"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

sabato 1 marzo 2014

APRE LA PESCA... MA IMMETTIAMO PESCI ESOTICI

La pesca è un'arte che si chiama alieutica, che non c'entra nulla con alieni o esotici...

Qui invece in piena padania piovosa, la Provincia che gestisce la pesca ha già immesso il 26-2-2014 tre bei quintali di trote "fario" da 27-30cm nel Sile nella zona Noalese e Sant'Angelo.

Sono trote alloctone cioè trote che NON possono essere immesse nel fiume Sile perchè è un parco naturale, ma i pescatori sono elettori e tutti i partiti sono molti sensibili all'ambiente ... elettorale.


ARTICOLO SULLA TRIBUNA DI TREVISO DI OGGI di Bortoletto Diego

Domani prende il via la stagione di pesca. Oltre cento quintali di trote saranno immesse nei fiumi, 20 mila gli appassionati che si cimenteranno con le canne da pesca. 

Il «rito propiziatorio» di semina si è svolto sulle sponde del Piave. L'immissione delle trote iridee è avvenuta ieri a Cimadolmo, in una zona dove gli argini in questo ultimo periodo sono state erosi in maniera impressionante dalla portata del fiume.

La stagione di pesca aprirà domani in zona «A salmonicola», mentre il 30 marzo nel Livenza, in uniformità con il vicino Friuli.

Per l'occasione, oggi dalle 9 alle 12, l'ufficio pesca del Sant'Artemio sarà aperto per il rilascio dei tesserini. 

Sono 1.200 i chilometri dei corsi d'acqua nella Marca, 15 le associazioni sportive più altre 60 di appassionati, per un totale di circa 20 mila pescatori, 100 quintali di trote seminate complessivamente all'anno, 400 volontari guardie ittiche, questi alcuni dei numeri che rilevano la passione Trevigiana per la pesca.

«Voglio prevenire le polemiche», precisa il presidente Muraro, «quanto pagano i pescatori con le licenze noi li riversiamo in pesci. Tutte le attività vengono svolte coi soldi dei pescatori». 

Dall'anno scorso la Regione Veneto ha stabilito un aumento della tassa di pesca, passata da 22,72 a 34 euro, mentre il tesserino rimane a 10 euro. Ma vi sono agevolazioni previste per giovani e anziani. «Sotto i 14 e sopra i 70 anni non si paga la tassa regionale e il tesserino costa 1 euro», ricorda l'assessore provinciale alla pesca, Mirco Lorenzon.

La licenza è obbligatoria per chi si cimenta con la canna da pesca in zona A, pena il rischio di sanzioni. Nella zona «B ciprinicola» è aperta tutto l'anno. 

Per i pescatori «occasionali» sono confermati i permessi giornalieri o settimanali, rispettivamente di 8 e 20 euro. 

Da osservare alcune norme, già introdotte l'anno scorso: la trota marmorata e la trota fario per essere catturate devono essere lunghe almeno 50 centimetri, mentre il luccio 70. «Dopo tanta acqua ci auguriamo inizi la primavera e sia una domenica di sole», dichiara il presidente della Provincia, Leonardo Muraro. Il Piave in alcuni tratti ha eroso decine di metri di terreni e vigneti, come mai negli ultimi decenni. «Ai livelli del 1966» dice un vecchio agricoltore della zona. 

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