Al Signor Sindaco
Ad ALTO TREVIGIANO SERVIZI
Al Presidente
E,p.c. Ai Soci di ITALIA NOSTRA
Oggetto: Segnalazione di degrado ed inquinamento di acque superficiali in via Isonzo e in Viale Vittorio Veneto. Necessità di controlli ed interventi di tutela di Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale. Segnalazione di necessità di tutela e discernimento del verde acquatico
Con riferimento al programma di lavori pubblici del Comune di Treviso, che ha annunciato prioritariamente un intervento di tombinatura in Via Gera,
si segnala
con la presente che i fondi previsti da tale estemporaneo ed ambientalmente non corretto progetto potrebbero molto piu' utilmente essere impiegati per: - lavori di escavo e bonifica del tratto di corso d'acqua di Via Isonzo praticamente completamente interrato in prossimità dello sbocco sul Botteniga e quindi inadatto in via assoluta a dilavare le fognature della zona non ancora collegate ad impianto di depuratore nonostante fognatura pubblica realizzata in viale Luzzati; verificare anche il sistema di controllo della quantità d'acqua su questo corso;
- vanno fatte eseguire ad ATS tutte le opere mancanti o corretti gli errori che non consentono alle proprietà di questa porzione di città di allacciarsi alla pubblica fognatura perché si sono spesi milioni di euro e molti non sono ancora allacciati.
Ex corso d'acqua ridotto a fognatura da scavare e bonificare riportando acqua |
- verifica ed analisi delle acqua dei canali a lato degli storici “passeggi” dove le acqua provenienti da una zona di risorgiva a nord (le “acquette” di Santa Maria del Rovere” hanno una colorazione biancastra con vegetazione acquatica sofferente;
I turisti si chiederanno che acqua abbiamo?? Ma pazienza i turisti e noi?? - la cittadinanza deve essere informata per un corretto utilizzo di prodotti detergenti e della necessità di verificare che le fosse Imhoff e condensa grassi siano in corretto stato di funzionamento perché tali situazioni dipendono in gran parte da utilizzo di prodotti biocidi che annullano i processi di biodepurazione delle fosse; questi comportamenti, alla lunga, provocano la morte biologica del canale e la sua trasformazione in fossato e poi in fogna a cielo aperto per cui, alla fine, arriva la richiesta di tombinatura!
A margine di queste segnalazioni, che hanno una valenza particolare sia dal punto di vista ambientale che penale,
si segnala anche
queste sono alghe buone: LASCIATELE!! |
- che anche il taglio delle erbe acquatiche necessita di una formazione con consulente agronomo in grado di dare corrette indicazioni agli operatori perché periodicamente sui vari fossi e canali viene fatto un deserto anche di piante con elevata funzione depuratrice che potrebbero tranquillamente essere mantenute, pur con adeguato contenimento;
- gli operatori che effettuano i tagli devono inoltre provvedere a recuperare le parti tagliate senza lasciarle andare a creare problemi a valle; tale pratica comporta che le erbe tagliate si vanno poi a fermare al primo ostacolo e fanno da barriera ai rifiuti che ancora oggi vengono gettati nei corsi d'acqua.Un esempio macroscopico di tale pratica è la situazione del Sile al porticciolo di Casier che ancora oggi vede fermarsi tutti i tagli di erbe fatti a nord, anche se quelli fermati dallo sgrigliatore della centrale Enel di Silea potrebbero essere conferiti a Contarina, se solo ci fosse un accordo tra i Comuni e Parco del Sile, che ancora il 27-4 (parole del direttore facente funzioni dott. Stefano Bucci “non riescono ad accordarsi su chi deve pagare...”)
chiede
- che il Comune di Treviso provveda ad attivarsi con i suoi rappresentanti presso ATS per avere un Piano Straordinario di lavori per allacciare alla fognatura pubblica il maggior numero di persone della città di Treviso, anche concedendo adeguate garanzie fideiussorie alla società Alto Trevigiano Servizi, come si verificato essere possibile e fatto da altri Comuni;
- che il Comune di Treviso provveda a richiedere con i suoi rappresentanti presso ATS che il depuratore venga rimesso immediatamente in efficienza per la completa potenzialità di depurazione e non per una porzione come pare essere ancora oggi.
In caso di inerzie ulteriori da parte della PA o dell'Ente Gestore del Servizio di Depurazione, l'associazione valuterà eventuali ulteriori azioni a tutela delle acque trevigiane ed in particolare delle acque del fiume Sile con zone SIC e ZPS.
Distinti saluti
Treviso, 8 maggio 2016
p.ITALIA NOSTRA
Treviso
Il presidente Romeo Scarpa
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