte le realtà/associazioni/istituzioni/imprese che vogliono occuparsi veramente di cultura a livello territoriale.

  1. Si propone di creare dei gruppi di lavoro che identifichino un percorso in tal senso. E’ chiaro che a questo punto sarà necessario che le Associazioni definiscano le modalità per costruire un percorso condiviso, come ascoltiamo/registriamo/verbalizziamo le nostre idee e proposte… è necessario definire insomma “come si decidono le cose insieme”, quali sono le forze in campo, gli interessi che sono o possono essere comuni, e saggiare infine il grado d’interesse e di dialogo.

  1. Pur nel tentativo di disegnare un intervento circoscritto a un territorio, non possiamo dimenticare che viviamo in una realtà in cui i confini stanno via via sparendo, quelli geografici ma anche quelli spazzati via dalla globalizzazione, e quindi auspichiamo che si riesca a uscire dalla nicchia che ognuno di noi si è costruito per aprirsi a una dinamica di rapporti la più ampia possibile. Provare a rimanere ancorati al territorio senza essere provinciali.

  1. Vanno identificati spazi fisici, anche non convenzionali, nei quali poter agire e rendere fruibile alla cittadinanza le istanze che si ricollegano a quanto sopra esposto.

  1. Siccome nessuna città è un’isola è evidente che devono essere tenute in debito conto le peculiarità che possono caratterizzare significativamente la vita culturale della nostra città, cercando di identificare dei progetti che possano renderla importante e unica (riconoscendo che voler fare concorrenza alla Mostra del Cinema di Venezia o all’Arena di Verona sarebbe probabilmente “fuori luogo”).

  1. Non si può ignorare che il settore collegato in senso lato alla cultura sta per soppiantare come importanza economica lo stesso settore manifatturiero, probabilmente anche per la “spinta di novità e di creatività” che scaturisce dal particolare momento di crisi che stiamo attraversando. Quindi va tenuta in debita considerazione l’azione di favorire la nascita e lo sviluppo di imprese culturali professionali che si facciano carico di potenziare il proprio ambito di intervento, anche economico, per farlo ricadere sul territorio.

  1. Chiediamo quindi che l’Amministrazione Pubblica si faccia carico di creare concreti momenti d’incontro e collaborazione tra i diversi attori. Se è valido, come crediamo, il concetto sopra menzionato che la Cultura è l’insieme degli elementi che insistono nella vita sociale degli individui, è evidente che Cultura deve essere messa in relazione con gli altri aspetti che caratterizzano la vita quotidiana. In sostanza chiediamo un Assessorato alla Cultura che dialoghi fattivamente e “concretamente” con gli altri Assessorati e che si faccia promotore e motore di un’azione di collegamento tra le diverse componenti sociali.

  1. Vogliamo poi che la Cultura regoli i suoi rapporti a uno stile di legalità sotto tutti i punti di vista. Insomma basta con la “cultura in nero”!

Riepilogo e proposte:
  1. Creare occasioni di incontro tra le Associazioni, per identificare possibilità di collaborazione e di scambio, nonché prassi per rendere operative le proposte culturali in senso lato.
  2. Trovare delle modalità di condivisione di un percorso.
  3. Aprirsi all’esterno, fare rete con le altre realtà del territorio.
  4. Trovare nuovi spazi agibili.
  5. Identificare, e sviluppare, uno o più progetti culturali relazionati in maniera peculiare (esclusiva?) alla città.
  6. Favorire la nascita di imprese culturali professionali.
  7. Relazionarsi con un Assessorato alla Cultura che “dialoghi” con gli altri Assessorati (soprattutto da un punto di vista delle risorse) e con le altre forze sociali presenti nel territorio.
  8. Perseguire la legalità nei rapporti.


Vi invitiamo pertanto a un incontro il giorno 18 settembre 2012 alle ore 20.30 presso l’Auditorium Stefanini, Viale III Armata, Treviso.

Vi preghiamo di comunicarci quanto prima la Vostra presenza.

Gruppo 14



I membri di Gruppo 14: Associazione Madamadorè, Associazione Maga Camaja, Associazione Sassi per Pollicino, Associazione SeLALUNA, Associazione Sogno Numero2, Compagnia di Teatro di Burattini e Figura L’Aprisogni, Fondazione Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia "S. Zavrel", Fondazione Zanetti Onlus, Associazione Culturale Gli Alcuni, Librerie Lovat, L.I.L.T. “Giocare in corsia”, Ludoteca Nel Paese di Alice, Museo dell'Arte Bambina di Vittorio Veneto, Unicef Comitato Provinciale Treviso.

1 Rete non tanto o non solo come semplice informazione ma come possibilità del “fare assieme” di coordinare tra loro le proposte.
2 Gruppo che raccoglie Associazioni, Fondazioni, Enti che si occupano di sviluppare una cultura dell’infanzia. In fondo alla lettera trovate l’elenco dei membri di Gruppo 14.

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