"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 19 febbraio 2017

RIFORMA DEI PARCHI VENETI?

Il Consiglio Regionale Veneto sta per esaminare una proposta di legge (Zaia accorpata anche con proposte di altri) che prevede di accentrare la gestione dei parchi (Colli Eugani, Delta Po e Sile) in mano alla Giunta Regionale.

Oggi come oggi il sistema attuale non funziona perchè figlio di una modalità partecipativa con troppe persone poco interessate.
Per esempio il Parco del Sile è da sempre in mano alla Lega ed al Centrodestra che ne hanno fatto, ai bei tempi un centro di spesa per finalità incongrue (girano voci nsistenti su cui non ho prove materiali di finanziamenti alla Festa della Lega di Fiera, ma son solo voci perchè se avessi le famose prove sarei già in Procura...), alla gestione attuale, che in tempi di magra si preoccupa di spendere in modo "quasi" regolre i fondi europei.
La "quasi" regolarità è un sostanziale utilizzo dei fondi per cose che non servono e/o per fare favori a destra e centro destra facendo anche danni all'area protetta come nel caso di San Michele Vecchio a Quarto d'Altimo o Greenway.

La riforma di Zaia propone di accentrare in mano alla Giunta, cioè ai soliti il potere gestionale (soldi e nomine) incaricando persone "fedeli" e competenti quanto basta a loro per continuare il gioco.
Difficile parlare seriamente di BIODIVERSITA' con persone come l'ex presidente del Parco Sile Pettenà oppure con altri soggetti che hanno una visione "industriale" delle aree protetta.

Impres tecnicamente impossibile per carenza di volontà politica...
L'appello di Legambiente è corretto, ma è mandato a persone che non hanno alcun interesse ad ascoltarlo...

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