"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 19 maggio 2017

CANDIDATURA UNESCO PER LE COLLINE DEL PROSECCO?

Ecco che parte la vera campagna elettorale di Luca Zaia nei territori del Veneto a portare "ricchezza" con la monocoltura del prosecco che sta devastando il territorio e la biodiversità per il solito motivo: i SCHEI!!

Si trasforma una cultura tradizionale in un business da 1 milione di euro all'ettaro in zona DOCG e con questa grande idea er Pomata si porta a casa i voti dei Veneti, incuranti del fatto che questo possa essere un altro disastro programmato come quello delle case-capanon, dei contoterzisti, delle zone industriali ora vuote...
Non si tratta di modello di sviluppo ma di intelligenze per vedere un po' oltre...

COLLINE DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE: SABATO 20 IL VIA ALLA CAMPAGNA TERRITORIALE A SOSTEGNO CANDIDATURA UNESCO – PRESIDENTE DEL VENETO A MIANE CONSEGNA BANDIERA E DOSSIER

(AVN) Venezia, 18 maggio 2017

Con la consegna ai 28 sindaci e alle istituzioni dell’Alta Marca della bandiera con il logo delle Colline candidate a Patrimonio dell’Umanità si inaugura sabato 20 maggio, a Miane, la campagna territoriale delle colline di Conegliano e Valdobbiadene per la ‘nomination’ nell’albo esclusivo dei siti tutelati dall’Unesco.

Il presidente della Regione Veneto, primo promotore della candidatura, insieme a Innocente Nardi, presidente dell’associazione temporanea di scopo per la candidatura, ha convocato al Giardino al Brolo “da Gigetto”, a Miane, in concomitanza con la serata inaugurale di “Vino in Villa”, i sindaci del territorio trevigiano interessato, i presidenti di Provincia, Camera di Commercio, Gal Alta Marca, Ipa Terre Alte della Marca trevigiana e delle Pro loco del Veneto, il preside dell’istituto enologico di Conegliano “Cerletti”, nonché i componenti del comitato scientifico che ha predisposto il dossier della candidatura, guidato dal professor Amerigo Restucci, per dare il via ufficiale alle iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione di tutte le istituzioni che sostengono la candidatura Unesco delle colline del prosecco.

La bandiera della candidatura, con il logo stilizzato dei poggi di Conegliano e Valdobbiadene selezionato dal recente concorso internazionale, dovrà garrire in tutte le sedi istituzionali e i luoghi pubblici che sostengono l’ambito riconoscimento: il vessillo identificativo e promozionale resterà esposto sino al pronunciamento definitivo dell’assemblea Unesco, atteso per luglio 2018.

Insieme alla bandiera ufficiale, il presidente della Regione consegnerà a tutte le istituzioni coinvolte e ai sostenitori della candidatura – presente l’ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo, già segretario generale della Nato - anche copia del dossier presentato alla commissione Unesco e l’atlante fotografico del territorio “Le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”. E presenterà il programma di attività e promozione territoriale che scandirà – nell’area dei 28 comuni delle Colline - mesi dell’attesa del verdetto di Parigi.

“La bandiera è un biglietto da visita ma è anche un auspicio. Fare ingresso nella lista esclusiva dei Patrimoni mondiale dell’Umanità – ricorda il presidente del Veneto – è un marchio identitario che suggella l’unicità di un habitat di assoluta bellezza, plasmato dalle mani sapiente e infaticabili di agricoltori e viticoltori ‘eroici’. La Regione, i comuni e tutti gli attori di questa candidatura vogliono arrivare all’ambito traguardo con la consapevolezza di avere un tesoro da tutelare e da far conoscere al mondo intero nelle sue molteplici componenti: paesaggio, viticoltura di eccellenza, pievi e borghi secolari, comunità laboriose e accoglienti. E’ il mix tra questi ingredienti che ha creato la singolarità e la bellezza esclusiva delle colline della Sinistra Piave: sono ‘perle’ della nostra terra che vogliamo già da ora far apprezzare e gustare ai milioni di visitatori che ogni anno scelgono il Veneto come meta, certi che l’ingresso nell’esclusivo sodalizio Unesco dei mille tesori del pianeta da tutelare non potrà che consacrare il valore universale della simbiosi tra uomo, vite, terra e arte creata nei secoli sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene”.

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