TREVISO
- Dopo la riapertura dei termini di approvazione del Pat, il
Piano di assetto del territorio che delineerà l'urbanistica e la
viabilità della città di Treviso per i prossimi decenni,
l'amministrazione è entrata nella fase operativa con il primo
appuntamento del cronoprogramma di approfondimento con i membri del
consiglio, tenuto ieri.
«Siamo molto soddisfatti dell’incontro.
Erano presenti molti dei consiglieri della maggioranza, ma anche
esponenti della minoranza. Sono certo siano stati apprezzati i molti
interventi sul tema». Queste le parole dell’assessore
all'Urbanistica Paolo Camolei che
ieri pomeriggio ha incontrato, insieme ai membri della giunta e al
gruppo di lavoro che lo affiancherà, i consiglieri di maggioranza e
di minoranza.
«Dopo tante discussioni entriamo finalmente nella fase
operativa del Pat - ha spiegato Camolei- . Ho voluto che all’incontro
con i consiglieri di maggioranza fossero presenti anche i
rappresentanti della minoranza. Questo perché conto davvero
sull’apporto costruttivo che potranno dare al progetto. Quando
eravamo noi all’opposizione abbiamo spesso lamentato di non essere
stati coinvolti nelle decisioni dell’amministrazione, con la giunta
Manildo le cose andranno diversamente».
All’incontro infatti erano
presenti anche i consiglieri Sandro Zampese e Giorgio Torresan della
Lega e Giovanni Battista Gaio di Scelta Civica.
«Abbiamo parlato
delle ricadute ambientali ed economiche che questo progetto avrà sul
territorio – prosegue Camolei
– ma soprattutto è parso chiaro come Treviso debba
tornare, usando i molti strumenti messi in campo da questo piano, a
ricoprire il ruolo di città capoluogo e a essere un soggetto
trainante. Spetta alla nostra amministrazione riuscire in questo
obiettivo».
Sul tavolo le ricadute ambientali ed economiche del piano
di assetto territoriale e la volontà di riqualificare piuttosto che
edificare ancora.
Mentre per quanto riguarda il gruppo di lavoro che
affiancherà l’assessore, sottolinea: «Si tratta di esperti del
settore che mettono a disposizione del Comune le loro competenze
senza ricevere alcun compenso. Sono molto soddisfatto del primo
incontro e del clima che si è creato tra questi professionisti. Le
logiche e le modalità di lavoro con le quali si intende lavorare
sono già state identificate». Questi i nomi dei componenti del
gruppo di lavoro: gli architetti Fabrizia Franco, esponente del Pd, e
Beatrice Ciruzzi, Luigi Calesso esponente della lista Impegno Civile;
gli architetti Gaetano Di Benedetto e Oliviero Dall’Asen, Giovanni
Negro ingegnere ed esponente della lista Impegno Civile, l’architetto
Giuseppe Capocchin e il tecnico Oliviero Saccon, il dirigente
comunale Stefano Barbieri.
Oggi si è svolto l'incontro con i sindaci degli
undici comuni limitrofi: Villorba, Casale sul Sile, Paese, Carbonera,
Casier, Ponzano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Silea, Zero
Branco, San Biagio di Callalta.
«Crediamo che anche da parte loro
possano arrivare delle osservazioni importanti – sottolinea
l'assessore- L'orizzonte al quale facciamo
riferimento non è più solo quello del Comune di Treviso: le scelte
del capoluogo hanno infatti delle necessarie ricadute sui comuni che
gli stanno attorno»,conclude Camolei.
Due le giornate dedicate invece
alla discussione del Pat con la cittadinanza: martedì 24 settembre
alle ore 20.45 e lunedì 30 alle 17.30 presso le scuole “Stefanini”
di Treviso.
Tutto molto bello ed edificante, ma:
1) puo' essere data una breve sintesi di quale città vorrebbe la nuova amminsitrazione?
2) quali contributi costruttivi ha dato l'opposizione? quali idee emergono rispetto al PAT adottato??
3) cos'hanno detto i comuni limitrofi? E quelli limitrofi tipo Villorba cosa ne facciamo? Potrebbero anche loro dare un contributo costruttivo...
Tanto per non continuare a fare solo accademia....
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