Esce sul Gazzettino una "strana" polemica relativa ad un consigliere dell'Ente Parco Sile, Ruggero Sartorato, che è parte della Giunta Esecutiva per presunte irregolarità denunciate da M5S, di cui però una parte del movimento nulla sa!!
La questione specifica è poco interessante e troverà una sua risposta direttamente da Sartorato; la questione di metodo è invece molto "educativa", perchè credo si possa definire un'operazione di "killeraggio mediatico" per mezzo di terzi nei confronti di chi forse dà fastidio.
Sono metodi che definire "mafiosi" è il minimo e con i quali nulla voglio avere a che fare perchè se ho qualcosa da dire alla Giunta Esecutiva ci sono modi e tempi per farlo in modo chiaro ed esplicito.
Ribadisco quanto avevo già detto al momento della mia prima elezione nel novembre scorso:
1) i problemi di un parco devono travalicare le appartenenze politiche e quindi auspico che si continui a lavorare per il bene del Parco perchè i problemi sono molti e l'eredità della passata gestione è un macigno...
2) è opportuno che la giunta esecutiva "si apra" anche a livello formale, ma non è necessario "decapitare" nessuno; basta allargare la collaborazione, che è già effettiva sia con il Presidente che con la Giunta senza tanti giochi di potere; avevo, con altri, già chiesto a dicembre 2012 che il consigliere Denis Gobbo entrasse in giunta e quindi questa richiesta puo' essere pubblicamente riproposta...
3) va dato atto alla Giunta Esecutiva di Torresan che c'è un'evidente differenza di metodo in meglio rispetto alla precedente gestione merito suo, degli "assessori" e del nuovo direttore.
3) va isolato ed allontanato chi semina zizzania... al piu' presto
Relativamente al titolo del Gazzettino quindi preciso che io non sono un big (anche se per la stazza potrei sembrarlo) e non voglio in alcun modo operare con questi metodi.
Big
in guerra per le poltrone del Parco
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Dopo
i grillini anche la maggioranza mette in dubbio il posto di
Sartorato: «Va sopra le righe»
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Non
c'è pace per il Parco del Sile. Dopo i mal di pancia e gli
stravolgimenti elettorali degli ultimi mesi, presto le acque di
risorgiva potrebbero non essere più solo affare del centrodestra.
In vista ci sono le larghe intese. L’altro ieri i grillini hanno
tirato un'improvvisa mazzata sul comitato esecutivo chiedendo la
testa di Ruggero Sartorato, rappresentante della Provincia in
quota Pdl. Perché a loro dire la carica a villa Letizia, senza
via libera del ministero dell'Interno, sarebbe incompatibile con
il suo lavoro al comando dei vigili del fuoco di Treviso. Il
diretto interessato ha tagliato corto, assicurando di avere tutte
le autorizzazioni necessarie. Il colpo, però, ha aperto un vaso
di Pandora. Perché, oltre alla burocrazia, paiono essere molti i
consiglieri del Parco che non vedono l'ora che Sartorato alzi i
tacchi. E tra loro non mancano i big della maggioranza. «È
sempre sopra le righe -rivelano- stanno cercando in ogni modo di
lasciarlo fuori». Tanto più che un suo addio rappresenterebbe la
chiave di volta individuata da una fetta consistente del consiglio
per rivedere gli equilibri dopo le ultime elezioni comunali, a
cominciare dalla vittoria di Manildo a Treviso. Nessuno sembra
voler mandare a gambe all'aria tutta la giunta Torresan. L'opzione
più gettonata, infatti, prevederebbe la fuoriuscita di due
assessori su quattro. Da sostituire con altrettanti membri del
consiglio di centrosinistra. E Sartorato sarebbe il primo della
lista. Anche se da villa Letizia cercano di calmare le acque. «Con
gli altri componenti del comitato esecutivo va tutto
meravigliosamente bene -assicura platealmente Sartorato- se chi
mette in giro le voci di un mio addio, è lo stesso che parla
delle autorizzazioni, la cosa lascia il tempo che trova». Sulla
medesima linea il presidente. «Qualcuno vorrà un rimpasto
-ammette Nicola Torresan, quota Lega, rinominato da palazzo dei
Trecento stavolta dalla parte della minoranza- ma la squadra è
questa e andrà avanti così. Lavoro con le commissioni quasi ogni
giorno e non ho mai sentito grosse volontà di cambiarla». Almeno
sino ad ora.
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giovedì 19 settembre 2013
METODI "MAFIOSI" AL PARCO DEL SILE
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