"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 16 febbraio 2017

PIANO LOTTIZZAZIONE PANIGAI: LA STORGA E' AREA SIC-ZPS!

 REGIONE VENETO
Area Tutela e Sviluppo del Territorio
dott. Corrado Soccorso

e,p.c. COMUNE DI TREVISO
Al Sindaco e Assessore all'Urbanistica
 

Oggetto: Istanza di verifica 1^ Variante Piano di Lottizzazione Panigai.

In continuazione con l’istanza inviatavi per conoscenza il 02.09.2016, e in vista del vaglio cui dovrà essere sottoposta dalla Commissione VAS la Variante in oggetto, si ritiene di dover segnalare le nostre riserve concernenti tale progetto e il quadro nel quale esso si inserisce, anche in relazione ad ulteriori perplessità emerse nell’approfondimento della documentazione.

Il fiume Storga è un piccolo affluente di sinistra del Sile di poco più di 5 km, tutto nel Comune di Treviso, nasce a nord-est della Città e scorre lungo tutto il suo lato est, per la gran parte in aperta campagna, e conserva notevoli porzioni di naturalità. Ha degli inserimenti abitativi lungo viale Brg Marche e via Callalta, dove peraltro insistono valenze storiche e di paleologia industriale importanti.

Per queste sue caratteristiche da molti decenni è oggetto dell’attenzione di biologi e naturalisti, di Istituzioni e Associazioni, e dell’appassionato lavoro di gruppi di cittadini che ne hanno chiesto la tutela e una fruizione consapevole. Nel tempo da parte di essi è stato messo a punto un progetto che si è inserito nel percorso della pianificazione territoriale della Provincia e del Comune di Treviso.
A - Ecco in sintesi il quadro generale.
  • LA REGIONE VENETO nell’ambito della revisione della Rete Natura 2000, con DGR 2673 del 06.08.2004 amplia l’area SIC IT3240031 denominata “Fiume Sile da Treviso Est a San Michele Vecchio”, includendo tutto il corso del fiume Storga più due ampi slarghi, e il fiume Melma.
  • LA PROVINCIA, in quanto proprietaria di un’area di 70 ettari alle sorgenti, vara il programma Risorgive Storga e nel 2001 inaugura l’attuale Parco della Storga di 66 ettari, improntato alla conservazione dell’habitat e ad una fruizione differenziata aperta ai cittadini.
  • LA PROVINCIA in quanto Ente Istituzionale, con il PTCP del 2010 istituisce il Parco Urbano Rurale della Storga” (art. 28 e art. 42 N.T.) definendo quest’area “Fulcro per la posizione geografica, la struttura ambientale e le componenti faunistiche e vegetazionali” di un’area più ampia da tutelare, che comprende anche il Melma e le Fontane Bianche, definendone gli obiettivi e le direttive ai quali gli strumenti urbanistici comunali dovranno uniformarsi e predisponendo uno specifico Progetto (All FF, Progetto n. 5). In effetti il bacino della Storga confina a nord con le Fontane Bianche, a sud con il Parco del Fiume Sile, a est con il compendio Melma-Piovenzan, a ovest con il Parco di Villa Margherita.
  • IL COMUNE DI TREVISO, nel P.A.T. del 2015, recepisce il PTCP per la sua quota di territorio, istituendo e perimetrando il medesimo Parco che ora comprende tutto il corso della Storga e su entrambe le sponde. Il P.I. in corso di elaborazione, in sintonia con il PTCP, dovrà definirne strategie e contenuti. Già negli anni 2001-2004 il Comune aveva inaugurato tre Sentieri Natura lungo il corso del fiume, attestandone la valenza ambientale, due nei pressi del Pdl in oggetto.
B - Le nostre perplessità e dubbi.
Il Piano di Lottizzazione Panigai copre un’area di 24.400 mq tra viale Brg Marche e via Panigai e comprende 12.000 mc di edificato, più strade, parcheggi e opere accessorie. La Variante in oggetto, approvata dalla Giunta Comunale il 10.08.2016, sposta parte della cubatura residenziale (da 10.000 a 9.000 mc) a commerciale (da 2.000 a 3.000 mc), rendendo più “appetibile” un progetto fermo da 7 anni e mai realizzato. Le perplessità sull’opportunità di tale realizzazione riguarda i seguenti punti.
  1. Il PdL Panigai sopprime una ulteriore area verde senza una reale necessità, prevede locali interrati in area di risorgiva e insiste nello stesso luogo dove il PTCP e il PAT hanno istituito il Parco Urbano Rurale della Storga e proprio nel suo punto più critico di connessione tra le aree verdi a nord e quelle a sud di viale Brg Marche (All. 1).
  2. Il Progetto ignora l’esistenza del vincolo Regionale/Europeo sul fiume Storga dichiarando che l’area SIC IT3240031 si trova a 2.000 ml di distanza (Rapporto Ambientale Preliminare pag. 13) e poi a 1.450 ml (Studio di Incidenza Ambientale pag. 16), mentre si trova a 300 ml, bypassando completamente l’ampliamento del 2004, e concludendo ovviamente che a tali distanze nessun effetto negativo si ha sui Siti Natura 2000 e quindi non necessita di VINCA (R.A,P. pag. 18 e S.I.A. pag. 59). Ne consegue pure che neanche la concessione originaria del 2007 ha tenuto conto dell’area SIC che era già presente dal 2004. Serve invece una VINCA Appropriata e Completa e non solo lo Screening. Quale utile contributo, alleghiamo due recenti relazioni ambientali sull’ambiente Storga, una faunistica redatta dal Dr. Francesco Mezzavilla e una relazione sugli aspetti naturalistici del Dr. Emanuele Baldan e della D.ssa Anna Paola Cagnotto (All. 2).
  3. Risorgive. L’area è ricca di risorgive per attestazione della stessa Committenza (Rapporto Ambientale Preliminare pag. 12 e Studio di Incidenza Ambientale pag. 24) e per attestazione del Comune di Treviso che a poca distanza vi ha inaugurato nel 2001 un Sentiero Natura denominato non a caso “Sentiero dei Fontanili” e poco più giù il “Sentiero dei Picchi” anch’esso con splendidi fontanili. D’altronde tutta l’area da sempre è chiamata Selvana “Bassa” per la prossimità con la prima falda freatica.
  4. Smaltimento reflui fognari. Gli scarichi fognari unitamente alle acque meteoriche provenienti dai parcheggi (disoleate), ancorché depurati dalle vasche imhoff e da un trattamento di fitodepurazione da effettuarsi in un bacino di laminazione, saranno convogliati nel Rio Fossetta, proprio quello nel quale la Committenza attesta la presenza di polle di risorgiva (Rapporto Ambientale Preliminare pag. 12 e Studio di Incidenza Ambientale pag. 24) e sul quale realizzerà un ponticello con oblò vetrato “al fine di preservarla” (???) e “di renderne possibile la visione”. Dato che in zona non esiste una rete fognaria, è stata chiesta al Genio Civile “l’autorizzazione per lo scarico di reflui fognari, acque nere e meteoriche” nel predetto corso d’acqua e pagati i relativi diritti (All. 4). E’ il caso di sottolineare che qui l’acqua sgorga a 8-12 gradi e dopo poche centinaia di metri raggiunge la Storga e, a parte le forti riserve sulla reale efficacia della depurazione, resta insoluto il divario di temperatura degli scarichi rispetto all’acqua di risorgiva.
  5. Locali interrati. Lo Studio di Incidenza Ambientale a pag. 17 accenna in modo molto soft alla necessità di “momentanei emungimenti delle acque” da risolversi con pompe da aggottamento, escludendo “fin d’ora l’impiego di sistemi well-point”. Ben diverso risulta il contenuto delle Norme Tecniche di Attuazione, documento che non rientra nel vostro esame, quando all’art. 10 e in tutto l’art. 12 afferma chiaramente e compiutamente che “è consentita la costruzione di locali interrati” (previo nulla-osta del Dipartimento difesa Suolo e Foreste) e, per evitare l’emungimento libero, si dovrà realizzare un tappo di fondo e confinare l’area con palancole, il tutto senza uso di well-point (All. 3). A parte l’inopportunità di realizzare tali interrati in area di risorgiva a tutela della 1^ falda freatica, è straordinario che non si abbia notizia nella zona di un solo scavo effettuato a livello della 1^ falda senza uso di well-point, e nelle precedenti esperienze l’acqua della Storga è stata marrone per mesi. Non solo, la richiesta di Concessione Idraulica protocollata al Genio Civile il 10.02.2015 che si conclude con la “Concessione Provvisoria per abbassamento Falda Freatica mediante impianti “Well-point” e scarico su corsi d’acqua superficiali” con impegno a versare la cauzione, non risulta stralciata ma subito di seguito debitamente sottoscritta (All. 4).
Per tutte le ragioni esposte si confida in un attento esame del progetto presentato all’esame della Commissione VAS, per gli effetti diretti e indotti su un’area che Istituzioni, Associazioni e cittadini stanno cercando di preservare e valorizzare. Si rimane a disposizione per chiarimenti e/o documentazione di supporto. Gli allegati si riferiscono a documenti non in Vs. possesso, mentre per il Rapporto Ambientale Preliminare e lo Studio di Incidenza Ambientale ci siamo limitati a citare le pagine dei passaggi significativi.
Cordiali saluti.

A nome di: 
ITALIA NOSTRA TREVISO - R. Scarpa
GRUPPO DI LAVORO STORGA - E. Bortolanza
GRUPPO RADICI FELICI - R. Anelli
LEGAMBIENTE CIRCOLO PIAVENIRE - M.Fintina
SALVIAMO IL PAESAGGIO TV SUD - G.Carturan
ASSOCIAZIONE ECO-FILOSOFICA - P.Scroccaro
















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