"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 31 luglio 2015

IL FOSSO E IL LEONE


Potrebbe sembrare il titolo di un film; di quale genere non saprei, ma l’accostamento sarebbe comunque singolare al punto giusto. Invece non c’entra nulla, nel senso che non è ficscion (scrivo questi termini come si leggono), ma è realtà: dura e sconfortante realtà.
Ma andiamo con ordine e in ordine inverso. Prima il leone.

Tutti sapete di cosa sto per parlare: non fosse altro perché gli organi d’informazione hanno dato gran risalto al fatto. Un fatto grottesco, nel suo genere e in certa misura emblematico, ma in generale poco significativo. Poco importante, insomma, se considerato nell’economia del rapporto uomo-ambiente e dei suoi drammatici risvolti.

Del resto è dimostrato che la stampa e la TV raramente si occupano di cose veramente importanti e se la TV lo fa, le posteggia nel filone “documentari delle ore mezzanotte-quattro del mattino”.
In questo caso se ne sono occupati perché il fatto presenta risvolti tali da assumere un rilievo emozionale di prima grandezza, con l’uomo assassino che uccide un povero leone e che lo fa così, per giocare e per compiacersi e, ovviamente, pagando.

Si uccidono così anche gli Indios dell’Amazzonia, ma quelli non suscitano l’indignazione del web.
Tanto per unirci al giustificato e planetario coro di sdegno, però, desideriamo ricordare il nome del protagonista: un cretino come tanti cacciatori di trofei; un americano, ricco, di mestiere dentista, con la mania di farsi fotografare vicino a cadaveri e di riempirsi la casa di corna, di mummie e di teste impagliate. Si chiama Walter Palmer ed abita nel Missesota. Informazioni, queste ultime, destinate ai turisti giramondo, per metterli in guardia. Attenzione! Perché se capitate da quelle parti e vi salta un’otturazione, è meglio che vi presentiate in ambulatorio dopo esservi rapati a zero. Non si sa mai.
Tutto questo, tuttavia è persino risibile se confrontato con l’altro argomento di cui vorrei parlare e dunque del fosso.

Si, un fosso, proprio un fosso d’irrigazione, un banalissimo fosso perduto nella rete idrica della campagna del Basso Piave. Uno tra mille, anzi un chilometro di fosso tra le migliaia di chilometri che formano il reticolo dell’idrografia di bonifica di queste contrade.
E tuttavia un fosso speciale, per molte ragioni. Tale comunque da assumere un valore emblematico nel contesto del drammatico rapporto uomo-ambiente che distingue la nostra “civiltà” e dunque la nostra cultura e la nostra economia.
Ma di che si tratta? Vi chiederete giustamente. Bene, veniamo al dunque.

Intanto stiamo parlando del Fosso Gorgazzo, alimentato con le acque del canale Fossetta e collocato nella campagna a nordest di Millepertiche, tra questa stessa località e Musile di Piave. Un fosso speciale, semplicemente perché fino all’inizio degli anni Novanta era una sorta di giardino acquatico. Un singolare giardino lineare, con acque limpide in cui vegetavano folti banchi di ceratofillo e in cui si potevano osservare distese di ninfea bianca e di morso di rana. Un gioiello, insomma, in cui l’orto botanico spontaneo era impreziosito da migliaia di rane, da tinche e scardole, da alborelle, da lucci e da tartarughe palustri.
Questo, come dicevo, fino ai primi anni Novanta.

Poi il Consorzio di Bonifica ha cominciato la “manutenzione” mediante diserbo chimico. Simazina si chiamava il principio attivo e le prime a sparire sono state le ninfee bianche. Dopo di loro sono scomparse le tinche, a favore di legioni di carassi dorati (i “rumatera” dei Veneti, di origine cinese). 

Quindi è stata la volta delle rane, la cui popolazione è stata letteralmente decimata. Nel frattempo sono giunte le tartarughe palustri americane dalle guance rosse, che gli amanti degli animali hanno “restituito alla libertà”.

Ma quando sono passato, ieri, per il sopralluogo che riservo annualmente a questo fosso per una ragione d’affetto, non ho potuto trattenere il mio sdegno. Il fosso è infatti deserto: non c’è più un frammento di pianta acquatica, sul fondale melmoso si osservano le scie dell’anodonta di Wood (grosso bivalve esotico, unica forma di vita); le ultime rane sono scomparse e sulle sponde crescono soltanto erbacce.

Ora, la domanda è sempre la stessa: ma dove stiamo andando? Altroché leone, ma guardiamoci intorno, per favore! 
(Michele Zanetti, presidente Ass. Naturalisti Sandonatesi)

giovedì 23 luglio 2015

SEGNALAZIONE E PRESA DI POSIZIONE SU PORFIDO

Spettabile
SOPRITENDENZA BB.AA.P.
del VENETO Orientale
Al Soprintendente

e,p.c. Spett.le
COMUNE DI TREVISO
Al Sindaco e all'Assessore ai LL.PP.

Oggetto: Treviso città d'arte? Proposta di modifica della tipologia di pavimentazione delle vie del centro. Contrarietà e richiesta di partecipazione alle decisioni

La stampa locale (vedi allegati) riporta oggi alcune affermazioni che ci lasciano sbalorditi circa l'intenzione dell'attuale Amministrazione di Treviso di procedere, per mere esigenze di bilancio, con interventi che riteniamo improponibili ed assurdi per un centro storico come Treviso, che dovrebbe mantenere una sua identità e non diventare un anonimo centro (commerciale) del Veneto.
L'ipotesi di procedere ad una sostituzione del porfido delle vie del centro, per questioni che non siano supportate da un progetto e da una visione della città nella storia, è un atteggiamento culturale che la nostra associazione censura in modo netto e senza dubbi.
Speriamo che tale proposta non arrivi nemmeno ai Vostri Uffici per le decisioni di merito, ma che ci sia un “ravvedimento” su tale ipotesi.
Sarebbe un pessimo esempio per tutti quei privati che sono vincolati dalle disposizioni di legge sulla tutela dei loro beni architettonici privati, dare l'autorizzazione ad una Pubblica Amministrazione per la modifica della tipologia storica consolidata della pavimentazione delle strade del centro per questioni di “facilità di manutenzione”. Cosa potremmo poi dire ai privati che chiedono di eliminare i terrazzi veneziani o i vecchi serramenti storici o gli intonaci a marmorino? E' un po' come autorizzare la sostituzione dei masegni a Venezia....

Tutto cio' premesso, in caso di ulteriori sviluppi formali della questione, in qualità di associazione portatrice di interessi diffusi per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione (riconosciuta ai sensi di legge), il sottoscritto, quale presidente pro tempore della sezione di Treviso di Italia Nostra chiede
  • di essere informato di eventuali conferenze di servizi o altri procedimenti per potervi partecipare
  • di provvedere a vigilare perchè eventuali cantieri privati in centro storico adottino sistemi di protezione adeguati per tutelare il porfido, in caso di lavori con frequente passaggio di mezzi pesanti

Scusando per il disturbo, si porgono distinti saluti
Treviso, 23 luglio 2015 per Italia Nostra
il presidente della sezione di Treviso
Romeo Scarpa

PORFIDO, ATTILA E FOGLI DI VIA


COMUNICATO STAMPA

ASFALTO al posto del PORFIDO?
ATTENZIONE, I BARBARI SIAMO NOI

Il caldo non aiuta, ma credo che non solo sia colpa del tempo meteorologico, se, sempre piu' spesso a Treviso, ci troviamo a “scoprire” delle novità insensate che i nostri amministratori lanciano ai giornali con non-chalance invidiabile, quasi senza rendersi conto delle enormità che dicono!

La cultura non è una cosa che si compra al mercato e capire cosa fa parte della nostra cultura e cosa non c'entra dovrebbe essere un'attività prioritaria di chi vuol difendere l'identità di una città, che dicono sia “d'arte”, mentre apparirà sempre piu' di asfalto, se procederà questa logica utilitaristica senza senso.

La proposta (temporanea o no) di rimuovere il porfido per stendere una bella mano di binder con strato di usura in bitume è un insulto al buon senso e la nostra associazione è schierata in modo netto per un rifiuto immediato e totale di una simile prospettiva.

Già è passato abbastanza inosservato lo scempio fatto sul Ponte di San Martino che la Lega Nord di Gentilini & co. pavimento' in nero asfalto anni fa, ma ora pensano di fare tutte le strade del centro in questo modo?
Ricordo che anni fa (i giornalisti vedano i loro archivi) i leghisti dicevano che si rifaceva la pavimentazione fino a piazza Pio X e in Piazza Duomo con un misto cementato che avrebbe garantito una durata eterna....
Ora dove sono questi politici ed i loro dirigenti (che sono, tra l'altro, sempre gli stessi)??

Il fatto che ci siano cantieri privati con mezzi pesanti non è una scusante (anzi..) perchè è proprio il cantiere privato che si deve adeguare al tessuto della città e quindi trovare modi di impattare il meno possibile... Non diciamo scemenze.

E' in atto uno snaturamento costante e continuo della città, che non coinvolge solo il centro, ma si espande in tutti gli interventi che vengono pensati da questo tipo di amministratori: il concetto è che bisogna risparmiare e fare bella figura e quindi usiamo materiali “nuovi”, come il cemento o l'asfalto.

E' il “ragionamento” di Torresan del Parco del Sile con la Sindaca Giuriati per le passerelle dei Burci, che dovrebbero essere rifatte i cemento e ferro “per durare di piu'..”

E' il “ragionamento” di Zuliani-Trabucco e Camolei per il 4° lotto della tangenziale, dove invece di ridurre le auto e non mettere attrattori di traffico sulla direttrice Noalese-Strada Ovest, si pretende di rubare 50 ettari di campagna.


E' il “ragionamento” di Ofelio Michielan per il porfido delle vie del centro: lo rifaremo bello (“una miscela che si armonizzi con di piu' con l'ambiente”??)e nuovo e ci costerà meno, perchè non siamo in grado di fare un piano di pedonalizzazione vero e cincischiamo....

Nella sostanza è il “ragionamento di Attila”, cioè dei barbari, che arrivarono alle porte di Treviso con la pretesa di spazzare via tutto, ma furono fermati dalle Mura e dal Sile.
Oggi le Mura crollano per la carenza di manutenzione e per scriteriati interventi privati ed il Sile fa da fognatura al centro. I veri barbari siamo noi!

Forse è il caso che qualcuno sia dia una regolata e riprenda il senno che forse gli si è annebbiato. Io credo che se mettessimo un migrante a fare il pubblico amministratore, certe decisioni sarebbero piu' rispettose per la città.

Ma perchè non cominciamo noi a dare un po' di “fogli di via” a qualcuno che governa? In termini politici, si chiamano dimissioni, ma “foglio di via”, mi piace molto1


Per Italia Nostra Treviso
il presidente
Romeo Scarpa

p.s. avvisiamo che faremo il possibile per fare in modo che le varie proposte sopra citate falliscano, non perchè siamo guf, ma perchè sono insensate...
Prepariamo subito la lettera per la Soprintendenza...


1Come piace anche al Questore Cacciatelo-paglia

mercoledì 22 luglio 2015

INFO NAZIONALI - ORVIETO E RADIO RADICALE

Buongiorno a tutti,
a questo link potete vedere il servizio andato in onda ieri sera al TG1 delle ore 2 su Rai 1. Argomento: la denuncia fatta da Italia Nostra, sezione di Orvieto, per i ponteggi che hanno danneggiato/perforato i marmi della facciata.



Invio inoltre il link per poter ascoltare o scaricare la puntata di "Fatto in Italia", rubrica settimanale sui beni culturali italiani di Radio Radicale, andata in onda domenica scorsa, avente per tema la denuncia di Italia Nostra sulla demolizione del ponte in ferro di S. Eufemia.
Insieme a Nicolas Ballario e Oliviero Toscani sono intervenuti Roberto Galati (Ass. Ferrovie in Calabria e Italia Nostra Crotone) e il Dott. Giuseppe Lo Feudo (Direttore Generale di Ferrovie della Calabria). Consiglio di ascoltarla per intero.


Un cordiale saluto,
Maria Grazia Vernuccio, Italia Nostra ufficio stampa


segreteria@italianostra.org
www.italianostra.org

DIFENDIAMOCI CONOSCENDO.... ECCO I PERICOLI VERI





martedì 21 luglio 2015

BURCI: NUOVE PROMESSE DI SOLDI PER RIFARLI...

La tristissima saga delle passerelle dei burci, riprende fiato grazie ai buoni uffici del Consigliere Turista Caner, che assicura 450mila euri....
Chissà cosa faranno e come riusciranno a fallire ancora una volta.

Intanto l'Ente Parco SILE annaspa senza Direttore da 5 mesi e con un Comitato Esecutivo che non riesce a garantire il numero legale.
Vedremo quali stampelle troveranno.... per sopravvivere e fare altri danni...

PIANO CASA: I GENI DELLO SVILUPPO SI CONVERTONO?

E' mitica la non-chalance con cui categorie e politici cambiano idea: il Piano Casa che doveva salvare le imprese e far rispariare territorio "è morto".!

Non c'è mai un colpevole in tutti questi errori di strategia. Tutti sanno e pontificano ma non c'è MAI un colpevole che sia uno.

Intervistate il mitico ex assessore Zorzato che, dopo aver promesso leggi derogatorie co confusione, oggi vivacchia in Consiglio Regionale lontano (forse) dalla stanza dei bottoni dei suoi vecchi amici di giunta. Povero
...

sabato 18 luglio 2015

PARCO SILE: COSA STANNO "PROGETTANDO"??


Il sottoscritto SCARPA ROMEO residente a TREVISO in via S.Elena Imp. 21 tel. 348 8717810
fax 041 2750646 e-mail pec romeo.scarpa@ingpec.eu, in qualità di Consigliere dell'Ente Parco Naturale Regionale del Fiume Sile e Presidente pro-tempore della sezione di Treviso di “Italia Nostra”, associazione ambientalista riconosciuta dal Decreto del Presidente della Repubblica come “soggetto come portatore di interessi diffusi in materia ambientale”,
CHIEDE
copia in carta semplice (o supporto digitale) dei seguenti documenti:

  1. Progetti LIFE: copia dei progetti presentati ed eventuale riscontro dello stato di accettazione dei finanziamenti;
  1. Progetto per il rifacimento delle passerelle dei Burci di Casier: copia di eventuali atti copia degli atti amministrativi di eventuale altro finanziamento o altre informazioni relative dopo rinuncia al precedente finanziamento;
  1. Progetto per pista ciclabile a Quarto d'Altino: copia degli atti amministrativi di eventuale finanziamento o altre informazioni relative;
  1. Copia di eventuali altri progetti non noti ma presentati dal Comitato Esecutivo

Motivazioni
Per verificare lil contenuto dei progetti presentati e la loro compatibilità con le finalità istitutive dell'Ente Parco e per evitare di presentare altri progetti con contenuti similari.

Per il ritiro del materiale, Vi chiedo di contattarmi al indirizzo di posta certificata o al telefono cellulare 348-8717810.

Treviso, 18 luglio 2015 Romeo Scarpa


ENTE PARCO SILE: UNA PROPOSTA AL CONSIGLIO (ultima chiamata...)


Le ultime sedute del Consiglio del Parco del Fiume Sile hanno mostrato come l’Ente Parco non sia più in grado di continuare a svolgere i propri compiti di gestione e tutela del Parco.
Ciò appare evidente nel momento in cui si osserva come l'attuale Comitato Esecutivo non disponga della maggioranza necessaria, per garantire una corretta gestione dell'Ente.
Riteniamo inutile e infruttuoso, in questa sede, fermarci sui motivi che hanno portato a questa grave situazione: preferiamo guardare avanti, proponendo un programma di minima per uscire da questa situazione, che ci preoccupa molto.

Per questo chiediamo a tutti i Consiglieri dell'Ente Parco Sile ed alle Amministrazioni di condividere un programma con i seguenti obiettivi:

  • la messa in atto di interventi ed azioni promozionali per l'educazione ambientale
  • l’avvio della Consulta del Parco per miglioramento dell'immagine dell'Ente Parco ed eliminare la burocrazia delle procedure;
  • l’analisi della situazione di fatto su tutti i progetti in cantiere per la conclusione delle opere in corso già finanziate, che siano in linea con le finalità istitutive del Parco del Sile (art. 2 L.R. n. 8/91)
  • la definizione di un programma di priorità rivolto alla manutenzione delle opere esistenti coinvolgendo il particolare il Genio Civile per la messa in sicurezza della viabilità acquea e la tutela delle rive;
  • l’individuazione di interventi per il miglioramento della qualità dell'acqua del fiume, interessando le Amministrazioni comunali e la Regione Veneto oltre che i privati.

Per la realizzazione di tale programma si chiede che:

  • l'attuale Comitato Esecutivo prenda atto sia della battuta di arresto che il proprio tentativo di rinnovare le modalità di gestione dell'Ente ha subito, che dell’ impossibilità di governare l'Ente Parco senza un ampio coinvolgimento di tutto il Consiglio, su obiettivi condivisi e rivolti soprattutto alla manutenzione e risanamento ambientale.
  • vengano ripristinate e valorizzate le Commissioni dell'Ente Parco perché possano dare il loro massimo contributo al nuovo Comitato Esecutivo, che dovrà essere espressione di un’ampia maggioranza.

Ci auguriamo possa essere trovata un'ampia maggioranza in Consiglio dell'Ente Parco Sile, così da intraprendere un’efficace attività condivisa e conforme alle aspettative dei Cittadini e delle Amministrazioni di riferimento.

Treviso, 18 luglio 2015
Firmato dai seguenti Consiglieri dell'Ente Parco Regionale Naturale di Fiume Sile:

  • per Provincia di Treviso: Carturan Giuliano
  • per Provincia di Venezia: Visotto Sergio
  • per Comune di Casale: Rocco Rodolfo e Vettori Giancarlo
  • per Comune di Casier: Gobbo Denis e Grigoletto Giancarlo
  • per Comune di Piombino Dese: Formentin Sergio
  • per Comune di Quarto d'Altino: Perazza Francesca e Cester Fabio
  • per Comune di Roncade: Bonotto Ivo e Miotto Luciano
  • Per Comune di Silea: Benedetti Francesca e Rosina Luigi
  • Per Comune di Treviso Mulato Rafaela e Scarpa Romeo
  • per Comune di Vedelago Morao Italo Angelo


giovedì 16 luglio 2015

CANAPA, MA NO SEA FUMA...

Il Piave magari avrebbe un po'  d'acqua in piu' se ci fosse canapa invece di mais...

martedì 14 luglio 2015

GRAZIE LEGA, LA VERA ALLEATA DI MANILDO

Se non ci fossero i tordi della Lega, non sapremo come aiutare il sindaco Manildo??

Ogni tanto si svegliano dal torpore e rilasciano dichiarazioni come quella di oggi e ci consolano del fatto che la giunta Manildo è sempre, in ogni caso, un passo avanti.

GRAZIE BASSO (quello dell'omonimo sottopasso in viale Brigata Marche dove non passano i VV.FF.) e l'urbanista Zampese.
Siete i veri alleati della Giunta Manildo...

TRABUCCO SMENTITO DA GRIGOLETTO: I TIR A SAN GIUSEPPE SONO META'....


La caciara quotidiana di Trabucco è company viene smascherata dall'assessore Grigoletto che dà i numeri.
Intanto scopriamo che esiste un sistema per contare le auto automatico che il Comune di tiene nel cassetto...
Bene usiamolo e vediamo meglio come funziona la viabilità nella zona.

Trabucco? Continuerà a lamentarsi del traffico che soffoca senza contestare nulla del modello di sviluppo perchè lui le auto ed i camion li fa sparire nella nuova tangenziale:
IL 4° LOTTO DELLE BERMUDE??

MENTRE VANNO IN GITA A MILANO, L'ACQUA MANCA...

Emblematico il confronto tra die articoli di oggi sulla stesso giornale: da una parte c'è il resoconto della "gita" dei nostri amministratori a Milano per promozionare il fiume Sile a fini turistici, dall'altra la situazione del Limbraga, che di quel fiume è affluente.


Praticamente un Presidente "dead man walking" (Torresan ormai abbandonato anche dalla Lega) va a mostrare un video dove si parla .... "dell'aeroporto Canova" secondo l'articolista della Tribuna!!

La Limbraga invece agonizza e diventa una fogna, ma questo non è un problema. Basta non guardare.

lunedì 13 luglio 2015

4 LOTTO TANGENZIALE: VECCHI DISCORSI ... TORNANO

Niente da fare, il Trabucco è sempre sulla Tribuna a ricordare la SUA RICETTA MIRACOLOSA per salvare San Giuseppe ed il mondo dal traffico: COSTRUIRE NUOVE STRADE o meglio costruire 3 chilometri al banale costo di 56 milioni di euro + oneri per un totale di circa 90 milioni di euro.

Vecchie FINTE SOLUZIONI che non servono a nulla... 
Lo potrà ripetere finchè vuole, scriverlo anche ogni giorno, ma la sua RICETTA è errata, antistorica e fallimentare.

Il  TRABUCCO non ha mai fatto una lotta seria contro l'ampliamento dell'aeroporto, nè contro i centri commerciali che assediano la città, non si è mai posto il problema di capire cosa sono gli attrattori di traffico che nascono come funghi in strada Ovest: lui ha LA soluzione!!
Peccato che proponga "soluzioni finali" che nel Veneto hanno portato solo disastri e per le quali non ci sono soldi (per fortuna).

Siamo da sempre pronti a spiegare (a chi vuol capire, però..) che non c'è nessuna sindrome NIMBY, ma una semlice tutela di un BENE COMUNE PREZIOSO: IL SUOLO AGRICOLO che la nuova amministrazione Manildo avrebbe detto di difendere (anche dal sig. Trabucco)...

Noi, come associazione non difendiamo il giadino di nessuno, ma non possiamo nemmeno accodiscendere con chi ha la velleità di spalmare la "merda" cioè l'inquinamento anche dove ce n'è meno...
Relativamente all'applicazione delle regole, crediamo che ci sia del metodo nel far fallire la sperimentazione e crediamo quindi che l'Amministrazione debba smettere di farsi prendere per il culo. 
Non è difficile... basta multare e mettere dei dissuasori.


domenica 12 luglio 2015

MASTERPLAN KAPUTT

Apprendiamo comn piacere che Marchi ha ritirato il MASTERPLAN 2011-2030 con il quale, ricordiamo ha già fatto dei lavori abusivi sulla pista, perchè proprio non ne andava fuori.
Ringraziamo il Comitato per la Riduzione dell'Impatto dell'Aeroporto ed il Comune di Quinto che hanno collaborato per questo importante (anche se provvisorio) successo.
Non dimentichiamo proprio nessuno perchè gli altri attori coinvolti hanno fatto proprio pochino per contrastare il raddoppio del Canova: un po' di TIRA e molla con rappresentanti degli albergatori a difendere gli interessi del capoluogo e qualche dichiarazione sulla "compatibilità ambientale dell'infrastruttura".
Diranno che è merito anche loro e noi non ci preoccuppiamo perchè i meriti sono facili da attribuirsi ed aspettiamo le prossime mosse.

LA PIAVE ZE' SECADA...

Ieri ho fatto n giro con Fauto per denunciare una situazione ambientalmente criminale che perdura da tempo è cioè il furto d'acqua al fiume sacro alla Patria.
Il (la) PIAVE NON MORMORA PIU' perchè unp per mormorare deveavere un filo d'aria (acqua, se è un fiume).
Ora possiamo dare l'intero foiume ai cavatori che potranno completarelo scempio di cui sono stati attori non secondari insieme ad ENEL ed ai Consorzi di bonifica.

Un ottimo centenario di MORTE DELLA VITA per ricordare il sacrificio di chi morì durante la Grande Guerra.

sabato 11 luglio 2015

SILE TO EXPO? ANCA NO...

Domani 250 persone della nostra provincia andranno a Milano a visitare EXPO ed a promozionare il nostro fiume Sile con l'obiettivo di incrementare il turismo.

Non discuto le persone (qualcuna in buona fede) nè il senso di un tentativo, discuto e contesto il fatto che l'OBIETTIVO DICHIARATO SIA QUELLO DI PROMUOVERE TURISTICAMENTE IL FIUME SILE.

Manca a questo obiettivo, qualsiasi consapevolezza sullo STATO DEL FIUME che è in grave sofferenza.
Chi volete portare a vedere un fiume dove non c'è piu' vita??
La PIAVE è piu' avanti: lì manca anche l'acqua....

QUESTO CONTESTIAMO..... POI VOLETE FARE UNA GITA?? FATELA
Ma spendere soldi per un servizio come quello che sarà presentato è un insulto alla realtà.


DIRETTIVO 15-7-2015 E COMPLEANNI

Vi informo che è convocato il direttivo per il giorno MERCOLEDI' 15 luglio 2015 con il seguente OdG:
1) resoconto su iniziative per parco sile
2) progetto risorgive
3) gruppo III settore: dare obiettivo all'iniziativa
4) contratto di fiume - resoconto adesione e big jump
5) scia per ex filt
6) avanzamento progetto borgo furo
7) progetti LIFE
8) tutte le altre varie che mi dimentico

Vi intormo che che MARTEDI' 21 LUGLIO 2015 è previsto un incontro conviviale nella magione di SergioCB a Biadene per festeggiare i compleanni di un-Berto e Sergio.
Abbiamo deliberato in modo unanime che da oggi tutti festeggiamo ogni anno i CENT'ANNI perchè tanto non serve a niente contarli e anca se desmenteghemo...
CHI VUOLE ESSERE PRESENTE BATTA UN COLPO... ma no sul muro

venerdì 10 luglio 2015

LA PIAVE MUORE TRE VOLTE IN SEI MESI

Ora è tornata un po’ d’acqua nei greti del Medio Piave, ma per giorni abbiamo avuto di fronte uno spettacolo scandaloso che passa per lo piu' ignorato: ghiaie assolate ricoperte di alghe marroni in putrefazione con stormi di gabbiani in competizione con gruppi organizzati di cornacchie grigie c

he divoravano migliaia di pesci di taglie diverse a bocca aperta e con la pancia all’aria.
Tra i sassi milioni di avannotti a rendere l’aria irrespirabile per l’odore di morte che esalava dagli alvei asciutti....

E una scena che si è ripetuta per ben tre volte nell’arco di un mese e mezzo : già a metà maggio, fatto inusitato anche per questo nostro fiume in agonia , all’epoca dell’arrivo, dalle acque salmastre del basso Piave , delle lasche (marcandoe per la popolazione delle grave ) e delle cheppie (ciepe in dialetto delle rive fluviali ) per la riproduzione nella fascia delle risorgive in greto , la Piave è andata in condizioni di sofferenza nel giro di pochissime ore, senza più acqua neppure negli avvallamenti più profondi.
La stessa situazione si è ripetuta all’inizio di giugno ed ancora ai primi di luglio fino a qualche giorno fa!

Tutto questo nell’indifferenza delle Amministrazioni Comunali rivierasche!
Non c'è stato neppure un ordine del giorno votato in un qualche consiglio comunale, nemmeno un allarme sui giornali dell’Osservatorio del Paesaggio del Medio Piave, che dovrebbe essersi accorto delle ricorrenti secche del fiume magari a corollario delle ripetute commemorazioni della battaglia del Solstizio!
Un Osservatorio dovrebbe “osservare” e se non osserva e denuncia, è un organismo inutile.
Eppure i riferimenti legislativi e gli stimoli, per una corretta gestione del patrimonio idrico e naturalistico rappresentato dalla Piave, ci sono, ma come molte cose nel Veneto della “legalità a tempo determinato”, cioè sempre derogabile, non si osservano oppure semplicemente si ignorano.
Esiste un Decreto Legge (DL 152/2006) che all'articolo 56 prevede un concetto semplice per garantire la vita del fiume cioè il “Minimo Deflusso Vitale”, ma questo concetto per ben tre volte in sei mesi è stato violato con le conseguenze di mote che si possono vedere.
La Piave è inoltre inserita nell’elenco delle zone della “Rete Natura 2000” (direttive EU “Uccelli” ed “Habitat” Z.P.S. 3240023 Grave della Piave ) e quindi dovrebbe essere oggetto di specifica tutela da parte della Regione Veneto in primis.
Per non parlare dell'ignorata Direttiva Acque 2000/60 o del Piano di Gestione della citata Zona di Protezione Speciale “Grave della Piave”.

Tale strumento fondamentale giace, depositato in Regione Veneto, da ormai due anni in compagnia del Piano di Gestione del fiume Sile, senza che nessuno (salvo noi) abbia sollevato la questione, neppure con un’interrogazione!!
Tale piano prevede per il Minimo Deflusso Vitale dalla stretta di Nervesa un volume minimo che innalza il volume minimo di acqua nel fiume dagli attuali 10 mc/sec al triplo, cioè 30 mc/sec perché sia garantita la vita nel fiume, anche in periodi di siccità estiva od invernale .

Poniamo pubblicamente alcune semplici domande alle nostre Istituzioni, sapendo che resteranno probabilmente lettera morta:

  • E’ mai possibile che non vi sia stato un pronunciamento da parte dell’Assessorato all’Ambiente regionale ? Cosa vuole fare il nuovo Assessore??
  • Si può continuare a perpetuare un tipo di colture “idrovore” in tutta la pianura trevigiana senza un ripensamento che privilegi la vita e la biodiversità del nostro corso d’acqua ?
  • Si può continuare a concepire questo fiume alpino come un canale scolmatore in cui si rilascia acqua quando non serve per le dighe del sistema idroelettrico e per le irrigazioni nell’alta pianura?

E' evidente che una simile situazione non è sostenibile e ci troveremo sempre piu' spesso a fare i conti con fenomeni come il tornado di Mira, dove sembra che la Natura Matrigna si diverta a fare i dispetti.
In realtà i segnali del degrado del nostro sistema ambientale ci sono tutti e sono evidenti da anni.
Siamo tutti noi che non vogliamo vederli per privilegiare i nostri interessi particolari rispetto all'interesse primario di tutela dei beni comuni e della vita.

La tutela della biodiversità, dai pesci alle alghe, è nella sostanza la tutela della nostra vita. Se non lo capiamo siamo destinati a soccombere.

In riva alla Piave, 10 luglio 2015
Fausto Pozzobon
per Piavenire e Legambiente

Romeo Scarpa
per ITALIA NOSTRA Treviso

mercoledì 8 luglio 2015

PROMOZIONATO COME UN DOPOBARBA... IL PARCO DEL SILE E' PERFETTO!!

La distanza tra l'immaginario e la realtà si trova tutto in questo video promozionale commissionato dai Comuni e dall'Ente Parco del Sile nel progetto OASI DI SAPERI E SAPORI, che sarà presentato a Milano domenica prossima.

Il servizio di Antenna3 che vi propongo dimostra che cerchiamo di abbindolare i turisti portandoli a vedere le nostre bellezze, di cui noi ce ne strasbattiamo le balle....
Le gite a cavallo? I corsi di cucina? La discesa folkloristica del Sile della festa della Sardea??

Perchè non mettere anche lo spettacolare incendio dell'ex mulino Toso e la colonia di nutrie che vive presso i burci?

Portate i turisti a sentire i rumori dell'autostrada nell'ansa abbadonata di San MIchele Vecchio...

Portateli a vedere le acque di risorgiva che necessitano di una pompa per salire a Casacorba..

Trovate la torbiera... Trovate uno degli endemismi che hanno reso SIC il parco... anzi cosa sono gli endemismi??

Fate loro vedere il viale dei ciliegi e il frangoleto in purezza imbastardito da interventi dementi...

Fate percorrere i poti di orsogrill che suonano come carillon...

SAPERI E SAPORI?? Mi mé par che si soeo odoro de brusà.. tanto fumo

PONZANO: UN'OTTIMA DELIBERA DA PRENDERE AD ESEMPIO.... BASTA PESTICIDI

Molto spesso ci chiediamo perchè ci sono così tante allergie nei nostri bambini o perchè ci sono persone che si ammalano gravemente in età sempre piu' giovane.
E' difficile correlare in modo epidemiologicamente scientifico tale sensazione di assedio con la qualità della nostra vita piena di traffico, pesticidi e cibi di plastica, ma il semplice buon senso dovrebbe far prevalere la PRECAUZIONE rispetto a mille discorsi ragioneristici sul contenimento delle spese.

A Ponzano l'ex Sindaco Granello, nel puro stile padano del "fasso mì co' pochi schei" aveva deliberato di bonificare il cimitero irrorando tutto con pesticidi vari come usano fare per il prosecco che poi esportiamo nel mondo...
Il nuovo Sindaco Monia Bianchin stava per confermare tale scelta, ma per fortuna, insieme con l'assessore Silvia Baldo, hanno dato ascolto a consiglieri del Movimento 5Stelle che si opponevano a tale scelta demenziale.

Hanno cambiato idea come fanno le persone intelligenti che pensano con la loro testa e dimostrano di essere amministratori che meritano rispetto. BRAVI!!
Bravi anche ai 5 stelle per il suggerimento....

Mi chiedo ma una simile delibera a Treviso è difficile da fare?? Comporterà delle maggiori spese per usare piu' persone invece che pesticidi, ma ci guadagniamo in salute.
Che referat va sentito secondo voi??

Un altro tema è quello della pulizia dei canali dove gli operatori di Treviso Servizi passano periodicamente ad eradicare qualsiasi forma di vita secondo lo stile del vecchio Sceriffo Genty, che il verde lo voleva solo nel taschino..
Quando spiegheremo agli operatori ecologici di Treviso Servizi che se ti radi i capelli con il napalm non è proprio salutare per il cuoio capelluto??
Non è difficile potare in modo normale come si fa con una siepe... Non si sradica tutto ad ogni taglio...





martedì 7 luglio 2015

4° LOTTO TANGENZIALE DI TREVISO: NON VOGLIONO CAPIRE? FACCIAMO SE CI RIESCONO...

VEDERE LA STORIA DI JAIME LERNER A CURITIBA... INFORMARSI, PLEASE...
Replichiamo per l'ennesima volta (e non sarà l'ultima..) ai piagnistei del consigliere comunale del PD Giancarlo Zuliani e dei suoi sodali con alcuni semplici argomenti che però NON voglio capire, perché hanno da tempo scelto pregiudizialmente di sposare una finta soluzione al problema del traffico che si chiama “4° lotto della tangenziale di Treviso”.

Esponiamo per punti perché i nostri amici di San Giuseppe e dintorni sono particolarmente duri di comprendonio, non perché sia incapaci di intendere o capire, ma perché sono pieni di pregiudizi vecchi... da vecchi.

  1. Nuove strade portano SEMPRE nuovo traffico”: non è un dogma, ma è una constatazione che conosce bene chi opera nel settore; anche non essendo esperti, basta guardare al Veneto per capire che fare strade non è piu' una soluzione. Se ci fossero dubbi ci sono degli studi professionali che possono spiegare bene questi concetti (vedi www.ecinque.org) ed è bene avere una visione che va al di là degli esperti trasportisti amici del Sindaco...
  2. Una strada statale che si chiami Noalese o Castellana o Feltrina è una strada ad alto scorrimento di traffico che deve essere usata al massimo delle sue potenzialità; spiace per il santo falegname, ma il traffico sul piazzale dei fedeli va risolto con soluzioni locali senza rovinare il resto del territorio. Avere una scuola materna o un casa di riposo sul bordo della Feltrina è un problema di errata localizzazione di queste strutture, che arrivano dopo la storica Noalese.... Si poteva pensarci prima??
  3. Il politico Zuliani appartiene ad un partito ed ad una coalizione che parlano di “consumo zero del territorio” e di sistemi alternativi di trasporto e di sviluppo della città; ci siamo persi qualche cambio di casacca?? Perché sapevamo che erano Chisso e Luca Zaia favorevoli a fare grandi opere per lo sviluppo progressivo... Speriamo che i pochi elettori del PD se ne ricordino alle prossime elezioni.
  4. Il cristiano Zuliani e gli amici della Parrocchia dovrebbero leggere e e riflettere sull'ultima enciclica di Papa Francesco, che non è molto tenero contro chi “spreca terra per uno sviluppo insensato”. Se per i cristiani basta una confessione per mondare i peccati, per i politici non basta, servono idee e valori che non possono essere modificati in base al tornaconto di un quartiere, spalmando l'inquinamento su zone vergini.
  5. Quando Zuliani parla di “chiudere l'anello attorno a Treviso”, mente sapendo di mentire perché il 4° lotto della tangenziale sono 3 (tre) chilometri che uniscono Castellana a Feltrina, spostando il traffico su Postioma (semaforo da Oro). Si mette la polvere sotto il tappeto degli altri??
  1. Zuliani che è referente con un assessore mai eletto per i rapporti con la Regione Veneto sulla grande viabilità, ci dica quanti soldi ci sono per il 4° lotto.. Ci dica anche quanto ne servono per chiudere il famoso anello e dove intende passare e quanto tempo ci vorrà per fare tutto questo. Sono semplici domande a cui non abbiamo MAI avuto risposta.
    Come mai?

L'amara conclusione di questo comunicato è che non ci puo' essere dialogo con chi ha solo pregiudizi e vuole avere ragione a tutti i costi.
Vogliono fare il 4° lotto? Vadano in Regione Veneto da Luca Zaia con il cappello in mano e chiedano i soldi, si accordino con gli altri Sindaci, esercitino il loro diritto di decidere....

Noi restiamo fermi sulla nostra posizione che afferma che COSTRUIRE STRADE E' IL PASSATO E SI IMPOVERISCE IL TERRITORIO.
Le nostre idee e le nostre soluzioni sono altre e non troveranno certo applicazione con questi politici. Ma lo sappiamo i politici passano, le idee restano.
Oxy.

lunedì 6 luglio 2015

SAN GIUSEPPE: BASTA... UN MUCIO DE TERA... (soluzione 4)

La questione del traffico che assilla San Giuseppe trova sempre nuovi adepti che invocano interventi dell'autorità per bloccare i camion, fermare le macchine che però devono correre per l'economia...

Una soluzione semplice è un BEL MUCCHIO DI TERRA ALLA BASE DEL CAVALCAVIA DI SAN GIUSEPPE ed il TRAFFICO NON C'E' PIU'

Direte: "ECCO IL SOLITO ESAGERATO ECO-TERRORISTA!!" ed invece no.. l'idea non è mia, ma di Jaime Lerner che l'ha già applicata a Curitiba...

SIAMO IL TERZO MONDO ORMAI...

VARIAZIONI SOPRA L'INFINITO


PEDEMONTANA? OXY...


SALTO IN ACQUA a SAN GIACOMO DI MUSESTRELLE

Una volta in acqua ci si tuffava perchè i fiumi non erano dei semplici ricettori di fogne e soprattutto i reflui erano ben diversi.
Oggi siamo paurosi e timorosi di fare un salto nel fiume. Anzi se cadiamo dentro spesso andiaom anche in ospedale per fare una cura anti-biotica, mentre le cura andrebbe fatta al fiume, ma non per uccidere la vita, bensì per farla tornare.

Nell'ambito del progetto PER IL CONTRATTO DI FIUME MEOLO-VALLIO-MUSESTRE aderiamo all'iniziativa del GRANDE SALTO di 
DOMENICA 12 GIUGNO 2015 
ed attendiamo le vostra adesioni per:

- ore 9-12 giro in bici da Saletto fino a San Giacomo di Musestrelle (circa 10km)
- ore 12 buffet picnic a San Giacomo di Musestrelle
- ore 15 Gran Salto in acqua
- ore 16 visita alla chiesetta di San Giovanni
-

sabato 4 luglio 2015

TIZIANO A TREVISO?

Se chiedete a un trevigiano medio (forse anche ad un trevigiano alto) dov'è il "Tiziano" a Treviso, lui vi risponderà sicuro che non è a Treviso, ma è a Olmi sulla strada per Oderzo.
Analogamente se chiedete del "Canova", vedrete che molti vi mandano verso Quinto...

Sono le miserie della toponomastica moderna che sfruttano la bellezza dei nostri grandi per intitolare delle strutture demenziali molto frequentate da tutti noi.

Invece il Tiziano a Treviso c'è ed è dentro il Duomo, ma si narra che ne esista uno anche sulla facciata del battistero.

Provate a cercarlo. Non è quello nella nicchia che è un dipinto tardo gotico di pregevole fattura e probabilmente della stessa bottega che ha fatto una parte degli affreschi di S. Caterina...

APRITE GLI OCCHI... GUARDATE PERCHE' NON VEDETE..
DIPINTO TARDO GOTICO

TIZIANO INTERNO AL DUOMO

TIZIANO!!

SILE: GRAZIE A CONTARINA E CANOE OPEN MIND

Finalmente una buona notizia che c'entra con il miglioramento della qualità delle acque del fiume: PARTE UN PROGETTO STRUTTURATO PER RACCOGLIERE I RIFIUTI
grazie a Contarina e a CANOE OPEN MIND


venerdì 3 luglio 2015

SUKOI... E 4 LOTTO

Mi si perdonerà ma la bella foto di Michele è stata troppo invitante.....

Non sapevo ci fossero orti così pieni di zucchine, che i dialetto si chiamano come gli aerei russi:
SUKOI

QUARTO LOTTO TANGENZIALE: PALAZZO DEI MILLE PIU' CHE DEI 3CIENTO...

Sul 4 lotto della tangenziale c'è un unanimismo ridicolo tra destra sinistra centro sopra e sotto....
Facciamo fatica a capire chi sia contrario a quest'opera che non si fa...

Magari è veramente inutile.... Magari con quei soldi potremmo fare altro....
Magari...

Intanto non ci pare giusto "sparare" solo sul povero Manildo, che in questa GRANDE OPERA non è solo...

SOLUZIONI PER SAN GIUSEPPE: DEPORTAZIONE E VERDE

Sulla questione dell'inquinamento del quartiere di San Giuseppe proponiamo la soluzione n.3 che è una soluzione radicale (un po' nazista...) ma risolve radicalmente il problema.

La questione è lo sviluppo di un quartiere lungo una strada (Srada Statale Noalese) che non è propriamente un viottolo di campagna e che quindi ha visto nel tempo crearsi attorno alla Chiesa (riedificata e spostata) una serie di villette, tra cui quelle di Zuliani e co., che sono immerse nel traffico di macchine e camion che Manildo non riesce a fermare nonostante le ordinanze.

Dopo il TUNNEL e la SOPRALEVATA (soluzioni 1 e 2) a cui vi rimandiamo, nello spirito di collaborazione che sempre ci contradistingue, proponiamo la SOLUZIONE N.3:
SAN GIUSEPPE VERDE

Si tratta di procedere all'abbattimento di circa 500 abitazioni (cosa che a Gaza si fa in una mezza settimana, ma gli israeliani sono molto piu' efficienti dei padani) che verranno spostati in via Casette a fianco di Marilena, Giuliano, MarcoP, Giancarlo, Wlady e MarcoS (che si sentono soli) e ripristino di una cortina verde che potremmo chiamare

GREEN SAINT JOSEPH'S BELT

L'operazione ha un duplice vantaggio:
1) libera il Sile da quella merda di lottizzazioni e capannoncini che nel tempo sono stati edificati
2) rilancia l'edilizia in zona Treviso per la gioia di Caio Oio
p.s. La chiesa è stata mantenuta perchè siamo rispettosi delle tradizioni...