Pur essendo nel
lontanissimo sud dove il sole e le chiacchiere da ombrellone ti
accecano le orecchie, continuo a sentire i lamenti di una statua,
maltrattata in modo riprovevole dai miei concittadini trevigiani.
Ben sapendo che a loro
poco importa del mio parere, non posso astenermi dal lanciare un
accorato appello, non avendo altri strumenti più contundenti tra le
mani.
Cari
trevigiani e trevigiane,
avete
scoperto or ora che la vostra città
è
infestata da brutture?
Oppure
è la solita noia estiva,
complice
l'aiuto culturale della stampa
che
usa il sondaggio come una clava?
Piazza
Borsa, di per sé, non è un gioiello
ma
stracciarsi le vesti per un bronzo, per di piu' di qualità,
mi
pare un gesto civico inadeguato alla gioiosa Marca!
E'
bene che si inizi a criticare e dopo le critiche,
si
spera, seguano anche le azioni, epiche e piene di furore,
come
ben di addice ad un paesello governato da ottuagenari!
Ma
lasciate stare il povero Mario, tenore,
che
è pieno di guai familiari, anche da morto.
Il
bronzo, fatto da Elena con maestrìa per Diotisalvi,
vada
in teatro a lanciare il suo sguardo truce;
a
gloria del locale duce, il basamento resti lì,
in
un angolo di una piazza di una città morta.
Non
criticate la forma e la metrica perchè poeta non son...Chi vuole
intendere, intenda.... gli altri in ruolotte1.
Presicce,
15 agosto 2012
il
presidente della sezione di Treviso
romeo
scarpa
1 oppure
“Gusti zè gusti, dizeva el gato lecandose el da drìo...” -
copirait Massadores
consiglio come colonna sonora per declamare il testo dell'appello la canzone "Mario, el postin" dei Massadores, ormai mio gruppo di riferimento
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