Ecco il comunicato che c'è sul sito del Consorzio di Bonifica PIAVE che governa le nostre acque:
"Dopo giornate di intenso lavoro, a partire da stamattina alle 8 è in corso la riapertura della derivazione di Nervesa. Il primo canale ad essere riattivato è il Priula, chiuso ancora lo scorso 28 gennaio.
A partire dalle ore 17 di oggi 9 marzo si aprirà il flusso anche nel canale Piavesella le cui acque, come noto, giungono fino a Treviso e contribuiscono ad alimentare in modo determinante i canali che percorrono il centro città: Botteniga, Cagnan, Buranelli, Siletto… Entro qualche giorno si ristabiliranno le condizioni idrometriche usuali e si risolveranno i problemi determinati dalla scarsità d’acqua.
Il fiume Sile nel frattempo ha ripristinato la sua precedente
portata, dopo che la settimana scorsa è stata riaperta la derivazione
dal fiume Piave a Fener di Alano di Piave.
Quest’anno abbiamo riaperto le derivazioni dal Piave con preoccupazione: neve in montagna ce n’è pochissima, i laghi alpini sono l’unica riserva se non piove, ma i volumi disponibili sono modesti e solo parzialmente pieni…
Treviso città d’acqua… grazie al Piave!
Alcuni numeri sull’operazione “Asciutte 2017”
- personale impegnato alle dipendenze del Consorzio: 110
operai (di cui 71 avventizi), 18 guardiani e 8 tecnici
- 19 ditte esterne in appalto (con altri circa 60 addetti)
- 37 comuni interessati
- non ancora quantificati quanti quintali di immondizie dovranno
essere smaltite
Quest’anno abbiamo riaperto le derivazioni dal Piave con preoccupazione: neve in montagna ce n’è pochissima, i laghi alpini sono l’unica riserva se non piove, ma i volumi disponibili sono modesti e solo parzialmente pieni…
Treviso città d’acqua… grazie al Piave!
Alcuni numeri sull’operazione “Asciutte 2017”
- personale impegnato alle dipendenze del Consorzio: 110
operai (di cui 71 avventizi), 18 guardiani e 8 tecnici
- 19 ditte esterne in appalto (con altri circa 60 addetti)
- 37 comuni interessati
- non ancora quantificati quanti quintali di immondizie dovranno
essere smaltite
Questo il comunicato, ma ci restano forte perplessità sulle modalità con cui si fanno queste operazioni senza garantire il DEFLUSSO MINIMO VITALE, come se quell'acqua fosse un semplice fluido che diluisce la fogna che sversiamo in città oppure serve al massimo per irrigare i campi.
Già la scorsa settimana, ci è stato segnalato che la Polizia Provinciale, intervenuta in emergenza anche con dipendenti non addetti, aveva portato in salvo molti pesci.
Ecco oggi le foto che ci giungono e se guardate la bocca aperta dei pesci, io credo che stiano parlando a tutti noi, che ci comportiamo come animali.
Il Consorzio avrà fatto un ottimo lavoro al minimo dei costi, ma non ha certamente dimostrato di essere attrezzato per capire che un corso d'acqua non è solo irrigazione o diluizione di fogna.
Ovviamente insieme al Consorzio, ci sono gli imbecilli che, non appena possono scaricano rifiuti dove manca l'acqua contribuendo ad un quadretto... idiilliaco.
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