Il
Piano Casa Veneto, terza versione, è un problema; lo è da molti
anni e solo la crisi economica è riuscita a contenere l'effetto
devastante sul territorio, ma l'effetto sulla “coscienza
legislativa” è stato superato da molti, troppi, anni.
Continua
a stupirmi che pochi, pochissimi e solo per alcuni momenti,
sottolineino la vera devastazione prodotta da questo tipo di
legislazione: l'istituzionalizzazione
del concetto di “DEROGA”,
che diventa l'unico modo con il quale i politici attuali sono in
grado di pensare al Veneto ed all'Italia.
E'
triste questa constatazione e dimostra, ex
post, che il
territorio veneto non è nel disastroso stato in cui si trova per una
maledizione divina, ma molto (se non tutto) dipende da una politica
incapace di avere un pensiero propositivo, che vada oltre l'emergenza
e la programmazione “del giorno dopo”.1
Faccio
solo memoria a tutti che nella provincia delle cave, il piano cave
non è mai stato adottato e risale al 1982 l'inizio del
procedimento2!
Il
PTRC è solo adottato e su un PTRC adottato viene adottata una
variante anch'essa solo adottata e mai approvata!
Il
Piano Regionale dei Trasporti è del 1990; si parla di SFMR da quando
Chisso era alla scuola materna e ormai tutti pensano che l'acronimo
significhi Servizio Ferroviario Mai Realizzato! L'orario cadenzato è
una burla, che in una Regione seria avrebbe portato alle dimissioni
dell'assessore, che invece sproloquia di una gara europea che non si
puo' fare perchè non esiste alcun altro competitor,
oltre a Trenitalia.
Tornando
alle questione del PIANO CASA 3, la prima cosa che sottolineo è che
questa normativa derogatoria è già legge ed opera continuativamente
dal 2009, mentre le varie proposte sul risparmio del territorio
sono... per l'appunto solo “proposte”.
Quanto
presentato ieri dal PD è un'altra proposta, che tenta di mettere un
tacòn,
ma deve ottenere i numeri in Consiglio Regionale per diventare
valida: numeri che non si sono a meno che non ci sia la
“rivoluzione”... e l'assessore Zorzato, vada a casa, come abbiamo
già chiesto.
Nelle
varie analisi tecniche che emergono ci sono molte inesattezze, che
derivano anche dalla confusione che il provvedimento derogatorio ha
portato anche nella testa dei consiglieri regionali:
- la possibilità di “ampliare in deroga” nei parchi regionali, esisteva anche con le precedenti versioni del Piano Casa (vedere articolo 2 comma 1 e chiedersi cos'è “uno strumento urbanistico territoriale regionale”!!); il fatto è che si poteva già ampliare in area parco Sile, ma non era così chiaro e quindi gli Uffici del Parco ed i semplici cittadini non lo hanno usato!! Ora però c'è la precisazione...
- molti incentivi (metri cubi regalati) vengono concessi per “favorire i cittadini” su questioni che meriterebbero ben altro impegno (soldi!) della Regione: l'adeguamento sismico delle case o l'eliminazione dell'amianto non dovrebbe essere scambiato con un 5-10% di ampliamento!!
- è incredibile che a nemmeno 60 giorni dall'approvazione della Legge Regionale, che doveva semplificare (!!) si debba fare una circolare esplicativa perchè non si capisce piu' nulla3! Faccio presente che c'è un Commentario, scritto dagli stessi consulenti dell'assessore, che cerca di fare chiarezza e rende evidenti alcune questioni veramente buffe; stiamo preparando un “Commentario del Commentario del 3° PIANO CASA VENETO per gli addetti ai lavori: a breve sarà disponibile... ma non credo che il Corriere della Sera lo pubblicherà!!
Le
nuove proposte di legge per limitare il consumo del territorio (Pdl
390 e PdL 393) in fase di discussione in Regione Veneto sono dei
miseri palliativi, praticamente utili solo per la propaganda, visto
che c'è una proposta di legge nazionale, che è piu' avanzata.
I
politici hanno imparato ad usare i vocaboli “verdi” e cercano di
promuovere la loro immagine, ma i risultati reali sono pochi per
l'opposizione e nulli per la maggioranza in Regione.
L'avvocato
Barel si erge a paladino della “demolizione dei capannoni per
impiantare vigneti”, ma si dimentica che l'operazione di ripristino
ambientale non necessita solo di demolizione perchè ridare fertilità
alla terra è operazione piu' complessa.
Credo
che simili commenti derivino dall'abitudine del legale alle pratiche
di ufficio piu' che al lavoro agricolo; anzi molto spesso lo studio
Barel difende proprio coloro che i capannoni li vogliono fare in zona
agricola con il mitico strumento dello Sportello Unico Attività
Produttive (vedi caso di un nostro socio ad Altivole)!!
La
posizione di ITALIA NOSTRA VENETO è quella di fare pressioni su
tutti i Comuni e su tutte le Associazioni di Categoria4
perchè chiedano al Governo cioè al Consiglio dei Ministri di
promuovere un'azione (entro il 29 gennaio p.v.) per sollevare tutte
questioni di illegittimità che sono presenti nella legge; il
Consiglio dei Ministri deve deliberare e promuovere questo conflitto
alla Corte Costituzionale.
Lo
faranno i Comuni? Vediamo muoversi Asiago, Cortina e …. Cornuda che
hanno chiesto proprio questo intervento, ma gli altri??
I
Comuni di Treviso, Padova, Venezia, Verona, Rovigo, Belluno e Vicenza
cosa faranno??
Non
pare certo che ci sia un'azione chiara e semplice come chiedere al
Governo in carica di fare questa verifica di legittimità.
Il grande marciume che sta emergendo a Treviso in zona aeroporto è solo un indicatore del degrado a cui siamo arrivati...
Il
Ministro Zanonato ed i parlamentari veneti vogliono dare queste
indicazioni?
Non
è un attentato!! Si tratta di verificare se la legge regionale
rispetta la Costituzione, una procedura normale di verifica, che
dovrebbe essere molto cara a chi parla sempre di “legalità”!!
Invece
crediamo che non succederà per questioni puramente partitiche visto
che l'assessore Zorzato ha la targa nuova (NCD) e proprio il partito
di Alfano è un alleato di Governo...
E'
triste, ma prevediamo succederà questo: tutti contrari a parole, ma
nessun intervento efficace e semplice come una chiara richiesta fatta
dai Comuni principali veneti.
O
dobbiamo sperare che Cornuda coalizzi e coinvolga Povegliano,
Preganziol e altri cento piccoli comuni??
Se
non ci sarà nulla entro il 28 gennaio p.v. (probabile), allora noi
aspetteremo il primo provvedimento significativo che sarà approvato
a Treviso o in altro comune veneto ed interverremo (in modo
“incidentale”) per sollevare questo conflitto di legittimità.
Non
abbiamo né i mezzi economici, né le competenze per farlo da soli e
non possiamo intervenire in questo modo dappertutto, ma è giusto
farlo e quindi cercheremo di essere pronti all'appuntamento come
imposto dal nostro statuto per la “tutela del patrimonio storico,
artistico e naturale”.
Chiediamo
solo ai Cittadini sensibili di segnalare situazioni anomale di
applicazione di questa legge derogatoria, che dovrebbe far vergognare
i suoi promotori ed i suoi sostenitori.
Per
la sezione di Treviso di ITALIA NOSTRA
il
presidente
Romeo
Scarpa
note
1All'inizio
dell'anno sono andato in pellegrinaggio a Pieve Tesino alla casa di
Alcide De Gasperi per chiedere che un briciolo di senso dello stato,
cada su Treviso e sul Veneto.
2Le
osservazioni al PRAC si presentano entro il 21 gennaio 2014
3Oltre
tutto le circolari possono dare spiegazioni, ma non innovare la
legge come si fa spesso... con “interpretazioni autentiche” che
sono aberranti (e non legali) modi di modificare leggi fatte male
4le
associazioni di categoria sono “colpevoli” a pari merito con i
politici perchè chiedono cose che non servono e le spacciano per
efficaci... Il mercato edilizio ha tenuto per gli sgravi IRPEF e non
per il Piano Casa..
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..