La Legge
istitutiva del Parco naturale regionale del parco del Sile (n.8 del
28 gennaio 1991) prevede che il Parco debba dotarsi di una Consulta
cioè una ”struttura idonea a promuovere la partecipazione“ e che
essa sia “convocata almeno due volte all’anno”.
In
24 anni di vita del Parco la Consulta è stata convocata due (dicesi
2!)
volte.
La Legge
istitutiva scrive inoltre: “gli organismi partecipanti alla
Consulta sono individuati dal Consiglio” (dell’Ente Parco).
Tutto
chiaro?
Sembra
di no perché l’Ente Parco nel suo Regolamento sente il bisogno di
specificare che possono essere individuate (dal Consiglio)
“organizzazioni locali particolarmente interessate all’area del
Parco” purchè abbiano un “ordinamento democratico previsto dallo
statuto”. Non mi è molto chiaro quale pericolo per la democrazia
possa rappresentare un gruppo spontaneo che fatica a stare in piedi e
non ha mai pensato a doversi dare anche uno statuto, come non
comprendo perché possa essere esclusa una Fondazione (per esempio la
Fond. Mazzotti) che, per legge, non ha uno Statuto.
L’ISIS
è comunque esclusa: siamo salvi!!
Non
comprendo nemmeno come si possa pensare che per le riunioni di un
organo “consultivo” sia necessaria la presenza di almeno la metà
dei componenti. Ma tanto è...
Ora la
“nuova” (??) gestione dell’Ente Parco ha deciso che è arrivato
il momento di convocare nuovamente (per
la terza volta!) la
Consulta.
Il
Consiglio deve individuare “gli organismi partecipanti” ma non sa
chi siano... Questo
è il rapporto esistente tra l’Ente Parco SILE e la società!!
E allora
cosa si fa quando non si sa bene come procedere, ma si vuole dare un
segno di “movimento” (finto)? Si confeziona un Bando...
Un
avviso pubblico, da cui nessuno è escluso (perché non si sa quali
siano le “Organizzazioni professionali agricole” o “le
associazioni protezionistiche, ecologiche-naturalistiche, del tempo
libero e sportive, ecc. ecc.” presenti nel territorio) secondo il
quale chi è previsto come membro dalla legge dovrebbe candidarsi a
componente della Consulta: non è uno scherzo, è proprio così.
Vien da
pensare che forse è preferibile che l’Ente Parco del Sile appalti
ad altri la Consulta.
p.
ITALIA NOSTRA Treviso il vice-presidente
U. Zandigiacomi
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