Il concetto di “sicurezza” ha fatto dei passi in avanti nella nostra società da vent'anni, ma sempre troppo poco rispetto ad una “cultura della sicurezza”, che dovrebbe informare le scelte, prima e senza, che intervengano normative ad imporne il rispetto.
La
“distanza” che ancora c'è da fare è enorme e nel campo del
lavoro la nostra società italiana paga un tributo (inaccettabile) di
571 morti sul lavoro, tra i soli lavoratori dipendenti senza contare
chi muore per andare e tornare dal lavoro. Sono almeno 3 persone ogni
giorno dell'anno che muoiono per svolgere un lavoro!
Il
rischio di morte o danno grave nello svolgimento di un lavoro o piu'
in generale di una qualsiasi azione umana è sempre presente.
Il
“rischio” è sempre presente nella nostra vita precaria per
definizione perchè nessuna legge e nossun comportamente potranno mai
eliminare il rischio.
Ci
sono però comportamenti che possono ridurre il “rischio” ed è
proprio questo il tema che deve impegnare tutti noi, in qualsiasi
campo svolgiamo la nostra attività per far crescere la “cultura
della sicurezza”.
La
polemica sul “piano di rischio” dell'aeroporto Canova è un
chiaro esempio di un gravissima carenza, prima di tutto etica e
culturale, rispetto a questo tema fondamentale che riguarda la
protezione della vita umana e la responsabilità della politica su
questo tema.
Il
Sindaco è per definizione il responsabile della salute dei suoi
cittadini, delegato dal voto democratico dei cittadini; i dirigenti
pubblici sono colore che tecnicamente devono “aiutare” il Sindaco
in questo improbo compito.
Nel
caso di specie è statisticamente provato che le fasi decollo ed
atterraggio di aeromobili sono i momenti piu' delicati e ci sono
della aree dove, sempre statisticamente, è piu' probabile che
succeda un disastro. Precisiamo che il numero di questi disastri è
piccolo (per fortuna) ma non è nullo. Non puo' essere nullo.
Proprio
per questo i tecnici ENAC hanno emanato una direttiva e poi un
regolamento, cogente e prescrittivo, ma, ripeto, dobbiamo aspettare
la legge per proteggere la vita dei cittadini??
Certamente
chi deve apporre un vincolo deve essere sostenuto da una normativa
precisa e quindi il tema per i giudici sarà quello di verificare da
quale momento era obbligatorio approvare il famoso “Piano di
Rischio” aeroportuale, ma, da un punto di vista etico e politico,
la “sentenza è già scritta” ed è una chiara condanna per la
precedente Amministrazione.
In
spregio ad un banale ed ovvio principio che non è dettato dalla
legge, ma dal comune comportamento del “buon padre di famiglia”,
ci sono delle edificazioni in aree di rischio A, B e C che andavano
sospese e spostate già dal 2006.
Questo
non è stato fatto. Per leggerezza? Ignoranza? Interesse?
Non
è importante per me e lo decideranno, spero presto, i giudici sia in
campo penale che civile.
Il Sindaco Gobbo (o Gentilini?) doveva, ripeto "doveva" da un punto di vista etico e politico, porre estrema attenzione su questo tema e tutta la sua Giunta non dormirà sonni tranquilli per questa gravissima omissione.
Resta
la sconfitta della “cultura della sicurezza” ed è su questo tema
che si deve vedere la differenza tra nuova e vecchia amministrazione.
PS Provate a pensare che nel caso del terremoto, delle alluvioni, del nucleare, delle grandi navi... etc... tutto è sempre basato sull'analisi dell'accettabilità del rischio
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