"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

lunedì 30 dicembre 2013

GRUPPO DI LAVORO PER GIOVANI E NON - BUON 2014


Sta succedendo tutto in modo molto casuale e frettoloso in questo fine 2013, che auguro a tutti finisca bene ed inizi meglio (credo non ci voglia molto...)

Abbiamo in mente di creare un gruppo di professionalità (ingegneri, architetti, geometri, avvocati, agronomi, fotografi, web designer, grafici ma non solo....) che possano far vedere cosa sanno fare proprio nell'ottica di rivalutare i saperi che ci sono trai giovani e che sono molto spesso sottoutilizzati, soprattutto a livello femminile.


Non vogliamo però creare nè lavoro nero, nè fare concorrenza sleale a chi lavoro già ne ha poco, ma vorremmo dare delle piccole opportunità a giovani e non (magari senza lavoro), che piuttosto che far nulla sono disposti a fare delle attività professionali o amministrative , anche sul campo, per imparare la professione e farsi un po' conoscere.
Ovviamente (e lo preciso per i maligni..) tutto questo non ha nulla a cha fare con la mia attività professionale privata che svolgo usualmente a Venezia; anzi prometto di non accettare alcun incarico pubblico a Treviso, tanto per togliere qualche imbarazzo.


Il gruppo di lavoro sarà formato da due categorie di persone:
  1. chi ha un lavoro o una pensione ed ha voglia di insegnare qualcosa di quello che fa lui e lo farà gratuitamente;
  2. chi deve imparare o vuole fare piccole attività di ricerca o professionale o di consulenza su "beni comuni", che in altro modo andrebbero perduti per carenza di fondi o complessità burocratiche, e sarà pagato con "voucher"
Nel primo gruppo di persone ci siamo io, Berto Zandigiacomi, Ennio Tiveron per la sicurezza...

Nell'altro gruppo ci sono un po' di nomi giovani (soci di Italia Nostra e non) ma aspetto ulteriori proposte e curriculum vitae all'indirizzo treviso@italianostra.org
Li trasmetteremo anche alla PP.AA. di Treviso e comuni vicini, perchè tengano conto di queste importanti professionalità, in caso di bisogno


Ovviamente questo  gruppo di lavoro è aperto a TUTTI coloro che lo richiederanno e prevede che ci sia un compenso-rimborso per i professionisti del gruppo 2 mediante "voucher" per lavoro occasionale (come per la vendemmia) fino a che avremo forza economica per farlo (circa 1000 euro); poi bisognerà rifinanziare il nostro bilancio o si continuerà come sempre con il lavoro volontario gratuito.

Il primo intervento è stato fatto ieri da Orietta, Stefania, Simonetta, Berto ed io all'ex sede FILT CGIL ed adesso metteremo il rilievo fatto in formato digitale.

Anche questo è un piccolo modo per dare a qualcuno la speranza di uscire dalla crise, ma soprattutto la certezza di crescere.

Buon 2014 a tutti

 p.la sezione di Treviso
il presidente 
romeo scarpa

ITALIA NOSTRA PARTECIPA IN MODO COSTRUTTIVO?









Spett.le COMUNE DI TREVISO
Al Signor Sindaco
All'Assessore allo Sport e Lavori Pubblici
All'Assessore all'Ambiente

Al Presidente Comm. LL.PP e Ambiente
Al Presidente Comm. Urbanistica

Ai Soci interessati ed alla Stampa

 












OGGETTO: Invio proposta di progetto di massima per recupero ex sede FILT-CGIL e rinnovo proposta di collaborazione.


Il sottoscritto Romeo Scarpa, ora in qualità di presidente pro tempore della sezione di Treviso di ITALIA NOSTRA Onlus allega alla presente la proposta redatta dal sottoscritto per un intervento di recupero partecipato e condiviso dell'ex sede FILT-CGIL in modo di dare uno sviluppo positivo alla questione.

Ricordo che in data 30-10-2013 ho inviato formale comunicazione tramite pec per ricordare che la nostra associazione per la tutela del patrimonio storico , artistico e naturale della Nazione è pienamente concorde ad rendare effettive le linee di mandato illustrate dal Sindaco nel Consiglio Comunale del 28-10 u.s., dove si è viene valorizzato l'istituto della PARTECIPAZIONE e della COLLABORAZIONE.

Il contributo allegato vuole essere un segno di tangibile attuazione di quelle proposte ed un incoraggiamento al Sindaco per proseguire nel difficile camminino per dare una svolta alle modalità di gestione della “cosa pubblica” nel Comune di Treviso.

Ovviamente siamo aperti e disponibili a discutere eventuali modifiche o adattamenti da discutere e condividere con la PP.AA. e con tutte la altre associazioni cheusualmente condividono il nostro percorso e che non abbiamo fatto a tempo ad avvisare .
Ben accette anche tutti coloro che sono animati da idee e buona volontà, gli altri facciano i “controllori”, se non vogliono aderire...

Cordiali saluti.
Credo che il 2014 sarà un Buon Anno...

PROPOSTA PER PROGETTO DI MASSIMA PER INTERVENTI SU ex sede FILT-CGIL

Ho mandato questa proposta in Comune visto che oggi c'è una Giunta straordinaria..  Se per caso devono trattare il caso dell'ex sede FILT CGIL allora possono dare un'occhiata anche a questa proposta che rispetta le linee di mandato esposte dal sindaco il 28-10-2013
Buon anno a tutti.... per il 2013 chiudo.
rs



La presente relazione viene redatta dal sottoscritto ing. Romeo Scarpa, ingegnere libero professionista iscritto all'Ordine degli Ingegneri di Venezia al n.3930, per conto della sezione di Treviso di ITALIA NOSTRA al fine di rendere possibile un utilizzo pubblico dei locali dell'ex sede FILT-CGIL conforme alle normative ed alla legislazione vigente senza oneri per l'Amministrazione Comunale di Treviso, ad esclusine di “lavori esterni” attinenti alla scala pubblica (vedere paragrafo 3.3)

Considerato il limitato tempo a disposizione per redigere la presente relazione, si tratta di un lavoro in bozza da completare in base all'eventuale disponibilità della Pubblica Amministrazione e degli altri soggetti da coinvolgere, che sono stati sentiti in modo solo informale.

  1. PREMESSA
    Faccio riferimento allo stato dei luoghi ed alle considerazioni statiche espresse nella mia relazione del 29-12-2013 già trasmessa al Comune di Treviso.
    Lo scopo del presente progetto è quello di rendere l'unità immobiliare di proprietà comunale “agibile” ai sensi della vigente normativa con interventi di manutenzione straordinaria da autorizzare ai sensi di legge.
Se le proposta sotto specificata, sarà giudicata meritevole di interesse, richiedo di avere dal Settore Patrimonio tutte informazioni sulla legittimità della situazione edilizia attuale, relativamente a atto di proprietà, precedenti autorizzazioni edilizie rilasciate e planimetrie catastali dell'unità immobiliare.

  1. PROPOSTA OPERATIVA
    La presente proposta prevede che ci sia una condivisione della Pubblica Amministrazione e pertanto sarà ulteriormente attuata solo dopo una approvazione della proposta stessa, anche con eventuali modifiche suggerite.
    Al fine di rendere perfettamente agibili i locali in oggetto sono necessarie una serie di attività propedeutiche che riepilogo di seguito:
  • rilievo dei locali (in parte già eseguito ieri da collaboratori e soci di Italia Nostra)
  • ulteriori sondaggi con piccole demolizioni (controsoffitto zona scala pubblica e porzione di solaio non calpestabile con tavelloni e guaina)
  • verifica della dimensione del corpo fognario presente sotto il pavimento del bagno di piano terra
  • ulteriori sondaggi per la verifica del solaio e per individuare la tipologia delle murature ed eventuali ulteriori elementi in c.a. (cordoli) presenti sotto intonaco

Successivamente si procederà a consegnare all'Amministrazione un progetto edilizio per ottenere le normali autorizzazioni edilizie (SCIA o DIA) per un utilizzo dei locali come “sala riunioni” a piano primo e “spazio multiuso” a piano terra.

Ottenute le prescritte autorizzazioni edilizie, si procederà all'esecuzione dei lavori impiantistici ed edili con modalità conformi alla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro con piccole ditte artigiane e/o lavoratori autonomi per i lavori più' semplici.

I costi per i lavori interni verranno sostenuti dal Collettivo ZTL-WAKEUP o da soggetti abilitati ad eseguire i lavori specialistici dallo stesso incaricati.
L'Amministrazione Comunale valuterà l'opportunità di intervenire all'esterno per eliminare le infiltrazioni provenienti dalla scala pubblica, che danneggiano la stessa unità immobiliare, in particolare la zona scale e bagni.

I rapporti tra Pubblica Amministrazione e Collettivo ZTL-WAKEUP nel periodo intercorrente tra l'inizio delle attività propedeutiche e la fine dei lavori o dell'utilizzo dei locali sono da regolare da specifica convenzione tra le parti.

Il Collettivo ZTL-WAKEUP si è già espresso in modo informale sulla volontà di:
  • eseguire i lavori interni a propria cure e spese senza oneri per la P.A.
  • permanere nei locali in base a convenzione da stipulare per un periodo transitorio di durata limitata, adeguato ad aspettare il bando in corso di preparazione per gli spazi pubblici da destinare alle associazioni;
  • dare un servizio da concordare con il Settore Sociale della P.A. per aiutare le marginalità presenti nella zona tramite operatori qualificati ed eventuale progetto specifico da concordare
  • condividere con la spazio con altre associazioni che lo richiedano e si facciano parte attiva nell'attuazione della stessa in collaborazione con ZTL-WAKEUP e la PP.AA.
  • riconsegnare l'unità immobiliare completa di “agibilità” al termine del periodo indicato nella convenzione di cui sopra.

Il cantiere sarà coordinato da un Direttore Lavori e da un Coordinatore per la Sicurezza da individuare e senza oneri per l'Amministrazione.

Eseguiti i lavori, che sono descritti nel paragrafo successivo, si procederà ad ottenere una formale “agibilità” dei locali ai sensi della normativa vigente.

E' evidente che esiste una problematica di adeguamento dei locali del piano primo all'utilizzo per persone con disabilità motorie, che potrà essere attuato solo in un secondo momento con ulteriori finanziamenti da reperire.

E' parimenti escluso , per il momento, l'adeguamento dell'impianto fognario; sarà verificata la situazione esistente.

  1. STIMA DEI SERVIZI E DEI LAVORI DA ESEGUIRE

Suddivido e valuto i costi dei servizi e dei lavori da eseguire in modo distinto tra oneri tecnici, lavori interni e lavori esterni.

3.1 ONERI TECNICI

La parte relativa a tutte le attività professionali per progetto, DL e coordinamento della sicurezza sarà a carico della sezione di Treviso di ITALIA NOSTRA, che lo rende senza oneri né per il Collettivo ZTL-WAKEUP, né per l'Amministrazione Comunale al fine di promuovere una modalità “partecipata” di realizzazione di piccoli progetti.
Verrà costituto un gruppo di lavoro coordinato dal sottoscritto e dall'architetto Zandigiacomi, che seguirà il gruppo di tecnici, che sarà aperto alla partecipazione di tutti i soggetti disponibili a collaborare.
La finalità ulteriore di questa attività è quella di dare modo a molti giovani professionisti, in particolare donne, al momento senza lavoro, di fare una piccola esperienza professionale per dimostrare le loro capacità.

Nei limiti del bilancio della sezione di Treviso sarà messa a disposizione una somma tra i 500-1000€ per compensare con “voucher” per lavoro occasionale i giovani professionisti senza lavoro; la sezione di Treviso di IN provvederà a specificare a parte ed in modo piu' esaustivo tali modalità dopo l'eventuale accettazione della presente proposta.

Gli oneri tecnici per seguire in modo completo tale intervento, comprendendo progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, pratiche finali per agilità viene valutata “a corpo” nominalmente pari a circa 5.000 euro + oneri.
Parte del lavoro sarà svolto a titolo gratuito dai professionisti che se lo possono permettere, come il sottoscritto o l'arch. Zandigiacomi...


    1. LAVORI INTERNI
I lavori interni previsti sono i seguenti:
  1. pulizia dei locali e disinfestazione (in parte già eseguita)
  2. demolizione di intonaco decoeso per infiltrazioni (circa 10mq)
  3. demolizione di controsoffitto su scala e sottostanti onduline per messa a nudo strutture (circa 12mq)
  4. interventi di consolidamento di parti di struttura in c.a. con armatura esposta
  5. demolizione di lastre in cartongesso imbibite di acqua (parete lato scala del locale 5 circa 20mq)
  6. lievo di impianto elettrico e telefonico esistente con smaltimento
  7. sondaggio per verifica zona di solaio a copertura parziale del locale 5 dove sono presenti tavelloni e soprastante guaina
  8. integrazioni di lacune su murature mediante “cuci scuci” o riempimento
  9. interventi di rinforzo e consolidamento delle murature perimetrali
  10. rifacimento di impianto elettrico e telefonico a norma di legge con quadro elettrico, punti presa e punti luce (almeno 20)
  11. verifica dell'impianto di riscaldamento esistente per un eventuale recupero con messa in opera di caldaia a gas metano (se esiste un contatore e se possibile mettere una caldaia); in alternativa messa in opera di impianto a pompa di calore per locali a piano terra ed a piano primo con radiatori e boiler elettrico nei bagni.
  12. verifica e ripristino dell'impianto igienico sanitario con eventuale sostituzione dei sanitari e/o modifiche per consentire l'uso del bagno di piano terra a persone con ridotta o impedita mobilità;
  13. contropareti in cartongesso a piano terra ed a piano primo con messa di opera di isolamento termico
  14. ripristino dei serramenti esistenti con fornitura e messa in opera di pellicola protettiva su vetri e di barre in ferro per portare i davanzali di piano primo a quota conforme alla normativa;
  15. interventi di ridipintura delle pareti e dei soffitti
  16. interventi di integrazione dei rivestimenti parietali e dei pavimenti di servizi igienici e locali

I lavori interni, con costi di mercato, ammontano a circa 30-35.000 euro esclusa IVA; sono disponibile a fornire computo metrico estimativo piu' dettagliato dopo eventuale accettazione proposta.


    1. LAVORI ESTERNI
I lavori esterni che si ritengono necessari sono:
  1. intervento di rinforzo (eventuale) o rifacimento della porzione di solaio in tavelloni a lato della rampa della scala pubblica;
  2. intervento di protezione ed impermeabilizzazione del muro verificale soprastante tale solaietto;
  3. intervento di impermeabilizzazione dell'estradosso della seconda rampa della scala pubblica con lievo e successiva riposa del rivestimento in pietra, delle copertine e dei parapetti per poter mettere in opera un prodotto specifico impermeabilizzante;
  4. disinfestazione dei locali (di proprietà comunale o di altri?) adiacenti all'ex sede FILT-CGIL che sono infestati da guano di piccioni.
I lavori esterni, con costi di mercato su circa 25mq di scala, ammontano a circa 20-22.000 euro esclusa IVA, perchè è necessario smontare gradini, copertine e parapetti per poter adeguatamente e durevolmente intervenire.

Ovviamente io ritengo opportuno che i lavori esterni siano fatti il prima possibile per evitare di creare ulteriori danni alla scala dell'ex sede FILT-CGIL e soprattutto alla struttura in c.a. della scala pubblica.
Se cio' non fosse immediatamente possibile per problemi di bilancio, sarà necessario mantenere a vista la struttura in c.a. all'interno del vano scala, creando una struttura provvisoria per limitare e contenere le infiltrazioni (un controtetto interno!).


  1. PROPOSTA DI RIPARTIZIONE DEI COSTI
In base a quanto sopra riportato, si propone la seguente ripartizione dei costi globali (IVA ed altri oneri compresi):
  • oneri tecnici per servizi professionali euro 6.344 Italia Nostra Treviso
  • lavori interni euro 33.000 Coll. ZTL-WAKEUP
  • lavori esterni1 euro 22.000 Comune di Treviso



Sono esclusi dalla presente stima:
  • lavori per rendere accessibile il piano primo (servoscala o elevatore)
  • lavori per adeguamento fognario (si userà il pozzo nero esistente)
  • lavori di allacciamento a pubblici servizi (acquedotto, enel, gas)
  • lavori esterni diversi

Mi scuso per eventuali imprecisioni o inesattezze dovute alla fretta e resto a disposizione per eventuali chiarimenti o integrazioni.

Venezia, 30 dicembre 2013
ing. Romeo Scarpa

1in caso di ritardo o impossibilità ad eseguire subito i lavori esterni, si adotterà soluzione transitoria provvisoria con controtetto interno a carico ZTL-WAKEUP

domenica 29 dicembre 2013

EX SEDE FILT-CGIL - PER ME NON C'E' PERICOLO DI PUBBLICA INCOLUMITA'

Utilizzo il blog di Italia Nostra per pubblicare la perizia che ho appena mandato via pec al  Comune di Treviso ed a un buon numero di Consiglieri in modo che possano avere materiale su cui discutere prima della fine dell'anno 2013.
Ribadisco che la zona da me visionata (oggi ripulita ed occupata da ZTL) non presenta aspetto di pericolosità statica.
Vedrò con piacere la relazione del 2005 del Settore Lavori Pubblici e cercherò di capire quali "problematiche relative la staticità delle murature perimetrali  sotto le campata" abbia visto il mio collega che firmo' nel 2005!! Certo che dichiarare che esistono delle problematiche nel 2005, non fare nessuna pubblica segnalazione (nemmeno un cartello di pericolo) e non fare nulla per 8 anni non è proprio un segno di efficienza anche per un Comune privo di soldi. Se poi tutte le problematiche sono come quella che ho visto io in questi locali, allora mi preoccupo seriamente della competenza di chi ha firmato (a proposito, chi ha firmato??) oppure devo pensare che un valente tecnico ha firmato su suggerimento e per mandare via degli inquilini?? No, non  ci posso credere e non voglio nemmeno pensarlo...

Faccio presente che: 
- dalla scalinata pubblica filtra acqua copiosa da anni
- nell'unità immobiliare adiacente (di chi è??) c'è guano di colombi a iosa... devo chiamare io il servizio disinfestazione e far chiudere le finestre?





 

PERIZIA STATICA ex sede FILT-CGIL

Il sottoscritto ing. Romeo Scarpa, ingegnere libero professionista iscritto all'Ordine degli Ingegneri di Venezia al n.3930, redige la presente perizia sull'unità immobiliare denominata ex sede Filt-Cgil, sita a Treviso in via Marco Polo.

La perizia viene redatta su richiesta del Collettivo ZTL-Wakeup al fine di valutare il paventato rischio per la pubblica incolumità, notificato dal Comune di Treviso con nota del 27 dicembre 2013 (allegato 1).

La perizia è stata resa in forma provvisoria in data 28-12-2013 al fine di trovare una soluzione condivisa ad una situazione di tensione, ma la presente perizia integra e supera quella redatta “brevi manu”.
Si precisa che la perizia viene redatta a titolo gratuito per favorire il dialogo costruttivo tra il collettivo ZTL-WAKEUP ed il Sindaco, avv. Giovanni Manildo, che ringrazio per la disponibilità.

La perizia non è un “certificato di agibilità”, né un'autorizzazione (che non posso certo dare io!) all'accesso in locali di proprietà comunale, ma è semplicemente una perizia tecnica limitata allo scopo precisato.

  1. Descrizione dello stato dei luoghi
    L'unità immobiliare, che ho visitato venerdì 27-12, sabato 28-12 ieri ed oggi accompagnato dal gruppo di lavoro della sezione di Treviso di Italia Nostra (archh. Zandigiacomi, Vian, Biancotto e Serri) è di proprietà comunale in base alle dichiarazioni recepite dal Comandante dei Vigili Urbani, dott.ssa Franzoso ed è composta da un piano terra e da un piano primo, inseriti sotto il cavalcavia stradale che supera la ferrovia.

Il piano terreno è costituito da un ampio locale, circa 6,2x11,5m, con accesso su via Marco Polo; un ulteriore accesso è presente sul lato ferrovia, dove è situata la scala ed un servizio igienico con turca e lavabo.
Il piano primo è costituito da un locale di misura analoghe a quello del piano terra con scala e piccolo disbrigo con lavabo.

I locali sono in evidente stato di abbandono da anni con presenza di colombi e guano in abbondanza sia a piano terra che a piano primo, prima della pulizia fatta dagli attuali occupanti.

I locali sono stati ricavati in periodo non noto ma certamente anteriore agli anni '60 mediante delimitazione di una porzione del cavalcavia con murature dello spessore di 20cm che interessano sia la struttura in cemento armato del ponte che quella della scala, sempre in c.a., che serve ai cittadini per andare dal livello stradale fino al marciapiede in sommità del cavalcavia.
Una muratura interna, che divide da altro magazzino, è in blocchi cementizi, mentre le altre murature sono intonacate e potrebbero anche essere costruite con gli stessi blocchi o con bimattoni. E' evidente sulla muratura interna una fessurazione in prossimità del vano scala.
Le murature arrivano fino all'intradosso della struttura in c.a. del cavalcavia e formano una struttura scatolare, che è anche inserita tra le strutture in c.a. sotto sporgenti del cavalcavia.


Il solaio di piano primo su luce netta di circa 6,5m, è costituito da travetti tipo “Varese” (b=13cm, h=21cm interasse 90cm circa), armati con ferro non ad aderenza migliorata (2 barre da 10mm e 1 da 12mm). Il pavimento è ceramico su massetto di circa 10cm di spessore.

La scala interna è costituita da due rampe; la prima di pochi gradini è costruita su riempimento probabilmente, mentre la seconda rampa è con struttura non visibile, probabilmente in cemento armato con gradini in graniglia.


La copertura della scala e del bagno di piano primo è la rampa scala ad uso pubblico del cavalcavia che provoca danni da infiltrazione all'unità immobiliare in oggetto da lungo periodo; che le infiltrazioni dalla struttura in c.a. della scala pubblica non siano recenti è evidente dal fatto che sotto il controsoffitto in cartongesso sono presenti delle “onduline”, che dovrebbero raccogliere le infiltrazioni che attraversano la struttura della scala con una grondaia interna!!
Tale soluzione è abbastanza “fantasiosa” (applicata anche dall'impresa Major di Napoli in un edificio al Lido di Venezia zona Blue Moon), ma è nella sostanza è un mero palliativo estetico di chi non riesce o non puo' fare una corretta impermeabilizzazione sotto il il rivestimento della scala...
E' probabile che tale soluzione sia stata realizzata, quale extrema ratio, dal precedente occupante vista l'incapacità ventennale della Pubblica Amministrazione di risolvere un banale problema di impermeabilizzazione di una scala!!



Un'ulteriore zona di soffitto di una parte del bagno di piano primo non è calpestabile ed è costruita con tavelloni appoggiati alle travi del cavalcavia con angolari e piccolo getto superiore con guaine a vista.
Questo sistema costruttivo è da verificare con ulteriori sondaggi, ma è certamente la parte piu' precaria che non deve essere soggetta a calpestio.
Sul lato esterno sulla scala pubblica, il transito è impedito dal parapetto della scala, ma ci sono evidenti segni di indebito utilizzo da parte di chi non ha ricovero e probabilmente periodicamente dorme (o ha dormito) sulla parte piu' alta di tale zona.


E' opportuno che venga verificato periodicamente che nessuno occupi tale zona. almeno fino ad ulteriori indagini perchè i tavelloni sottostanti non appaiono in buone condizioni.
Ho prescritto di chiudere e non utilizzare il bagno di piano primo per evitare problemi derivanti dal solaio con tavelloni e per motivi igienici (è ancora infestato da guano).

  1. Conclusioni
In base a quanto ho potuto finora visionare in loco, anche grazie ai sondaggi esistenti, ed ai limitati sondaggi e rilievi da me effettuati, il sottoscritto ing. Romeo Scarpa,

dichiara che

  1. non sussiste alcun pericolo di urgente instabilità delle murature perimetrali dell'unità immobiliare in oggetto;
  2. sono state rimosse le parti di intonaco (circa 0,3 mq) decoese in corrispondenza della scala principale (locale 3);
  3. il solaio in travetti “Varese” è adeguato a sopportare il carico massimo di 50 persone
  4. il locale “servizio igienico di piano primo – locale 5” va chiuso e non utilizzato in attesa di ulteriori verifiche sul solai etto non calpestabile di copertura costituito da tavelloni e guaina; deve essere controllato che nessuno occupi la zona di solaio con guaina (barboni che dormono e potrebbero sfondare i tavelloni... meglio vadano dentro o al nuovo centro!)
  5. sono presenti copiose infiltrazioni dall'estradosso della scala pubblica che sono presenti da molti anni e danneggiano la struttura in c.a. della scala e del cavalcavia.
    Consiglio di rimuovere sia il controsoffitto che le onduline per verificare lo stato della struttura in c.a.; i danni per ora visibili non appaiono gravi, ma non è opportuno far finta di non vedere...



In sostanza il sottoscritto ing. Scarpa dichiara che non sussiste alcun pericolo per la pubblica incolumità derivante dall'unità immobiliare in oggetto, né per chi transita sulla scala pubblica, né per chi occupa (provvisoriamente) i locali.

L'unica parte che mi riservo di verificare, se necessario, è la zona con tavelloni e guaina che non è calpestabile dalla scala pubblica e che richiedo sia controllata o ulteriormente delimitata, perchè di eviti un uso anche improprio fino ad ulteriore verifica.

Per gli occupanti ho prescritto al sig. Vendraminetto la chiusura del locale 5 proprio per evitare qualsiasi rischio, anche se molto improbabile.

Provvedo a inoltrare la presente relazione, adeguatamente firmata e timbrata, tramite pec al Sindaco del Comune di Treviso.


Il presente certificato statico ha validità un mese dalla data di redazione ed è composto da 8 pagine dttiloscritte con foto piu' un allegato (avviso sindaco del 27-12-2013) piu' due schemi grafici dei locali.

Richiedo, se possibile di avere copia della perizia del 3-11-2005 del Settore LL.PP. del Comune di Treviso.

Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o ulteriori necessità.

Venezia, 29 dicembre 2013
ing. Romeo Scarpa

venerdì 27 dicembre 2013

IL SENSO DEL LIMITE... PARLANDO DI TAV

Ecco parole che condivido al 100% sempre sulla questione TAV, che è solo l'emblema di mille progetti sbagliati o frettolosi...

"Qui non è un lea­der che può cam­biare rotta ad un popolo che con­ti­nua a cam­mi­nare sulla via mae­stra della oppo­si­zione, paci­fica e deter­mi­nata, al disa­stro ambien­tale ed eco­no­mico pro­cu­rato da un insano pro­getto. 
Qui è la classe poli­tica che deve guar­darsi den­tro, rive­dere scelte sba­gliate, avere il corag­gio di dia­lo­gare dav­vero e di non offen­dere, non inti­mi­dire le popo­la­zioni, che con­ti­nue­ranno a resi­stere con deter­mi­na­zione paci­fica, sta­tene certi, fino alla vittoria."
Lettera di Gigi Richetto tramite Massimo Zucchetti

Per chi vuole leggere l'intero articolo, ecco il link il senso del limite

mercoledì 25 dicembre 2013

VENETO: STRADE - FERROVIA 3-0 - CHISSO DIMETTITI...


E' Natale e dovremmo essere tutti piu' buoni....

E' proprio con questo spirito che la sezione di Treviso di ITALIA NOSTRA chiede le dimmissioni irrevocabili dell'assessore regionale alla mobilità Renato Chisso proprio oggi: facci passare un buon Natale anche a noi pendolari.

Le cifre, esposte ieri da Daniele Ceschin sulla Tribuna, e riportate nella figura dicono solo una cosa: i pendolari veneti sono cittadini un terzo meno importanti di coloro che vanno in auto...
Poche balle: è la statistica di 10 anni sulla spesa...

L'altro ieri l'assessore alla mobilità (stradale) inaugurava l'ennesima bretellina accessoria al Passante e chissà quante vorrebbe inaugurarne con il suo sodale ing. Vernizzi prima della prossime elezioni regionali...

Renato, facci un regalo: vattene....

domenica 22 dicembre 2013

PRAC NON E' IL RUMORE...

PRAC non è il rumore che fa la PROVINCIA quando si rompe o meglio la REGIONE che scricchiola e non arriverà (spero) a fine mandato, è il 
PIANO REGIONALE ATTIVITA' DI CAVA

In commissione ambiente della Provincia (oggi parzialmente mezzo eliminata alla Camera) si illustra mercoledì 8 gennaio alla 18.30 il Piano Attività di Cava e (credo) la seduta sia pubblica e quindi invitiamo a iniziare il 2014 con uno "stimolante" incontro.

Dopo le feste è bene cercare di smaltire le calorie in eccesso e sono convinto che la "bontà" del PRAC potrà farvi rigettare anche le pastine della vigilia di Natale, essendo i cavatori una lobby potentissima, che ovviamente non ha nessuna presa sui nostri politici regionali.
Noi in questa attività siamo indegni collaboratori dei massimi esperti locali che sono gli amici di PAESEAMBIENTE ,  che, avendo piu' cave/discariche che giardinetti pubblici...

il 21 gennaio 2014 scade il termine per le osservazioni che presenteremo anche noi insieme a loro

sabato 21 dicembre 2013

DISCARICA VIA DEL CARMINE DA BONIFICARE


Riceviamo dagli amici Paolo e Marcello una segnalazione circa una richiesta di mettere in sicurezza la discarica di via del Carmine da molti anni al centro di sequestri e attività della procura che hanno impedito di fare pulizia.
Ora sembra che si voglia eliminare questo degrado ma, giustamente, è necessario che il piano di bonifica presenti una seria caratterizzazione...

Ovviamente come vedete il sito inquinato è in piena campagna per.. favorire le coltivazioni biologiche delle eccellenze venete: radicchio al cadmio, spinaci al mercurio...



giovedì 19 dicembre 2013

DIRETTIVO DI NATALE 23-12-2013 ore 20.30 ED AUGURI A TUTTI

Avendo poco tempo e non essendo capace di fare un biglietto come la sezione di VERONA, Vi mando a tutti i migliore auguri di ITALIA NOSTRA TREVISO.
 
VI INFORMO TUTTI CHE LUNEDI' 23-12-2013 ore 20,30 saremo in sede in via Cornarotta per farci gli auguri  di BUON NATALE E FELICE ANNO 2014    con un prosecco ed un panettone/pandoro (se qualcuno lo porta).
 
VI RICORDO CHE SABATO 18 GENNAIO 2014 ore 16 (mi pare) ci sarà ASSEMBLEA DELLA SEZIONE DI TREVISO...
 
Purtroppo devo confermare a PaolaC che la nostra cena natalizia non si riesce ad organizzare prima di Natale a causa di carenza di "organizzatori" ma le cene si possono fare anche per la Befana e dopo....
 
saluti a tutti ed auguri a quelli che non vedrò
p.sezione di Treviso
il presidente
romeo scarpa

lunedì 16 dicembre 2013

DISCARICA COVERI ED ESPURGO FOSSATI: VERIFICARE, PLEASE!

Il nostro Veneto non è certo una terra “avara”, soprattutto in tema di cave e discariche ed il Comune di Paese potrebbe avere il Nobel a tal proposito.
Ho ancora nelle orecchie le “grida” di Mario Zanardo di Paeseambiente, che l'altra sera, parlando a Treviso di “Beni Comuni”, ci ha descritto il disastro che c'è a Paese e che qualcuno vorrebbe continuare, quando ecco che arriva un'altra “incomprensibile attentato” al nostro territorio.

La questione bizzarra in questo caso, che conosco poco e che approfondirò nei prossimi giorni, è che sembrano fronteggiarsi istituzioni, che dovrebbero essere sullo stesso lato della barricata per difendere la nostra povera terra ed il nostro fiume Sile, che scorre placido, ma che se potesse sommergerebbe, senza pietà, tutti questi affaristi!!

La questione è quella discarica per rifiuti speciali di via delle Grazie, proposta dalla ditta Co.VE.RI., che si protrae dal 2000 e continua ad essere motivo di forte preoccupazione e di forzature di lobbies, che lavorano ai fianchi le Amministrazioni e le Autorità preposte a concedere le autorizzazioni; ovviamente il Privato ha tutto il diritto di chiedere, ma noi abbiamo tutto il diritto di pretendere che le Autorità facciano le loro valutazioni con attenzione e lungimiranza, senza accelerazioni...
Ovviamente chi deve prendere delle decisioni è “strattonato”, soprattutto dal Privato ed a volte succede che gli “strattoni” prendano strane forme di buste con contenuti facilmente immaginabili, perchè una discarica è un “affare economico” non da poco.
E' anche un “affare ambientale” non da poco e lo potete chiedere al Sindaco di Preganziol, Marton, che si ritrova con pozzi che pescano acqua al mercurio, che non è ancora un ricostituente! Il mercurio non viene creato dalla Natura Matrigna, ma certamente si trova in una delle decine di cave-divenute discariche che ci sono a pochi chilometri, guarda caso, proprio sulla direttrice dove si trova il Comune di Paese...

Una discarica di rifiuti speciali non è un impianto semplice e puo' ospitare rifiuti gestiti in conto proprio (scarti meccanici, scarti di lavorazioni del marmo, imballaggi, fluff) o rifiuti gestiti “in conto terzi” (fanghi di dragaggio o rifiuti solidi risultato di operazioni di bonifica): un campionario di schifezze che non sono il solo pericolo, perchè il vero “affarone” di questi luoghi è la possibilità per la mafia di nascondere (a volte anche ad insaputa del gestore stesso) una serie di micidiali veleni, che poi ci ritroviamo nel rubinetto ad anni di distanza, senza sapere chi ringraziare.
Le inchieste dei PM, come il dott. Giorgio Gava a Zero Branco, dimostrano che non è una fantasia degli ambientalisti o di alcuni visionari, il fatto che uno degli affari piu' lucrosi sia quello di “mescolare e diluire veleni pericolosissimi nell'ambiente” e qual'è il posto migliore di una discarica di rifiuti speciali per nasconderli?
Certo ci sono i controlli, i monitoraggi, le fidejussioni.... ma con una semplice e veloce analisi del passato recente, possiamo ben capire che il rischio esiste.
E tale rischio esiste in maniera indipendente dalla bonta' della gestione della ditta X o Y di turno, perchè i veleni piu' letali sono molto facilmente occultabili in grandi movimenti di terra o fanghi e nessun controllo è in grado di fermarli.

Questa semplice e banale considerazione che, ripeto vale anche se un gestore di discarica fosse costituito esclusivamente da Carabinieri del NOE, perchè il plusvalore dello smaltimento abusivo di veleni è un affare da tempo nelle mani delle mafie dei rifiuti, dovrebbe consigliare:
  1. di localizzare un'eventuale discarica di questo tipo in un territorio con un sub-strato argilloso, in grado di contenere naturalmente, oltre ai sistemi di costruzioni di una discarica a regola d'arte) eventuali veleni nel percolato;
  2. di localizzare tali impianti, potenzialmente molto nocivi e pericolosi, lontano da beni preziosi come pozzi per acquedotti o parchi naturali-

Qui invece siamo al paradosso che la discarica CO.VE.RI si verrebbe a trovare in una zona con substrato ghiaioso che è percorso da falde di primaria importanza, per di piu' tutelate per il fatto che danno origine a Casacorba ad un fiume di risorgiva, il nostro Sile.
Anche un bambino capirebbe (e lo dovrebbero aver già capito vista l'esperienza di Paese) che un posto peggiore per fare una discarica non esiste: siamo a a Casale, in via delle Grazie, a ridosso del fiume Sile!!

Nonostante questa premessa, il privato CO.VE.RI. chiede l'autorizzazione alla Regione Veneto, che non si è ancora espressa come Giunta Regionale.
La Commissione VIA della Regione Veneto ha dato parere favorevole di compatibilità ambientale e parere favorevole all'approvazione del progetto con prescrizioni e raccomandazioni (parere n.407 del 24-4-2013).
Nel maggio 2013 viene discusso il progetto per la concessione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, che viene concessa con 4 pagine di prescrizioni e raccomandazioni (!!!), tra cui una riguarda il recapito finale di acque di dilavamento dalla discarica fino alle ex cave di Lughignano a Casale sul Sile.

Proprio su questo tema, l'Ente Parco del Sile aveva prima concesso un'autorizzazione (n.028/2012 prot.1505 del 24-4-2012) e poi IL 30-4-2013 aveva sospeso tale autorizzazione con le seguenti motivazioni (estratto della nota prot.1363/2013 firmata dal direttore del Parco Sile dott. Bucci):


In sostanza emergeva alla nuova Giunta Esecutiva del Parco che la precedente autorizzazione del 2012 era stata rilasciata senza aver valutato (solo perchè non spiegato nel progetto...?) il reale impatto della presenza della autorizzanda discarica!!

Or bene, in data 13-12-2013 il Comune di Casale ha emesso un'ordinanza A di una ditta di costruzioni di Loria incaricata dal Consorzio di Bonifica “Acque Risorgive”1 per “lavori di espurgo di un fossato” che sono quelli riportati nelle foto allegate.






Quello che mi è apparso nel sopralluogo effettuato è un lavoro diverso da un semplice espurgo, fatto con mezzi pesanti con escavo (nuovo?) di un bel fossato rettilineo...
Siamo in area interna al Parco del Sile? Sono lavori aurozzati o sono un'evidente forzatura??

Lo chiederemo in modo formale sia all'Ente Parco che al Comune di Casale e se risultassero eventuali lavori abusivi o non autorizzati chiederemo l'applicazione di denunce e sanzioni per Committente, Appaltatore e Direttore Lavori ai sensi della normativa vigente.
Se inoltre risultasse anche che tali lavori sono una “forzatura” per modificare o attuare prescrizioni richieste in sede di AIA o VIA, segnaleremo la questione alla Regione Veneto perchè non sono certo premesse di affidabilità per una ditta che vorrebbe gestire una discarica in riva al Sile...




Siamo ancora una volta alle solite rispetto al CONCETTO di LEGALITA' !!
Questa ”legalità” pare tormentare alcuni nostri amministratori solo quando si tratta di giovani che chiedono spazi o di cittadini con aerei che volano sopra le loro teste oltre i limiti previsti o di gente che protesta perchè manca loro il lavoro/casa/dignità... per altri soggetti (solitamente poteri forti) il problema o non sussiste oppure viene “dimenticato”.

Per poter sperare in una civile convivenza ed un pieno rispetto delle leggi è necessario in primo luogo che le leggi siano chiare e senza tante deroghe ed in secondo luogo che vi sia la ragionevole certezza, che oggi non c'è, che queste leggi sono fatte rispettare sia nei confronti dei “deboli” che dei “forti”, siano essi AERTRE, Mestrinaro o Fondazione Cassamarca per fare i primi esempi (a caso) che mi vengono in mente.


p. ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente
Romeo Scarpa
1“carino” il nome del consorzio che vuole gestire la discarica... Forse pensano si imbottigliare il percolato??