"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 2 marzo 2017

LAVORARE PER LO STORGA E' UN FATTO NORMALE

La questione non è nuova, né originale, ma stranamente diventa “difficile” come applicazione, mentre in realtà ci sono dimostrazioni pratiche che ci confortano del contrario.
I temi generali sono la “mancanza di fondi per le manutenzioni ambientali” e “l'abbondanza di manodopera non qualificata costituita dai migranti e richiedenti asilo” che sono presenti nel nostro territorio e spesso costituiscono un vero e proprio problema sia per noi che per loro.

Non voglio fare qui un ragionamento generale, che mi porterebbe lontano e sarebbe fin troppo divisivo, ma voglio restare sul pratico per rispondere a due esigenze che sono innegabili da tutti:
  • la necessità di provvedere alla manutenzione del Parco della Storga
  • il dovere civile di dare dignità a queste persone in attesa che potrebbero impiegare il loro tempo in modo più utile e dignitoso rispetto ad attività finte o all'inoperosità
La sezione di Milano di Italia Nostra in collaborazione con il Comune di Milano ha dato vita al progetto “Boscoincittà per i Richiedenti Asilo”, gestito operativamente da Silvio Anderloni, direttore di Boscoincittà.
La presidente della sezione di Italia Nostra Milano Nord, Luisa Toeschi, ci ha riferito direttamente che , a livello burocratico il progetto è stato gestito con molta semplicità e rapidità, avendo presso Boscoincittà una struttura operativa quotidianamente presente e ben attrezzata anche per trasferire formazione e informazioni.
La proposta della sezione Milano Nord Abbiamo è stata inviata all’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano e prevede di organizzare una serie di giornate di lavoro con 15/20 migranti e richiedenti asilo, che avessero accolto l’invito a lavorare come volontari nelle varie attività di manutenzione del Parco.
Luisa ci ha scritto che: “Il Comune di Milano, che ha già le sue assicurazioni rispetto a questi ragazzi, ha approvato il progetto e tutto si è risolto con un semplice scambio di mail e con ottimi risultati dal punto di vista operativo!”.
Nella capitale finanziaria d'Italia solo un paio di mail?? Quindi nel Veneto dovrebbe bastare una stretta di mano per essere più efficienti dei lùmbard!
Ricordo che nelle prime riunioni operative del nostro gruppo di lavoro, si era già presentata una Cooperativa offrendo un simile servizio...
Dobbiamo solo verificare se c'è la volontà vera di procedere in questo senso di normalità perchè, magari non tutti concordano su questo banale concetto.
E' ora però di mettere le carte sul tavole e di stringere la mani per fare cose reali e non solo riunioni.

Treviso, 3 marzo 2017
p.ITALIA NOSTRA Treviso
il presidente Romeo Scarpa 348 8717810

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