"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 9 aprile 2015

PARCO DEL SILE e CONSULTA: BUROCRATI CONTRO LA PARTECIPAZIONE


La Legge istitutiva del Parco naturale regionale del parco del Sile (n.8 del 28 gennaio 1991) prevede che il Parco debba dotarsi di una Consulta cioè una ”struttura idonea a promuovere la partecipazione“ e che essa sia “convocata almeno due volte all’anno”.

In 24 anni di vita del Parco la Consulta è stata convocata due (dicesi 2!) volte.

La Legge istitutiva scrive inoltre: “gli organismi partecipanti alla Consulta sono individuati dal Consiglio” (dell’Ente Parco).

Tutto chiaro?
Sembra di no perché l’Ente Parco nel suo Regolamento sente il bisogno di specificare che possono essere individuate (dal Consiglio) “organizzazioni locali particolarmente interessate all’area del Parco” purchè abbiano un “ordinamento democratico previsto dallo statuto”. Non mi è molto chiaro quale pericolo per la democrazia possa rappresentare un gruppo spontaneo che fatica a stare in piedi e non ha mai pensato a doversi dare anche uno statuto, come non comprendo perché possa essere esclusa una Fondazione (per esempio la Fond. Mazzotti) che, per legge, non ha uno Statuto.
L’ISIS è comunque esclusa: siamo salvi!!

Non comprendo nemmeno come si possa pensare che per le riunioni di un organo “consultivo” sia necessaria la presenza di almeno la metà dei componenti. Ma tanto è...

Ora la “nuova” (??) gestione dell’Ente Parco ha deciso che è arrivato il momento di convocare nuovamente (per la terza volta!) la Consulta.
Il Consiglio deve individuare “gli organismi partecipanti” ma non sa chi siano... Questo è il rapporto esistente tra l’Ente Parco SILE e la società!!

E allora cosa si fa quando non si sa bene come procedere, ma si vuole dare un segno di “movimento” (finto)? Si confeziona un Bando...

Un avviso pubblico, da cui nessuno è escluso (perché non si sa quali siano le “Organizzazioni professionali agricole” o “le associazioni protezionistiche, ecologiche-naturalistiche, del tempo libero e sportive, ecc. ecc.” presenti nel territorio) secondo il quale chi è previsto come membro dalla legge dovrebbe candidarsi a componente della Consulta: non è uno scherzo, è proprio così.

Vien da pensare che forse è preferibile che l’Ente Parco del Sile appalti ad altri la Consulta.

p. ITALIA NOSTRA Treviso il vice-presidente U. Zandigiacomi

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