"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

lunedì 17 settembre 2012

DELIRIO DA MOTOSEGA IN VIA PINELLI

Stamattina sono stato sul posto di persona.... le foto non dicono nulla!! Andate, andate a vedere.
Bell'intervento, proprio un bell'intervento di pulizia!



COMUNICATO STAMPA

L'intervento di “bonifica” effettuato pochi giorni fa dalle motoseghe della Pubblica Amministrazione è l'emblema di una politica di “ordine+pulizia” che ha evidentemente perso i suoi riferimenti con la realtà.

Chi passa per via Pinelli, se ne rende chiaramente conto guardando cosa ha lasciato lo sciagurato intervento effettuato: un muro in mattoni con 12 ceppaie di alberi sani in mezzo ad un disordinato parcheggio... La desolazione piu' assoluta!

Ne sono pienamente coscienti, e ne vivono le conseguenze, gli edifici prosppicienti che adesso, invece di avere una minima protezione dalla ferrovia... ce l'hanno in casa!

Credo che parlare di “delirio” non sia esagerato perchè non ci sono ragioni di buon senso per abbattere dodici cipressi sani, che con non hanno rami sporgenti, hanno radici profonde e creavano una naturale barriera al rumore oltre a dare il loro contributo all'ossigenazione dell'aria, come sanno anche i bambini delle elementari.

Non ci sono motivi legali, distanze dai confini o altre cavilli che possano essere portati a giustificazione: è stato un grave errore, solo l'ultimo, purtroppo, di una serie infinita!

Pensiamo che ormai chi fa questo non sia nemmeno “in grado di intendere” la portata di quello che organizza; per questo ribadiamo il concetto di “delirio” di un potere politico e amministrativo, che crede di sapere “cos'è il bene per la città di Treviso” ed invece compie atti diametralmente opposti come questo.

Certo, direte, si tratta di una “piccola cosa”... Cosa saranno 12 cipressi in una zona periferica?
E' proprio l'insieme di queste “gesta insulse” che ha portato Treviso ad essere una città ordinata, pulita, ma morta, come gli alberi caduti sotto queste motoseghe.


Chiediamo con forze che il responsabile di questo intervento rassegni le dimissioni e chieda scusa; non deve farlo per noi, rognosi contestatori di professione, ma per la sua personale dignità.
Dica semplicemente “Ho sbagliato”, saluti e se vada a fare il privato cittadino perchè in due ore è stato distrutto un patrimonio comune cresciuto in 20 anni.

Preannunciamo l'intenzione di organizzare una commemorazione per questo scempio, che paradossalmente si è verificato proprio mentre si tenta, a fatica, di discutere della Treviso del futuro.
L'amministrazione provveda intanto a trovare i fondi per le barriere anti-rumore da installare a tutela dei residenti, magari le dipinga anche di verde!







1 commento:

  1. Uno scempio.

    Teste di legno.. quelli che hanno allineato una via ad una comune squallida periferia urbana tagliando un filare di alberi. Ora c'e solo un muro imbrattato.

    Qualcuno ha aggiunto una lapide per ogni albero abbattuto:

    https://plus.google.com/photos/116905690771449384709/albums/5790387700177535201?authkey=CIfs1aLUt6PvswE

    Con un'imamgine di come era prima da google maps.

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