"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 21 settembre 2012

PISTE CICLABILI: POCA MEMORIA O SORDITA'?



Le piste ciclabili sono una risorsa enorme e noi siamo da sempre favorevoli alla creazione di un sistema di piste ciclabili che colleghi interconnetta i quartieri con il centro storico e consenta una mobilità sicura e priva di inquinamento; proprio a tal proposito presenteremo ulteriori contributi partecipativi al PAT in corso di formazione.

I recenti commenti all'incidente della signora Mirella in viale Vittorio Veneto, ci obbligano però a sottolineare alcuni dettagli non secondari sulla pista “ciclabile” in questione:

  1. credo tutti ricordino le numerose proteste che vennero presentate all'Amministrazione Comunale quando quella pista fu, sciaguratamente, ideata e poi realizzata;
  2. tale pista (forse) rispetta le norme tecniche, ma rispetta meno il buon senso, perchè è sopraelevata rispetto alla strada e non ha una separazione fisica dalla carreggiata, ragion per cui una caduta accidentale diventa oltremodo pericolosa;
  3. la pista ciclabile in questione, ricordiamolo, ha ristretto la carreggiata per auto e moto ed è l'unica al mondo realizzata in presenza di due-esistenti prepiste ciclo-pedonali “naturali”, volgarmente denominate “Passeggi”!!

L'attuale Assessore ai Lavori Pubblici “non c'era” quando si creava tale contestata pista, ma c'era qualcun'altro a capo dell'Amministrazione, che lui certamente conosce, che ha evitato di ascoltare le critiche.

L'Assessore attuale è però un degno erede dei suoi predecessori, visto che anche lui non ha ascoltato le richieste fatte da noi e molti cittadini di Monigo e Sant'Anna, quando è stata allargata via Sovernigo da 4 fino a 7 metri; la pista ciclabile, che si poteva fare, non si è fatta.
La richiesta della pista ciclabile è stata riproposta come contributo partecipativo al PAT.

Vedremo cosa succederà.... Certo che Treviso è una città “strana” con poca memoria o molti sordi.

Treviso, 21 settembre 2012
per ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente Romeo Scarpa

post scriptum moderatamente polemico
Appare incredibile che si dica che “la pista ciclabile è a norma, ma c'è un progetto di messa in sicurezza nel cassetto...”
In tema di sicurezza e di responsabilità non ci possono essere ritardi; la carenza di fondi è una parziale giustificazione, soprattutto se il settore Lavori Pubblici impiega i pochi fondi disponibili per tagliare gli alberi di via Pinelli, prima di usarli per mettere in sicurezza la pseudo-pista ciclabile di viale Vittorio Veneto!
Ma.... non era a norma??

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