ARTICOLO TRIBUNA TREVISO 4-3-2014
Cittadella, blitz (respinto) di Italia Nostra e residenti
Niente commissione aperta a residenti dell’area ospedale e Italia
Nostra, Un piccolo gruppo - c’era anche Berto Zandigiacomi e Giulio
Zotti - ha cercato ieri di entrare in commissione urbanistica a Ca’
Sugana, per vedere la discussione della variante al Prg relativa alla
nuova cittadella sanitaria.
Ma è rimasto fuori, in linea con la norma
che vuole secretate le sedute dedicate alle varianti di Prg o Pat.
Una
linea gradita anche all’usl 9. Invano Maristella Caldato (Pd) aveva
chiesto al presidente di commissione Giovanni Negro (impegno Civile) di
aprire eccezionalmente la seduta, in linea con il valore pubblico
dell’operazione.
Immediate le proteste. Sergio Costanzo, vicepresidente
di Italia Nostra, ha contestato la decisione in sala, e all’uscita è
stato sarcastico:
«Tutti a chiedere deroghe al comune, e il comune è
sempre pronto a concedere. Noi associazioni e cittadini chiediamo di
derogare alla norme della secretazione per l’ospedale pubblico, che è di
tutti, della città intera, ma la giunta dice no: non ci siamo. La
giunta parla a ogni pie’ sospinto di partecipazione, c’è persino un
delegato ad hoc, di trasparenza. Ma in concreto sono solo parole».
Stefano Vianello, ora consulente dell’immobiliare Ca’ Foncello, ieri
dirigente dei Lavori Pubblici a Ca’ Sugana., ha relazionato la variante
al Prg. Chiede al comune di aumentare l’indice edificatorio (da 1,9 a
2,6 metri cubi/mq), di togliere i vincoli su villa Olivotti ed ex
Vetrelco, di derogare al rispetto dei 10 metri dalla sponde del Sile
stabiliti dalle leggi nazionali ed europee. Altrimenti non si può
edificare il complesso da 226 milioni di euro così come previsto dalla
gara europea del 2010.
La discussione ha visto intervenire Caldato (Pd) e
Chaibi (Sel), con molte domande. Non a tutte è stato risposto.
Ancora Vianello??
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