Anche l’associazione
dei costruttori si dichiara d’accordo con lo stop al cemento: «Il
presidente dice ciò che noi andiamo dicendo da tempo – aggiunge
Luigi Schiavo, presidente di Ance Veneto –. Siamo d’accordo con
una moratoria che porti alla riconversione delle aree degradate e
alla sostituzione delle cubature. Zaia non ha tutti i torti quando
dice che i Comuni hanno usato i piani regolatori, purtroppo, anche
per fare cassa. Ma adesso questa logica è finita e bisogna davvero
ripensare al territorio in maniera completamente diversa, anche per
ragioni meramente economiche. Ci sono certi insediamenti residenziali
ed industriali che non hanno davvero più mercato».
Accidenti a Lucifero, Nerone e Caligola... devo essermi perso qualcosa col caldo...
Ma non sono gli stessi che dicevano poche settimane fa che il PIANO CASA non basta??
Che l'economia non tira... Che bisogna dare mano libera....
Povero "principio di non contraddizione"...
Ruffato: basta case? Zaia lancia slogan, la realtà è un’altra
RispondiEliminaVENEZIA «È facile lanciare messaggi, ma bisogna ricordare che la cementificazione è frutto di una politica che hanno accettato tutti, senza differenza di partito». Il presidente del consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato commenta così l’uscita «basta case, basta cemento» del presidente della Regione Luca Zaia. E prosegue: «Sono d’accordo che non bisogna sprecare terreno, ma più che smettere bisogna pensare come costruire. Ci sono aree industriali obsolete dove non si pianta il mais». Ieri, a Palazzo Ferro Fini, Ruffato ha dato ampia voce al suo spirito ribelle che non accetta ordini da nessuno, soprattutto da Roma. Nel corso di una conferenza stampa sul bilancio del consiglio regionale a metà mandato, il pidiellino ha ribadito la sua insofferenza sulla questione Province: «Bisognerebbe eliminarle per riorganizzare le Regioni sul modello del federalismo tedesco. È ora che paghi chi ha scialacquato». Non si risparmia neppure sui vantaggi per lui ingiustificati delle Regioni a statuto speciale, proponendo il Triveneto come un’unica Regione, a questo punto anche lei a statuto speciale. Ma ora che si fa? «Difficile fare una spartizione basata sui confini, bisogna sentire i rappresentanti dei Comuni, punto in programma nei prossimi giorni». Altra spada di Damocle è il piano socio sanitario che non ha convinto il Ministero della Sanità tanto che soltanto domani si saprà se verrà impugnato dalla Corte Costituzionale o meno. Giunta e Consiglio in opposizione, ma non si tratta di una rottura tra Pdl e Lega. «L’amore - sintetizza - non è bello se non è litigarello». A metà settembre la prova del nove. Come vuole la prassi si saprà se verrà confermato o meno l’Ufficio di presidenza: «Se non ci sarà unanimità sulla prosecuzione sarò io il primo a chiedere un rinnovo», afferma sottolineando di essere stato scelto per la carica in corso e non di essersi proposto. Non manca un accenno alla Torre di Pierre Cardin. Ruffato è abbastanza sicuro che passerà il giudizio dell’Enac il cui responso sulla deroga (250 metri contro i 145 previsti) sarà noto la prossima settimana. «Bisogna sempre migliorare - è il suo pensiero sull’attività del Consiglio - ma il bilancio mostra un salto di qualità: 127 sedute, 400 riunioni di commissione, 82 leggi approvate di cui 36 negli ultimi sei mesi, un indice di produttività che batte il Parlamento nazionale». Vera Mantengoli
Comunicato stampa del 22 agosto 2012
RispondiEliminaCementificazione selvaggia,
Zaia ha ragione: ora passi dalle parole ai fatti
L'Europarlamentare
IdV Andrea Zanoni ha affermato: «Sulla cementificazione sconsiderata in
Veneto, il Governatore Luca Zaia una volta tanto ha ragione. Ora, però,
deve tradurre le parole in fatti: presenti un progetto di legge
d'urgenza al Consiglio Regionale per bloccare i nuovi grossi scempi
ambientali in agenda e tuteli gli ultimi campi veneti»
In una recente
intervista, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha dichiarato
che è necessario mettere un freno alla cementificazione del territorio
sia per quanto riguarda i capannoni industriali che per le lottizzazioni
residenziali. Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e membro della commissione
ENVI Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare, si batte da tempo
contro il consumo del territorio e contro l'avanzata del cemento a danno
dell'ambiente.
«_In Veneto, guardando alla situazione dei 27 Stati
membri della Comunità Europea, c'è una vera e propria situazione di
emergenza ambientale - _ha spiegato l'Europarlamentare Andrea Zanoni_ -.
Si è cementificato troppo e ovunque. Ogni Comune del Veneto, e
addirittura ogni frazione, ha una sua zona industriale. Da anni stiamo
assistendo a un modo irrazionale di cementificazione senza regole e
senza programmazione, che ha portato alla proliferazione di zone
industriali povere di servizi e di tecnologia. Al contrario, una
programmazione seria avrebbe consentito di creare pochi poli industriali
all'avanguardia con sinergie utili al mondo imprenditoriale. Il
territorio è stato massacrato da lottizzazioni residenziali ora piene di
case invendute. All'ex area Simmel a Paese (TV), per esempio, svettano
intere palazzine con centinaia di appartamenti vuoti e inveduti _».