"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 20 marzo 2016

PISTA CICLABILE IN RIVA ALLA PIAVE? NO, FATELA DENTRO LA PIAVE

Leggo  l'articolo della Tribuna di oggi e mi immagino l'incazzatura che stanno prendendo Fauso Pozzobon di Piavenire o Michele Zanetti di ASN o Corrado Forlani di FIPSAS vedendo che la Regione Veneto spende altri 2 milioni di euro per infrastrutture senza alcuna compensazione ambientale per l'ennesima pista ciclabile ai margini di un fiume che sta morendo.
La Piave muore nel vero senso della parola perchè viene privato della sua acqua da centrali idroelettriche, da canali di irrigazioni per il mais e tra poco per il prosecco di pianura, perchè viene "stuprato da decenni dai cavatori", come dice giustamente Ferrazza,  con la sostanziale connivenza della Regione Veneto, che si tiene nel cassetto il Piano di Gestione..

Ora direte che siamo sempre i soliti che dicono NO, ma sinceramente ne abbiamo i coglioni pieni (scusate per il francesismo di "pieni") per queste iniziative che guardano il dito e non la luna.

Fate pure  la piu' bella ciclabile del mondo (come la Greenway che mi pare abbia rivoluzionato il trend del turismo nella marca, vero?) finchè volete...
La potrete fare non solo sulla golena ma proprio in alveo perchè per decine di chilometri per molti mesi all'anno è tutto secco! 
Ditelo a Luca Zaia..

Un bel giaron pièn de marcandoe morte... poi arriverà una piena autunnalee porterà via tutto.

MA FAR E DESFAR ZE' TUTO UN LAVORAR ...



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