"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

lunedì 23 maggio 2016

SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA: OLTRE I SILENZI E LE CENSURE

COMUNICATO STAMPA

Domani sera saremo ad Altivole in “ideale prosecuzione” dell'incontro pubblico svoltosi il 27 aprile u.s. su iniziativa del Consigliere Regionale, dott.ssa Silvia Rizzotto, per spiegare cos'è la Superstrada Pedemontana Veneta.
Sembra strano che siamo ancora qui a parlare di una delle Grandi Opere che sembra avviata ad essere realizzata con grande successo, ma....

Ma.... è proprio qui che vogliamo inserirci perchè la propaganda della Regione Veneto dà informazioni parziali, se non errate, e porta a considerare come “ineluttabile” un'opera progettata e pensata dalle menti eccelse di Chisso e Galan, che oggi non godono dei favori nemmeno dei loro sodali piu' vicini.

La Superstrada Pedemontana Veneta è sempre stata un'opera inutile, costosa e devastante per il territorio, ma le nostre Istituzioni Regionali e Nazionali si sono sempre nascoste dietro ai “segreti strategici”, tanto che la convenzione firmata è stata per molto tempo riservata.

Man mano che emergono i dati, che si hanno in mano le carte si osserva che ci sono gravissime responsabilità politiche di chi è oggi al governo ed anche di chi è, virtualmente, all'opposizione perchè un simile investimento garantisce di mobilitare enormi interessi, che spesso sfiorano, se non invadono campi non leciti o illegali.

Le questioni irrisolte non sono pinzillacchere, ma veri e propri nodi fondmentali che ricordiamo:
  1. manca il “closing finanziario” che doveva essere presentato inderogabilmente (già in ritardo) il 31-3-2016.... Ora la scadenza è prevista fra 8 giorni, ma siamo certi che non arriverà...
  2. il finanziamento dell'opera da parte del soggetto privato (SIS sc pa) sarà garantito, per loro stessa ammissione, con emissione di bond internazionali “ad alto rischio”; in pratica dei bond-spazzatura come quelli piazzati da Veneto Banca e dalla Popolare di Vicenza...
  3. deve ancora esprimersi il Consiglio di Stato sui ricorsi di molte persone e sull'illeggitimità dell'opera, che sopravvive “in emergenza” da ormai 7 anni grazie ai decreti firmati da Galan e Berlusconi;
  4. non ci sono i soldi per pagare gli espropri, che infatti oggi sono finanziati da soldi della Regione Veneto, che l'impresa invece usa per pagare i lavori, come dichiarato dal responsabile tecnico della ditta nell'incontro del 27-4 u.s.
  5. L'impresa ha una polizza fidejussoria di importo ridicolo (81 milioni di euro su oltre 3000 milioni totali) che non copre il costo degli espropri: se si cedono i terreni e poi l'opera fallisce, ci saranno terreni ed aziende devastate, nessun soldo e... nessun rimborso con la fidejussione!
  6. Il costo delle opere è ancora “in itinere” perchè tutte le millantate opere complementari promesse ai sindaci sono “in corso di valutazione”, a detta del Commissario Vernizzi; ci saranno solo per quelli amici e non per gli altri? 
  7. Pagheremo non due ma tre volte le opere, perchè dovremo ripagare con le nostre tasse i danni dei dissesti provocati dai camion che costruiscono la strada...
  8. Simili opere sono come il miele per per gli orsi: cioè sono la manna per le organizzazioni mafiose del riciclo di rifiuti come hanno già dimostrato recenti indagini (vedi Mestrinaro)

In definitiva le proposte che il Coordinamento dei COMITATI VENETI PEDEMONTANA ALTERNATIVA fa sono i seguenti:
  • procedere con la campagna informativa sull'opera che è arrivata al massimo al 16-20% e puo' essere chiusa con il solo completamento del tratto Villaverla-Sarcedo 
  • sostenere gli espropriandi e caldeggiare la loro “resistenza” all'accordo bonario che non dà alcuna garanzia di maggior importo 
  • eseguire le opere di miglioria che necessitano i tratti piu' pericolosi come per esempio l'incrocio di Castelfranco;
  • ripristinare il resto del territorio già devastato, recuperando i danni da chi ha fatto scelte illeggittime
  • ridimensionare e riutilizzare la Gasparona, che non serve a nessuno di 130 metri di larghezza

Noi come associazione, siamo con loro, perchè siamo a favore di un diverso modo di interndere la partecipazione e le opere pubbliche e siamo per le difesa del suolo agricolo.

Difendere il territorio non significa fare una leggina nazionale e/o regionale che nel titolo proclama “la riduzione del consumo del suolo” e poi nell'articolato dice tutt'altro...



Pertanto invitiamo tutti domani martedì 24 maggio p.v. alle ore 20.30 presso l'auditorium comunale “P.M. Ferraro, via Roma, Altivole dove ci saranno come relatori:


Elvio Gatto (COVEPA)


il giornalista Marco Milioni (Vvox)


il geom. Osvaldo Piccolotto (tecnico parte legale contro espropri SPV)


il prof. Tiziano Tempesta (Prof. Ordinario di Estimo, Un. Padova).

Modererà (ed è già un programma...) la serata il sottoscritto.




Treviso, 23 maggio 2016

p.ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente Romeo Scarpa

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