Integrazione PAT
fognature e depurazione:
a)
la rete fognaria attualmente esistente è in parte interessata da
fenomeni di immissione di acque di falda. Al momento attuale, non è
dato sapere quanti km di rete siano in queste condizioni, quanti
siano di rete mista e quanti effettivamente di rete nera REALE, ossia
senza infiltrazione. S'impone dunque innanzitutto una verifica
puntuale e TOTALE dell'assetto della rete attualmente esistente, al
fine di programmare interventi di risanamento ed eventuale modifica
dell'esistente. Contemporaneamente, va bene iniziare un programma di
integrazione di nuovi tratti anche se ATS ha già preso l’impegno
per investire nei prossimi 30 anni le somme necessarie per il
completamento della rete fognaria.
b)
il depuratore è attualmente sottodimensionato SOLO per quanto
riguarda il carico idraulico, non l'organico. Quello che in realtà
serve è stanziare dei fondi per le necessarie manutenzioni
straordinarie (cementi, elettromeccanica eccetera) inevitabili dopo
ben 12 ANNI di funzionamento continuo senza alcuna manutenzione di
fondo. Questi interventi comprenderebbero anche la risistemazione
dell'area FORSU (progetto LIFE+ ed altri) e l'automazione
del processo biologico in linea acque al fine di migliorarne
l'affidabilità e ridurre i consumi energetici
c)
il depuratore va di forza inserito anche nel punto relativo
all'energia, visto che da solo, se posto a regime (con il raddoppio
del gruppo di cogenerazione), potrebbe fornire energia equivalente a
quella necessaria per coprire IN TOTO i fabbisogni di oltre 1200
famiglie (sarebbe come dire che il depuratore da solo equivale di
fatto a circa 1200 impianti di pannelli solari di quelli che la gente
mette sui tetti della propria casa...Non è proprio così di fatto,
in quanto i singoli impianti fotovoltaici producono anche energia in
più che viene venduta all'enel, ma non siamo tanto distanti)
Treviso, 13 agosto 2012
Antonella T. detta M.
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