Abbiamo fatto anche la seconda uscita
lungo il percorso della Cerca di Monigo con buoni risultati, una
partecipazione non elevata, a causa del ritardo con cui è partita la
“convocazione”, ma molto attenta e soddisfacente.
Abbiamo capito
che usare una pianta più grande è utile ma che è difficile quando
il foglio è troppo grande.
Abbiamo anche compreso che dobbiamo
prevedere percorsi più brevi e quindi dilatare i tempi per poter
effettivamente esaminare tutto quello che ci siamo proposti: tutte le
sorgenti dei corsi d’acqua che passano per il territorio comunale
di Treviso.
Siamo in grado di esprimere le prime
impressioni:
- molto spesso i corsi d’acqua non sono raggiungibili: recinzioni e vegetazione ripariale li nascondono alla vista e all’uso ma ciò ha un effetto pesante anche sulla possibilità di effettuare pulizie dell’alveo.
- la quantità di scarichi di acque “bionde”, ma a volte anche “nere”, è elevatissima.
- le rive hanno perduto quasi sempre ogni aspetto naturale con una quantità incredibile di opere di arginamento dei più vari tipi.
- se l’acqua è un “bene comune” i corsi d’acqua non lo sono.
Sono impressioni abbastanza negative:
speriamo che nelle prossime uscite possano essere almeno in parte
smentite.
Ciò premesso proponiamo le date
future:
Domenica 10 maggio: la Cerca di
S.Bona con incontro alle ore 9 davanti alla Pizzeria che è alla
fine di Viale Luzzatti: Risaliremo il percorso della Cerca lungo via
S.Bona Nuova e, se abbiamo ancora tempo, andremo a vedere le sorgenti
in Via Mandruzzato (che una volta si chiamava “strada paludi”)
in riva destra della Botteniga.
Domenica 24 maggio: la Botteniga
con incontro alle ore 9 in Via S.Pelaio, angolo via Fontanelle
(cartellone della Ditta Bellese-Veneta Montaggi) e discesa della
Botteniga fino al Ponte de Pria.
In caso di cattivo tempo si va alla
domenica successiva, se possibile.
E’ previsto lo spostamento in
bicicletta!
Come nelle prime uscite divideremo i
partecipanti in gruppi che annoteranno le seguenti caratteristiche:
1)- cambiamenti del corso d’acqua
(scomparsa o variazione dell’alveo)- aree umide-aree sottoposte a
ristagno- recinzioni lungo le rive o ortogonali al corso d’acqua
2)- stato di conservazione delle
rive(naturali, in abbandono, artificiali)-distanza di edifici dalla
riva
3)- dimensioni
(larghezza,profondità)- caratteristiche dell’acqua (veloce,
stagnante, con presenza di pesci o insetti)
4)- presenza e annotazione di scarichi
di abitazioni o edifici produttivi (divisi tra piccoli fino a 5 cm di
diametro o più grandi)- presenza di immondizie in alveo o sulle rive
5)- tratti tombinati, tombotti (con
misure),opere d’arte in funzione o abbandonate, parti non
accessibili e non visibili
Ogni gruppo avrà una planimetria del
catasto 1896-1905 su cui annotare le caratteristiche in base ad una
legenda avente i simboli da usare oppure una numerazione progressiva
riportando i particolari su un foglio di carta. Per elementi di
particolare interesse è opportuno fare una fotografia indicando il
punto di vista e un numero progressivo
Chi intende essere presente e
partecipare è pregato di inviare una mail a uzandigiacomi@gmail.com
oppure treviso@italianostra.org di telefonare al 3487152985
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