Le elezioni regionali sono prossime e
molti candidati sono già in pista per rinnovare il Consiglio
Regionale che nell'ultima legislatura ha dato una pessima prova di
sé, coronata da un bilancio approvato da pochi giorni con
“marchette” per 50 milioni di euro per abbindolare gli
elettori...
Tutti i portatori di interessi, in
primi gli industriali, hanno già reso pubblico i loro desiderata per
dare il loro punto di vista; noi non siamo in grado di fare un'agenda
o chissà cosa, ma possiamo semplicemente fare un po' d'ordine e
ricordare i punti fondamentali che la nostra associazione ritiene di
dover continuare a promuovere in conformità al suo statuto, che
prevede la “tutela del patrimonio storico, artistico e naturale
della Nazione.
Ricordando che l'associazione ITALIA
NOSTRA è a-partititca, ma non a-politica, elenchiamo una serie di
punti che poniamo alla discussione dei nostri Soci, prima di darla ai
vari candidati e partiti.
Ovviamente saremmo ben lieti di avere
molti candidati di vari partiti che sottoscrivono le nostre idee, ma
sarebbe già un successo averne un paio di eletti...
Prima di partire a scrivere fiumi di parole, crediamo utile, in una società complessa dove ormai tutti
facciamo fatica a comprendere le differenze tra le varie forze
politiche (se ci sono...), cercare di fare chiarezza sui SIGNIFICATI DELLE PAROLE CHIAVE,
visto che tutti usano le stesse parole d'ordine, intendendo però
cose radicalmente diverse.
Per facilitare a noi elettori la
scelta delle persone che piu' riteniamo siano adatte a
rappresentarci, presentiamo un piccolo glossario per cercare di non
prenderci in giro.
- “sostenibile”: dicesi S. una pratica che dà reali garanzie di non alterare i parametri fondamentali del'equilibrio naturale nel tempo con azioni umane di alterazione; è diventato molto usuale aggiungere tale aggettivo a qualsiasi azione, anche scellerata, per dare un tono meno impattante per cui si parla di “ampliamento di aeroporto sostenibile” che è una cosa che fa ridere anche i leghisti...
- “biodiversità”: è un concetto che a livello teorico hanno capito anche i mamalucchi, popolo che non credo fosse tra i piu' svegli del creato, ma che trova applicazioni reali solo molto parziali. La B. rappresenta un cardine irrinunciabile per un umano con un minimo di criterio logico, perchè si tratta di tutelare la maggiore protezione della stessa conservazione della specie, garantendo la possibilità di vivere in modo coordinato a tutti i viventi in un equilibrio utile a tutti. Pratiche come l'eliminazione di habitat fondamentali o l'uso estensivo di pesticidi e concimi portano a danni irreparabili agli organismi piu' semplici e poi, via via, a parti sempre piu' complesse del creato. Le coltivazioni OGM e le monoculture non “servono” a sfamare il mondo, ma a fare soldi e contribuiscono ad eliminare... gli umani stessi. La sterilizzazione delle sementi o la brevettabilità del genoma sono contro l'uomo e la sua libertà e sono contro Dio (per chi ci crede..).Provate a chiedervi dove sono finiti i passerotti??
- “green economy”: ogni inglesismo è una truffa, che appare mostruosa e banale se definita in italiano; il concetto di “economia verde” potrebbe essere benissimo l'economia leghista o l'economia di Hulk o l'economia di Puffi Speciali. Non esiste un'attività umana che abbia la patente di sostenibilità ambientale, se non valutata in un contesto di valori, che purtroppo non sono piu' condivisi per cui noi ormai siamo contro “l'economia verde” se è quella dei pannelli solai a terra, delle pale eoliche dove non ci stanno, della coltivazione di cereali per il biogas, etcc.. etcc..
- “soft economy”: nuovo inglesismo di significato ancora incerto; probabilmente il concetto di “morbido” tende a richiamare un'idea di sodomìa non selvaggia, nel senso che tentano di mettercelo in c..., in modo “soffice”. Scusate il francesismo.
- “quel che zé mio, zè mio e quèo che zè de tuti, zè mio 'o stesso”: concetto molto diffuso nel Veneto (ma non solo), dove i beni comuni, sono i luoghi dove posso fare quello che non farei a casa mia. Buttare le spazzature nei fossi o piantare un paletto per appropriarsi di un “troso” o rinunciare a decine di campi per “risparmiare 10 minuti”...La terra e la proprietà privata è sacra e nessuno la vuole toccare.. Anzi ricordiamo a tutti che, prima o poi, tutti tornano alla terra...
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