giovedì 29 novembre 2012
MULINI DI MURE: PARERE
Mi si chiede un parere su una pubblicità che ormai appare da un po' sui quotidiani per promuovere un intervento in riva al Sile.
Chi mi fa la domanda non si ritiene un passatista ed accetta inserimenti di architettura contemporanea in assetti architettonici preesistenti, ma quelli illustrati sotto il nome: Mulini di Mure e promossi da www.rivieradelsile.it risultano particolarmente indigesti al nostro amico Paolo.
RISPOSTA
Conosco il posto a Canizzano dove arrivavo con la canoa partendo da Treviso... Vedo quello che c'è nella foto e posso dire di concordare con Paolo.
La nuova architettura deve avere un senso ed un rispetto per il contesto mentre qui mi pare di vedere semplicemente un "progetto moderno" con le finestre sfalsate....
Mi piacerebbe vedere meglio il progetto e soprattutto sentire i progettisti per capire cosa hanno reinterpretato; non credo che vada cristallizzato l'ambiente naturale perchè siamo in un parco, ma credo che ci debba essere un senso nel fare un tipo di architettura e non solo per lasciare la firma di architetto... (sempre che i progettisti non siano ingegneri...)
Un progetto così potrebbe stare da qualsiasi parte... non mi pare ci sia nessun segno degno di nota...
VOTO: 5 e mezzo
p.s. il sito invece presenta un effetto flou che ammicca ad un ambiente .... incontaminato, ma poi...
GIANCARLO ZULIANI INTERVIENE SUL PAT
Consiglio del 28.11.2012
- Comunicazione di giancarlo zuliani
Sulla
gestione della “ BOZZA del PAT “
Chi, come me, ha cercato di
studiare ed ha partecipato a tutte le riunioni, cinque concentrate in
sette giorni, per approfondire i contenuti del Piano di Assetto
della città del prossimo decennio, non può che definire il
defatigante percorso come
NON
RAZIONALE e ANACRONISTICO, perché nel momento sbagliato.
Non so di chi sia la
rersponsabilità diretta. Penso non sia attribuibile né all'equipe
dei progettisti né al presidente della seconda commissione, se non
per essersi piegato all' imposizione di altri, che lo hanno
costretto, lunedì, ad un'ultima commissione rocambolesca.
Io signor Sindaco la riconduco a
Lei, ben sapendo che c'è un assessore di reparto.
Lo
stesso Assessore che con l'architetto Capochin, come ebbi a dire
qui, a settembre, aveva manifestato la soddisfazione
per il numero ( 90 ) e il contenuto delle proposte pervenute nella
fase delle Consultazioni preliminari al Pat.
Cercherò
di spiegare di
quali responsabilità sto parlando.
Alla
fine del primo dei cinque incontri, durante il quale sono stati bene
illustrati alcuni criteri fondamentali che il Pat adotterà, e si
sono allargati gli orizzonti, anche grazie agli interventi di molti
colleghi, ebbi modo di dire la mia soddisfazione come se avessi
partecipato ad un convegno utile e interessante. Aggiungendo che era
però un
vero peccato che le riunioni fossero “secretate” e non aperte ai
molti cittadini e Associazioni che, durante l'altra defatigante
stagione estiva della concertazione, avevano prodotto quelle 90
proposte
di cui dicevo poco fa.
Su
questi contributi forniti dalla “società civile”, sempre qui, a
settembre, dissi queste parole : “
Verranno forse presi in considerazione in un secondo momento, e non
nella fase preliminare ? ...Vedremo ! “
E
infatti, nel secondo incontro, dopo aver letto ed apprezzato le
analisi della situazione in cui si trova la città, ma non
vedendo recepita alcuna delle proposte inviate, né soluzioni
adottate per risolvere vari problemi, chiesi
ai Progettisti se i contributi dei cittadini erano stati esaminati,
valutati, raccolti, ed erano soprattutto conoscibili i giudizi.
La
risposta è stata chiara :
l'archiettto
Capochin sta completando questo lavoro !
Ho
visto nella faccia di molti la sorpresa, il disappunto, e alcuni
anche della maggioranza, hanno convenuto che la
“bozza” era orfana, incompleta, ma soprattutto prematura.
Comunque abbiamo appreso :
°
che i dati della “bozza” riferiti al traffico, risalenti al 2005,
erano superati dall'indagine conclusasi giorni fa.
°
Che il percorso della tangenziale – dalla Castellana alla Feltrina
- era indicativo e suggerito da Veneto Strade, pur avendoci scritto
l'assessore Marton che al 25 ottobre non esisteva nemmeno un progetto
preliminare approvato.
°
Che la Valutazione di Impatto Ambientale dell'aeroporto non è ancora
finita.
Sul
tema Aeroporto è bene che si sappia che con con la Comunicazione di
Giunta n. 700 del 24 ottobre gli
Uffici dell'Assessore al territorio Marton si sono resi disponibili e
procederanno a redigere il Piano di rischio aeroportuale.
E
questo, scritto nella comunicazione, al
fine di accelerare l'iter di redazione del PAT.
Su questa accelerazione non
posso non richiamare la risposta che l'assessore mi ha inviato il 9
giugno 2011 ad una mia interrogazione sul Piano di rischio risalente
al 30 marzo 2011 !
“...in
sede di formazione del PAT i Comuni dovranno fare una ricognizione e
individuare le aree sensibili e da vincolare ...”
Non si sa quando il Piano di
rischio sarà pronto, e noi in queste condizioni , avremmo dovuto
approvare la “bozza di Pat”.
Da notare che in una probabile
zona a rischio sono in corso di approvazione i noti piani di
lottizzazione Sile 1-2-3, e per rendere possibile la loro
prosecuzione sono state necessarie e già approvate delle modifiche
alla viabilità sulla Noalese.
E magari il Piano di rischio le
annullerà e renderà inutile la stessa variante urbanistica.
Questi
sono solo alcuni tratti di penna di
un quadro ancora troppo grezzo :
una
pre – bozza, solo un traguardo volante, di cui non si capisce
l'urgenza !
L'insoddisfazione e il disagio
per come si stava procedendo, è inutile negarlo, erano evidenti
in pressoché tutti i
partecipanti. Compreso il presidente della commissione.
Su
molti dei criteri presenti nella bozza,
e anche riportati nel verbale imbastito frettolosamente nella
commissione congiunta di lunedì, che ho chiesto ci fosse inviata e
che abbiamo ricevuto tre ore fa, siamo
d'accordo.
Per quei criteri noi del Partito
Democratico abbiamo combattuto durante tutta la legislatura in
Commissione e in Consiglio. Li abbiamo tradotti in un documento
scritto, consegnato alla Commissione Urbanistica e illustrato in più
occasioni ai cittadini sotto la Loggia.
Formano
parte sostanziale del nostro progetto di città che si chiama
Treviserò.
Il presidente Zampese più volte
ci ha detto che quella presentata non è la bozza definitiva, che
prima dell'adozione verrà presentata un'altra bozza su cui ancora si
potrà discutere e intervenire. Lui stesso ha pensato che si poteva
e si potrebbe approfondire per aree tematiche.
E noi aggiungiamo per zone territoriali.
Ci ha pure sollecitato a fare
proposte, magari scritte.
Si dà il caso che personalmente
ho formulato proposte in due riprese :
- a settembre sulla riqualificazione dei “piccoli centri di quartiere” partendo dai problemi dei più deboli, anziani e bambini, e con proposte concrete, per esempio in zone prive di qualsiasi standard – vedi la zona Africa -
sul Parco del Sile da rendere
accessibile con proposte puntuali,
sulla greenway da definire in
accordo col comune di Quinto,
su alcuni luoghi cittadini per
una convivenza rispettosa : luoghi del culto, dello sport, ecc.
- e poi al 10 ottobre, e non solo sulla viabilità.
Negli
incontri si sono sfiorati problemi irrisolti . Come la valorizzazione
del Terraglio e l'opportunità o meno di un Terraglio Est.
- La necessità di un approfondimento col comune di Quinto su come e dove risolvere l'intasamento veicolare della Noalese da Quinto alla tangenziale e di dove tracciare e realizzare i percorsi ciclopedonali.
- Dai progettisti ci è stato ricordato di non tralasciare la realtà delle finanze.
Concludo
signor Sindaco con due
proposte e
una considerazione.
°Si arrivi, appena possibile
ad una bozza di Piano esaustiva comprendente una valutazione dei
contributi già depositati e si facciano delle scelte motivate.
°
Si indicano degli incontri
aperti all'ascolto di tutti
sul territorio a Nord – Sud – Est – Ovest per illustrare sia le
scelte territoriali che quelle tematiche e coinvolgendo gli
amministratori dei comuni confinanti.
Solo a questo punto le
Commissioni Consiliari potranno dare degli ultimi ritocchi e pareri e
si produrrà il PAT da adottare.
Quella di impostare
correttamente il futuro è una opportunità straordinaria per la
città.
Avere
fretta e paura della pubblicità delle scelte, rinunciando alla
ricchezza delle idee dei cittadini, e lo dico sottovoce, per non
far rumore, sarebbe una
colpa imperdonabile.
Giancarlo Zuliani
consigliere comunale PD
sabato 24 novembre 2012
PAT TREVISO: LA PRESENTAZIONE E' SOLO IN COMMISSIONE? ECCO DI DOCUMENTI...
Il
Piano di Assetto del Territorio è basato sulla partecipazione e sul
coinvolgimento dei cittadini alla formazione dello strumento ed alla
definizione delle scelte: questo afferma l’art.2 della Legge
Regionale n., 11/2004.
Quello
che è in corso da 4 mesi a Treviso è invece un tardivo adempimento
di un obbligo, per pura convenienza elettorale; la partecipazione dei
cittadini è una semplice scocciatura formale a cui si adempie
convocando riunioni il lunedì mattina alle 10!
E'
ormai evidente che l'Amministrazione Comunale in carica punta a
portare all’approvazione del Consiglio Comunale uno strumento
general-generico che non dica nulla, ma lasci molto (moltissimo) alla
discrezionalità della futura amministrazione, ricevendo così
implicitamente un grande potere per il voto di scambio.
E'
la versione moderna della “scarpa
di Achille Lauro in salsa padana”:
io politico ti faccio intravvedere un obiettivo che ti interessa, tu
ti spendi per la mia rielezione e poi io svenderò il “beneficio
pubblico” che sarei chiamato a difendere per pagare il mio
debito...
Una
triste ipotesi che ha una grande verosimiglianza e che è un dovere
prioritario evitare, confidando che sia mandato all'opposizione chi
non propone scelte strategiche, ma lascia tutto in un magma del
“possibile”, rinviando tutto al futuro P.I.(Piano degli
Interventi) con la massima libertà di azione (sottobanco) possibile.
Paradossale
che la presentazione della bozza delle prime idee sul PAT di Treviso
venga fatta “a porte chiuse” all'interno delle commissioni
consiliari, senza che sia ammesso nessun altro, basandosi su una
Legge di 22 anni fa (1990) che peraltro afferma che la “secretazione”
è subordinata ad eventuali Leggi diverse emanate dalle Regioni: la
scusa addotta è puerile e leguleia del tipo “non disturbate il
manovratore...”.
Ma
se si tratta di una prima informazione alle Commissioni??
Ma
di cosa avete paura?
E'
questa è la “trasparenza” a cui ambite e che ci proponete per
rinnovare la politica?
Pubblichiamo
sul web tutti gli elaborati e le relazioni finora elaborate ed in
corso di presentazione perchè crediamo che siano “documenti
pubblici”, che devono servire a tutti per capire:
https://docs.google.com/open?id=0By5O2s_I_CioLUdkSFJ4NGh0Rm8
https://docs.google.com/open?id=0By5O2s_I_CioVGJRX1ZxN2RxajA
https://docs.google.com/open?id=0By5O2s_I_Ciod0pTelpFMzQyR2M
https://docs.google.com/open?id=0By5O2s_I_CioLUdkSFJ4NGh0Rm8
https://docs.google.com/open?id=0By5O2s_I_CioVGJRX1ZxN2RxajA
https://docs.google.com/open?id=0By5O2s_I_Ciod0pTelpFMzQyR2M
Auspichiamo
una lettera da parte di tutti almeno della “sintesi non tecnica”
che è il documento che dovrebbe riassumere tutto in un linguaggio
adatto anche per la signora Pina...
Poi
inizieremo a raccogliere le proposte ed osservazioni che continueremo
a dare all'Amministrazione per migliorare tale lavoro, che,
ricordiamo, costa oltre 200.000 euro pagati con i soldi di tutti e
non puo' essere liquidato in 4 sedute di un'ora in commissione con
assessore e pubblico assente.
Annunciamo
che il giorno 5
dicembre
2012
dalle ore 16 alle 19.30
nell'auditorium della Fondazione Benetton ci sarà un incontro su
“esperienze di democrazia: coprogettazione partecipativa e
coprogettazione condivisa” con il collettivo Raòns Pùbliques di
Barcellona e AbitanzAstudio di Padova-Treviso per dimostrare che
“partecipare si puo'”....
Treviso,
23 novembre 2012
p.
Italia Nostra Treviso
il
presidente
Romeo
Scarpa
domenica 18 novembre 2012
RESTAURI APERTI: PALAZZO CORNER DELLA REGINA
Venezia si candida ad essere capitale della cultura per il 2019 e la prossima settimana ci saranno a Venezia una serie di incontri di alto livello per promuovere tale evento, collegato con il Salone dei Beni e delle Attività Culturali per il Restauro, Open Design Italia, Salone per le nuove tecnologia digitali per il restauro e RESTAURI APERTI.
Proprio all'interno di questa prima edizione di RESTAURI APERTI ci saranno un seminario e due visite guidate a cui partecipo direttamente nell'ambito degli interventi di Fondazione PRADA a Palazzo Corner della Regina.
Venerdì alle ore 12 ci sarà una presentazione dell'intervento di restauro e poi ci sono delle visite al cantiere su prenotazione dal sito www.venezia2019.eu
Diciamo che è un'occasione che si potrà ripetere anche a Treviso per chi non puo' esserci: conosco (di vista) chi organizza e relaziona..
Proprio all'interno di questa prima edizione di RESTAURI APERTI ci saranno un seminario e due visite guidate a cui partecipo direttamente nell'ambito degli interventi di Fondazione PRADA a Palazzo Corner della Regina.
Venerdì alle ore 12 ci sarà una presentazione dell'intervento di restauro e poi ci sono delle visite al cantiere su prenotazione dal sito www.venezia2019.eu
Diciamo che è un'occasione che si potrà ripetere anche a Treviso per chi non puo' esserci: conosco (di vista) chi organizza e relaziona..
lunedì 12 novembre 2012
COMUNALI TREVISO: EST MODUS IN REBUS...
IL
PROBLEMA NON SONO IL PROGRAMMA E LE PERSONE,
MA
IL “MODUS”...
Est
modus in rebus,
sunt
certi denique fines
quos
ultra citraque nequit consistere rectum.
C'è
una giusta misura nelle cose, ci sono giusti confini
al
di qua e al di là dei quali non può sussistere la cosa giusta.
Per
chi si candida alla prossime elezioni comunali a Treviso la questione
fondamentale dovrebbe essere “come convincere gli elettrori di
Treviso” a mandare gli attuali amministratori all'opposizione. La
nostra associazione non ha “ricette particolari” per tale
obiettivo, ma sappiamo bene “come” vorremmo avvenisse questo
evenienza “straordinaria”.
Si
puo' arrivare al risultato in molti modi, ma non tutti sono la
“giusta misura”, fattore che secondo noi fa, nel lungo periodo la
differenza.
In
questo particolare momento e contesto politico, riteniamo che debba
essere curato il “modus” perchè rivela i dettagli che faranno la
differenza per gli elettori, cittadini sempre piu' disillusi ed
arrabbiati contro... tutti, anche verso loro stessi!
Crediamo
che la sfiducia nei partiti ed il crescente successo di movimenti
come quello delle 5Stelle dipendano dal fatto che essi danno
risposte, magari non perfette, a richieste sensate e reali dei
cittadini, che sono anche le nostre:
- CONDIVISIONE VALORI tutela dei beni comuni, trasparenza, partecipazione
- SPIRITO DI SERVIZIO la politica come servizio e non come potere
- PARTECIPAZIONE praticato realmente con tutta la fatica che comporta
- PERSONE disponibilità e competenze
- MODALITA' DI GESTIONE DELLE SCELTE cioè un sistema per decidere
Cosa
significa questo semplice elenco e come può rappresentare il “modus”
che dà la “giusta misura” e (secondo noi) il risultato
desiderato?
CONDIVISIONE
VALORI
Non
ci sono quindi “grandi programmi” da preparare perchè ne sono
stati fatti di mille di programmi. Tutti in tempi di elezioni fanno
promesse e programmi...
Il
programma è pronto da sempre ed è lo stesso per molti di noi.
Magari
è piu' utile declinarlo con parole simbolo come per esempio il Sile
o l'acqua pubblica come “bene comune”...
Una
“Carta dei Valori” per il centro sinistra è un documento
semplice da redigere/integrare e condividere e consente un'adesione
ampia di forze anche differenti da un punto di vista partitico,
politico e sociale.
SPIRITO
DI SERVIZIO
Perchè
“devo” dare politica? Cosa cambia se sono o non sono eletto? Il
mio impegno c'è stato, c'è, ma soprattutto ci sarà ancora anche se
non vengo eletto?
Esisto
perchè sono in politica oppure esisto anche senza la politica e
quindi , se richiesto ed utile, posso fare da rappresentante
politico.
Domande
simili se le deve porre ognuno, ma soprattutto ognuno deve essere
pronto a sentire cosa ne pensano gli altri perchè un politico “per
necessità personale” non sarà mai un buon politico per noi,
nemmeno se fosse il Migliore.
PARTECIPAZIONE
E'
il valore piu' difficile da praticare, quello di cui di piu' si abusa
a parole ed al quale ci siamo piu' disabituati dopo un ventennio di
attesa della “persona giusta con le soluzioni in tasca”!
“Partecipare”
è ascoltare tutti, ma anche sapere accettare un punto di vista
diverso, se piu' convincente; è parlare, ma anche (e soprattutto)
ascoltare.
E'
mediazione, ma non per trovare un “punto medio” che vada bene a
tutti e sia quindi un “nonsense”...
Servono
scelte, anche radicali, ma che vengano da una discussione aperta,
franca e condivisa per poter prendere la strada che meglio rispetta i
valori condivisi.
E'
anche vero che non ci puo' essere una discussione infinita per cui va
ritrovato un punto sensa to di equilibrio con accettazione
dell'altrui punto di vista, se questo è maggioranza.
PERSONE
Qui
iniziano i “problemi” che di solito hanno reso impraticabile
un'alternativa a Treviso: chiamiamoli personalismi, rivalità,
individualismo spinto, dispetti...
E'
una questione che va risolta con “modus” perchè altrimenti tutto
si ferma (come al solito) visto che le “gambe ed il cuore degli
uomini” che le portano avanti!!
Le
primarie del PD sono state un importante momento di partecipazione ed
hanno dato importanti indicazioni. Sono state utili e necessarie, ma
non sono sufficienti perchè ampia parte delle persone che hanno la
volontà di mandare all'opposizione gli attuali amministratori non
hanno partecipato a tale positiva esperienza.
Il
principale partito ha indicato i suoi nomi e ora? Quello che è
riportato sui giornali è un dibattito vecchio, che puo' essere utile
solo a rinfocolare i personalismi e ad incentivare la prosecuzione
del “gioco d pei dispetti” che puo' solo favorire chi sta
silente, pronto a prendere in mano quanto meno il voto di protesta
che dilagherà, se questo assurdo gioco non viene fermato.
I
partiti con le loro modalità ed i loro limiti si stanno muovendo e
speriamo che producano un risultato con importanti aperture.
E'
tempo che le persone ed i movimenti che vogliono entrare nella
competizione politica democratica mettano sul tavolo i nominativi
delle persone disponibili ad impegnarsi e le loro competenze per
creare una complementarietà sostanziale ai partiti.
Noi
come associazione non appoggiamo pregiudizialmente alcun partito, né
alcun movimento, ma siamo fortemente interessati a fare in modo che i
valori per noi primari siano condivisi dal maggior numero di persone.
Per
capirsi: noi puntiamo a sensibilizzare anche l'attuale maggioranza
leghista sull'importanza di tutelare il Sile e di non far un
baraccone...
MODALITA'
DI GESTIONE DELLE SCELTE
Logicamente
si pone il problema di come scegliere tra questo elenco2
di nomi, ma la modalità con la quale si risolve questo delicato
argomento puo' diventare il “modus” per dimostrare come si
faranno le scelte per tutte le questioni amministrative che si
porranno in caso di elezione.
Interminabili
discussioni e mediazioni tra rappresentanti di partiti o liste, che
pian piano si distanziano dai loro elettori o inventiamo struttura di
aperto confronto per arrivare in tempi ragionevoli a decisioni
partecipate e chiare?
Impraticabile
per noi l'idea di fare un tavolo decisorio, formato da Tizio, Caio e
Sempronio dei partiti e da Piripicchio per eventuali civiche, per
bilanciare le scelte in funzione di un manuale Cencelli, che premia
le rinunce adesso “con sedie dopo”.
Serve
un primo incontro pubblico, adeguatamente preparato, per illustrare i
valori e le persone e per far ufficialmente incontrare i partiti
disponibili a questa sfida con le associazioni ed i movimenti.
Serve
anche che i cittadini ed i movimenti prendano atto che è illusorio
pensare di essere gli unici detentori della verità e gettare la
croce del discredito su tutto e tutti.
Se
siamo qui a tentare di mandare all'opposizione un modo antico di fare
politica, che ci ha regalato 20 anni di isolamento, è anche per
colpa di tutti noi.
Serve
il “movimento di Molti” per avere la partecipazione di “Molti
Altri” e per creare una vera unione di intenti.
E'
ora di dimostrare a tutti che il mondo civile è in grado di mettersi
al servizio dei valori che propugna senza interessi e personalismi.
Dimostriamo
questo e sarà già un grosso passo avanti.
Noi,
come associazione a-partitica, siamo pronti a fare la nostra parte,
che è quella di promuovere buone pratiche ed incentivare la
conoscenza dei temi specifici per dare gli strumenti a chi deve
decidere o a chi deve scegliere chi deve decidere.
Treviso,
12 novembre 2012
p.sezione
Treviso ITALIA NOSTRA
il
presidente Romeo Scarpa
P.S. documento in forma ancora non definitiva, anticipato in rev1, per poter avviare il dibattito ....
mercoledì 7 novembre 2012
PARCO DEL SILE - VARIANTE MORGANO - Chi non muore...
Chi non muore, si rivede...
Ecco ancora la variante di Morgano che ritorna in commissione consiliare dopo essere arrivata anche all'aula per la discussione e.... rinviata di nuovo in commissione, speriamo "a morire"!!
Interessante per capire se oltre ai proclami per la difesa del suolo agricolo e contro nuovi insediamenti residenziali in zona tutelata, ci sono FATTI e non solo PAROLE...
A Voi, Consiglieri Regionali: basta una precisa indicazione di voto...
*****************
Al
Presidente ed ai Consiglieri
della
la II° Commissione Regionale
Al
Presidente del Parco del Sile
e,p.c. Ai
soci ed alla stampa locale
Oggetto: Commissione
Consiliare II – odg. 7-11-2012 punto 3: incontro con il
Presidente dell’Ente Parco del Fiume Sile e il Sindaco del Comune
di Morgano ed esame in ordine a: P.D.A. n. 11: “Variante al
Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile per il
centro storico di Morgano (TV)”. Richiesta
di archiviazione definitiva
La
Sezione di Treviso di Italia Nostra-Onlus è già intervenuta negli
scorsi anni in merito al problema della Variante al Piano Ambientale
relativa al Centro Storico di Morgano (TV), rilevando i limiti della
proposta fondata su una non dimostrata necessità di
incrementare le aree residenziali in un sito che già ne disponeva a
sufficienza ed andando ad occupare altre aree con spiccata
destinazione agraria, per di piu' in zona tutelata ambientalmente.
Non
a caso i proprietari di due terzi dell’area posta a nord del fiume
Rio hanno esplicitamente dichiarato, anche con atti inviati al
Comune, alla Provincia di Treviso e alla Regione la loro
indisponibilità a rinunciare alle colture specializzate in atto...
La
Variante ritorna ora alla valutazione della II° Commissione
Consiliare in una situazione completamente diversa da quella
originaria: l’evoluzione della crisi economica iniziata quattro
anni fa conferma che non sussiste la necessità di nuove costruzioni
residenziali (anche nel Comune di Morgano!) e che è evidente un
esubero dell’offerta residenziale rispetto alla domanda.
Inoltre
il Comune di Morgano ha iniziato l’iter di redazione del nuovo
strumento urbanistico, il Piano di Assetto del Territorio: quale
strumento migliore per definire le reali necessità di nuove aree
residenziali?
Infine
non è possibile non tener presente che il Governo sta redigendo una
proposta di legge per limitare drasticamente il consumo dei terreni
agricoli e che su questa Legge esiste un largo e generale consenso:
sia sufficiente ricordare quanto ha recentemente dichiarato il
Presidente della nostra Regione, dott. Luca Zaia.
La
Sezione di Treviso di Italia Nostra
chiede
pertanto
che la II° Commissione Regionale si pronunci oggi per una
definitiva archiviazione del P.D.A. n.11 in discussione, in
quanto non sussistono piu' nemmeno gli elementi che avevano
consentito il precedente parere favorevole, rinviato dall'Aula in II°
Commissione.
Non
ci sono elementi oggettivi per giustificare tale variante che anche
nei limiti modificati rappresenta il contrario di quanto sta
evolvendo sia a livello nazionale che regionale: che alle parole
seguano i fatti!
Ci
auguriamo anche che il nuovo Presidente del Parco del Sile, a
differenza del predecessore, voglia esporre chiaramente ai membri
della II° Commissione l'importanza di evitare che nuovo suolo
agricolo venga reso edificabile, per di piu' in zona sottoposta alla
tutela dell'Ente Parco.
Distinti
saluti.
per
la sezione di Treviso di Italia Nostra
il
presidente
ing.
Romeo Scarpa
domenica 4 novembre 2012
LETTERA APERTA AI PARTITI, AI MOVIMENTI (esistenti ed in fieri)ed ai CITTADINI DI TREVISO
Senza
volontà di insegnare nulla a nessuno, ma con l'ambizione di dare
conto di un punto di vista esterno ai partiti, esponiamo undici
brevi considerazioni per ribadire cosa secondo noi sarebbe utile
per preparare le prossime elezioni comunali a Treviso.
Sono
11 pensieri da 140 caratteri perchè ormai dobbiamo tutti tener conto
del fatto che ragionamenti piu' articolati sono difficili da digerire
in un tempo che lascia poco alla riflessione...
Valutateli,
modificateli, integrateli.... ma dite anche Voi la vostra per evitare
di avere una grande frittata, probabilmente bruciata ed indigesta!
UN-DECALOGO
SULLA
PREPARAZIONE ALLE ELEZIONI
COMUNALI
DI TREVISO
- le gestione della “cosa pubblica” deve ritornare un servizio a favore di tutti e non una pura e semplice gestione del potere;
- i partiti hanno un indice di gradimento bassissimo; molte liste civiche “scenderanno in campo” per ovviare a questa situazione;
- requisiti essenziali per le liste: riconoscibilità delle priorità politiche, programmi sintetici ed efficaci, persone competenti;
- importantissima sarà la sensazione di avere un gruppo dirigente capace, onesto ed in grado di scegliere senza infinite mediazioni;
- La priorità è quindi la formazione di una lista unica con presenza evidente sia di rappresentanti di partiti che di società civile;
- Per convincere i cittadini a scegliere serve una giunta comunale (massimo 7) ed una lista di candidati consiglieri (massimo 24): i nomi?
- Prima ed oltre al nome del “sindaco”, è necessario sapere chi saranno gli assessori ed i consiglieri, ma soprattutto cosa si propongono di fare?
- il modo con il quale di costruisce il gruppo non è indifferente ed una svolta è l'apertura alla partecipazione con assemblee pubbliche;
- i partiti se vogliono rappresentare la maggioranza dei cittadini devono aprirsi alla partecipazione e non fare accordi solo tra di loro;
- il sentimento prevalente è la volontà di unire diverse competenze ed idee; chi pone condizioni a priori si mette fuori gioco
- il tempo è prezioso e tutte le azioni che portano a ridare dignità alla gestione della cosa pubblica sono utili: non c'è tempo da perdere...
Oltre
a questo Un-Decalogo (cioè un non decalogo?), proponiamo a
tutti i partiti, movimenti , gruppi ed associazioni , che pensano di
avere proposte politiche da fare, di scrivere:
- nome, cognome, età e professione della loro giunta
-
le priorità di programa di ogni loro assessore
Naturalmente è necessario che siano persone vere, disponibili a mettersi in gioco e non solo desideri impossibili cioè è bene che l'interessato sia avvisato e disponibile ad essere in quel ruolo pubblico; inoltre i programmi siano concreti e chiari e non general-generici (tipo promuovere l'ambiente e la socialità....).
Sappiamo
bene che questo significa “mettere in piazza” le proprie
strategie ed i propri segreti, ma crediamo che la partecipazione
non abbia piu' bisogno di simili strategie e che sia finito il tempo delle
alchimie partitocratiche a favore di proposte serie, manifeste e
concrete.
Ci
sono? Ci
sono gli uomini disponibili? Ci
sono le priorità delle “cose da fare”?
Vediamo
questo ed almeno si avvierà un dibattito piu' proficuo dello
sterile dibattito su chi deve fare il sindaco e su chi esclude
chi...
giovedì 1 novembre 2012
CONSIGLIERE DELL'ENTE PARCO SILE... ... per i BENI COMUNI
Ieri
sera il Consiglio Comunale di Treviso ha rinnovato i suoi
rappresentanti all'interno del Consiglio dell'Ente Parco del Sile ed
uno di questi è il sottoscritto.
In
teoria sarei il rappresentante delle opposizioni: è evidente che
questa semplificazione non ha per me alcun senso, soprattutto per il
fatto che si tratta di una rappresentanza in un ente, che dovrebbe
avere come finalità la tutela di un “bene comune”di tutti i
trevigiani e non la rappresentanza di un partito.
Ringrazio
quindi per la fiducia il Consiglio Comunale, rivendicando una
completa autonomia ed indipendenza di giudizio e precisando che la
mia volontà è quella di essere “utile” alla finalità dell'Ente
Parco e piu' in generale dei “beni comuni”, di cui il fiume Sile
è capofila.
Confermo
però tutti i miei precedenti giudizi sull0 stato comatoso dell'Ente
Parco Sile e sulle responsabilità gravi di chi l'ha portato in
queste condizioni.
Una
gestione personalistica e privatistica, che è l'antitesi della buona
gestione di un bene comune e che è culminata nella tardiva denuncia
della Giunta Regionale, che ha dovuto annullare importanti delibere
prese “in allegria” da un Comitato Esecutivo, incapace di
rispettare regole elementari.
La
conseguenza di un simile decennale comportamento è ora in
discussione in Consiglio Regionale (pdL 286/2012) e prevede un
accorpamento di tre parchi (delta Po, colli Euganei e Sile) come
naturale conseguenza dell'incapacità di chi ha gestito finora,
sprecando risorse e competenze e rendendo un pessimo servizio al
fiume.
Non
credo nei miracoli, né negli interventi taumaturgici di chicchessia
(tanto meno del sottoscritto), ma ritengo che ci siano molte persone,
anche nei partiti, con le quali si possa ricominciare a discutere e
decidere insieme se il fiume Sile è una valore per il suo territorio
e come possa essere attuata correttamente la tutela ambientale e non
solo la promozione turistica.
Oltre
a questo sarà da fare chiarezza e pulizia su comportamenti come
minimo illegittimi (vedi autorizzazione in deroga del Direttore
Bucci per gli ultimi tagli di alberi di AERTRE), che hanno recato
gravi danni ambientali, patrimoniali e di immagine all'Ente Parco
Sile ed al fiume Sile.
E'
tempo di dare nomi e cognomi ai responsabili di questa situazione e
di chiedere conto se ci sono stati comportamenti non conformi alle
norme ed ai regolamenti.
Il
primo obiettivo però è quello di far convocare la Consulta del
Parco, chiamando a raccolta tutto il mondo delle associazioni che è
sempre la parte piu' vitale e positiva della nostra realtà
trevigiana per ribadire che che il fiume Sile è un valore da
tutelare perchè è un “bene comune”, delicato e prezioso.
C'è
quindi da riprendere un percorso culturale di valorizzazione (altro
che feste ed inaugurazioni!) portando i cittadini sul fiume ed il
fiume ai cittadini perchè ci sono paesi che ormai hanno il nome del
fiume solo sul cartello stradale!
La
partecipazione e la condivisione dell'obiettivo di dare valore al
Parco del Fiume Sile, primo elemento simbolico di un recupero di
molti altri beni comuni, sono quindi gli elementi prioritari del mio
incarico di consigliere, che ho accettato su richiesta di Italia
Nostra Treviso.
Vuole
essere un servizio come “cittadino attivo” e responsabile che non
necessita di poltrone, né di indennità, ma ad c'è condizione che
pongo: chiedo di non essere solo, perchè da soli non si va da
nessuna parte e non di fa nulla di duraturo.
Qui
da fare c'è molto e quindi conto nel sostegno di tutti i coloro che
credono nel valore dei beni comuni per primo il fiume Sile: servono
tutte le competenze e tutti i contributi.
Avanti!
C'è posto per lavorare insieme e per dimostrare che si puo' gestire
per tutti un bene comune di tutti
Treviso,
1 novembre 2012
il
presidente Italia Nostra Treviso
Romeo
Scarpa
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