"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 2 giugno 2017

AVVOCATO DELLO STATO O DELLA REGIONE O DELLA SPV?

COMUNICATO STAMPA

PEDEMONTANA VENETA: NOTA DEL COMMISSARIO CORSINI SU TUTELA SUB APPALTATORI E FORNITORI DEI CANTIERI

(AVN) Venezia, 1 giugno 2017

In relazione ad alcune dichiarazioni alla stampa del vicepresidente di Confindustria Vicenza, Gaetano Marangoni, relative alla tutela di sub-appaltatori e fornitori dei cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) contenute nel contratto stipulato fra la Regione e la concessionaria SIS, l’ufficio stampa della Giunta Regionale diffonde una nota del Commissario regionale per la SPV, Avvocato dello Stato Marco Corsini, che segue tra virgolette.

Colgo l'occasione offerta dagli amici di Confindustria, che comunque ringrazio per la condivisione e l'appoggio al lavoro sin qui svolto per il celere riavvio della concessione per la Pedemontana Veneta, per intervenire sulla questione degli espropriati e dei subappaltatori.

Sin dal primo momento abbiamo avuto attenzione per la posizione di espropriati e subappaltatori, che la nota sofferenza finanziaria del concessionario aveva e ha reso critica. È un'attenzione che va oltre gli obblighi e i doveri propri del concedente, che non dovrebbe occuparsi della tutela dei subappaltatori (che spetta semmai per legge al committente dell'opera, mediante il pagamento diretto di quanto non versato loro dall'appaltatore).

Ciò nonostante la convenzione ora prevede, obbedendo a precisa prescrizione del Consiglio Regionale, che le somme erogate a titolo di maggior contributo pubblico siano prioritariamente destinate al pagamento di espropriati e subappaltatori (art. 20).

Per quanto riguarda in particolare i subappaltatori, per i quali prima nulla era detto in convenzione, il concessionario risulta aver concordato con loro un piano di rientro con precise scadenze, al cui rispetto - se vorrà vedersi pagati i lavori eseguiti - è tenuto in base alle regole sull'adempimento.

Nessuna sanzione, analoga a quella prevista per gli espropriati, era possibile introdurre ed è inutile far credere che ciò fosse possibile nella dinamica della ricontrattazione. Gli amici di Confindustria, molti dei quali hanno eccellenti competenze in materia, sanno bene che la materia degli espropri (nella quale il concessionario è delegato dalla Regione e risponde del corretto esercizio del potere delegato) è ben diversa dal subappalto, che è un rapporto tra privati destinato a non rilevare al di fuori dell'appalto.

È certo preciso dovere della Regione esercitare tutti i poteri di controllo che le spettano come concedente anche (ma non solo) a tutela dei subappaltatori, indipendentemente da quel che è scritto in contratto. E sarà fatto con scrupolo e rigore. 

Non sfugge comunque a nessuno che la migliore garanzia di tutela di espropriati, subappaltatori, fornitori, e dei cittadini tutti che vogliono finita la Superstrada, è nella sollecita definizione del closing finanziario. Obiettivo per il quale, come giustamente ci si dà atto, è stato prodotto il massimo sforzo”.

Comunicato nr. 800-2017 (INFRASTRUTTURE)


COMMENTO ITALIA NOSTRA Treviso
La sopra riportata nota dell'Avvocato dello Stato (o della Regione o di Zaia?) è chiaramente un parere “da legale”, da cui si vede tutta l'irritazione per le obiezioni degli “amici” di Confindustria Vicenza, che non si fidano né dello Stato, nè della Regione Veneto, né sopratutto del Concessionario balengo, che, dando numeri a caso sul traffico, ha tentato il colpo gobbo della SPV.

Il “closing finanziario” auspicato non ci sarà perchè la strada non sta in piedi economicamente con i pedaggi previsti e con i volumi di traffico ipotizzato.
Sarà un massacro ambientale ed economico ed il Governatore Zaia ha ridefinito l'accordo con il Concessionario in difficoltà, come chiaramente suggerito da un serio avvocato come Barel, solo perchè l'accordo del 2013 era addirittura peggiore.

Il Concedente ha l'obbligo di controllare che i sub-appaltatori siano ditte in regole per evitare fenomeni di infiltrazioni mafiosi e di aver garanzia che non siano pagati solo con la ghiaia che scavano come avviene oggi e come sanno tutti con l'unica esclusione dell'avvocato dello Stato-Regione...
I soldi che la Regione dovrebbe versare saranno usati per procedere ancora nei lavori e per dire che siamo oltre al punto di non ritorno...

Gli espropriati, lusingati dalle ottime cifre offerte per la loro terra, continuino a fidarsi dei questa Amministrazione Regionale, che bada a tutela il proprio “didietro” piuttosto che l'interesse pubblico.

Vediamo quando ci sarà il famoso “closing”....

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