"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 3 marzo 2017

LA PISTA CICLABILE DEL MUSONELLO E IL MAESTRO BIBI, OGGI TRADITI ANCORA UNA VOLTA.

Nel mese di luglio 2016 a Resana è caduta la Giunta Mazzorato dopo appena due 2 anni di governo e da 10 mesi il Comune di Resana è gestito da un Commissario Straordinario, che effetivamente sta facendo “cose straordinarie”, addirittura incomprensibili, tanto da far sorgere più di qualche dubbio all'inteno della cittadinanza locale che conosce le dinamiche della “vecchia politica” ed i profondi legami che la legano al territorio.

La pista ciclopedonale sul Musonello ed la riscoperta del fiume si inserivano in un quadro di rinnovamento per il fatto che dopo anni di “esproprio per favoritismi” subìto dal Comune, si sarebbe invertita la tendenza e il Comune sarebbe ritornato in possesso di quello che non è possibile alienare, né regalare e cioè i “beni demaniali”, che sono “beni comuni”.

Il progetto della pista ciclabile lungo il Musonello era ben avviato con due delibere di un Consiglio Comunale eletto dai Cittadini di Resana (DCC n.11 del 31 marzo 2016 e DCC n. 46 del 27/11/2016) dove era stato deiberato l'impegno di spesa, che arrivava alla non astronomica cifra di € 179.000.

Con una recente delibera (DCC n.8 del 21/2/2017) il Commissario Straordinario nominato dal Governo, dott. Tuffariello, ha fermato i lavori già avviati dall’Ufficio Tecnico del Comune per il ripristino della strada del Musonello e ha ”rivoluzionato” il progetto con questo nuovo atto, che prevede un percorso a ridosso della Strada Statale 245 ed un impegno di spesa di 1.334.000 euro (6 volte la spesa preliminare)!

La proposta “Tufariello” non è una novità assoluta, ma era un'ipotesi già ampiamente discussa e bocciata nella conferenza stampa del 22-4-16 ed anche nell’incontro pubblico del 15-7-2016 svoltosi presso il Centro Culturale di Resana promosso dai Cittadini e dalle 9 Associazioni.

In quell’occasione è stato chiaramente ribadito anche dal Comune, che era rappresentato da un Assessore, che il demanio della antica strada del Musonello è di proprietà del Comune e non può essere usucapito in nessun modo e per nessun limite di tempo (ai sensi dell'art. 823 Codice Civile "i beni demaniali sono inalienabili ed inusucapibili").

Quello che appare increbibile e veramente strano è che un Funzionario sostitutivo del potere vacante, che fra appena tre mesi dovrà lasciare il Suo mandato al nuovo Consiglio Comunale, faccia una simile capriola sulla questione del Musonello.
In paese le “voci” mormorano anche su altre questioni (SPRAR, borse di studio, patrocini a società sportive, gestione del Centro Culturale), ma noi non vogliamo credere che un Funzionario Governativo mandato a gestire una situazione di emergenza possa farsi influenzare dalle “voci”, anche autorevoli, della vecchia politica di Resana.
Abbiamo pertanto scritto al Commissario Straordinario, dott. Tuffariello, per chiedergli chiarimenti sulla questione del Musonello e della pista ciclabile che dovrebbe costeggiarlo, salvo che lui non riesca a spiegare che è di “pubblica utilità” spendere 6 volti i soldi previsti e fare una banale pista a lato di una strada statale.

Ovviamente, sia che la strada resti lungo la Statale sia che si ritorni al progetto preliminare (come ci auguriamo), noi vogliamo anche informazioni sui procedimenti per il ripristino delle porzioni di territorio indebitamente occupate da una serie di famiglie lungo il Musonello con il silente consenso della “vecchia politica”, che a Resana ha precisi nomi e cognomi, che non è nemmeno necessario fare.

La nostra “battaglia” come associazioni ambientaliste non può certamente andare oltre a questa chiara dichiarazione di principio sulla quale siamo disposti a sentire le ragioni di tutti, ricordando però che i “beni comuni” non si regalano. Se qualcuno vuol fare regalìe puo' certamente e liberamente devolvere i suoi beni privati, ma non quelli demaniali...

Una semplice questione di principio e trasparenza che certamente il Commissario Straordinario vorrà condividere con noi e con il Prefetto, a cui ci rivolgeremo in caso di dubbi.

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