c) dai leghisti sono state fatte delle specifiche manutenzioni che poi però sono state abbandonate: chi ha deciso di non fare piu' i "cablaggi"? i cedimenti avvenuti sono stati proprio per questo...
Chiederemo conto di ogni albero che necessita di essere abbattuto e faremo accesso agli atti per avere le perizie agronomiche "contrastanti"...
Chiederemo conto di ogni albero che necessita di essere abbattuto e faremo accesso agli atti per avere le perizie agronomiche "contrastanti"...
TREVISO. Parte la grande manutenzione degli ippocastani delle mura, con la speranza di non dover eliminare gli esemplari più vecchi. Da lunedì scatterà infatti la manutenzione capillare dell’intera alberatura delle mura cittadine, che vanta 360 ippocastani. L’ultimo intervento organico risale al lontano 1996, a parte l’intervento di emergenza a suon di flebo degli anni dal 2000 al 2002 per sconfiggere l’invasione della Cameraria ohridella, la farfalla che con le sue piccole larve divora lo strato intermedio delle foglie degli ippocastani. Ma, dopo quell’emergenza, solo occasionali potature, interventi spot. Fino al campanello dall’allarme dello scorso febbraio, con i veri e propri cedimenti di due ippocastani più vecchi. Ma altri 7 esemplari sono stati eliminati nel 2015.
Piano d’intervento. Bisognava prendere provvedimenti. E così la giunta comunale del sindaco Giovanni Manildo ha deciso di lanciare il piano di interventi: dopo l’avvio delle potature alle alberture del parco di villa Manfin, partite lunedì 7 marzo, lunedì prossimo toccherà alle mura cittadine, sempre a cura del forestale Paolo Pietrobon, presidente provinciale dell’Ordine degli agronomi e forestali: 50 mila euro già a bilancio per le potature, che dureranno 2-3 settimane, quindi il reperimento di nuove risorse (80 mila euro) per partire, il prossimo autunno, dopo il via della Soprintendenza, con la piantumazione di giovani ippocastani, alti sui 4 metri, per arrivare sull’anello delle mura a quota 400 esemplari.
Nuovi alberi. Verranno piantati in punti vuoti come la porzione di mura a ridosso di piazzale Burchiellati e nel semicerchio del bastione San Marco. Con la speranza, una volta iniziate le potature, di non dover eliminare troppi alberi qualora risultassero non tanto malati quanto pericolanti per la combinazione di anzianità e eccessivo fogliame.
A coordinare le operazioni, il settore Lavori pubblici, ufficio verde urbano, che si avvale appunto della consulenza di Paolo Pietrobon, che spiega: «L’alberatura delle mura di Treviso è in fase di rinnovo, con i suoi ippocastani più vecchi, con diametro di 110 centimetri, fino a quelli più giovani, di 7 centimetri. Intervento organico e globale significa partire con le potature di tutti gli esemplari, grandi, medi e piccoli. È certo che gli alberi più vecchi sono sovrappeso, hanno troppi rami, sono stracarichi. E infatti a febbraio abbiamo avuto due cedimenti. Al momento non sono previsti abbattimenti», sottolinea Pietrobon, «Però in fase operativa può succedere di tutto, anche che si prenda atto che un albero va eliminato per essere sostituito. Perché non ha comunque senso lasciare un moncherino, senza nessun ramo: meglio una pianta nuova». Ma ci sono ippocastani malati sulle mura? «In natura le piante si ammalano a causa dei funghi, è un processo naturale di selezione della specie. Ma ad oggi, ripeto, non ci sono alberi da abbattere. Ma ora dobbiamo partire con le potature, da portare a termine entro aprile, con 2-3 squadre di operai».
Lo stanziamento. Seguirà la seconda
fase, prettamente politica, appunto la decisione del sindaco Giovanni Manildo di stanziare altri soldi per piantare una quarantina di nuovi esemplari, per arrivare a quota 400 ippocastani e rendere così più uniforme l’“abbraccio verde” delle mura cittadine. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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