"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

lunedì 11 aprile 2016

I MATI... SUL MATAJUR








La gita del 10 aprile 2016 sul Matajur ha avuto un ottimo successo sia di presenze che in generale come riuscita con alcuni “fatti notevoli” che meritano di essere ricordati.
Oltre ad una breve sintesi, ci sono una serie di incovenienti che devono essere oggetto di miglioramento se vogliamo poter definirci escursionisti (anche se di basso livello).

  1. SINTESI GIORNATA
    Partecipanti: Evelino, Stefania1, Sergio, Anto, Gegia, Zazie, Patti, PaolaP, Paolo1, Paolo2, Giuseppe, Marina, Orietta, Remo, Marilena, Silvia, Stefania2, Romeo, amica Orietta e …

Partenza quasi in orario con Gegia+Silvia ritardatarie ed Evelino che fa per Pontebbana...
Partenza in orario dal rifugio Pellizzo con indecisione su chi è il capoguida: il gregge vaga su e giù per 10 minuti prima che si capisca da che parte di debba andare, ma soprattutto chi comanda...

Si sceglie di fare percorso B (vedi piantina) che costeggia il monte e va verso nord in mezzo a crocchi e primule.


Appena passato il versante ovest, arriva la neve... cioè c'è un percorso con neve a terra... prime difficoltà e rinunce, ma procediamo..
Arriviamo vicino alla salita finale, ma iniziano i dubbi sull'attrezzatura di alcuni ed Evelino (assurto a capogita ufficiale) parte come una capretta all'avanscoperta.
Il gruppo... lasciato solo una attimo apre le “danze” o meglio gli zaini ed inizia una sorta di ordalia bacchica dove emerge perfino una sopressa da 2 kg ed un uovo di Pasqua pieno di cioccolato anche dentro (una sorta di arma).

Evelino rientra e si decide saggiamente di retrocedere (quale consepevolezza ad una certa età...) verso il versante sud dove si apre la “direttissima”, uno strappo di 30 minuti da fare dopo aver abbondantemente libato...

Alcune donne “porconano” in silenzio e si chiedono perchè sono là, mentre altre fanno le caprette...
Giungiamo in vetta a 1650 m slm alle 15.30 e riprendono le libagioni con vino, pane, formajo etc..
Scatta poi l'ansia del ritorno mentre inizia a piovere ed un gruppo di ansiosi decide di partire e... si prende la pioggia fino al rifugio.
Gli altri (saggi e consapevoli) attendono, cazzeggiano all'interno del pronao (?) della chiesetta con scopa e senza paletta e poi con il sole escono e scendono.
Durante la discesa qualche capretta scivola e si infanga ben bene..
Ristoro con birra e acqua (per i piu' sani) e poi giù verso Cividale. O meglio tentiamo di scendere perchè un auto comincia a far le bizze ma poi parte...
Giro turistico a Cividale con visita al Museo Archeologico per alcuni ed al Monastero di Santa Maria in Valle+tempietto Longobardo per altri.
Alcuni sono così infangati da non poter quasi entrare nemmeno nei negozi o nei bar.

Alle 19 un gruppo parte verso casa e si becca un codone sulla Treviso Mare, che solo SergioC riesce a bypassare con il suo fiuto da segugio.
Gli altri, consigliati dal mitico Evelino, si dirigono verso la Trattoria Pascot (o qualcosa di simile) sempre con un auto che non parte.
Cinque piatti di prosciutto, tre di formaggio, pane nostro, grissini, 3 litri di rosso, acqua per lavarsi le mani ed in 11 paghiamo 70 euro; a Treviso la stessa cosa sarebbe costata 150 euro...
Prosciutto fantastico e cabernet ottimo... con pane gustoso e formaggio “parchè 'a boca non zé straca, se no'a sa da vaca...”.
Quasi sobri, siamo printi per martire, ma il magico Evelino (è lui il padrone dell'auto che non parte) ci sonsente di smaltire i fumi dell'alcool e di digerire perchè per un'ora abbondante restiamo a provare di accendere quel carcassone di Audi A6 con una Peugeot 207.
Solo la perizia di Paolo1 (che è tornato sui luoghi di gioventu' camionara) ed i riti orfici delle streghe
hanno vinto il sortilegio...

Alle 21.40 partiamo ed verso le 23.15 siamo a casa... ridenti e contenti.

  1. COSE DA MIGLIORARE
  • referente gita: non puo' farlo Romeo che non è vergine (come segno) e quindi molto approssimativo
  • va costituito gruppo gite: gli altri si adattano e/o tacciono
  • piantine: almeno il percorso iniziale è meglio saperlo per non dare una brutta impressione; se c'è neve è meglio saperlo...
  • pranzo al sacco: o si fa che ognuno pensa a sè oppure si organizza: avevamo 3 vantiere di tramezzini, un salame, una sopressa da 2kg, spek, prosciutto, un uovo di cioccolato e.... solo una bottglia di rosso e 30cc di sgnapa!!
  • automobili: è meglio venire in gita con auto serie e non finte auto di lusso che poi non vanno...
  1. PREMI
Premio di giornata a Marilena: motivazione “per aver camminato fino a dove riusciva e per aver ordinato un piatto al rifugio pieno di aglio che non le piace...”
Premio Trasporto a Remo e Paolo1:motivazione “per essersi scarrozzati la vantiera di tramezzi su e giù per il Matajur”
Premio PorconiSilenti a Stefania1 e Patti: motivazione “per non aver ascoltato il loro intuito ed essere arrivate in cima”
Premio Sfiga ad Evelino: motivazione “per aver fatto godere tutto il popolo con l'auto da 10mila euro per aver consentito a Paolo1 di dimostrare che un uomo serve...”
Premio Nostalgia a Paolo1: motivazione “rivede I suoi luoghi e non piange ma beve rosso”
Premio AccordocomeConiugi a Gegia e Sergio: motivazione “d'accordo su nulla...”
Premio Pecorina ad Anto: motivazione “averla citata almeno 20 volte...”

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