"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 7 novembre 2013

GIUNTA PARCO SILE: «Diamo fastidio alla vecchia guardia» (Gazzettino di oggi)


«Il presidente Zaia ha dei cattivi consiglieri». Questa la reazione della giunta del Parco del Sile alla decisione del governatore di inviare gli ispettori a villa Letizia per far chiarezza sui problemi burocratici e sui continui scontri politici. «Era dal 2007 che l'amministrazione chiedeva personale in più alla giunta regionale -spiegano facendo buon viso a cattivo gioco- finalmente siamo stati ascoltati». Lunedì, infatti, è stata ricevuta la lettera di palazzo Balbi che annuncia l'arrivo di due funzionari dell'unità foreste e parchi. Tra cui il dirigente Mauro Viti. «Non c'è alcun problema -mette in chiaro la giunta- ma non crediamo potranno fare anche i direttori». Il Parco, insomma, sarebbe destinato a rimanere completamente bloccato. In attesa che la Regione decida se prorogare o meno l'incarico a Diego Lonardoni. Per fortuna la partita della Greenway da circa 3 milioni viaggia su un altro binario. Oltre alle questioni tecniche, che però toccano da vicino tutte le pratiche dei cittadini in attesa di un timbro, c'è quella politica. Gigantesca. E dopo la bufera degli ultimi giorni la giunta, presidente Torresan e "assessore" Sartorato in testa, si tolgono qualche spillo. «Quando 10 mesi fa il Parco era gestito da quell'individuo (l'ex presidente Pettenà, ndr) che ora dice che si potrebbe anche chiudere, l'ente non era forse paralizzato? -è l'affondo- quando siamo arrivati abbiamo trovato un sacco di problemi che stiamo cercando di risolvere. Evidentemente diamo fastidio perché abbiamo cambiato registro rispetto all'ultima amministrazione». Una bomba contro l'attuale presidente del consiglio della Provincia. E Zaia? «Mai sentito -rivela Torresan- abbiamo provato a chiamarlo tre volte, ma niente». Come capitato con Manildo, spintosi a chiedere l'azzeramento del Parco. «Due mesi fa il consiglio di Treviso mi ha rinominato consigliere dell'ente e ora vuole fare piazza pulita? -si stupisce il presidente- tre volte l'abbiamo invitato: mai visto». Ciliegina sulla torta: sul verbale della Greenway manca solo il timbro di Ca’ Sugana. Nell'indifferenza il Parco ha continuato a lavorare. Anche bloccando i fuochi d'artificio. «Dobbiamo fare i fuochi -chiedono- o tutelare l'ambiente?». Adesso si prepara a metter mano ai burci e, dopo due bandi a vuoto, ha assegnato il camper resort di Quinto. «Il nostro contributo è il più basso tra tutti gli enti parco regionali: nel 2008 era di 672mila euro ed è stato ridotto del 30% -chiudono- abbiamo 7 dipendenti su una pianta organica che ne prevede 14 e le richieste di lavoratori socialmente utili, a costo zero, sono state ripetutamente respinte dalla Regione».

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