venerdì 18 marzo 2016
REPLICA AL SOPRINTENDENZA BAP PER I TIGLI DI SAN POLO
Al Sopritendente del Veneto Orientale arch. Alberti
Al Sindaco di San Polo "Attila" Cenedese
e,p.c. Al circolo Legambiente Piavenire
e,p.c. Al dott. Corazzin Giovanni Claudio
Oggetto: Viale delle Rimembranze a San Polo. Replica
Ringraziamo per la Vostra celere risposta e siamo certi che abbiate valutato con attenzione quanto Vi ha sottoposto il Comune di San Polo di Piave, ma crediamo che nella perizia che Vi è stata presentata ci siano delle valutazioni non oggettive da parte del tecnico incaricato dal Comune di San Polo, visto che a giudizio di altri esperti, parimenti competenti, Vi è un ben diverso giudizio sullo stato di conservazioni di quei filari di tigli.
I nostri esperti ritengono che, al massimo, siano 10-15 le piante che devono essere tagliate mentre le altre possono durare per altri 15 anni, se adeguatamente curate, consentendo una progressiva sostituzione, sicuramente di minor impatto paesaggistico.
Vi informiamo che, con il Circolo Piavenire di Legambiente, abbiamo proposto al Sindaco di San Polo di incaricare a nostre spese un tecnico (Giovanni Claudio Corrazzin, dottore agronomo, forestale iscritto all’Albo professionale di Treviso , timbro 152 , con studio in Via Europa , 44 a Maserada sul Piave , cell. 349 4442416 , tel. dello studio 0422 380699) di redigere una contro perizia prima di procedere agli abbattimenti.
Con questa contro perizia il tecnico che la redige si assume tutte le responsabilità conseguenti (civili e penali), ma ovviamente questo è inutile se poi non vengono fatti corretti interventi di manutenzioni o non si fanno le operazioni di tutela previste perché la volontà è quella di procedere con gli abbattimenti.
Il Sindaco ha risposto al Circolo Piavenire in modo evasivo (e persino irritante!), escludendo tale possibilità, che, a questo punto prospettiamo alla Vostra attenzione, visto che è stata emessa un'ordinanza sindacale per abbattere altre 22 piante del viale (oltre alle 4 già tagliate) ed oggi sono già in azione le motoseghe a San Polo, nonostante una nostra diffida al Sindaco, che reiteriamo con questa comunicazione.
Riteniamo che ultimamente ci sia un abuso del concetto di “pubblica incolumità” e di “sicurezza” per abbattere alberi, che potrebbero essere salvati con interventi conservativi di manutenzione.
Tale nefasta pratica dipende dalla volontà delle amministrazioni comunali di risparmiare sui costi di manutenzione, da tecnici che non vogliono prendersi responsabilità e facilmente classificano tutto in categoria C o D e dalla scelta di eliminare alla radice (nel vero senso della parola) potenziali rischi per le PP.AA.
Considerando che la tutela del paesaggio è un valore costituzionale, riteniamo che debbano essere correttamente valutati tutti gli aspetti perché, se procediamo come a San Polo, in breve tempo potremmo perdere gran parte del patrimonio storico arboreo.
Ovviamente, in accordo con le altre associazioni ambientaliste, agiremo nei modi e nelle forme che riterremo piu' opportune nei confronti dell'Amministrazione di San Polo verificando se ci sono comportamenti che si possono configurare come reati ambientali o altri illeciti amministrativi. p. ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente
Romeo Scarpa
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