"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

lunedì 29 ottobre 2012

VI INTERESSA IL PARCO NATURALE DEL FIUME SILE?

L'Ente Parco del Fiume Sile sta “morendo” in quando scade il suo mandato tra pochi giorni e potrebbe essere riformato in modo da essere acccorpato al Paco del Delta del Po ed al Parco dei Colli Euganei.
Da un certo punto di vista non sarebbe molto grave, visti i risultati ottenuti in vent'anni e vista la mala gestio che traspare dalla guerra partitica di potere in corso...
Da un punto di vista sostanziale però una sconfitta totale perchè ancor'oggi non è considerato un VALORE ed una RISORSA la presenza di un fiume particolare come il Sile.

Abbiamo richiesto la convocazione della CONSULTA PER IL PARCO ed il Presidente Pettenà ha pubblicamente accettato di convocarla. 
Bene, adesso chiediamo a tutti coloro che sono interessati al merito della questione di esplicitare la loro volontà di essere presenti insieme a noi a questo incontro pubblico, che potrebbe essere l'ultimo di un'ingloriosa fine dell'Ente o il primo di una nuova vita.

A VOI LA SCELTA...

Chi ritiene che sia importante esserci per dire cosa vorrebbe per il fiume Sile e come vorrebbe fosse gestita un ente pubblico si faccia avanti, comunicando
  • nome associazione, referente, e-mail, argomento/i di interesse  
    Puo' essere uno specifico argomento, una richiesta opppure anche solo il fatto che ritenete sia indecente che un Ente che deve tutelare un parco sia gestito com'è stato fino ad oggi con spreco di soldi pubblici; direi che visto lo stato di assoluta emergenza dell'Ente PARCO SILE, possono essere chiamate alla partecipazione tutti coloro che hanno qualcosa di sensato da dire senza troppe formalizzazioni......


sabato 27 ottobre 2012

7000 ALBERI

Non c'è nulla da inventare per fare un incisivo programma politico per Treviso: basta dare un'occhiata ad alcune (ottime) idee di qualche "matto" del secolo scorso ed uno di questi è senz'altro Joseph BEUYS. Ecco perchè...
A Treviso il verde è solo un "problema di manutenzione" che costa e da' fastidio...
Da' fastidio:
  • agli attuali amministratori di Treviso che tagliano alberi per rispettare norme di buon vicinato con le ferrovie (vedi via Pinelli)
  • ai privati che invece di manutenere le siepi, le estirpano.. (vedi via Casoni)
  • al direttore del parco Sile che invece di preoccuparsi degli alberi del parco si preoccupa della sicurezza di chi vola... (vedi ultimi tagli in zona aeroporto)   
Noi possiamo protestare ed al massimo finiamo su un pagina del giornale per un giorno con la coscienza un po' piu' sgombra ma con pochi risultati concreti. Ed ecco dove arriva l'idea che rubo a Beuys: 
7000 ALBERI (veneti)

Lui nel 1982, invitato a portare un'opera ad una mostra a Kassel, fece un cumulo di 7000 pietre in una piazza e propose di vendere le pietre per piantare 7000 QUERCE..

Questa potrebbe essere un'idea portante (meglio di mille documenti) per esprimere che i trevigiani voglio difendere il loro territorio, le loro siepi, i loro fossi e vogliono anche prendersene cura e spendere qualche soldo (dando lavoro) per curare questo patrimonio...
Alberi da piantare ce ne sono decine di tipi: dal gelso al sorbo, dal sambuco all'olmo.... Guarda queste schede!!

Ci riusciamo o siamo in grado solo di subire questo che vediamo sotto??
 

 

venerdì 26 ottobre 2012

PAESAGGI CHE CAMBIANO...cinema da non perdere

 Prosegue la rassegna cinematografica organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche che per la stagione 2012-13 prende il nome di “Paesaggi che cambiano doc”.
 
mercoledì 31 ottobre alle ore 21
proiezione di “Il suolo minacciato” (2009, 47’, Italia) di Nicola Dall’Olio
Ingresso 4 euro



"Il suolo minacciato", documentario denuncia di Nicola Dall’Olio (2009, 47’) fa parlare le immagini e dà voce a personaggi quali Luca Mercalli, Edoardo Salzano e Carlo Petrini, illustra il disastro del consumo di territorio nell’area parmense, affrontando questioni che sono di grande attualità anche nel Nordest.
Negli ultimi anni, nella pianura padana, si sono perduti migliaia di ettari di suolo agricolo a causa di una dilagante espansione urbana. Nella sola food valley parmense, la crescita dell’area metropolitana
consuma un ettaro di terreno al giorno minacciando le produzioni agroalimentari d’eccellenza che lì sono nate. Di questo fenomeno si analizzano costi e cause per poi proporre modelli alternativi di sviluppo urbano e di governo del territorio, ispirati alle esperienze maturate in altri paesi, come la Germania e la Francia, ma anche in piccoli comuni italiani come Cassinetta di Lugagnano (Milano).
Nicola Dall’Olio presenterà e commenterà il film assieme a Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche.

Le altre proiezioni:
mercoledì 14 novembre 2012, ore 21, “A Nord Est” (2010, 44’) di Milo Adami e Luca Scivoletto. Ingresso 4 euro.
mercoledì 28 novembre 2012, ore 21, “Magari le cose cambiano” di Andrea Segre (2009, 63’).
Ingresso 4 euro.
mercoledì 12 dicembre 2012, ore 21, “Rumore bianco” di Alberto Fasulo (2008, 88’).
Ingresso 4 euro.

I documentari saranno presentati e commentati dagli stessi autori.

giovedì 25 ottobre 2012

VERSO LE ELEZIONI COMUNALI DI TREVISO

appello pubblico
TREVISO: VERSO LE ELEZIONI COMUNALI...

La nostra associazione è chiaramente a-partitica, ma assolutamente non a-politica e pertanto riteniamo necessario ed opportuno intervenire sul fermento che inizia ad esserci in vista delle prossime elezioni comunali per la città di Treviso.

Non è un grande momento né per i partiti, né per la politica, nel senso piu' nobile del termine, in quanto i rappresentanti della cosidetta Seconda Repubblica stanno franando ad uno ad uno (dal Lazio alla Lombardia fino a Reggio Calabria commissariata per mafia) e la forzata sostituzione con i “tecnici” non pare né adeguata, né oltremodo efficace.

Riteniamo che la città di Treviso sia pronta per un cambiamento di amministrazione, che riteniamo auspicabile perchè giudichiamo fortemente negativo il bilancio delle giunte comunali degli ultimi 20 anni.
Questo però non sarà un fattore sufficiente a cambiare, se non ci sarà un forte segnale di discontinuità nella modalità di gestione della “cosa pubblica”, dove deve ritornare prioritario la funzione di servizio rispetto alla pura e semplice gestione del potere.
L'esperienza sul PAT di Treviso ed il desolante quadro che dà di sé la politica-partitica nel caso dell'Ente Parco del Sile sono due esempi diametralmente opposti di cosa puo' fare una cittadinanza attiva e di cosa non riesce a fare chi ora gestisce il bene pubblico.

Riteniamo che non servano particolari personalità o uomini speciali o mega-programmi per gestire in modo diverso, ma sia sufficiente un gruppo di persone che con onestà, umiltà e dignità rimettano i valori di “buona gestione” e partecipazione in testa al loro agire politico.

Non servono nemmeno grandi tavoli, né programmi di 100 pagine per riuscire a ottenere l'adesione della maggioranza dei cittadini, ma crediamo ci sia una condizione essenziale ed ineludibile: la nuova proposta politica, alternativa all'attuale amministrazione, dimostri la capacità di unire al di là dei personalismi, dando il giusto spazio a tutte le istanze, senza sprecare nemmeno un voto.

Il programma è presto fatto: basta fare il contrario di quello che è stato fatto fino ad oggi in quasi tutti i settori! Servono buone pratiche, esempio e parole semplici, ma chiare.
Non serve un'infinita mediazione per mettere d'accordo tutti, ma una radicale scelta per i “beni comuni” e per una gestione trasparente e partecipata...
Ricordate il consiglio evangelico del “sì, sì, no, no”?
Basta alle estenuanti mediazioni, agli equilibrismi ed ai discorsi general-generici; i temi dei “beni comuni”, della sostenibilità e della centralità della persona, oltre a trasparenza ed onestà, sono temi sufficienti a fare la differenza ed a coagulare molti trevigiani: cosa si aspetta?

Non fate tavoli “ad escludendum”, né discussioni nelle segreterie dei partiti perchè nessuno vi seguirà, né vi capirà di fronte ad un'antipolitica che cresce di giorno in giorno, grazie solo alle azioni “promozionali” che inconsapevolmente molti partiti fanno in suo favore...


Serve un salto di qualità, pubblico e partecipato, che porti ad unire il meglio che c'è senza fissarsi su questo o quel soggetto, ma cercando di dare un'idea di metodo diverso da prima.

Serve uno spirito di servizio che c'è anche nei partiti attuali, ma fa fatica ad uscire per mille problemi, che devono essere “dettagli” di fronte all'importanza del momento.

Solo un generale bagno di umiltà di tutti (per primi noi) con disponibilità a lavorare, anche e soprattutto “senza sedie”, potrà riportare la buona politica a Treviso e far ritrovare ai trevigiani la fiducia nelle istituzioni.

Altrimenti perchè dovrebbero cambiare?

Treviso, 26 ottobre 2012
Il Direttivo della sezione di Treviso di Italia Nostra



VERBALE DIRETTIVO ITALIA NOSTRA TREVISO 23-10-2012



1) ENTE PARCO SILE:
a – si constata che un membro del Comitato Esecutivo dell’Ente parco Sile ed altri 7 consiglieri hanno partecipato alla riunione di venerdì 19 ottobre organizzata da Italia Nostra presso la nostra sede;
b – il Consiglio dell’Ente Parco il 16-10 ha riconfermato le delibere del 2007 e fino al 31-12 la nomina del dott. Stefano Bucci come Direttore del parco; Italia Nostra sezione di Treviso contesta questa decisione perché, ai sensi dell’articolo 57 dello statuto dell’Ente parco, l'attuale Direttore non ha i titoli per ricoprire il ruolo di Direttore; anche il Regolamento Amministrativo dell’Ente Parco lo conferma. Italia Nostra, sezione di Treviso, proporrà ai Consiglieri di impugnare i verbali dell’ultima seduta e cercherà di farlo autonomamente;
c – L’Ente Parco Sile ha assentito alla richiesta dell’Enav (ente nazionale assistenza volo) di “capitozzare gli arbusti” (in realtà veri e propri alberi interni all'area protetta del parco); la giustificazione di tale intervento è che “la vegetazione attorno all’aeroporto che potrebbe danneggiare l’atterraggio degli aerei”; Italia Nostra, sezione di Treviso, contesta questa decisione per due motivi:
  • è stata approvata dal Direttore attuale che, come detto, non ha i titoli per ricoprire la nomina di Direttore dell’Ente;
  • l’autorizzazione a capitozzare la vegetazione è stata presa in deroga al Piano Ambientale vigente
In conclusione Italia Nostra, sezione di Treviso, si attiverà per:
  • fare un esposto alla Regione del Veneto in merito all'abuso di potere del Direttore;
  • proporre ai Consigliere Regionale una specifica interrogazione;
  • preparare documentazione da mandare alla neonata “Commissione Petizioni” del Parlamento Europeo, appoggiandosi ad Andrea Zanoni;
  • chiedere che venga impugnato il verbale dell’ultima seduta del consiglio dell’Ente Parco Sile da chi ne ha titolo
Si noti come il Parco del Sile e l’aeroporto siano due entità praticamente incompatibili tra loro e lo sviluppo ulteriore dell'aeroporto significa limitazioni insopportabili per il parco.
e) Tra poco scade il manato dell'attuale Consiglio dell'Ente Parco; alcuni consiglieri di minoranza del Comune di Treviso hanno proposto la candidatura dell’attuale presidente della sezione di Treviso di ItaliaNostra come rappresentante per Treviso delle minoranze; Romeo Scarpa aveva declinato la proposta perchè ritiene che l'attuale gestione del Parco sia un danno e non una risorsa, visti i risultati degli ultimi 15 anni di Ente Parco Sile.
Il Direttivo ritiene che la proposta abbia un senso ed un'utilità e pertanto il presidente si rimette alla decisione del direttivo, chiedendo solo un'esplicita autorizzazione pubblica per un incarico di servizio a cui rinuncerà subito, se non ci saranno rilevanti novità gestionali ai vertici.
A questo proposito la sezione scriverà una lettera pubblica per precisare che:
  • la scelta di entrare nel consiglio è motivata dalla volontà di sorvegliare di un organo poco funzionante e mal governato;
  • la partecipazione nel consiglio dell’Ente parco sarà valida fintanto che il ruolo di consigliere avrà un valore pratico, per cui, nel momento in cui si percepisse l’inutilità di tale ruolo, Romeo Scarpa darà le dimissioni;
  • infine, la partecipazione sarà a titolo di servizio gratuito e l'eventuale compenso di rappresentanza sarà devoluto alla sezione di Treviso.
g) Berto Zandigiacomi, in rappresentanza del Consiglio regionale di ItaliaNostra con WWF, Lipu, Legambiente, chiederanno all’assessore regionale Manzato di variare il progetto di legge 286/12 “Norme per la tutela della rete ecologica regionale” nei seguenti punti:
  • la composizione della comunità di parco deve garantire la partecipazione dei cittadini e delle associazioni ;
  • l’ente parco è obbligato a ricercare la collaborazione e la cooperazione della cittadinanza nella tutela del parco;
  • i membri del comunità del parco dovranno essere indipendenti e volontari
h) sempre Berto Zandigiacomi propone un convegno verso la fine dell’anno (dicembre) con la partecipazione di esperienze di altre regioni nella gestione dei parchi che hanno attuato una politica di tutela dei loro parchi diversa e migliore di quella della Regione del Veneto nell'ambito della campagna nazionale “Paesaggi Sensibili”.

2 FIERA, INIZIATIVA E RICERCA
Il socio Bortolanza chiede il supporto organizzativo e non economico della sezione di Italia Nostra Treviso per l’organizzazione di una mostra fotografica sulla gente di Fiera
Italia Nostra, sezione di Treviso assume la paternità dell’iniziativa
3 VILLA MARIA A CARBONERA
Un'associazione di cittadini ed il comune di Carbonera chiedono che Villa Maria, villa demaniale con un vincolo di interesse storico artistico, venga concessa loro in comodato gratuito (anche provvisorio) per poterne tutelare lo stato ed evitare il degrado:
Italia Nostra, sezione di Treviso, raccogliendo il suggerimento di Giovanni Negro si informerà sui finanziamenti che gli enti pubblici possono ottenere per l’acquisizione di beni demaniali e avvierà una sensibilizzazione degli enti preposti alla tutela per favorire tale iniziativa.

4 BASTIONE DEL CASTELLO (EX GASOMETRO) A TREVISO
Per chi non chi non sapesse cosa è successo
Il bastione del Castello è di proprietà di una snc di nome Nove, con sede a Montebelluna che ha dimostrato sensibilità in occasione dell’occupazione da parte del gruppo ZTL-Wake up.
La sezione di Italia Nostra di Treviso propone di:
  • aprire un dialogo con la proprietà per iniziare una istanza di vincolo, cioè iniziare la procedura burocratica per fare assegnare al bastione il vincolo storico artistico;esiste già una relazione storica (con l’aggiunta di fotografie) che proverebbe come il bastione sia una delle prime opere di Michele Sammicheli, architetto di fortezze;
  • concordare la possibilità di una visita guidata per far vedere la potenzialità del posto in accordo con la proprietà ed insieme con il gruppo di ZTL-Wake up
  • chiedere con interrogazione comunale cosa pensa di proporre l'amministrazione attuale che da anni trascura tale problema.
5 INSEDIAMENTO ROTOCART A CASTELFRANCO
La sezione conferma l’appoggio al Comitato che si è recentemente costituito contro l’insediamento di un edificio, funzione di deposito/magazziono, di oltre 700.000 mc in area agricola, destinata ad area residenziale che il Comune di Castelfranco ha già trasformato in nuova area industriale per sanare il proprio bilancio.
Si delega Sergio Costanzo a seguire la questione.


6 SIAMO TREVISO
L'associazione SiamoTreviso ha deciso di diventare un movimento politico per cui la natura della collaborazione con ItaliaNostra sezione di Treviso necessariamente deve cambiare, pur restando aperta la collaborazione piu' proficua.

Le ulteriori iniziative non saranno piu' co-organizzate per la necessità di mantenere la sezione di Treviso a-partitica (ma non a-politica).

A propostito delle elezioni comunali di Treviso, il presidente dà lettura di un appello per le prossime comunali dove l'associazione Italia Nostra sezione di Treviso auspica un fattiva collaborazione tra tutti i partiti e le associazioni in modo da riportare la buona politica a Treviso.


7.PAT TREVISO 
Continuano i contatti con i parroci della diocesi di Treviso per altri incontri sul PAT come quello del Sacro Cuore

Il socio Tiveron ha segnalato uno scempio in via Casoni ad opera di un privato sollecitato a “far ordine” da parte del Comune: il risultato è il deserto dei Tartari in prossimità di un “troso” storico con estirpazione di tutta una siepe.
Al suo posto il nulla... Intervento già fatto ai giornali
Italia Nostra Treviso decide di segnalare formalmente al settore urbanistica la necessità di proteggere le siepi integrando la nota già fatta.


8. GITA MONTEGRAPPA E ALTRO
Confermata (salvo cattivo tempo) la gita del 28-10 sul Monte Grappa con Lorenzo Capovilla.

Proposta gita a Vicenza per la mostra alla Basilica Palladiana; Berto si informa e propone data.

La riunione inizia alle ore 20,30 e finisce alle ore 23.00

mercoledì 24 ottobre 2012

"SICUREZZA PRIMA DI TUTTO": IL DIRETTORE DEL PARCO SILE DEROGA AI SUOI COMPITI?

Siamo ancora alle solite: gli ALBERI sono un PERICOLO..


Il grave è che lo sono anche per chi dovrebbe essere colui che gestisce la tutela degli alberi....

LEGGETE LA PROSA DEL Dott. BUCCI, DIRETTORE DEL PARCO SILE, APPENA RICONFERMATO PUR NON AVENDO I TITOLI PREVISTI DALLO STESSO REGOLAMENTO E STATUTO DELL'ENTE PARCO...

LUI AUTORIZZA IN DEROGA, PERCHE' "LA SICUREZZA DEI VOLI E DELLE PERSONE CHE NE FRUISCONO E' PREVALENTE SU QUALSIASI ALTRO INTERESSE PUBBLICO GIURIDICAMENTE TUTELATO"....

.... MA LUI HA QUESTI POTERI DI DEROGARE?? !!



E' tempo di chiedere conto a questo Direttore se i poteri li ha oppure se si tratta di un abuso di potere....

"ARIVA I BARBARI.... COL TRATOR!"

Condividiamo e pubblichiamo la denuncia del nostro socio Ennio su un intervento di PULIZIA (TOTALE) purtroppo già fatto in via Casoni e via Sovernigo in proprietà privata, ma con danno pubblico ed ambientale.
"Barbari" è il minore dei titoli che possiamo dare a chi ha deciso tale intervento che va nello spirito di "avere poca manutenzione e quindi eliminare cio' che chiede cura...
Sarebbe veramente il colmo che questa fosse la RISPOSTA ad un INVITO del Comune a tenere ordine!!
In altre regioni piantano alberi da frutto ogni 5 metri per proteggere le coltivazioni, da noi si eliminano le siepi (STORICHE!) per far prima a coltivare...


ECCO LA NOTA DI ENNIO (che è quello che pensa Italia Nostra)


Sarà bene informare il Comune di Treviso, in particolar modo colui che sovrintende il verde e la cura del territorio (una figura così esiste sicuramente dall’evidenza dello stipendio, ma non si sa se esiste nell’essere tale), di avvertire a mezzo stampa che fra poco tutti coloro che passeggiano, fanno moto fisico, portano i bambini ad ossigenarsi nel tratto che percorre via Sovernigo e via Casoni, sarà quasi privo della bellezza rilassante delle sue siepi centenarie, dei suoi fossi con l’acqua (vedi carte del 1500) e, soprattutto, sarà impoverito del consueto ossigeno erogato dal verde.

Le siepi sono state divelte perché il Comune ha chiesto al proprietario del fondo (ometto il titolo di signor per decenza) BACCHIN CARLO di Quarto d’Altino, di potare o fare della manutenzione alle stesse (questa la versione dei fatti secondo il responsabile del cantiere di devastazione).

Pertanto: tolte le siepi, eliminato il problema. Facile, no?

Nessuno sa, nessuno parla, nessuno interviene e nessuno (forse) obbligherà questo Attila a piantare altrettante piante in sostituzione del danno “comune”. La forestale gliele regala.

Bastano 10 alberi di medio fusto per produrre l’ossigeno necessario per tutta la vita di una persona.

Se l’uomo fosse un poco più animale, sarebbe molto meno bestia.

domenica 21 ottobre 2012

ZOMBIE AL PARCO DEL SILE?

Quei burloni di consiglieri comunali si riuniscono in  1° commissione per nominare altri 3 membri del prossimo consiglio dell'ente parco del Sile!!

Come possono non sapere che il parco non c'è piu'?? 
 L'hanno dissolto per incapacità!

Ho pensato fosse educato avvisarli perchè non perdano altro tempo in questioni inutili..
 

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Al Presidente della 1° Commissione
Ai Consiglieri Comunali della 1° Commissione

e,p.c. Alla Stampa

Oggetto: Nomina di 3 rappresentanti del Comune di Treviso in seno al Consiglio dell'Ente Parco Sile.
Tempo perso.

Apprendiamo che la 1° Commissione, nella prossima seduta del 24 ottobre 2012 si appresta a nominare 3 rappresentanti del Comune di Treviso nel Consiglio dell'Ente Parco Sile.

Facciamo presente a Lei ed a tutti i Consiglieri Comunali che si tratta di un argomento decisamente superato dai fatti, visto che l'Ente Parco ed il Parco Naturale del Fiume Sile è prossimo alla morte, grazie alle “amorevoli” cure prestate negli ultimi 15 anni da una politica presente solo per occupare sedie e potere.

Speriamo vi sia giunta voce che:
  • l'ultimo Consiglio dell'Ente Parco del Sile ha riadottato delle delibere del 2007, giudicate illegittime dalla Regione Veneto, rinominando un Direttore che non ha i titoli necessari senza nemmeno un minimo di dibattito ed autocritica;
  • il Parco del Sile è agonizzante da anni ed è diventato una specie di luna-park, dove la tutela è un impiccio allo sviluppo (vedi aeroporto Canova, per esempio);
  • è in discussione in Regione Veneto una proposta di legge (n.286/12) che, alla faccia del “paròni a casa nostra”, centralizza 3 parchi (Sile, Delta del Po e Colli Euganei) in un solo carrozzone invece di tre, a guida esclusiva della stessa Giunta Regionale, che doveva vigilare sullo scempio fatto finora in riva al Sile!

E' meglio che tale punto venga rinviato: eviterete l'ennesima brutta figura mandando persone incompetenti come quelle che nel 2007 hanno nominato il Direttore del Parco pur non avendone i poteri!!

Lasciate in carica i Consiglieri attuali così, insieme con gli altri “soldatini” che hanno votato compatti per la riapprovazione delle delibere del 2007, potranno difendersi, quando (forse) la giustizia amministrativa regionale chiederà loro conto delle decisioni prese il 16 ottobre 2012: abbiamo intenzione di esporre la questione di tale votazione alla Corte dei Conti perché è da “irresponsabili” rivotare una delibera che non sta in piedi e causa danno erariale.

Distinti saluti.

Treviso, 21 ottobre 2012
per Italia Nostra Treviso
il presidente Romeo Scarpa

p.s. Vi alleghiamo un esempio di tutela del parco del Sile secondo AERTRE.... Vi risulta che l'ente Par co abbia detto qualcosa, a parte i farfugliamenti del Presidente Pettenà ai giornali?

INCONTRI DI ARCHEOLOGIA A TREVISO

La Sezione di ITALIA NOSTRA TREVISO  - GRUPPO ARCHEOLOGIA comunica il calendario degli 
INCONTRI DI ARCHEOLOGIA 2012-13 

Sono iniziati il 19 ottobre, con il primo incontro su Troia, tra mito e storia, che è 

stato molto apprezzato...


RESTANO ALTRE 4 SERATE DOVE ESPERTI DEL SETTORE 

RACCONTERANNO LE LORO ESPERIENZE DA VIAGGI TURISTICI A 

CARATTERE ARCHEOLOGICO.

Restano quindi 4 incontri corredati di un ricco repertorio di immagini commentate da Marco Perissinotto, guida archeologica specializzata sugli itinerari archeologici del Medio Oriente, dell’Africa mediterranea, dell’Europa e autore di varie pubblicazioni al riguardo.
Le conversazioni, dal titolo 
"Turismo fa rima con cultura? Itinerari di archeologia 
tra Medio Oriente, Africa ed Europa"
e vengono proposte in anteprima per il pubblico trevigiano, in attesa di un'altra rassegna, prevista per il 2013-14.
L’autore, a volte con sottile ironia, porterà il pubblico a conoscere aspetti inediti di siti come Troia, Ebla, Petra, Samarcanda, Cirene, Leptis Mengonoagna, Vindolandia e tanti altri, indagati con l’occhio della guida d’esperienza che cerca di fornire adeguate risposte al viaggiatore sensibile anche alla “sostenibilità” di un viaggio.

CALENDARIO DEGLI INCONTRI

VENERDI 16 NOVEMBRE ORE 20,30: LA SIRIA, DA EBLA AI CROCIATI

VENERDI 7 DICEMBRE ORE 20,30:: PETRA, CAPITALE DEI NABATEI

VENERDI 11 GENNAIO ORE 20,30:: DA ROMA ALL’ARABIA FELIX: LA VIA
DELL’INCENSO

VENERDI 18 GENNAIO ORE 20,30: DA YAZAD A SAMARCANDA:
SEGUENDO MARCO POLO E TAMERLANO LUNGO LA CIA DELLA SETA

Ingresso libero. Le serate sono tutte presso gli spazi di piano secondo di Palazzo Bomben a Treviso, gentilmente concesso dalla Fondazione Benetton

sabato 20 ottobre 2012

LA CURA DEL PARCO SILE secondo AERTRE /2

Gli alberi sono noiosi e fastidiosi: crescono alti alcuni ed hanno le foglie... ospitano gli uccelli.

I sistemi di puntamento moderni si infastidiscono, i motori degli aerei possono incepparsi.... ZAC!

Ora mi sento piu' "sicuro"...
Maledetta pianura padana con tutto questo verde inutile che sporca e dà fastidio....



prima era così...
ora è così... cosa manca?

LA CURA DEL PARCO SILE secondo AERTRE

Ecco gli esempi lampanti di cosa significa un aeroporto vicino ad un parco....

Potature secondo gli usi del ocntadini di una volta??
Ma va là, Pettenà.... forse è piu' dignitoso il silenzio...


prima che intervenisse AERTRE in via Nogarè c'era questo...

Ora c'è questo... Potatura?

ABROGHIAMO IL PARCO NATURALE DEL FIUME SILE

La scorsa settimana, dopo un incontro con alcuni (volonterosi) consiglieri dell'Ente Parco del Sile avevamo provocatoriamente detto che il parco naturale del fiume Sile era da abrogare, oggi lo ribadiamo senza alcuna provocazione: il Parco Naturale del Fiume Sile non ha senso per il modo in cui è stato gestito e per i frutti che ha dato!

Dopo aver partecipato ad un (desolante) consiglio dell'Ente Parco a Casale sul Sile ed aver preso atto che il parco del fiume Sile è incompatibile con l'aeroporto di San Giuseppe, annuncio ufficialmente che proporrò al prossimo direttivo della nostraassociazione di formalizzare la proposta di abrogazione della Legge Regionale n.8/91,che ha istituito il Parco Naturale del Fiume Sile.
Tale proposta verrà discussa con le altre associazioni e presentata alla Consulta del Parco (se mai sarà convocata) ed in tutte le altre sedi istituzionali, prima fra tutte la Regione Veneto che del Parco dovrebbe essere il primo controllore e responsabile.

Inutile perdere tempo in defatiganti discussioni su pseudo-riforme accentratrici (ah, che bello il federalismo...) per risparmiare qualche migliaia di euro, che finora sono stati sprecati in modo indecente!!

E' meglio che tutti prendiamo atto che:

  1. in oltre 20 anni di vita il parco ha dato come risultato un peggioramento netto dello stato ambientale della zona che si proponeva di proteggere. Basta confrontare le mappe del 2002 con quelle del 2012 per avere un'idea di quanto è stato fatto in tal senso.
    Oltrettutto è stata privilegiata l'opzione “parco divertimenti” rispetto a “parco naturale”, lasciando andare in malora il patrimonio ambientale di torbiere, risorgive e rive, che quando è perso, è perso per sempre...
  2. i Piccoli Privati sono stati vessati da una conduzione manichea del Piano Ambientale con mille e piu' obblighi e prescrizioni (mai oggetto di una revisione di buon senso, ma solo di derive volte ad aggredire la tutela), mentre i Grandi Privati/Pubblici (Fondazione Cassamarca, AERTRE, ULSS 9) nell'area protetta del Parco hanno potuto fare di tutto e di piu': dalle lavanderie in riva al Sile ad un'ipotesi di ampliamento dello scalo aeroportuale che il Parco Sile ha sostanzialmente approvato, visto che non ha mai detto nulla!
  3. l'Ente Parco è diventato il “poltronificio” per incompententi con cariche da 150.000 euro anno affidate da persone che non avevano il potere di farlo a personaggi che non hanno (tutt'ora) i titoli per ricoprire tali cariche.
    L'ultimo Consiglio ha riapprovato delibere del 2007 (!!) in modo indecoroso e senza un minimo di discussione ed autocritica.
    Tale ultimo atto dei Consiglieri di maggioranza (compatti come soldatini) potrebbe non esente da responsabilità patrimoniali personali per loro, visto che riteniamo si configuri l'ipotesi di reiterata decisione illeggittima con effetti dannosi per le casse erariali; praticamente si è trattato di una decisione “ora per allora con effetto conservativo” (come ha detto il Segretario Generale della Provincia di Treviso all'uopo convocato per l'emergenza con quale titolo poi non si sa...).
    Ciò potrebbe non essere sufficiente per proteggere chi ha approvato, se, nel merito, la decisioni del 2007 (ora riapprovate) fossero non legittime: un bel rischio per quei “poveri consiglieri di maggioranza”, protetti solo da un parere legale di parte che non pare così solido ad una prima lettura!! Interesseremo la Corte dei Conti di tale questione...
Altri fatti, ben piu' pratici e diretti, dimostrano che il Parco del Sile non serve ed i suoi elementi naturali sono “fastidiosi” per lo sviluppo ed il progresso.

L'ultima azione di AERTRE su richiesta ENAC mette in evidenza con chiarezza tale affermazione: il Sile ed i suoi alberi danno fastidio, come danno fastidio gli uccelli o le case che sorgono sulla rotta di decollo degli aerei. Tutti questi “fastidi” vanno eliminati e quindi si usa di volta in volta il motivo piu' adeguato per comprimere il diritto del parco del Sile di esistere e quello dei cittadini di avere un ambiente sano in cui vivere.

Se, nel 2011, AERTRE fa lavori, sostanzialmente privi di autorizzazione ed anticipando un Piano di Sviluppo che ancora non c'è, non curandosi di una richiesta di sospensiva del TAR, c'è il “motivo Lavoro”, che giustifica tali azioni.
Ora c'è il “motivo sicurezza” per tagliare gli alberi e se fosse insufficiente è sempre pronto il mitico “motivo antiterrorismo”, a cui ovviamente chi si oppone, è … un terrorista!

Le dichiarazioni del buon Pettenà, mandato a prendere badilate di materia organica da parte dei consiglieri di opposizione nell'ultimo Consiglio del Parco, sono risibili e ridicole: “La sicurezza prima di tutto.... i contadini potevano gli alberi e noi ora facciamo lo stesso...”. Lasciamo perdere.

Meglio chiudere tutto ed abrogare la legge istitutiva del Parco Sile.
Molta gente allora dovrà per forza tornare a lavorare (come tutte le persone normali) e non ci saranno piu' spazi pseudo-istituzionali per dire scemenze, sperperare danaro pubblico e far finta di essere qualcuno.

per Italia Nostra Treviso
il presidente Romeo Scarpa
 
il tipico mezzo agricolo per gli  interventi naturalistici di AERTRE......

mercoledì 17 ottobre 2012

ENTE PARCO DEL SILE: TUTTO A POSTO, "ORA PER ALLORA"!!

 
Abbiamo (purtroppo) assistito ad un imbrazzante Consiglio dell'Ente Parco Sile, dove per 2 ore il (quasi) nuovo Consiglio Esecutivo a preso, con eleganza e non-chalance, palate di materia marrone dai consiglieri di opposizione, mentre una compatta maggioranza assisteva e... votava.

Incredibile la giustificazione dell'assessore al bilancio sull'assestamento, quando è stato chiesto a cosa servissero 10.000 euro per la formazione dei dipendenti e cosa comportasse la riduzione di 20.000 euro degli interventi per la valorizzazione del fiume.
Per la formazione sono fondi previsti per obblighi di legge e quindi sono stati confemati mentre faremo meno promozioni sulle iniziative completate...”
Sì, avete capito bene: il responsabile del bilancio non sa a cosa servono 10.000 euro di formazione per 2 dipendenti e proclama la rinuncia a promozioni, non del parco, ma di chi lo gestisce!

La presenza del segreterario generale della Provincia dava però il senso della difficoltà per la questione delle delibere annullate e rivotate ieri: la nomina del dott. Bucci è stata riconfermata, “oggi per allora con effetto confermativo” dal Consiglio del Parco senza un minimo di discussione sul merito.
Ma questo candidato “postumo” ha o non ha i requisiti per essere Direttore di un Parco? I soldi pubblici sono correttamente spesi oppure è stato nominato una persona “incompetente”?

Un parere legale ha “protetto” ieri sera i Consiglieri che hanno votato a favore, ma crediamo che non sia salva né la dignità politica personale di chi ha votato senza un minimo di discussione nel merito (bravi soldatini?), né il rischio di essere perseguiti dalla giustizia contabile in un probabile ricorso alla Corte dei Conti.

La notizia positiva è che, forse, dopo 15 anni, si riunirà la Consulta del Parco. Aspettiamo e per ora ringraziamo della disponibilità, ma non faremo sconti perchè un Parco Sile di questo tipo non serve a nulla e fa solo danni.

Treviso, 17 ottobre 2012
il presidente Italia Nostra Treviso
Romeo Scarpa


sabato 13 ottobre 2012

CHIUDIAMO l'ENTE PARCO ED ABROGHIAMO IL PARCO NATURALE DEL FIUME SILE?

 Potrebbe sembrare una provocazione, ma temo invece sia una delle possibilità da considerare dopo l'incontro che abbiamo avuto ieri sera con un gruppo di Consiglieri dell'Ente Parco Naturale del Fiume Sile, istituito (con dichiarazione d'urgenza!) dalla Legge Regionale n.8/91.

Perchè emerge questa drastica ipotesi dopo appena 3 ore di incontro con una parte di coloro che sono stati chiamati a far parte del Consiglio dell'Ente Parco, che “è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”?
Perchè l'Ente Parco è ormai da tutti considerato un “carrozzone” o un “poltronificio”, dove si svolge un'attività politico-partitica, che spreca risorse ed energie ed ha perso di vista il soggetto e la finalità del suo agire politico: il fiume Sile ed il territorio che lo connota.

Alcuni presenti alla riunione hanno evidenziato, come medici dopo una difficile operazione chirurgica che “si è fatto il possibile...., ma purtroppo il paziente è morto...”.
Questa una delle amare conclusioni di alcuni presenti, che commenta senza altre parole, l'efficacia della gestione degli ultimi 15 anni del parco.

Il parco, il suo territorio, le acque, la fauna, la vegetazione: insomma tutto quello che doveva essere il contesto da proteggere è peggiorato come situazione e stato di conservazione.
Basta un confronto di mappe per vedere l'aggressione che si è continuata a fare verso quello che doveva essere il parco.
Basta analizzare l'assenza dell'Ente Parco sulla questione dell'ampliamento dell'aeroporto “Canova”, illustre ed ingombrante vicino del parco.


Basta ricordare le scelte di chi ha gestito senza gestire, anzi ha gestito delegittimando competenze interne a favore degli “amici degli amici” per capire la situazione di oggettiva “inutilità” dell'Ente Parco, che è oggi così diffusa tra tutti.

Ha senso un Ente Parco che ti fracassa gli zebedei per modificare un foro finestra o per il colore di un portone, quando poi, con fior di pareri contrari di commissioni e comitati scientifici, vengono ribaltate istruttorie e concesse situazioni al di fuori dei limiti del piano ambientale, che l'ente parco deve far rispettare?
Non si tratta di un caso isolato, ma di una lenta e diffusa strategia, che dimostra che il parco naturale del fiume Sile non è un valore riconosciuto.
Se così è per la maggioranza dei cittadini residenti nei Comuni del Parco, si abbia il coraggio di rendere manifesta e chiara questa decisione e si chiuda l'Ente Parco e si elimini proprio del tutto il parco, che è solo un “problema”.

Altro che la proposta di legge 286/2012, che, dopo un sonno regionale di anni, decide di “riordinare la gestione dei parchi del Delta del Po, del Sile e dei Colli Euganei per esigenze di contenimento della spesa”: eliminiamo tutto, enti parco e leggi istitutive dei parchi, che sostanzialmente non sono servite a difendere quello dovevano. Ecco un vero risparmio di soldi e di tempo perso a difendere principi che poi vengono massacrati.
Basta buoni propositi sulla carta ed assalti normativi e di potere al territorio reale: rendiamo evidente la vittima di questo nostro scriteriato agire e prendiamocene le responsabilità!

Qui non bastano pochi ritocchi normativi o super-manager illuminati perchè un valore si difende se lo riconosciamo come valore, altrimenti si tratta solo di un comportamento manicheo, che nasconde interessi diametralmente opposti alla tutela che si vorrebbe, a parole, difendere.

E' la stessa questione della gestione generale del territorio, dove molti (gli industriali, in primis) reclamano ancora maggior deregolamentazione perchè “ci sono troppe norme e troppi ostacoli allo sviluppo”.
Togliamo tutto! Ognuno faccia come vuole... Che problema c'è?
E' già così nei fatti perchè basta un Colomberotto qualsiasi che va da un Comune all'altro per aumentare le cubature da 1 a 7 o per dimenticare che poco prima si è approvato un PTCP che definisce e protegge proprio quella zona.
E' vero, c'è necessità di lavoro, c'è la crisi, mille questioni, tutte vere..., ma sono sempre le stesse questioni che ci hanno portato ad avere un territorio informe ed inguardabile, senza che nessuno si chieda come sia stato possibile.

Si arriva a richiedere ai politici qualsiasi cosa ed i politici non sono piu' in grado di gestire con un minimo di decenza queste istanze, a volte legittime ed a volte demenziali.
I politici ormai dicono di sì piu' o meno a tutto senza curarsi delle contraddizioni o dei problemi che la decisione A avrà sulla decisione B. Non c'è strategia, né progetto: al massimo si cerca di sopravvivere come fa il sindaco Quaggiotto a Vedelago...

La società è ormai come una famiglia con molti figli capricciosi e genitori non più in grado di avere un minimo di autorevolezza e spirito critico per guidare e contemperare le scelte.
Vi invito ad indagare su cosa richiede una parte del mondo agricolo sulle Coperture Agricole Leggere Annuali (acronimo CALA): un manifesto da rendere pubblico per la chiarezza del punto di non-ritorno dove siamo arrivati!

Non servono altre leggi e norme. Non servono riforme gestionali.
Per questo Italia Nostra Treviso è favorevole a chiudere l'ente Parco Sile, abrogare la LR 8/91 che istituisce il parco e deregolamentare tutto il possibile.
Risparmio, efficienza e sviluppo: olè!

Treviso, 13 ottobre 2012
il presidente Italia Nostra Treviso
Romeo Scarpa

post scriptum
Siccome però siamo testardi e testoni (come il don Chisciotte di Cervantes?), prima chiederemo la convocazione della Consulta dell'Ente Parco Sile, che dovrebbe riunirsi due volte all'anno in base all'articolo 53 del Regomento, ma sono circa.... 15 anni che non si riunisce.
Le leggi non servono, soprattutto se non si rispettano...
Appuntamento al consiglio dell'ente parco a Casale...